Il disastroso bilancio dell’Ospedale di Eboli per Di Donato(PD) 147.000 euro di risparmio a fronte di 3.700.000 euro di mancato introito. Intanto SEL interroga il Ministro Lorenzin.
Questi i numeri allarmanti che arrivano dall’Ospedale di Eboli. Numeri e non parole. Cifre che parlano chiaro rispetto al fumo negli occhi gettato dal fantomatico Piano di Rientro messo in piedi dalla gestione dell’ASL di Squillante e di Spinelli il “disinteressato”.
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Quello che accade nella Sanità in Campania e quello che accade qui da noi in Provincia di Salerno ed inspecialmodo agli Ospedali di Eboli e Battipaglia, quelli della così detta “Valle del Sele” è veramente singolare, così come singolare è il silenzio della Procura Generale della Repubblica di Salerno e della Magistratura inquirente rispetto allo scempio di servizi pubblici e alla chiusura di reparti e addirittura di Ospedali presidi della Salute, in aree strategiche. Silenzio rispetto ad un’azione sistematica della struttura sanitaria nei nostri territori che lascia pensare, come molti sussurrano e se fosse vero sarebbe veramente grave, che queste azioni siano finalizzate a indirizzare la popolazione sanitaria verso altre strutture sanitarie in Provincia e ancor più grave semmai dirottare verso strutture private, svuotando il “Pubblico” e arricchendo il “Privato“, atteso che gli stessi sussurratori indicano alcuni passaggi di proprietà di alcune strutture sanitarie private.
E con questi chiari di luna, in provincia di Salerno avviene di tutto e avviene che attraverso un sistema che riconduce a prestazioni aggiuntive che i medici ricorrono, la famosa ALPI, trasformando una circostanza per certi versi utili ma in determinate condizioni, in un esercizio sistematico che però serve a gonfiare stipendi e prestazioni fino ad arrivare a guadagnare cifre che vanno dai 100mila euro giungendo a oltre i 350mila euro.
Un vero e proprio scandalo quello dell’ALPI che nel solo anno 2013 è costato alle casse dell’ASL ben 75milioni di euro, una cifra eccezionale se si considera i tagli con l’ascia che il Direttore generale dell’ASL Salerno ha riservato alla nostra Sanità con il falso presupposto della “Revisione della Spesa“. Uno scandalo, se si considera che si chiude l’Ospedale di Agropoli e si depotenzia quello di Eboli, facendo finta di dare ossigeno a quello di Battipaglia, se si chiudono decine di reparti e se se ne trasferiscono altri in altri Ospedali inventando eccellenze come nel caso del Polo Oncologico presso l’Opsedale rimaneggiato di Pagani, probabilmente per aiutare qualche “compagniello“.
Uno scandalo l’ALPI, unica spesa che aumenta sistematicamente nei conti dell’ASL Salerno, se attraverso questo sistema si dovesse scoprire che si “ciba” gli amici, si “tacita” gli astiosi, si “punisce” i riottosi. Un sistema scandaloso se si pensa che, per quello che si spende in un anno (75 milioni di euro), basterebbe a finanziare il famoso Ospedale Unico della Valle del Sele se si risparmiassero solo tre annualità di questo scandalo.
Ed è l’ex Consigliere comunale del PD e medico Mario Di Donato a puntare i riflettori su quello che è il disastroso bilancio dell’Ospedale di Eboli, facendo notare tra i numeri che a fronte di un risparmio di 147.000 si registrano 3milioni e 700mila euro di mancato introito oltre al danno che si è arrecato ai cittadini e all’inevitabike declassamento dell’Ospedale di Eboli, solo perchè qualche “IMBECILLE” come ha apostrofato in un comuzio pubblico Damiano Cardiello di Forza Italia e Candidato sindaco per il centrodestra, il quale ha individuando nell’imbecille il DG Antonio Squillante. il Problema è che quell'”IMBECILLE” è parte organica di un Partito “Fratelli d’Italia-An” che a sua volta è parte integrante della stessa alleanza di Cardiello che sostiene Stefano Caldoro, il “becchino” della Regione Campania, se si considera che tutti i rating indicano la Campania agli ultimi posti. Intanto Sinistra Ecologia e Libertà attraverso i senatori Peppe De Cristofaro e Alessia Petraglia hanno interrogato sulla vicenda il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
“Questi i numeri allarmanti – secondo Di Donato e non solo – che arrivano dall’Ospedale di Eboli. Numeri e non parole. Cifre che parlano chiaro rispetto al fumo negli occhi gettato dal fantomatico Piano di Rientro messo in piedi dalla gestione Asl Spinelli. – il famoso Commissario al Personale Pietro Spinelli inviato all’Ospedale di Eboli e poi estendendo il commissariamento anche a Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra. Incarico del tutto inventato, non previsto dal Piano Aziendale, tra l’altro affidato senza che lo stesso avesse i titoli, e tra l’altro in pieno conflitto di interessi essendo egli prestatore d’Opera professionale in ALPI presso l’Ospedale di Battipaglia e contemporaneamente “commissario” della stessa struttura dove opera.
Cosa vogliono dire? – dice il dottor Di Donato. E cosa dobbiamo dire noi se non già detto facendo coro con Di Donato? Innanzitutto che tutti i provvedimenti adottati o ispirati dallo Spinelli ed eseguiti, dal coraggioso Direttore Sanitario a scavalco all’Ospedale di Eboli Rocco Calabrese, sono tutti NULLI, mancando il presupposto della liceità della nomina, vieppiù sono perseguibili solo prendendo in considerazione la chiusura prolungata degli ambulatori di gastroenterologia, senza notare che lo stesso è tra i destinatari dello scandalo delle prestazioni ALPI. Perché? Perché il provvedimento che riguarda la gastroenterologia di Eboli, potrebbe aver generato il trasferimento forzato dall’Ospedale di Eboli a quello di Battipaglia dell’utenza laddove, manco a farlo apposta, presta in Alpi i suoi servigi l’ineffabile dottor Spinelli (Primario all’Ospedale di Vallo della Lucania) nella sua qualità di Gastroenterologo. Complimenti, per caso il dottor Spinelli ha anche la tessera di qualche Partito che si ispira a fratellanze?
Infatti il dottor Di Donato voleva dire nel suo intervento che ci ha fatto pervenire: “Semplicemente che con la chiusura del materno – infantile, la mancata attivazione dell’ h12 o dell’h24 dell’emodinamica, il mancato trasferimento della neurologia ad Eboli, il caos creato con l’accorpamento di Otorino e Chirurgia (conseguente all’apertura di Oculistica) e la chiusura prolungata di ambulatori come Gastroentorologia, l’Asl ha finto di risparmiare portando i bilanci dell’Ospedale Maria Ss Addolorata a MENO 3.700.000 per il mancato introito dovuto al pagamento dei tiket sanitari.
In sostanza? – Per Mario Di Donato – I cittadini non vengono più all’ospedale di Eboli per curarsi. Non si fidano, non trovano i servizi, non ne vogliono sapere di una struttura che l’Asl snobba tanto da non invitare i vertici comunali alle riunioni per il riassetto del Piano ospedaliero che interesserà la Piana del Sele. – Anche qui una dolente nota: Se il Piano Aziendale dell’ASL Salerno non è stato approvato, perché mai viene riportato come approvato nel Bilancio generale della Regione Campania il Bilancio della Sanità campana da Caldoro, che tra l’altro pare non abbia nemmeno approvato il consuntivo dello stesso Bilancio, come faceva notare in una interrogazione la Consigliera Regionale del PD Anna Petrone? E’ per caso un falso in bilancio di “necessità”?
“Non solo ci snobbano, – dice Di Donato – ma la dirigenza Asl fa porre interrogativi inquietanti: Quando il Minstro della Sanità vedrà che l’ospedale di Eboli non eroga prestazioni e (ahinoi secondo la politica ragionieristica dei vertici) non “guadagna”, cosa accadrà? Il regime di rientro e di tagli cosa suggerisce di fare in merito ad Eboli? Chiuderlo? – E chi se ne avvantagerà, diciamo noi, quella società, pare vicino alla destra che sta comprando varie strutture sanitarie private nella zona che va da Battipaglia ad Agropoli, o qualche altro Ospedale sopravvalutato e mantenuto in vita con l’ossigeno?
I numeri parlano chiaro – dice ancora Di Donato – e sono sconfortanti. Senza contare la spesa in ALPI (tra l’altro molti operatori hanno avviato azione legale per il mancato pagamento di prestazioni in Alpi) aumentata e gli stipendi da pagare ai tre medici trasferiti ad Eboli. Perché se volessimo aggiungere questi numeri, allora altro che 147.000 euro di risparmio.
E come si sono tradotti questi 147.000 euro in termini di servizio? – Si chiede Di Donato ma nel contempo indica l’arcano – Chiedetelo agli infermieri di Otorino, costretti a correre avanti e indietro tra il reparto di Chirurgia e gli ambulatori ancora aperti nella vecchia sede.
Domanda Di Donato: cosa accade se un infermiere che ha l’ordine di servizio in un reparto viene trovato in un’altra ala dell’Ospedale? Ci hanno pensato i vertici Asl? Chiedetelo agli utenti costretti ad attendere in piedi le visite, nei pochi ambulatori rimasti, a causa di sale d’attesa fatiscenti e panchine rotte. E hanno pensato ai risvolti che la chiusura dei reparti e degli ambulatori avrebbero avuto sulla fiducia della gente nel servizio pubblico? E hanno pensato al fatto che gli utenti si sarebbero riversati sul privato ingolfandone il sistema che è ormai al collasso? Lo sanno, i vertici Asl, che le prenotazioni per una visita specialistica nel privato sono ormai a sei mesi? Ma tanto i vertici Asl non li vedrete mai in fila ad attendere per una endoscopia tra i comuni mortali.
E’ questa la buona sanità che ci propongono? – dice Mario Di Donato concludendo la sua nota – Sono queste le promesse di creare un polo Neurologico, di portare almeno all’h12 l’emodinamica? Sono queste le capacità espresse nel non accorgersi che Eboli è un polo importante anche per le malattie infettive, dato il forte afflusso e la forte presenza di cittadini stranieri anche irregolari sul territorio? C’era questo dietro i conti da far tornare ed i sorrisi di falsa rassicurazione da distribuire ai cittadini in protesta per lo svilimento dei reparti del Maria Ss. Addolorata? Ora spiegateci quei numeri. Cacciate i conti 2014 e provate a dire la verità sul futuro del nostro ospedale ai cittadini, magari con gli occhi bassi dalla vergogna“.
E se Mario Di Donato si mantiene sul politico ma a stretto giro locale, la vicenda dell’Ospedale che fra poco non ci sarà più per via di un “imbecille” che “dietro” o avanti Caldoro ci distrugge l’Ospedale come dice Damiano Cardiello, assume un altro rilievo di tipo nazionale dal momento in cui il Partito della Sinistra Ecologia e Libertà attraverso due suoi senatori Peppe De Cristofaro e Alessia Petraglia ha depositato un’interrogazione al Ministro della Salute Betarice Lorenzin, chiedendole di inviare degli Ispettori, ma non come Spinelli, poiché, scrivono: “A partire dalla fine del 2013, nel Presidio Ospedaliero di Eboli si è venuta a creare una situazione di criticità che ha vanificato i risultati di qualità e di professionalit à che lo hanno fatto considerare il migliore nosocomio a sud di Salerno”. “La produttività del presidio Ospedaliero nel 2014 – scrivono allarmati De Cristofaro e Petraglia – si è ridotta di oltre 3 milioni e 700mila euro, a nulla conta il ridicolo risparmio di spesa di 147mila euro a fronte di molte ore di straordinario effettuate dal personale infermieristico e non ancora pagate”, spiegano i due esponenti di Sel..
“Uno dei motivi – scrivono De Cristofaro e Petraglia – a fondamento del verificarsi dell’attuale situazione è da ricercarsi nella valutazione delle scelte strategiche per gli accorpamenti delle direzioni sanitarie dei cosiddetti Ospedali della Valle del Sele, (Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra)”. “Tale accorpamento – si legge nell’interrogazione dei Senatori De Cristofaro e Petraglia – ha determinato tensioni, difficoltà e scontri dovuti presumibilmente ad una eccessiva e invasiva ingerenza politica-partitica nelle scelte che dovevano invece essere lasciate alla responsabilità manageriale medico-sanitaria. A questo punto provveda il Ministro – concludono i due senatori – all’invio di ispettori che favoriscano il ripristino dei precedenti livelli di efficienza e produttività della qualità dell’ospeda
http://www.senato.it/japp/bgt/
Eboli, 13 maggio 2015
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peccato che i suoi referenti sindacali ospedalieri sono gli stessi che adesso appoggiano al comune Cariello e alla regione Caldoro ……ma
Un articolo esaustivo,che dovrebbe far riflettere i cittadini sullo stato dell’arte,sui passati attori del disastro sanitario e i complici in loco, omissivi e commissivi,affinché il pensar bene sia funzionale al votare meglio.