Il Comitati Rinascimare e Legambiente incontrano De Luca per il Grande progetto: Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno.
Bonomo per Legambiente e Letteriello per Rinascimare hanno illustrato al candidato Governatore Vincenzo De Luca tutti i principali elementi di criticità e degli impatti di un progetto inutile per come progettato, impattante se realizzato ed inefficace allo scopo che si prefigge.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Il comitato Rinascimare rappresentata dalla Presidente Giuseppina Letteriello, con il Presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo, insieme impegnati nella campagna No tonz, nei giorni scorsi hanno incontrato Vincenzo De Luca candidato a governatore della Campania per illustrare l’ iniziativa di opposizione al Grande Progetto di difesa e ripascimento del golfo di Salerno, voluto dalla provincia e dalla regione. Sono state esposte a De Luca le motivazioni ed i rischi cui si andrebbe incontro e gli è stato consegnato un documento che alleghiamo. De Luca ha garantito che qualora eletto, riconsiderera’ il progetto affidando la sua elaborazione ad esperti e studiosi del settore in modo da garantire la realizzazione di un progetto che affronti il problema dell’erosione costiera in maniera più sostenibile.
L’intervento proposto dalla Provincia di Salerno per fronteggiare il fenomeno dell’erosione costiera prevede la realizzazione di 42 pennelli a “T”, 3 pennelli semplici e 4 sistemi di protezione a celle costituite da strutture combinate pennelli barriere soffolte. Le strutture di protezione di tipo rigido sono costituite da massi calcarei che complessivamente dovrebbero ammontare a circa 1.200.000 Tonnellate. A latere degli interventi rigidi, per attenuare l’erosione indotta dalle strutture stesse, sono previsti ripascimenti con sabbie marine per un volume di 200.000 m3.
Il progetto interesserà 30 km di costa del golfo di Salerno nel tratto compreso tra la Foce del Picentino fino alla Foce del T. Fiumarello toccando 4 comuni: Pontecagnano, Battipaglia, Eboli e Capaccio.
La parte dell’intervento nei comuni di Eboli e Capaccio interessa la Riserva naturale Foce Sele Tanagro – Monti Erimita –Marzano, coincidente con il SIC IT 8050010.
Il Progetto: principali elementi di criticità
Si elencano di seguito le principali criticità emerse da un’attenta disamina del progetto
- il progetto mette in campo soluzioni tecniche omogenee per l’intero tratto di costa (30 Km ca.) a fronte di un fenomeno erosivo variabile o in alcuni casi del tutto assente ed in contrasto con un litorale che presenta caratteri territoriali, urbanistici e naturali diversificati;
- il progetto per arginare il fenomeno prevede sostanzialmente strutture rigide (barriere e pennelli soffolti) che le attuali politiche di gestione delle aree costiere europee e di altre regioni italiane consigliano di non utilizzare sia per i rilevanti impatti ambientali sia per la loro inefficacia oltre che per gli elevati costi di manutenzione;
- La tipologia di opere i pennelli non risponde in maniera efficace alle dinamiche di erosione costiera che sono prevalentemente di tipo ortogonale alla costa come fatto anche notare più volte dall’Autorità di Bacino già a partire dalla fase di Scoping.
- il progetto trascura totalmente la carenza di trasporto solido da parte dei fiumi andando ad agire solo sugli effetti trascurando qualsiasi azione sulle cause;
- il progetto si base su una scarsa conoscenza dei fenomeni meteomarini e della dinamica costiera caratteristici dell’area di intervento, necessari alla pianificazione/progettazione di qualsiasi azione volta a fronteggiare il fenomeno erosivo;
- il fenomeno erosivo che si intende fronteggiare sebbene sia ancora in atto, risulta sostanzialmente in diminuzione lungo tutto il litorale, pertanto gli interventi proposti rappresentano un rimedio eccessivo, risolvibile con azioni di adattamento molto meno onerose e ad impatto zero;
- il progetto descrive in maniera superficiale il programma di manutenzione delle opere ma nello specifico non sono riscontrabili in maniera chiara le necessarie risorse economiche e il soggetto responsabile.
Il Progetto: principali impatti
- le attività di cantiere avranno degli impatti rilevanti sulle aree dunali, sulla fruibilità del mare e quindi anche sulla conduzione delle attività economiche.
- possibile decadimento delle caratteristiche qualitative delle acque di balneazione causato della minore mobilità delle acque lungo costa per effetto delle opere rigide le quali oltretutto possono anche dar luogo alla fioritura dell’ostreopsis ovata (alga tossica) dannosa per l’uomo e la fauna ittica;
- la realizzazione delle opere comporta l’utilizzo di notevoli quantità di massi calcarei con impatti non secondari dovuti all’estrazione dei materiali e al loro trasporto;
- trasformazione del paesaggio costiero da ambiente naturale ad ambiente artificializzato privato di qualsivoglia tratto distintivo e identitario;
- aumenti dei rischi annegamento a causa delle correnti (rip current) che notoriamente si creano in corrispondenza dei pennelli;
- impatti sulla qualità dell’aria e sulla vegetazione dovuta alle polveri connesse alle attività di cantiere;
- Impatti sulla fauna e sulla flora marina.
- I pareri e la VIA.
- Per dovere di sintesi vi riporto solo i principali provvedimenti:
Autorità di bacino Destra Sele sul preliminare esprimeva sostanzialmente un parere negativo in quanto evidenziava pesanti perplessità sul progetto (tipologia di opere, area interessata, fenomeno da contrastare) anche perché in contrasto con il PSEC redatto dalla stessa Autorità.
La commissione VIA in fase di scoping fa proprie le prescrizioni dell’Autorità di Bacino aggiungendone altre relative al Quadro di riferimento Europeo a cui il lavoro andava ispirato , alla fase di cantierizzazione e di monitoraggio.
- Parere Negativo dell’Ente riserva sia sul preliminare sia sul progetto Definitivo
- Parere negativo dell’Autorità di Bacino (D. N. 154 del 8/11/2012)
- Parere positivo dell’Autorità di Bacino con prescrizioni (N. 36 del 3/03/2014).
- Richiesta di integrazioni della commissione VIA alla Provincia in seguito al parere non favorevole della commissione istruttoria (seduta del 28/11/2013)
- Parere favorevole della commissione VIA (D.G.R. N. 532 del 7/04/2014) basato su una relazione della commissione istruttoria fortemente critica.
Conferenza di servizi finale del 28/04/2014 nella quale viene acquisito il parere VIA e il parere positivo di tutti gli enti compresi i Comuni interessati, ad esclusione dell’Ente Riserve Foce Sele Tanagro – Monti Eriminta-Marzano che esprime parere Negativo.
I ricorsi al TAR
Per i motivi prima espressi sia la Riserva Naturale Foce Sele Tanagro, Monti Eremita e Marzano che la Legambiente Campania, hanno presentato rispettivamente due ricorsi al TAR avverso e per l’annullamento dei seguenti atti:
-
Decreto Dir. Del dipartimento 52 – Direzione Generale 5 – U.O.D. 7 Valutazioni ambientali – Autorità ambientale n. 532 del 7.04.2014, pubblicato sul BURC n. 24 del 14.04.2014, con il quale è stato espresso parere favorevole con prescrizioni di VIA integrata con VI sul progetto “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno nei comuni di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli, Capaccio, Agropoli” proposto dalla provincia di Salerno;
-
Verbali relativi all’esame progetto da parte della Commissione VIA/VI;
-
Tutti gli atti, relazioni, pareri, autorizzazioni, ecc.. resi nel corso del procedimento VIA/VI laddove funzionali all’espressione del parere favorevole di compatibilità ambientale del progetto, ed in specie del parere espresso in data 03.03.2014 dall’Autorità di Bacino Regionale Campania Sud ed interregionale del bacino idrografico del Fiume Sele di cui alla delibera del Comtato Istituzionale N. 36/2014, nonché della relazione istruttoria resa dalla Segreteria Tecnico-operativa in data 13.02.2014;
I ricorsi notificati in data 06.06.2014 e 13.06.2014 non son ad oggi ancora andati in giudizio.
Gli ultimi sviluppi
Il finanziamento del Progetto è previsto per il 75% con i fondi Europei a valere sulla programmazione 2007-2013, con una quota di cofinanziamento da parte della Regione Campania del 25%.
Il protrarsi delle fasi di elaborazione del progetto definitivo e della sua approvazione, aveva fatto scadere i termini per poter utilizzare i fondi comunitari i quali devono essere spesi e rendicontati al massimo entro la fine del 2015.
Nonostante questo, un comunicato stampa diramato dalla Regione Campania il 12.01.2015 annunciava il via libera al progetto da parte della Commissione Europea. Non è chiaro se sono state accordate proroghe, in quanto è inverosimile che un progetto da 70 M€ a cui manca ancora la progettazione esecutiva, possa essere appaltato e consegnato entro la fine dell’anno.