Anche quest’anno porte aperte al Castello Colonna di Eboli, sede dell’ICATT (Istituto a Custodia Attenuata), con visite guidate e programmate.
L’ingresso è previsto per ogni sabato e domenica di maggio iniziando dal 9 p.v. e terminando il 31 dello stesso mese. L’ingresso avverrà a gruppi e l’orario è il seguente: sabato ore 16,00-22; domenica dalle 10,00 alle 13.00 e dalle 16,00 alle 22,00.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Anche quest’anno il Castello Colonna di Eboli, sede dell’ICATT (Istituto a Custodia Attenuata) sarà aperto al pubblico con una serie di visite programmate e guidate tutti i sabato e tutte le domeniche del mese di maggio.
La Dott. Rita Romano, Direttore dell’ICATT e il Centro Culturale Studi Storici “Il Saggio” rappresentato da Giuseppe Barra, in collaborazione con l’Associazione degli Arcieri “A.S.D. Arcieri della Città di Eboli”, rappresentata da Alfonso Sica, con “La Casa di Angiù”, rappresentata da Antonella Dell’Orto (in collaborazione con Donne Impresa Coldiretti e Campagna Amica), con la pagina Facebook “Eboli nella Storia” rappresentata da Paolo Sgroia, con l’associazione “Comunità storia e futuro” rappresentata da Ivan Lamberti, il gruppo teatrale “Le canni pensanti” regia di Massimo Balsamo, e con l’aiuto di Cristian Di Biase, propongono quest’anno alla cittadinanza un programma molto interessante sia culturalmente che gastronomicamente.
Il saluto di benvenuto sarà effettuato da un gruppo di detenuti che illustreranno inizialmente la chiesa di San Marco al Castello dove si conservano tre quadri di buona fattura e tre affreschi, tra cui due venuti alla luce di recente e mai visti dal pubblico.
Nel cortile del castello saranno dislocate delle bancarelle dove vi saranno dei libri su Eboli, miele prodotto dall’Icatt, lavori in pellame realizzato dai detenuti, ospiti della struttura, dolci del periodo medioevale e distribuzione di frittelle a base di erbe e fiori raccolti nell’orto del castello.
A questo punto ricordiamo che l’uomo nasce raccoglitore. Le uniche fonti di nutrimento dei primi uomini risiedevano proprio nei doni offerti dalla natura ed i primi reperti rinvenuti sono dei gusci di Sambuco, Corniolo e altri frutti secchi selvatici, testimonianza viva della raccolta di piante selvatiche nell’antichità.
Nel Rinascimento, il periodo storico oggetto della visita guidata, la pratica della raccolta di erbe spontanee si fece viva ed utile alla scoperta di nuove piante curative ed alimentari.
Obiettivo del Progetto è di portare all’interno di una casa di reclusione un po’ della magia legata al potere delle erbe, attraverso l’olfatto, il tatto e il gusto i ragazzi potranno riassaporare il senso della libertà che in questo momento gli è negata e attraverso questo percorso riscoprire l’importanza che le erbacce, le “Malerbe” hanno per la difesa della Biodiversità e per le proprietà alimentari e medicamentose che posseggono … Malerbe in cerca di riscatto… quali Borragine, Malva, Calendula, Tarassaco, Ortica, Menta, Fiori di Sambuco, Fiori di Acacia…
Gli arcieri, nei giorni 9, 10, 23 e 24 eseguiranno delle giostre e la Principessa di Eboli, con menestrelli ed altri personaggi saranno spettatori preferenziali. Non mancheranno le musiche e balli dell’epoca. Mentre il giorno 23 maggio un gruppo di 4 spadaccini eseguiranno delle gare, sempre in onore alla Principessa di Eboli
Per assistere a tutto ciò bisogna prenotarsi dando le proprie generalità presso la sede de “Il Saggio” o inviare una e-mail a:ilsaggioeditore@gmail.com oppure contattare Cristian Di Biase o anche “Eboli nella storia”.
L’ingresso è previsto per ogni sabato e domenica di maggio iniziando dal 9 maggio e terminando il 31 dello stesso mese.
L’ingresso è a gruppi e l’orario è il seguente: sabato ore 16,00-22. La domenica è dalle ore 10,00 alle 13.00 e dalle 16,00 alle 22,00.
Eboli, 7 maggio 2015