Eboli e “La ruota della storia: 30 mesi dopo”. L’analisi politica di Gabriele Del Mese

Analisi politica di Gabriele Del Mese sulle Elezioni Amministrative 2015 a Eboli e l’imminente ballottaggio Cariello-Cuomo: “La ruota della storia: 30 mesi dopo”.

Il giudizio delle urne è stato pesante. Un capolavoro politico di distruzione “scientifica” di un decennio di Amministrazione Melchionda. “Ad Eboli il potere logora chi ce l’ha e lo utilizza male e per sè“. “La storia, è inesorabile. questa è l’ultima chiamata per chi avrà l’intelligenza di coglierla”.

Gabriele Del Mese
Gabriele Del Mese

di Gabriele Del Mese jr
per (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Un caro amico mi ha fatto venire in mente l’ultimo articolo da me scritto sul blog “paterno”: Era il Febbraio 2013. In uno dei momenti con il consenso più alto per l’ex Amministrazione Melchionda Bis. Facilmente poteva capitare di imbattersi nell'”entourage” che prevedeva mirabolanti scalate a Provincia, Regione, sottosegretariati. Semmai passeggiando tra il Cinema Italia e la piscina comunale di via Adinolfi. Tanto per rendere più surreali le loro parole ai miei orecchi.

L’articolo a cui faccio riferimento è questo: “La ruota della storia.

Antonio Cuomo-Massimo Cariello
Antonio Cuomo-Massimo Cariello

L’articolo è un pò lungo. E dice anche cose abbastanza banali. Rileggendolo oggi ancora di più. Consiglio e “dedico” la lettura a quei “personaggetti” di “Crozzadeluchiana” memoria, che sorrisero 30 mesi fa e a quelli, che più intelligentemente se ne preoccuparono ma comunque non ebbero il coraggio di far nulla.

Il giudizio delle urne è stato pesante. Molti di loro sono fuori qualunque cosa accada. Altri lo saranno dovesse arrivare una altra leggera spintarella da parte degli elettori al Ballottaggio che vede confrontarsi Massimo Cariello e Antonio Cuomo. Altri ancora sono stati messi da parte o si sono volontariamente messi da parte.

Un capolavoro politico scaturito dalla gestione della cosa pubblica di gran parte dell’ultima amministrazione a guida di Martino Melchionda, che ha materializzato i suoi effetti oggi. Un risultato straordinario di distruzione “scientifica” di una intera esperienza politico-amministrativa durata un decennio.

Quando, ormai 4 anni fa, Nicola Landolfi e la Segreteria Provinciale del PD prese l’impegno con me ed altri, di far svoltare il partito e di ricostruirlo, chiese anche di avere pazienza. Dopo un anno smisi di averla, e oggi me ne rammarico. Il disegno era geniale, perfino crudele, io avrei avuto più rispetto di quelle sensibilità politiche.

Martino Melchionda-Michele Figliulo
Martino Melchionda-Michele Figliulo

Ad ogni modo chiedo pubblicamente scusa e dovrebbero farlo tutti quelli ai quali in questi ultimi 4 anni è stato negato qualsiasi diritto di tribuna perfino informale. Era per obiettivi più grandiosi. Eravamo in buone mani. Landolfi, come noi, era consapevole che bisognava distruggere per poter ricostruire. Solo così si spiega l’arrivo del commissario “Fabio Massimo” Figluolo. Il cui compito era esclusivamente quello di “temporeggiare“. Noi pensavamo fosse lì per non disturbare l’Amminitrazione. In realtà l’intento era di dare al Partito dell’Amministrazione il tempo di distruggersi con le proprie mani.

Autodistruzione culminata con la discussa sfiducia resa possibile grazie ad una parte di quel sistema capeggiata dall’ex Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia. Da allora, come con un tumore, sembrava ci fosse una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. E tutti ad affannarsi nello studiare il modo di salvare innanzitutto se stessi.

L’occasione, un pò come la mela d’Adamo, fu servita su un piatto d’argento da Tonino Cuomo, osteggiato all’inizio al punto tale da organizzare una manifestazione ufficiale di partito, con parlamentari, segreterie provinciali e regionali, di “cordoglio” per l’ex Amministrazione all’Hotel Grazia, mentre in contemporanea si svolgeva una già prevista manifestazione alla Scuola Vincenzo Giudice, in mezzo, manco a farlo a posta, ancora la “piscina comunale” di via Adinolfi, evidentemente per lanciare un segno per dire: “noi stiamo qui, gli altri non esistono“.

Antonio Cuomo-Martino Melchionda-Nicola landolfi
Antonio Cuomo-Martino Melchionda-Nicola landolfi

A quel “visito“, come fu riportato, erano presenti a rendere onore al proprio “condottiero” ferito in guerra i fedelissimi, o meglio i cocci di un sistema politico che ha gestito il potere nell’ultimo decennio. Ma all’esterno, senza riprendere l’articolo di 30 mesi fa, si voleva e doveva appararire forti come non mai, a tutti i costi. Anche attaccando Cuomo, Conte e Sgroia. Si ricorderà: era il tempo del “perdono, ma non dimentico“.

I presenti a quel “visito” escono pesantemente ridimensionati da queste elezioni. Perdono consenso tutti. Mediamente la metà dei loro voti si sono “evaporati“. Sia di quelli rimasti con Cuomo, sia di quelli “acquistati” da Cariello. In caso di vittoria di Cariello nessuno di loro siederà in consiglio comunale: Certificazione di come si sia “spazzata” via una esperienza politica decennale. Per carità brave persone (dall’ex vice Sindaco Cosimo Cicia all’ex capogruppo Roberto Palladino), con una storia di partito decennale di tutto rispetto e di coerenza. Sempre dalla stessa parte, quella che gli elettori, evindetemente, hanno ritenuto: la parte sbagliata. Brave persone ma pessimi politici. Hanno scelto di sacrificarsi per un sistema cortigiano che li ha sfruttati, sedotti ed abbandonati. Sicuramente hanno avuto responsabilità dirette ma comunque li ho visti troppe volte arrampicarsi sugli specchi per difendere la “Ditta” per responsabilità altrui e quindi sono abbastanza confidente che il più delle volte erano meri esecutori.  Scelte che oggi spero appaiano sbagliate anche a loro.

Il capolavoro però non è finito. Perchè il genio si cela nei dettagli. Dovesse vincere Cariello gli unici 3 consiglieri comunali del PD eletti faranno riferimento all’area riformista di Carmelo Conte. E se pure dovesse vincere Cuomo, si sa, i ballottaggi sono partite a sè, i “visitanti”, i “reduci” sarebbero due: Cosimo Cicia e Adolfo Lavorgna pur con un consenso dimezzato; sarebbero comunque minoranza nel PD.

Pierino Infante-Vincenzo Consalvo
Pierino Infante-Vincenzo Consalvo

Qualcuno potrebbe dire: “come sei lento”. La politica moderna è veloce, è smart, è 3.0, come la lista di Enzo Consalvo e/ come quella di Pierino Infante per Cuomo. A proposito di 3.0, altro capitolo: Consalvo e Infante due tra le “vittime” preferite di Melchionda dei “migliori” tempi, supporters della prima ora di Cuomo, portano a casa un risultato di lista importante. In contrapposizione alla peggiore lista a sostegno di Cuomo, quella di Sgroia, altra storia politica decennale, che paga l’interruzione del sodalizio con la coppia Mario Di DonatoIlario Massarelli più Paola e rischia, in caso di sconfitta, di non essere rappresentata in consiglio comunale, in caso di vittoria almeno entrerebbe un “giovane-vecchio” ma comunque un volto nuovo come Tommaso Maioriello. Una rottura che invece sembra aver premiato la citata coppia Di Donato-Massarelli che porta a casa un risultato comunque importante ma che potrebbe anche non essere sufficiente.

Anche in questo caso gli elettori bocciano la scelta di abbandonare la nave in extremis dopo averne condiviso metodi e scelte. E infatti in controtendenza ci sono tutti quei singoli o quei gruppi che invece hanno passato almeno l’ultima fase all’opposizione: dai già citati riformisti contiani, a Santo Venerando Fido, Ennio Ginetti, Emilio Masala, Fausto Vecchio, Mario Domini, Lazzaro Lenza. Questi, mantengono tutti il consenso, e in alcuni casi lo migliorano anche. Rimangono fuori anche i fedelissimi di Melchionda passati con Cariello come: Pasquale Salviati, nonostante abbia conservato il consenso, Vincenzo Rotondo, ex capogruppo Pd che invece vede il suo consenso dimezzarsi, Vito Taglianetti (ma forse visti i 19 voti ricevuti si tratterà di omonimia). Potrebbe invece rientrare di quel gruppo un volto nuovo come Matilde Saja, prima dei non eletti in caso di vittoria di Cariello.

Lenza-Vecchio-Fido-Masala
Lenza-Vecchio-Fido-Masala

I dettagli però non finiscono. Il primo dei salernitani non eletti al consiglio regionale è Federico Conte: 15.000 preferenze, mica sono spicci; Federico potrebbe diventare il maggior riferimento politico di Eboli. Con un partito in ogni caso a maggioranza amica. Quindi ricapitolando a Novembre 2014 il PD ufficiale era rappresentato da Cicia, Lavorgna, Palladino, Melchionda, Rotondo. Maggioranza assoluta. Nessuna voce contraria. Fuori dal partito, dannati ed esorcizzati Consalvo, Infante (è comunque un ex PD), Conte, Antonio Petrone, Cuomo, Di Donato, Massarelli, Maioriello, Sgroia, Gerardo Lamanna.

Domani, in caso di sconfitta il PD ufficiale sarà rappresentato in consiglio comunale da, Conte, Petrone, Di Candia e Cuomo. Chapeaux. Ribaltamento totale. Landolfi aveva ragione. Bisogna aspettare. Il piano era geniale.

Ma questo non riguarda solo il PD e la coalizione di Cuomo riguarda l’assetto politico ebolitano e mi auguro che sia da lezione per tutti comunque vadano le cose. Ad Eboli il potere logora chi ce l’ha e lo utilizza male e per sè.

Concludendo sembra attuale e pertinente riportare una parte di quell’articolo di 30 mesi fa, scritto qualche anno dopo il trasferimento dal mio vecchio ufficio vicino alla “Piscina Comunale Adinolfi”: La storia, è inesorabile. Questa è probabilmente l’ultima chiamata per chi avrà l’intelligenza di coglierla. Tutti gli altri difficilmente li ricorderemo e quando li ricorderemo difficilmente li rimpiangeremo“.

Eboli, 2 maggio 2015

47 commenti su “Eboli e “La ruota della storia: 30 mesi dopo”. L’analisi politica di Gabriele Del Mese”

  1. Bravo Gabriele, del resto buon sangue non mente!
    la tua è una sarcastica e lucida analisi dello specchio politico cittadino degli ultimi due mandati,invero nulla da aggiungere, solo sperando che il “visito”, simpaticamente enunciato da te non lo debba fare a breve la comunità eburina alla sua stessa città!
    Difatti ci giochiamo il 14 giorno “showdown” la cotica per dirla alla romana, il vincitore del round Massimo Cariello è si un abile e consumato politico, egli sempre presente sul territorio paga però un difetto congenito, non di poco conto : quello di essere avulso, ahilui, alla filiera del potere piddino, (a differenza di Tonino Cuomo, che quella filiera la conosce verticalmente ed orizzontalmente)come spesse volte sento epitetare, quella pd, infatti è ramificata a mò di ragnatela, governo centrale e regionale sono saldamente in mano ai dem, ( De Luca ha il 31/5-1/6 ha inimmaginabilmente capovolto gli equilibri)oltre che alla restaurata provincia, saldamenti in mano a Canfora, sempre del pd.
    Cari amici,ordunque delle due l’una: la prima che la vittoria di Massimo Cariello si profilerebbe di Pirro, un mandato sterilizzato dalle istituzioni sovraordinate
    e dunque impossibilitato ad avere un dialogo fecondo, e la ipotesi seconda, ovvero la vittoria di Tonino Cuomoper metterci in assetto con tale potere, un filotto verticale che potrebbe significare fondi UE (regionali,da cui l’ente comune dipende maggiormente) et similia, del resto quale politico, onestamente ragionando, di enti o governi superiori farebbe beneficenza a chi è fuori “morra”?..prevale la logica del cameratismo partitico, “con me o contro di me.”
    ps la mia aspira ad essere una analisi da commentatore politico e nient’altro a scanso di aliud pro alio amliziosi da parte di terzi, si intenda!!!!

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    • Caro Marco, sicuramente la contiguità amministrativa della “filiera” gioca a favore di Cuomo. Valuteranno gli ebolitani se correre il “rischio”.

      p.s. C’è da dire che i fondi europei li prende chi è in grado di fare progetti. E di far valere il peso politico indipendentemente dal colore. Basta guardare a De Luca e a Salerno.

    • caro Gabriele concordo, ma de luca è stato un caso raro,rarissimo, abilità amministrative come poche, un po il maradona che fa vincere i mondiali, una brava squadra di tecnici, tutte variabili, e parlo all’informatico, che non sempre si possono trovare nello stesso software politico.
      ad horas, l’unico dato certo x il competitor di tonino, che ripeto è un politico sveglio ed in gamba ci mancherebbe, sarebbe la diversità oggettiva di colore politico ed una certa avversalità potenziale delle istituzioni sovraordinate.
      poi de luca, riflettendoci, aveva un partito cmq forte,e quando è stato isolato dallo stesso, dopo anni di consenso, aveva il popolo al 75%,questi sono fatti molto pregnanti, le stesse condizioni le avremmo ad eboli?
      sperimentare dopo un riequilibrio di bilancio appena approvato potrebbe essere esizialmente pericoloso, un abbraccio!

    • Cari, state sottovalutando De Luca. Avete i paraocchi cicatrizzati ormai. De Luca è un personaggio fuori dal partito. E’ un amministratore valido e ha dimostrato di avere forza anche (e soprattutto) al di fuori del PD. Ciò premesso, alimentate le vostre false speranze parlando di Cariello “fuori assetto potere”. La neo giunta regionale De Luca premierà il buon governo, non il PD. Il vostro PD (che ad Eboli non ha più rappresentanza) è fuori dai giochi. La forza giovane e popolare della giunta Cariello, il cui partito principale è una LISTA CIVICA, riuscirà a dialogare con la giunta De Luca senza alcun problema.
      Voi siete legati alla vecchia politica delle CASTE e delle LOGICHE DI POTERE. PER PIETA’ FATEVI DA PARTE, ve lo chiede anche chi ancora DEVE sostenervi.

  2. Io la leggerei anche diversamente. Questo pd senza Melchionda, nel bene e neel male, non vince. Il pd si è autodistrutto perchè ha sfiduciato se stesso e chi ieri non aveva la forza di emergere nel partito oggi conta perchè è solo. Invece di esultare della liberazione piangessero il visito, parziale per ora, per quella sinistra moralista e doppiopesista che si credeva invincibile.

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    • Se è per questo nemmeno Melchionda senza il PD vince. Non mi sembra che nè Paolino-Aliberti nè Saja abbiano sfondato.

      Al di là delle opinioni i dati dicono che tutti i principali esponenti, quota PD, dell’amministrazione uscenti ne escono ridimensionati. Sia i fedelissimi che gli sfiducianti dell’ultimo minuto. Il giudizio degli elettori è chiaro: il loro operato è stato giudicato un fallimento altrimenti avrebbero continuato a prendere valanghe di voti.

      Non è totalmente corretto dire che il PD ha sfiduciato se stesso. In realtà una parte del PD è stata bandita per troppo tempo. Non è che non aveva la forza per emergere (Marisei ha vinto l’ultimo congresso celebrato ad Eboli). Quella parte (i riformisti) hanno dimostrato che, in qualche modo, hanno ancora un consenso. Consenso che è invece per gli altri del PD (o ex PD) è evaporato senza il collante ed i mezzi del potere.

      Non credo che sia giusto esultare ma sicuramente vengono ridimensionate tutte le esperienze “ondivaghe”. Da quelli che si son trasferiti con Cariello, agli sfiducianti dell’ultimo secondo di Sgroia, al solitario tentativo di Marisei.

      E questo francamente lo ritengo estremamente positivo.

  3. @ del mese: analisi distorta!!1 i conte sono fuori dal potere, e benché federico abbia 15 mila preferenze, se non stai nella stanza dei bottoni non sei nessuno. Piuttosto vedo ben posizionato Andrea Volpe il cui padre gode di un ottimo feeling con De Luca.
    @ napoliello: analisi sbagliata ancora una volta: Cariello già si è sentito con Di Lello e Maraio. Per il 15/06 è pronto il salto della quaglia!! e così avremo lafiliera

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    • 15.000 voti sono un patrimonio che con un carattere ed una freschezza diversi (rispetto al padre) possono portare nei prossimi anni ad un ruolo di protagonismo indipendentemente dal risultato immediato. Poi è chiaro bisogna vedere come gioca le sue carte e se finalmente il padre si defilerà.

      Non so con precisione i rapporti di Mimmo Volpe con De Luca però noto che Franco Picarone è stato appoggiato a Bellizzi da Salviati. E non si appoggia Picarone così per sbaglio senza sentire Salerno e De Luca. Uno smacco così…

    • Maraio viene a Eboli x Cuomo,fonte lioi lamberti,come sempre avvelenata,sei lo scemo del villaggio.

  4. Conte entra,perche amabile e picarone saranno assessori e si dimetteranno da consglieri.
    salto della quaglia?comanda de luca e de luca con tonino presto ad eboli,il veleno non si coniuga con la ragione.

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    • napoliello stà alla politica come la brillantina linetti stà al tenente kojak. Né picarone né amabile saranno assessori!! Enzo ha bisogno di persone fidate in consiglio non in giunta. Forse entra Luca Cascone!! i più gettonati ad essere assessori tra i salernitani sono: Martinangelo, Cobbellis e Alfieri. Sono disponibile ad impartire lezioni serali di politica

    • avvelenata, ti ripeto,non avvelenarti ancora:
      questo non si sa, amabile o picarone comunque potrebbero entrare in giunta, non stiamo nella mente di de luca, che premia sempre da politico navigato,i portatori di voti.

    • Se non mi sbaglio, un consigliere regionale, nominato assessore non è obbligato a dimettersi. Solo la segreteria nazionale potrebbe forzare le dimissioni.

  5. Caro Napoliello tu stai alla politica come la tintura dei capelli sta al tenente Kojak! Né Picarone né Amabile saranno assessori! Gli uomini fidati gli servono in consiglio non in giunta!!! IMPARA!!! Gli assessori salernitani saranno: Martinangelo, Cobbellis e Cascone. Te lo dico io che sono amico di….. e so di politica. Vai a scuola!!!

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  6. @marco naponiello
    Vorrei ricordarle che il suo tanto osannato, acclamato, adorato, candidato sindaco tal Tonino Cuomo, non ha preso manco i voti abbinati alle liste, qualcosa vorrà pur significare, probabilmente non lo vuole sindaco nemmeno il pd, e la smetta di fare il tifoso, la filiera è la più grossa baggianata che poteva sentirsi in tutta la campagna elettorale, ha ragione Del Mese jr a dire che valgono i progetti non il colore politico, abbiamo giustamente l’esempio di De Luca a Salerno.
    Quindi per una volta ammetta di aver sbagliato a considerare, già prima del voto, sindaco, chi è considerato un “personaggetto” dai suoi amici di sempre rinnegati da lui stesso

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  7. sedicente antonio, vi è stato un voto disgiunto tattico e più non dico, si informi, voti che ora acclaratasi governatore ritorneranno alla base.

    il ballottaggio statisticamente è una partita che torna alla pari, come pure contano i progetti, come dice del mese e non il colore politico, ma de luca era de luca caso raro con un partito dietro fortissimo,se si va allo scranno di primo cittadino con un partito in dissoluzione ed i vertici istituzionali di colore opposto, per quanto svegli od in gamba, la strada sarebbe irta ed in salita.

    presto buonavitacola sarà eletto vice governatore della regione da de luca e si dimetterà da parlamentare,ed anche nella ipotesi per cuomo infausta di non vincere al ballottaggio, ritorna a montecitorio, il personaggetto come lo definisce lei, a questo punto vorremmo essere tutti dei personaggetti di tale risma, le pare?

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    • Io non so se lei, signor Naponiello, è un mago o cosa, certo è che se prevede così bene il futuro così come ha previsto il risultato di domenica, Cariello e i suoi possono fare anche sogni tranquilli, poi mi può parlare di tattica e quant’altro, fatto sta, che se molti che avevano degli obblighi al primo turno, di certo non avendone al ballottaggio possono ancora di più votare liberi, e se il suo candidato non tira e s’è visto al primo turno, non credo che le cose cambino, e credo che possa venire pure il Papa, la sostanza non cambia, la gente non sa nemmeno come è fatto e non ricorda nemmeno il suo nome, a proposito, come si chiama?????

    • Antonio ed avvelenata,si parte alla pari,ora massimo ha raggiunto lo Zenith,puo solo scendere,troppe promesse,molti delusi gia guardano a cuomo,il dieci per cento ben poca cisa,rosania nel 96,partiva da un 23,contro 46, e vinse,ora si vede il politico di razza e non lo speranzuolo di oromesse

  8. Cmq potrebbe scattare anche il terzo seggio per il PD. Non vendete la pelle dell’orso senza averlo ucciso 🙂
    P.S. 14130 PREFERENZE SONO TANTE

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    • si 14.130 sono davvero tante !
      credo che se non si farà prendere da sterili nepotismi , sentiremo certo parlare di lui.
      Tonino Cuomo è un capitolo a parte , sembra sia nato sotto il segno del dragone , con De Luca e
      F. Conte potrebbero davvero far rivivere tutto il bacino della piana del sele e farlo diventare il motore dell’intera regione , sempre se anche lui non si farà prendere da sterili e pericolosi nepotismi .

  9. @Carmelo C. Concordo, 14130 preferenze sono tantissime. Federico è ormai un forte rappresentante di Eboli presso le alte sfere.

    @Naponiello:
    1) se proprio ci tieni spera ancora. Secondo la tua logica partendo alla pari, 2300 persone che hanno votato Cariello al primo turno non lo voteranno al secondo, anzi voteranno Cuomo. Ti rendi conto che il distacco è troppo alto! Quella di Cuomo è una rincorsa disperata. Se vincerà, tanto di cappello, ma la tua analisi ad oggi è fuori da ogni logica.
    2) Ti rendi conto che alla regione ha vinto De Luca e non Cuomo? De Luca non guarda il colore politico! De Luca deve obbligatoriamente portare crescita e sviluppo per confermarsi il miglior amministratore italiano degli ultimi 20 anni. E non starà lì a premiare giunte litigiose e corrotte solo perché del suo stesso colore politico! Visto il personaggio, sono sicuro che anche una giunta di Lega Nord o Forza Nuova con progetti seri possono dialogare con De Luca. Poi se dici che Cariello e i suoi non sono all’altezza, beh è un tuo parere (DA TIFOSO AMMETTILO!) e un tuo pregiudizio (DA ORBO AMMETTILO).

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    • dreamer de luca verrà a dire che cuomo é il referente,cariello con eventuali salti della quaglia nn trova udienza.
      Cariello 40,Cuomo 30
      de luca 51,Caldoro 30.
      molto deluchiani hanno votato cariello, vioteranno ora cuomo su indicazione neogovernatore,per dirla semplice,renzi de luca e canfora,senza pd,pochi soldi,la morte civile,meditate ebolitani,meditate,se,pensate a funerali,cresime, matrimoni e comparielli vari un conto,se ragionate con la testa,allora altro.

  10. Caro Carmelo,quel che dici su é vero,ma di solito un ministro o assessore,per galateo istituzionale si dimette da parlamentare o consigliere per far subentrare il primo dei non eletti,una regola non scritta,ma consuetudinaria.
    Un abbraccio.

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    • Mi dispiace contraddirti. Ma De Luca che ha osteggiato in tutti i modi Carmelo Conte difficilmente fara’ sto regalo al figlio. Io cmq lo spero 🙂

    • Dato che nn sai rapportarti e sei poco educato. Ti dico nn conta salerno come %. Ma l’udc . Se infatti il pd prende qualche centinaio di voti in piu’ lo 0,1 %, scatta il seggio. 3.0 – 0.1 a casa mia fa 2.9. Hai capito volpakkiotto che nn sei altro x nn dire altro.

    • E dato ke stasera mi hai fatto uscire la polemica in me. Ti dico che Federico ( avvocato ) e’ attorniato da personaggi, tanto x citarne uno Umberto del Basso de Caro, che capiscono di politica 200 volte te e me messi insieme…… fammi na cortesia statt zitt oppure prima di ogni commento ke fsi dici : faccio cabaret.

  11. Non capisco cosa si provi a fare previsioni del futuro ad minchiam!
    Più logico analizzare il dato elettorale che vuole i dinosauri politici nati sotto la stella della prima amministrazione Rosania Finalmente eclissarsi definitivamente ….
    Nel PD siamo stati capaci di rendere celebri ed affidare loro la cosa pubblica per decenni a nullafacenti, infermieri, truffaldini, zingari, ultras portantini pervenu dell’ultima ora…..(infatti ecco il risultato dopo 20 anni di amministrazione Rosania – Melchionda.
    Abbiamo nominato assessore chiunque e dico veramente chiunque….. ( e non per democrazia….. Smettiamola di fare le vergini…. Abbiamo fatto davvero schifo in questi ultimi venti anni, bastava essere a spasso e avere un legame di sangue con qualche consigliere che scattava la nomina in qualche partecipata , oggi fallita o ad assessore!!!!) quello che siamo diventati nel PD lo si comprende leggendo il nome del primo eletto …..(basta accasarsi con la persona giusta per avere 500 voti…. Non occorrono particolari meriti ne’ politici né professionali) ce ne siamo veramente strafottuti di questo benedetto paese….. Gabriele caro, tu valuti un insuccesso il risultato elettorale di Saja …. Ma hai capito bene di che stiamo parlando ?…Elaion a parte i voti nel PD li ha presi solo Conte ….. Abbandona lo spirito da prima repubblica …. Queste elezioni dobbiamo perderle …. Decapitare ” politicamente ” i colpevoli e costruire la nuova classe dirigente !!!! ROTTAMARE ROTTAMARE e con urgenza!

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    • Malcom io reputo al di sotto delle aspettative il risultato di Saja perchè credo che banalmente o gli sono mancati i voti suoi o di chi la doveva “spingere”. E credo che di per sè sponsorizzare qualcuno non è in assoluto una colpa o una “diminutio” per lo sponsorizzato.

      Riguardo la fortuna credo che Antonio Petrone (facciamo nomi e cognomi) non si sia “accasato” per interessi politici. Al di là delle esperienze politiche pregresse familiari e giovanili negli ultimi 5 anni al massimo, con la politica, ci ha guadagnato la gloria. 5 anni di opposizione e qualche migliaio di euro di gettoni di presenza.

      La relazione tra “centri di potere” pubblici e privati è una discussione ampia che non riguarda mica solo l’Elaion. Qualsiasi dipendente che vota il proprio capo, o paziente che vota il proprio medico, o controllato che vota per il proprio controllore, o fornitore che vota il proprio cliente (e così via) è potenzialmente un “voto di scambio”. I primi anticorpi però devono partire dal “pubblico” che non deve essere utilizzato a scopi elettorali da nessuno. Grazie al commissariamento almeno abbiamo fatto un primo passo verso questa direzione.

    • @ Gabriele…. “Accasarsi” non è affatto una colpa, e contento per lui che sia caduto bene….. Però ti prego di non spostare l’attenzione dal nocciolo della questione , facendo di mister x ( preferisco non nominare nessuno) addirittura un martire del sacrificio politico…..se preferisci o ritieni più opportuno la domanda te la faccio in maniera diretta , a cui gradirei però una risposta altrettanto schietta:
      Se il P non fosse fidanzato con D V avrebbe preso ugualmente 500 voti? E se si per quali meriti politici, professionali, scientifico-artistico-umanistici?
      Alias prima di appendere il cappello chi gli avrebbe dato 2 lire?

    • E se domani per un assurdo scherzo del destino, l’Elaion dovesse andare via dal Pd chi sarebbe in grado di portare 500 voti al partito? Il vecchio pd ,Gabriele è morto e sepolto….. Prima ce ne accorgiamo e prima iniziamo a ricostruire! Ben vengano Naimoli e 1000 come lui ….onesti e con tanta voglia di fare….per quel che concerne il discorso Saja le congetture stanno a 0 sponsorizzata o no ha preso 300 voti più di Cicia Lavorgna Palladino Magliano tutti amministratori uscenti….. Poi se la vuoi vedere diversamente fa pure …. Una sconfitta è pur sempre una sconfitta ….. E ti assicuro che il pd ne esce a pezzi comunque vadano le cose!
      Ti abbraccio!!!!

  12. X tutti i commentatori , Carmelo c. Compreso. Bisogna discernere la realtà con la speranza. La realtà vuole chede lLuca la faccia pagare a Carmelo c. Tenendo fuori dal consiglio il figlio anche perché alle primarie mi pare che si sia speso x cozzolino. X per quanto concerne del basso de caro pare che qualcuno gli abbia detto:” fatti li cazzzi tua”.

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    • Hai dimenticato di scrivere “faccio cabaret ” 🙂 cmq hai dei problemi seri. Impara a leggere.

  13. Leggo con EMOZIONE che si parla ancora di Melchionda, colui il quale ha ridotto a pezzi questa città….. COMPLIMENTI!!!
    Sento dire in giro che sarà il futuro Assessore all’Urbanistica nella giunta Cariello….. Buon lavoro!!!

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    • Questa è un’altra invenzione di chi vuole screditare Cariello, ma la gente non è smemorata, Melchionda tornerà a fare il suo lavoro di avvocato

    • Io ho anche sentito che in caso di vittoria di Cariello torneremo alla lira e i ciucci voleranno e i preti si sposeranno

    • @Celenta
      Io credo che si dicono troppe cose che non hanno senso, sarà il caldo di questi giorni o la delusione del risultato di domenica, ma tengo a fare due considerazioni.
      Primo, che i 7/8 candidati di Melchionda non sono i candidati di Melchionda, ovvero, Rotondo ha preso 100 voti ed è l’ex capogruppo del pd, partito dal quale se n’è letteralmente scappato visto lo schifo che è successo negli ultimi mesi, Taglianetti ha preso 18 voti, Salviati 257 e Saja 298, da premettere che sono meno di 500 voti, e non credo che un ex sindaco possa avere tale peso, ed inoltre Saja così come gli altri possono pure aver scelto liberamente con chi stare.
      Secondo, che la Paolino alle regionali era sostenuta da Cardiello.
      Infine, che non è scritto da nessuna parte che Melchionda avrà un assessorato all’urbanistica, quindi prima di parlare dovreste avere la certezza, e fino ad ora l’unica certezza è che state inventando ogni cosa pur di non ammettere che il vostro tempo è scaduto

  14. Melchionda due il ritorno:
    si allea col nemico pur di rimanere nel mazzo,assessore urbanistica,e i cariellini di Eboli in pillole cosaa ne pensano?
    ci hanno abbuffato la uallera x anni contro Martino e ora per far felice Cariello piegano la testa?
    bella informazione.
    😉

    Rispondi
  15. Caro Antonio ma tu pensi che Melchionda abbia messo 7/8 candidati nelle liste Cariello giusto per il gusto di metterli. Ho l’impressione che purtroppo sei fuori dal mondo. Lui non fa mai nulla per nulla. Ricordalo (Ferrentino europee, Paolino regionali, Cariello comunali), da ognuno ha ricevuto o riceverà qualcosa

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