Cardiello(FI), snocciola il programma e presenta il 3 punto: “La sicurezza… tornerà al centro dell’agenda politica”; e inaugura il Comitato elettorale. Il resto è caos.
Mentre tutto è incerto e si mettono in discussione le candidature a Governatore di De Luca e Caldoro, la campagna elettorale infuria sotto: Le bordate scomposte di Cariello; I colpi di scena del M5S che escluderebbero Venosi per un cavillo; La rottura tra Marisei e i Riformisti; Cardiello prosegue nella sua corsa alla conquista di terreno politico.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Mentre la campagna elettorale ormai è entrata nel vivo, sebbene non si siano ancora definite le coalizioni ne a livello amministrativo locale ne a livello Regionale, tanto che addirittura sarebbero in discussione sia il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca per il centrosinistra, e sia il Governatore uscente Stefano Caldoro per il centrodestra, accade di tutto e partiti e coalizioni sembrano montare e smontare ipotesi, e così rientra in campo dopo non aver partecipato alle Primarie del PD “allargate” Vincenzo Caputo, il quale pare voglia essere nuovamente della partita, candidandosi a Sindaco con due liste: una Civica, l’altra del Partito Italia Dei Valori; e per “arruolare” candidati è ricorso ad un manifesto che è apparso sulle mura cittadine.
Sembra essere della partita anche Salvatore Marisei, il quale sebbene abbia partecipato agli incontri insieme al gruppo dei Riformisti e dopo aver chiesto discontinuità con il passato, evidentemento non avendo avuto sufficienti garanzie da Antonio Cuomo e dal PD, si è sfilato e pare abbia deciso di rompere con i suoi, e coerentemente, riavviare il discorso politico interrotto con i cespuglietti della Sinistra estrema cittadina: SEL, Rifondazione Comunista e Sinistra Unita; per creare una coalizione alternativa al centrosinistra assumendosi l’onere della guida, candidandosi a Sindaco.
Una confusione che non risparmia il PD, che dopo il risultato esaltante delle primarie, è stato scosso da una indagine giudiziaria a scoppio ritardato, per una vicenda di immigrati che “d’imperio” sembra coincidere con indagini sul voto alle Primarie del PD, senza che si comprendano bene le ragioni, e mescolando le triglie con le alici, pare si accelleri più sul voto agli immigrati che alla probabile prigionia degli stessi, facendo emergere una giustizia xenofobo-politica, alla ricerca di una colpa per l’espressione di un voto che si da ad un Partito, per il momento, solo ad un Partito e non altri, ad una competizione interna, dimenticando l’ondata razzista che attraversa un bel po di formazioni di destra. La questione comunque imbarazza non poco il PD e lo stesso Antonio Cuomo, che spinto anche dagli attacchi di uno dei suoi avversari, anziché contrattaccare con altre “verità” il suo avversario, mostra moderazione e sicurezza continuando a tessere rapporti, sopperendo a qualche perdita e offrendo una immagine rassicurante ai suoi elettori alla borghesia e a mondo imprenditoriale.
Questa confusione e questi repentini ravvedimenti pare abbiano coinvolto anche il Movimento 5 Stelle che nel più totale riserbo, pare abbia iniziato una discussione alla azzeccacarbugli basata su cavilli, che escluderebbero Erasmo Venosi e conseguentemente ripensare ad una nuova candidatura. E così anche quel timido elemento di novità verrebbe a cadere in questa campagna elettorale.
Per niente nuovo invece è l’approccio alla Candidatura e alla Piazza impressa da Massimo Cariello che ripercorre senza troppe emozioni le modalità e le tappe che da tempo hanno caratterizzato la sua Candidatura, inquadrata in un Progetto civico che egli definisce di Centro Moderato, sebbene sarà difficile credergli, specie se dovesse allearsi con Fratelli d’Italia-AN che abbracciando Salvini ha fatto una bella piroetta passando dal potere alla destra estrema, senza contare le politiche sanitarie distruttive che hanno portato avanti.
Difficile credere al “titolo” di “Centro moderato“, dal momento in cui ha impresso una svolta scomposta alla sua azione politica, mostrando poca avvedutezza politica e nessun tratto umano per una vicenda che al momento che mescola due cose ma che ha ancora molti tratti bui e per nulla condivisinbili sul piano procedurale, con un attacco che gli ha fatto ottenere come unico risultato certo, quello di far apparire Antonio Cuomo come lo “Spirito Santo” e l’uomo della provvidenza. Questo ci fa pensare che forse è meglio parlare poco per evitare di commettere errori, specie quando le vicende si intrecciano con le persone: “Nolite iudicare ut non iudicemini“; che tradotta letteralmente recita “Non giudicate, per non essere giudicati“, parole che secondo Matteo pronunciò Gesù nel discorso della montagna. La frase è divenuta “sentenza“, e non quella “xenofobo-politica” di alcuni magistrati, raccomandando di non giudicare troppo severamente gli altri, per evitare a nostra volta, di essere giudicati con la stessa severità.
E appunto mentre regna la confusione più totale non promettendoci nulla di buono, il candidato sindaco di Forza Italia e della Coalizione di centrodestra, Damiano Cardiello, inaugura il comitato elettorale per “Damiano Cardiello Sindaco“, che si terrà mercoledì 1 aprile ore 20.00 presso il bar Pigal-Viale Amendola, iniziando la campagna elettorale che – come si legge nella nota stampa pervenutaci – aprirà le porte ad una ventata di #arianuova per Eboli. Nel mentre, Cardiello prosegue con il programma a tappe e illustra la terza priorità programmatica in tema di sicurezza pubblica.
“Sono anni – dice Damiano Cardiello mentre affronta il problema e ne trasmette a grandi linee i contenuti – che la nostra Città verso in uno stato di insicurezza pubblica. Lo avvertono i cittadini, lo avvertono i commercianti, lo avvertono le persone comuni.
La sicurezza per noi – aggiunge cardiello – rappresenta un bene pubblico e necessariamente deve tornare al centro dell’agenda politica. Troppe volte abbiamo assistito alla totale indifferenza dei livelli istituzionali nei confronti della problematica in oggetto, troppe volte ci siamo trovati davanti ebolitani disperati per i furti subiti presso il proprio domicilio.
E’ giunta l’ora di ripristinare la legalità e contrastare la microcriminalità in maniera forte:
- Convocheremo, con cadenza mensile, un tavolo interforze per dar il via libera a pattugliamenti congiunti che avranno come finalità quella di far capire che neanche un centimento del territorio deve restare isolato dai controlli.
- Verrà compiuto il censimento vero degli stranieri “stipati” nei lagher del centro storico, ridando dignità ai residenti e alle attività di ristorazione della zona.
- Implementeremo la videosorveglianza attiva h24 con trenta nuovi “occhi”, dislocandoli nei punti critici della città, attingendo a fondi regionali.
- La fascia costiera, che attualmente è diventata una zona di serie b dove fin dal mattino le prostitute prendono servizio, sarà oggetto di controlli a tappeto settimanali.
Eboli non è il paese dei balocchi e la microcriminalità dovrà capire che si è chiuso un ciclo. – conclude Damiano Cardiello – Con una città più sicura avremo maggiore afflusso di persone pronte a spendere nei nostri negozi e più serenità per i nostri cittadini”.
E in questo mare magnum che non ci preannuncia niente di buono se non, prepararci a votare il meno peggio, facendo ricorso ad un’altra locuzione latina che recita: “Beati monoculi in terra caecorum“. La cui traduzione letteraria recita: “In terra di ciechi, beati coloro che hanno un occhio solo“. Questo proverbio latino del presto medievo, veniva usato spesso per dire che, dove le condizioni generali si presentano per niente buone, anche la mediocrità può ritenersi soddisfacente. Prima ancora del medioevo i latini mutuandola dai greci dicevano: “inter caecos regnat strabus“; che tradotto significa “tra i ciechi comanda lo strabico“. Quale calza di più a pennello per noi? Lasciamolo stabilire ai lettori.
Eboli, 31 marzo 2015
Perfetto,dunque
DAMIANO CARDIELLO SI APPRESTA A SORPASSARE CARIELLO, UN SORPASSO IN STILE CHICANE, DA FORMULA 1, ELEGANTE ED AVVENTUROSO,INVECE UNO SCOMPOSTO CARIELLO PERDE TERRENO, PENSANDO TROPPO A CUOMO E SOTTOVALUTANTO IL SUO AVVERSARIO INTERNO CHE CON LAVORO ED IN SILENZIO SI FA STRADA.
UN BUON ESEMPIO DI POLITICA SERIA, A LUI ANDRA’ IL POSTO X IL BALLOTTAGGGIO CON CUOMO,SEMPRE CHE QUEST’ULTIMO NON RECUPERI PEZZETTINI DI CENTRO SINISTRA IN DIASPORA E PUNTI AL PRIMO TURNO ADDIRITTURA!
Marco, utilizza l’etilometro. Rispetto per tutti ma Cenerentola resta un film.
Sono sobrio,anche la strega di ogni fiaba,rimane confinata nel fantasy!
Tomo tomo cacchio cacchio questo fa le scarpe a Cariello. Ma sempre secondo fa.
Cuomo nonostante non se lo merita arriverà primo e al primo turno.
E un’altra volta Eboli sceglie il meno peggio.
Il meno peggio? Ah già, perché è professionista, capisce di politica ecc. ecc. ecc.
Bravi bravi, non avete imparato nulla dall’esperienza Melchionda…anzi…
Martino veniva dalla società civile, il contrario caro addormentato.
è impressionante vedere come basta togliere una lettera d e ci ritroviamo cariello, questi sono la stessa razza
Sinceramente un sindaco Cardiello con Cariello in appoggio sarebbe una novità particolare. Proverei più questa che quella di Cuomo…
Sognate sperate, tanto Tonino vi prepara il primaverile piattino.