Incontro elettorale nella sede del PD di Capaccio scalo con l’ex Sindaco di Fisciano e candidato al Consiglio Regionale Amabile, e l’On. Tino Iannuzzi.
Numerosi i temi trattati: dall’acqua come bene pubblico, ai trasporti, passando per la sanità ed i rifiuti, ed un solo comune obiettivo: sconfiggere l’inefficienza di Caldoro, e le politiche distruttivecon della destra proponendo il modello virtuosi di Vincenzo De Luca.
di Marco Naponiello
per (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese
CAPACCIO PAESTUM – Nella città che ospita i meravigliosi templi dorici, si è svolto un incontro elettorale nella sede del Partito Democratico, in via Italia 61, con il candidato consigliere regionale Tommaso Amabile in una sala gremita di sostenitori e simpatizzanti. Dopo due brevi interventi di Emanuele Sica (segretario cittadino) ed Enzo Serrone (presidente circolo) con i convenevoli ringraziamenti di rito, che hanno voluto sottolineare la bontà della candidatura dell’ex sindaco della valle dell’Irno, avente in aggiunta la garanzia del supporto di un politico stimato nel Cilento ed in tutta la provincia, come Tino Iannuzzi, più volte sottolineato questo binomio nel corso della serata dagli esponenti cittadini.
Si è entrati nel vivo della discussione, la querelle sulla temuta centrale a Biomassa sta tenendo il banco da mesi nella cittadina della bassa piana del Sele, i rischi alla salute e la paura di una approssimazione del funzionamento della stessa, sono state stigmatizzate dai due interventori :”..il lavoro di Tino in questa faccenda, per tutelare le popolazioni in sede parlamentare parla da se, con una interrogazione ad hoc “, con l’auspicio che un cambio di passo apicale in regione scongiuri una simile opera nel territorio, confidando nella vittoria di Vincenzo De Luca, domenica 31 maggio, che dia una rappresentanza forte alle istanze territoriali, da tempo in consiglio regionale: ”..non si sa quando si riunisca, ed una maggioranza allo sbando non garantisce il numero legale, importante per noi dare battaglia per mutare inquilino a palazzo santa Lucia.”
A seguire è intervenuto il presidente del consiglio comunale di Salerno, il giovane Antonio D’Alessio, che oltre a sottolineare la bontà della scelta di Tommaso Amabile, caldeggiata dal parlamentare Iannuzzi, ha tenuto a sottolineare come questo politico si sia ben forgiato nella fucina della esperienza amministrativa del comune di Fisciano, ”.. i risultati di Amabile sono sotto gli occhi di tutti, il suo comportamento, specchiato ed esemplare, da notare la coerenza a seguito dell’invito del vicesegretario Nazionale del Partito Democratico, Lorenzo Guerini, rivolto a tutti i sindaci in procinto di candidatura, per non dare voci ad inutili illazioni”, Pasquale Cetta, capogruppo PD in consiglio a Capaccio, ha evidenziato il momento difficile del comune per colpa della giunta cittadina a guida di centro destra, che non garantisce servizi essenziali e trasparenza amministrativa, ecco l’impegno deciso e convinto ”..a far votare i candidati del partito, riscontriamo nella gente inviti a proseguire con forza il nostro operato, stiamo coagulando consensi ogni giorno che passa, una battaglia di legalità che potrà essere vinta anche grazie alla vostra presenza, anche il rischio della centrale dove si brucia di tutto senza filtro, un input alla distruzione del territorio, per giunta finanziato dallo Stato, Caldoro ci ha abbandonati, parla solo di sanità, associazioni ed altre cose che non che nei fatti non tutelano il nostro territorio, l’unica speranza è un cambiamento con l’elezione a governatore di De Luca.”
A seguire, il moderatore di sala, passa la parola all’ospite d’onore, il dottor Tommaso Amabile, candidato alle regionali, il quale anche lui ha tenuto a precisare che ci si accinge ad entrare in un percorso irto, difficile ma allo stesso tempo anche entusiasmante, nel vivo della campagna elettorale, il candidato ha ricordato le sue numerose battaglie in consiglio provinciale avverso la politica gestionale delle destre: ”..combattendo contro i cambia casacca del momento collezionando ben due espulsioni, ma ne vado fiero, ho sostenuto le ragioni del servizio di trasporti pubblici nei confronti di chi invece sosteneva i privati, per i problemi di mobilità, specie nell’università allocata nel mio territorio ove insistono complessivamente 50.000 persone tra studenti personale docente e non, invece per paradosso l’assessore Cosenza, continuava a finanziare per 18 milioni di euro una società privata che aveva ricevuto per giunta, la interdittiva antimafia,di contro ringrazio l’intervento provvidenziale del prefetto Napoli Gerarda Pantalone!”
Prosegue il candidato sulle continue regalie che il governatore Caldoro continua a fare a suoi amici, una regione che ha perso anni preziosi nella risoluzione dei problemi in una perenne emergenzialità, e dove le province italiane dopo la neo riforma Delrio sono sul punto di non essere più considerate come enti locali territoriali, dunque solo l’ente regione è il terminale naturale del grosso dei finanziamenti dallo Stato centrale, ricordando come molti sindaci del salernitano presidiano o delegano ad assessori il consiglio regionale (isola f13), per scongiurare l’approvazione del sistema idrico lato3 , gestione in mano alla Gori spa, che ha accumulato la cifra mostre di disavanzo pari a 280 milioni,e che di conseguenza: ”cerca di recuperare con il nuovo piano tariffario sulla pelle dei cittadini, l’utenza deve ricordare che vi fu un referendum sull’acqua come bene pubblico inalienabile, primario, e in questo frangente, al posto dei comitato dei sindaci, la gestione dalla A.T.O (ambito territoriale ottimale, un territorio su cui sono organizzati servizi pubblici integrati, ad esempio quello idrico o quello dei rifiuti Codice dell’Ambiente, D. Lgs 152/2006) si è inventata le partite pregresse per recuperare il deficit, tutta colpa di Amedeo Laboccetta presidente della Gori spa e Carlo Sarro presidente A.T.0.3,con una tariffa unica, grazie all’apporto sciagurato di un mio conterraneo, l’assessore all’ambiente Giovanni Romano, la finalità settoriale con la gestione frammista pubblico privata, in aggiunta si è inventato in tema dei rifiuti una tariffa unica, senza tener mente della tipicità dei territori all’interno di una stessa regione, e dei comprensori addirittura in una stessa provincia, tutto questo per recuperare, ed appianare le cattive gestioni del passato.”
Il partito democratico, per il dirigente dell’ Irno, è riuscito ad arginare tale scempio, ed il 31 di maggio possiamo rimettere il salernitano al centro dell’agenda politica regionale, ricordando agli astanti di come la destra del “ buongoverno” abbia danneggiato anche il suo comune, Fisciano,e che all’atto dell’insediamento,aveva in prima persona ereditato una gestione allegra delle casse comunali, a cui ci fu un grande sforzo per mettere in sicurezza le casse comunali, potendo alfine consegnare il DURC a tutte le imprese richiedenti, e saldando i debiti con il decreto 35. Il discorso si è poi spostato sul campus universitario e i buoni risultati ottenuti grazie all’ ”accompagnamento” dell’ente comune, sia l’ex rettore Raimondo Pasquino sia l’attuale Aurelio Tommasetti, ne sono stati testimoni grati. Oggi il partito e la dirigenza si sottopone al giudizio dell’elettorato per cercare il consenso, riconoscendo a Iannuzzi un lavoro prezioso nella salvaguardia del territorio (impianto biomassa) rielaborare le variegate problematiche, affinché siano conseguenzialmente soluti, allo stesso tempo è fondamentale per il candidato, cimentare i rapporti nella provincia, senza obliare che la regione ripartirà come tutto il sud, se saranno almeno alleviati i problemi di Napoli (concetto che ripeterà anche Iannuzzi) e del suo vasto Hinterland, di oltre 3 milioni di residenti, una regione cosi troppo Napoli – centrica, ha sacrificato tutti gli altri interessi, i quali da giugno dovranno rientrare nell’agenda politica dell’esecutivo, riequilibrando (sottolineando aliunde pure la reiterata assenza della regione nella programmazione antincendio dell’anno solare in corso) l’azione amministrativa nella Campania tutta con la agognata prossima giunta De Luca.
Il relatore ha continuato soffermandosi sulla mala – gestione del centro destra ove i 4000 forestali: ”Agli operai forestali delle Comunità montane del Sannio verranno pagate le 18 mensilità arretrate, oltre le 14.000 unità nel settore sanitario non sostituite, anzi si risponde con la favola delle mille assunzioni bocciata subito dal Ministero dell’Economia, che fanno il paio con la chiusura di reparti e nosocomi sul territorio, disservizi inaudite in aree vaste e a forte vocazione turistica, un piano ospedaliero inevaso, mentre Caldoro finanzia per 20 milioni una società amica, per sponsorizzare i “risultati” della sua giunta” – concludendo- “ io non chiedo per me una cambiale in bianco, vi invito a mettermi alla prova, sarò al vostro fianco su tutte le battaglie se vorremmo combattere insieme, sarò sempre a vostra completa disposizione.”
L’epilogo conclusivo, si è avuto con l’atteso intervento del vice presidente della VIII Commissione parlamentare (Ambiente, territorio e lavori pubblici) l’onorevole Tino Iannuzzi, parlamentare di lunga esperienza, il quale ha esordito in un amarcord giovanile, della sua militanza nella D.C., delle sue prime venute a Capaccio (sindaco De Palma), e di come la territorialità di appartenenza sia un valore relativo: “sono nato a Valle dell’Angelo, vissuto da sempre a Salerno, ed eletto nell’ Irno come nel Sele, dunque mi sento di essere figlio a tutti questi territorio senza distinzione alcuna, importanza principale consiste nella capacità di rappresentare, i rapporti si creano e si cementano con le persone e quivi, in questo circolo ho sempre avuto buone amicizie, cercando di tutelare l’ambiente quando ci furono le inondazioni, tessendo rapporti con la protezione civile, come similmente mi sono battuto per il mantenimento del presidio ospedaliero della città di Agropoli, città che ospita nella stagione estiva migliaia di turisti, (vedi Ravello con la medesima sorte dell’ Ospedale Castigliane), non può rimanere una comunità larga, senza servizi adeguati per gli utenti, nelle competenze di politica sanitaria – ha ricordato Iannuzzi – la prerogativa è regionale, rimanendo dello stato solo l’onere di indirizzo e sovraintendenza, ed anche per la centrale a Biomassa, in collaborazione con Ermete Realacci e Ministero dell’Ambiente, ho seguito il “work in progres”s aggiornando costantemente il sindaco di Capaccio e referenti PD sul vostro amato territorio, tenendo presente le reali difficoltà, ove la nostre regione non convoca una conferenza dei servizi dal 16 febbraio scorso, ma Capaccio-Paestum parla al mondo per la sua filiera turistica ed archeologica, come per l’altra filiera, l’ agroalimentare, mi riferisco all’oro bianco della mozzarella bufalina.”
Poi da consumato avvocato amministrativista, ha reso edotti gli astanti sui passaggi legali ed i termini per le approvazioni dei progetti di genere, specificando che nelle sedi deputate, non valgono i valori estetici o affettivi, ma il merito degli incartamenti a difesa della non realizzazione di tali impianti, ricordando la sua pertinace volontà nel patrocinare il suo collegio elettorale in ogni dove: “ .. stesso ragionamento vale per gli argini fluviali: ”io ci sono stato, sono e ci sarò sempre!.”
L’esposizione, è continuata con la promessa che non sarebbe stata una presenza virtuale ma fisica accanto agli amici del circolo capaccese, con l’invito di votare il sindaco della città di san Matteo (governatore) in combinata con quello di Fisciano (consigliere), solo con il primo la regione potrà iniziare un nuovo corso facendo ripartire Napoli insieme anche a tutto il sud, visto che la città di Partenope è anche la capofila dell’Italia meridionale, ma per fare questo De Luca (come un“sindaco” ideale della Campania intera) abbisogna di collaboratori capaci e fidati che sappiano gestire il territorio ed adiuvarlo nelle problematiche del salernitano, e traccia il profilo del suo pupillo: uno amministrativo, fatto di capacità pratiche nel risolvere le emergenze (sanità, finanza pubblica, rifiuti, acque, università, PRG etc) il secondo politico, come uomo coerente e forte di partito (nelle battaglie politiche in provincia e nel comprensorio irnese) ove si è opposto alla politica del centro destra, riuscendo a piazzare uomini del PD in combattute tornate, di fronte ad avversari ben quotati, dunque un uomo che conosce i territori e combatte le battaglie giuste, tra la gente e per essa, vicino al partito ed ai suoi circoli: “..rendendo cosi scelta produttiva e felice,è un onore per il PD scegliere Tommaso Amabile e farlo votare, una scelta di amicizia e di solidarietà insieme a Vincenzo De Luca, una doppia rappresentanza per il benessere futuro delle nostre terre!”
Capaccio Paestum, 15 aprile 2015
Tommaso Amabile sarebbe una ottima figura per promozionare il territorio, uomo capace è testato dal lavoro sul campo, auspichiamoci una sua elezione.
amabile ha la caratura di un de luca, e le carte in regola per essere tra i big pd alle regionali in provincia,meglio votare lui che qualche catapultato o figlio di papà!
scommettiamo che amabile e maraio, soffieranno tanti voti pd all’inconsistente federico figlio di carmelo?
le saghe familiai potevano andare bene anni addietro, ma ora la gente è arci-stufa di personalismi familiaristici sfrontati e reiterati!