Fisciano: Sospesi i pagamenti. Continua la Battaglia contro la GORI per il servizio idrico

Continua la battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico. La Gori aderisce al differimento della riscossione.

Fissata al 28 marzo 2015, la nuova proroga della sospensione del pagamento delle “partite pregresse ante 2012” che la Gori Spa ne aveva chiesto il pagamento delle fatture agli utenti. 

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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

FISCIANO – Tenuto conto dell’imminente completamento delle attività amministrative volte al recepimento delle risultanze emerse dal confronto con l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ed il Sistema Idrico (“AEEGSI”) e con gli altri attori istituzionali competenti in materia di servizio idrico, ed in considerazione del protrarsi delle circostanze che hanno reso opportuno il differimento delle attività di riscossione delle bollette denominate “Recupero Partite Pregresse Ante 2012”, così come già disposto con le precedenti comunicazioni, la Gestione Commissariale dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano ha disposto un’ulteriore proroga di trenta giorni del termine entro il quale concludere i lavori del tavolo tecnico istituito. Per tali motivazioni, GORI S.p.A. ha aderito alla richiesta di differire l’attività di riscossione delle suddette fatture sino al 28 marzo 2015. 

Le fatture sono destinate a tutti gli utenti che usufruiscono del servizio dal 2012. Si tratta di recuperi tariffari relativi agli anni 2006 – 2011, che si sono accumulati nel corso del tempo a causa dell’inadeguatezza delle tariffe deliberate in passato dall’Assemblea dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano. In pratica, le tariffe deliberate dall’Ente d’Ambito e applicate da GORI in quegli anni non assicuravano la copertura dei costi di gestione, con la conseguenza che l’azienda ha maturato un significativo credito. L’importo dei recuperi è stato deliberato dall’Ente d’Ambito già nell’ottobre 2012.

Tommaso Amabile
Tommaso Amabile

Quindi, ai sensi dell’articolo 31 della Delibera n.643/2013/R/IDR dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico, il Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito lo scorso giugno ha quantificato l’importo delle partite pregresse relative al periodo precedente l’anno 2012, stabilendone il recupero in 4 quote annuali. Più precisamente, il 50% dell’importo complessivo dovrebbe essere fatturato in un’unica soluzione ed addebitato in questi giorni, mentre il restante 50% sarà suddiviso negli anni 2015, 2016, 2017.

Per maggiore correttezza e trasparenza nei confronti degli utenti, è stata inviata una fattura separata, rispetto alle bollette ordinarie, contenente l’esatto importo del conguaglio ed una lettera esplicativa sulla natura di tale addebito. Al fine di non gravare troppo sull’utenza è stato deciso, inoltre, di predisporre per la quota 2014 un ulteriore piano di rateizzo ad hoc, prevedendo il pagamento della fattura in un numero di rate mensili, variabili a seconda della fascia di importo e della tipologia di utenza.

Ma su questo fronte netta è stata la posizione assunta dalla Rete dei Sindaci, sodalizio cui fa parte anche il Comune di Fisciano grazie ai referenti di zona il Sindaco Tommaso Amabile e l’assessore al bilancio Franco Gioia, tra i più attivi nella conduzione di questa battaglia. L’imperativo comune è quello di liquidare la Gori e riportare la gestione del servizio idrico nelle competenze degli enti locali.

Non a caso lo scorso 17 gennaio a Napoli, c’è stata una grande mobilitazione con la partecipazione di migliaia di persone provenienti dai 76 Comuni appartenenti all’Ambito Sarnese Vesuviano per dire “no” agli abusi della Gori e sostenere la battaglia giudiziaria davanti al Tar Campania per la ripubblicizzazione del servizio idrico. A Rappresentare il Comune di Fisciano con la fascia tricolore c’era l’assessore Gioia.

Inoltre, già dallo scorso mese di dicembre, molti utenti hanno compilato e inviato il modulo per ottenere la sospensione del pagamento delle “partite pregresse ante 2012”, con le quali si chiede il pagamento di tali tributi esosi.

Fisciano, 11 marzo 2015

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