Esposito candidato Governatore della Lista “MO” attacca il Governo Renzi: “MO” gli asili nido. E abbiamo appena cominciato.
“Il governo cambia rotta sugli asili nido dopo una campagna comunicativa cominciata il 9 marzo 2014 con una raffica di articoli sul quotidiano Il Mattino”. Senza la denuncia il Governo avrebbe confermato 15.312 posti-bimbo anziché 37.507.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Il governo cambia rotta sugli asili nido dopo una campagna cominciata il 9 marzo 2014 con una raffica di articoli sul quotidiano Il Mattino“. E’ quanto sottolinea Marco Esposito, che ha firmato l’inchiesta sugli asili nido posti a zero in tanti comuni del Sud e che oggi è candidato presidente in Campania per la lista civica MO! “Senza la denuncia giornalistica e la battaglia civile che ne è seguita – sottolinea Esposito – il governo avrebbe confermato senza batter ciglio le tabelle con tanti zeri al Sud. Ora invece c’è un piano per portare entro l’anno a 37.507 i posti-bambino in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria contro i 15.312 attuali“.
La necessità di un’azione politica diretta – ricorda Esposito – è nata proprio dalla verifica di come i politici meridionali fossero inetti o distratti. Nessun parlamentare del Sud, di nessun partito – rimarca il candidato presidente della lista MO! – era presente al momento del voto nella Bicamerale sul federalismo fiscale, quando a dicembre si è dato il parere favorevole alle tabelle con i fabbisogni zero assegnati a tanti grandi Comuni del Sud, tra i quali Giugliano, Catanzaro, Casoria, Pozzuoli, Portici, Ercolano, San Giorgio a Cremano“.
Dal punto di vista tecnico – evidenzia Esposito – molto resta da fare: i fabbisogni standard tra i 6.702 Comuni delle quindici regioni a statuto ordinario sono ancora ripartiti in base alla spesa storica per istruzione e asili nido per cui a Bologna è considerata standard la vacanza estiva a spese del Comune mentre a Napoli è in forse la mensa scolastica.
“Tuttavia – conclude Esposito – abbiamo dimostrato che è possibile battersi e vincere per una battaglia giusta, in favore dei bambini e contro nessuno. Ciò ci incoraggia a fare di più e meglio, superando la logica del tanto-non-c’è-niente-da-fare. Abbiamo appena cominciato. Mo si cambia“.
Salerno, 31 marzo 2015