Giovedì 23 aprile 2015 riapre al pubblico un pezzo di storia, dopo i lavori di manutenzione il Museo Etrusco di Pontecagnano.
Per l’occasione la Soprintendenza Archeologia della Campania e quella alle Belle Arti e Paesaggio di Salerno ripropongono la formula sinergica delle precedenti iniziative, dando il via alle ore 17,30, alla II Edizione di “Contemporaneamente Museo”.
di Annamaria Forte
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
PONTECAGNANO FAIANO – Verrà riaperto al pubblico giovedì 23 aprile il Museo Archeologico Nazionale “Gli Etruschi di frontiera” di Pontecagnano in provincia di Salerno, finora chiuso per lavori di manutenzione. E per l’occasione la Soprintendenza Archeologia della Campania e quella alle Belle Arti e Paesaggio di Salerno ripropongono la formula di sinergia istituzionale che tanto successo ha riscosso nelle precedenti iniziative, dando il via – alle ore 17,30 – alla II Edizione di “Contemporaneamente Museo”.
Anche la Facoltà di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno è stata coinvolta in questa iniziativa, grazie alla disponibilità del Direttore Mauro Menichetti e della Prof.ssa Maria Passaro, che hanno arricchito con i loro contribuiti il catalogo illustrativo della mostra, edito da Giannini Editore.
Il via questa volta ospiterà le opere di Alessandro Mautone, ceramista nato a Napoli e da tempo attivo a Cava dei Tirreni. L’artista ha appreso i primi rudimenti della ceramica nella sua lunga permanenza a Praiano, producendo moltissimo e attingendo spesso alla memoria dell’antico e alle esperienze dei maestri del recente passato, rivisitando però tutti i suoi modelli culturali alla luce di un innato spirito di sperimentazione e di una sobria e giocosa creatività. A tal proposito la Soprintendente Adele Campanelli, commenta che “dall’immobilità di un passato perduto nascono nuovi soffi vitali e la lettura del contemporaneo spinge alla rilettura dell’antico che si anima di nuove interpretazioni.”
Il nucleo centrale della mostra è la rappresentazione della nave dell’eroe Giasone, approdato alle foci del Sele a capo della spedizione degli Argonauti. La nave costituisce la sintesi del mondo poetico di Mautone: in essa prevalgono forme emerse dalla memoria, che rimandano ai traffici che si svolsero su quel mar Mediterraneo che ebbe in antico una centralità simbolica e fu via di passaggio di tradizioni e linguaggi che lo rendono quasi un asse immaginario intorno al quale ruotano passato e futuro. L’artista stesso afferma: “ Gran parte del mio lavoro è rivolto all’indietro, per indagare la dimensione del tempo. Voglio fare esperienza di un tempo diverso, da contrapporre al tempo contratto dei nostri giorni”.
Lo scorrere del tempo è ben illustrato dalle ceramiche esposte lungo il percorso di visita: su due piatti decorati con figure del circo o con bizzarre creazioni fantastiche, il modulo della ruota – simbolo della velocità e della tecnologia – rappresenta il punto di raccordo tra realtà e immaginazione. Il segno della ruota stilizzata Mautone risolve simbolicamente la dialettica tra storia ed esperienza, tra antico e presente, tra mito e realtà contemporanea.
Pontecagnano Faiano, 20 aprile 2015
finalmente un evento che rianima coloro che amano l’archeologia e quella etrusca in particolare.
Tutti a Pontecagnano dunque