Marco Esposito della Lista “MO” sfida De Luca sugli impresentabili: Il Partito Democratico faccia i nomi.
Esposito: «Sostenere come ha fatto De Luca che non c’è stato il tempo di controllare perché i candidati sono spuntati nelle ultime ore significa ammettere che è stato compiuto un falso: si sono raccolte le firme di elettori ignari su moduli senza i candidati».
da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Se un candidato era impresentabile, non andava presentato. Punto. Si legge in una nota del leader della lista civica MO! Marco Esposito che interviene sulla vicenda degli “impresentabili” sollevata dallo scrittore Roberto Saviano e dalla giornalista e Parlamentare Maria Rosaria Capacchione – presenti nella coalizione di Vincenzo De Luca e che, secondo lo stesso De Luca e secondo il vice di Renzi nel Pd, Lorenzo Guerini, gli elettori non devono votare.
«La scusa del non aver avuto tempo di controllare i nomi – accusa Esposito – è la denuncia di una violazione di legge sulla quale auspico l’intervento della magistratura: le liste civiche, anche se di appoggio a partiti ufficiali, devono raccogliere le firme su moduli con l’elenco dei candidati.
Sostenere come ha fatto De Luca che non c’è stato il tempo di controllare perché i candidati sono spuntati nelle ultime ore significa ammettere che è stato compiuto un falso: si sono raccolte le firme di elettori ignari su moduli senza i candidati».
Questa è l’accusa di Esposito che tra l’altro non si ferma qui. «Se non c’era tempo prima, di sicuro c’è adesso. Il Pd e De Luca trovino il coraggio di dire quanti e quali sono i candidati impresentabili. Altrimenti gli invotabili sono loro».
Si ricorda che alle elezioni regionali del 31 maggio sono in corsa dieci liste con De Luca (quattro in più del 2010), nove con Stefano Caldoro (due in più): 950 nomi per 50 posti. «È una strategia che rivela poca fiducia nelle proprie idee e molta nei trafficanti di consenso. I candidati della lista civica MO – conclude Esposito – sono di tutt’altra pasta: garantiamo Pino Aprile e io».
Questa vicenda degli “impresentabili” sottolinea in che modo si recluta la classe politica. Sottolinea vieppiù le modalità di selezione di personale che viene individuato: parte, perché ritenuto capace di attrarre consensi e voti; parte perché strategicamente serve a “stoppare” altre candidature; parte ancora a completamento delle liste; e nessuno si preoccupa di informarsi più approfonditamente per conoscere di chi si tratta, che cosa rappresenta e se vuoi, magari, ma solo in ultimo, anche se è una persona raccomandabile o il contrario.
Nessuno lo fa perché in quel momento quelle persone rappresentano una salvezza. E allora c’é di tutto, le così dette persone “impresentabili” e chi magari come è avvenuto per una signora, tale Marina Cerrone, che contemporaneamente è candidata al Consiglio Regionale con il Centrosinistra in appoggio a De Luca nella Lista Campania Libera, e al Consiglio comunale di Eboli in una lista di appoggio al candidato a Sindaco di destra ma a capo di una coalizione di civiche Massimo Cariello. Anche in questo caso sicuramente sia De Luca che Cariello non ne erano a conoscenza, fatto sta che chi lo era,magari eè stato superficiale ma era comunque una persona che riscuoteva la fiducia sia di Cariello che di De Luca e quindi come per il passaggio del testimone nella staffetta la responsabilità passa di mano. Intanto nemmeno su questo caso nessuno dei due dice niente
Salerno, 12 maggio 2015