Continua con il progetto con l’agronomo Bianchi di ricerca sul Fiaschello battipagliese, il pomodoro della Piana del Sele.
Maurizio Bianchi: «Abbiamo fatto una ricerca storica, da questa ricavati 10 campioni di seme di pomodoro, sono stati seminati e trapiantati sotto serra in due aziende agricole di Battipaglia, una tradizionale e l’altra di agricoltura biologica».
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «La riscoperta di una vecchia varietà di pomodoro o quant’altro non è semplice». A parlare è Maurizio Bianchi, agronomo e socio dell’associazione Arkos che si sta impegnando nel progetto di ricerca per recuperare la varietà di pomodoro “Fiaschello Battipagliese“. Bianchi spiega il procedimento seguito per la ricerca.
«Noi abbiamo agito nel seguente modo. Innanzi tutto abbiamo cercato cenni storici che ci indicassero quali tipi di pomodoro fossero coltivati in passato nella Piana del Sele – spiega Bianchi -, quindi abbiamo cercato tra vecchi agricoltori e detentori di sementi chi avesse ancora a disposizione seme delle vecchie varietà. Da questa ricerca sono scaturite 10 campioni di seme di pomodoro, li abbiamo seminati e trapiantati sotto serra in due aziende agricole di Battipaglia, una tradizionale e l’altra che attua agricoltura biologica».
La sperimentazione continua dopo la piantumazione delle piantine del pomodoro nelle terre della Piana del Sele. «Al momento le piante sono in piena fioritura e tra poco inizieranno a fare i primi frutti – continua -. Nostra intenzione per il futuro (fine giugno inizio luglio) è di organizzare un “open day” cioè una visita al materiale che abbiamo reperito, aperta alle istituzioni, agli enti di ricerca, alle università e a tutti coloro che sono interessati alla riscoperta delle nostre vecchie varietà di pomodoro per avere un confronto chiaro e aperto ad ogni proposta».
Per il momento la sperimentazione sta dando grandi soddisfazioni all’associazione Arkos. Ma il lavoro da fare è ancora lungo. «Se la prova darà frutti positivi potrà partire un progetto di valorizzazione della o delle varietà ritrovate – prosegue Maurizio Bianchi -. Credo che questo sia il modo migliore per avere certezza di quanto stiamo cercando e diffido di chi. senza basi tecnico-scientifiche, sbandiera a tutto il mondo una varietà ritrovata non si sa ne dove e ne quando».
Battipaglia, 27 maggio 2015
sia tenace la vostra ricerca sul prezioso Fiaschello Battipagliese ,ne sarete gratificati voi e tutto il territorio. Un mio eutukìa vi sostenga.
dr.Gilberto Fanfani
Io ricordo il pomodoro fiaschiello, essendo figlio di un agricoltore Battipagliese che coltivava questo tipo di pomodoro,oltre ad altri pomodori, tipo San marzano e roma.La forma del pomodoro era proprio come un fiasco con la base tonda ed il collo lungo di colore rosso chiamata anche LAMPADINA.
Auguri di buon lavoro,Giuseppe Lavorgna.