24 aprile 2015, ore 15:45, torna a Eboli c/o la Basilica di S. Pietro alli Marmi: le “invasioni digitali”; Appuntamento giunto alla III edizione.
Una invasione in piena regola, che tra le circa 400 già programmate in tutta Italia, si pone l’obiettivo di promuovere una idea di cultura aperta e diffusa. Con Visita alla Chiesa e alla Cripta di S. Berniero, al Chiostro e alla Biblioteca dei monaci.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Tornano ad Eboli, per il terzo anno consecutivo, le “Invasioni Digitali” . Per questa edizione, l’invasione è programmata per il prossimo 24 aprile, presso la Badia normanna di San Pietro Apostolo, comunemente conosciuta come Basilica di San Pietro alli Marmi.
È prevista la visita alla Chiesa con la cripta di San Berniero, al Chiostro ed alla preziosissima Biblioteca dei Monaci, recentemente ristrutturata.
Una invasione in piena regola, che tra le circa 400 già programmate in tutta Italia, si pone l’obiettivo di promuovere una idea di cultura aperta e diffusa.
L’Italia è il primo paese al mondo per turismo e cultura. Il suo immenso patrimonio artistico rappresenta la più grande risorsa del Paese. Perché questo patrimonio possa esprimere le sue potenzialità occorre intraprendere la strada dell’innovazione e cogliere i profondi cambiamenti in atto nella società moderna. Da questi presupposti nasce “Invasioni Digitali”, un progetto rivolto alla cultura digitale e agli open data per sensibilizzare all’utilizzo del web e dei social media per la promozione e la diffusione della cultura.
L’evento ebolitano è organizzato dalla Dott.ssa Chiara Altieri in collaborazione con l‘Associazione “…Per Eboli” e Weboli, media partner dell’evento.
L’appuntamento pre-invasione è fissato alle ore 15:45, nel piazzale antistante il Santuario dei SS. Cosma e Damiano. Con cellulare alla mano, si potranno condividere in tempo reale i propri scatti e pubblicarli sui social accompagnati dall’hashtag ufficiale #invasionidigitalieboli, entrando così a far parte di quell’esercito di “invasori” che vogliono “liberare la cultura”.
Eboli, 21 aprile 2015.