Oggi le Primarie PD. Il giorno del “giudizio”. Il popolo democratico va al voto. Si aspettano una massiccia partecipazione, Si pensa a 3000 votanti e oltre.
Cuomo, Sgroia, Cicia, Naimoli e Lavorgna si contendono la vittoria, con la “macchia” delle polemiche per il voto a ragazzi ed extracomunitari. Le 4 sezioni: 3 a Eboli e 1 a S. Cecilia, saranno picchettate per evitare brogli. Chi vince è il Candidato, ma senza coalizione, la Sinistra va da sola.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Dopo il “flop” delle Primarie regionali del PD che hanno visto il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, trionfare in tutta la Regione tranne che a Eboli, doppiato da Andrea Cozzolino, ecco che arrivano anche quelle che dovranno scegliere chi sarà il Candidato Sindaco dei democratici, tra i cinque candidati in corsa: Antonio Cuomo, Luca Sgroia, Cosimo Cicia, Adolfo Lavorgna, Gaetano Naimoli.
Candidato dei Democratici e non del centrosinistra, atteso che i partiti della sinistra estrema: Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista e Sinistra Unita; si sono sfilati e con la scusa del “taglio netto” con il passato, proprio con quel passata al quale essi stessi non possono assolutamente dissociarsene, sicuramente intraprenderanno una loro strada che li condurrà ad una corsa solitaria e rovinosa per se e per quel che resta della Sinistra cittadina.
Quindi tutti i fari sono puntati sul Partito Democratico, che indipendentemente dall’attivismo che lo distingue in tutte le campagne politiche interne, affronterà ancora una volta il corpo elettorale diviso al suo interno ma unito, con un gruppo di liste ma solo, e dopo che se ne sono dette di cotte e di crude arriverà il sereno, e saranno pronti per affrontare la Campagna elettorale, mostrando quell’Unità temporanea che immediatamente dopo aver vinto le elezioni, se le vincerà, sarà accantonata per intraprendere con ferocia un nuovo giro di guerre, di vendette, di tranelli e di rese di conti, gabbando nuovamente gli elettori, che nella loro infinita pontà hanno affidato loro il voto perché di sinistra, e magari per evitare che la destra giunga al governo della Città.
Per evitare quindi un pericolo, avendo assaggiato le rovinose politiche portate a termine dalle Amministrazioni Provinciali e Regionali, con la rovina delle viabilità, la distruzione dei Trasporti, la gestione fallimentare dei rifiuti e quella altrettanto rovinosa dell’Ambiente, oltre che le politiche distruttive della Scuola, dell’impiego dei Fondi Europei, dell’Assistenza sociale e ciliegina sulla torta della Sanità.
Gli elettori della Sinistra, hanno verificato per mano l’aggressione all’Ospedale di Eboli e i tentativi, alcuni andati in porto, del depotenziamento e del declassamento, se non della Chiusura del nostro Ospedale, il più completo dopo quello di Salerno e tra l’altro quello che ha un maggior numero di specialistiche di eccellenza, conclamate dai successi ottenuti sul campo e non a tavolino, come in altri luoghi, nel campo dell’Oculistica, della Nefrologia, della Chirurgia maxillo facciale, della Cardiologia, dell’Emodinamica, delle medicine infettive e delle migrazioni, oltre che del Laboratorio di Analisi unico per i rilievi delle malattie dei migranti e dell’Ebola.
Tutti temi che sono stati affrontati non del tutto esaurientemente, e per questo restano ancora da definire, sia rispetto alle politiche che si intende perseguire, sia rispetto alle strategie che si intende adottare, per scongiurare quel disegno distruttivo portato avanti da una destrucola minoritaria, velleitaria e con obiettivi “pricipescho-medioevali“, sconfitti nelle urne e ormai “marchiati” dai loro stessi alleati, proprio per l’uso disinvolto e assolutistico che e hanno fatto di quel potere.
Questi ed altri temi come la cattiva gestione delle Società partecipate, le politiche frenanti delle manovre urbanistiche e quelle accelleranti degli interventi “extra” ed in deroga come nel caso dell’Housing Sociale. Temi che sono stati la causa principale della sollevazione di ben 9 consiglieri del PD che insieme alle opposizioni sfiduciarono con le loro dimissioni, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Martino Melchionda e che condussero al commissariamento e alla nomina della Commissario Straordinario Dott.ssa Vincenza Filippi. Temi che aggiunti ad altri bei “regali” incartati ed impacchettati come i vari contenziosi hanno generato una situazione debitoria che sarebbe vicina al Dissessto economico se non si fosse aderito al Decreto Salva Comuni, che però impegna il Comune a pagare i debiti per anni e i cittadini a sopportare tasse e balzelli inimmaginabili.
Regali come L’esproprio proletario delle aree PIP, della Mazzitelli, della Seta, dell’Aracne e ovviamente fra non molto si aggiungeranno anche altri danni che pretenderanno i concessionari dei PUA, specie quelli di Fontanelle, per i “ritardi” che si sono accumulati a causa delle frenate e della lentezza delle risposte, danni che vengono da lontano, e che hanno precise responsabilità e che hanno prodotto effetti devastanti, senza contare il “deserto” a cui è stata relegata la Fascia Costiera e quella pinetata e il litorale sabbioso. Danni però che se qualcuno pensa di scaricare sulla collettività si sbaglia di grosso, di questi scarichi ne abbiamo avuti e subiti tanti e tanti che ne abbiamo gli zebedei pieni.
Le Primarie di domani risolveranno questi problemi? Le primarie di domani, quindi, daranno una risposta a tutte quelle tematiche? Per come si sono avviate, per come si sono condotte, per quello che si è detto nei confronti deludentissimi che si sono tenuti tra i candidati, e per come si concluderanno c’é da scommettere che non ci saranno elementi di novità.
Con la storia dela partecipazione dei migranti e dei giovani sedicenni si tenta di delegittimare il risultato delle Primarie, così come si immagina di delegittimarle ritenendo che il candidato che ne uscirà vincitore non è rappresentativo per via del numero dei voti conseguiti, che si immagina non sia elevato tenendo conto della partecipazione di ben 5 candidati che si dovranno dividere i circa 3000 voti che si immagina saranno espressi, poco meno dei voti che sono bastati alle Primarie Parlamentarie per essere “Nominati” deputati o senatori.
Si tenterà in tutti i modi di sminuire la valenza del voto, dei partecipanti e del vincitore, e non per i cotenuti o per i temi e i programmi di cui ne sono stati oggettivamente avari, ma si tenterà con piccoli accorgimenti da azzeccacarbugli di ombreggiare un risultato e cercare soluzioni che dovrebbero andare oltre e magari proporre qualche brocco passandolo per un destriero.
In ogni caso pur evidenziando una serie di anomalie, di carenze, di omissioni, di mancanze, le Primarie nella loro incompletezza, rappresentano un punto di partenza che certo non è risolutivo, dal quale oggettivamente emerge una “gemmazione” della esperienza Melchionda 1 e 2 avendo tra i candidati ben 3 personalità politiche molto coinvolte e tutti i candidati chi per un verso che per un altro non rappresentano nessun elemento di novità, ma stranamente tutti vorrebbero un netto taglio con il passato.
Intanto chi vincerà oltre a trovarsi addosso tutte le problematiche che abbiamo elencato, dovrà fare i conti con una realtà politica che in parte è stata didegnata e che si accinge ad essere completata che vede le nostre aree e soprattutto questa Città completamente esclusa da ogni processo decisorio oltre che da ogni possibilità futura gestionale, non avendo nessuncandidato di questo Partito e di altri Partiti maggiori anche dell’opposizione al Consiglio Regionale, così come non è rappresentata insieme alla città di Battipaglia nel Nuovo assetto che si è dato alla Nuova Provincia di Salerno, che esclude una popolazione di 100mila abitanti. Il tutto ci fa pensare che per eboli le strade del Potere si sono allungate e che ci apprestiamo a vivere un quinquennio da fame.
Ma le Primarie si tengono e si vota, votano anche gli extracomunitari, votano i ragazzi, votano i familiari, votano gli addetti ai lavori e tutti insieme appassionatamente inneggeranno al vincitore, pronti a mettere una bella pietra tombale sul passato, gli altri che hanno osservato, magari saranno pronti a fare un bel salto, altri ancora si attenderanno qualche ricompensa. W le primarie e W l’8 marzo, data storica, soprattutto per le donne. Hanno verificato ancora una volta che sono state allegramente escluse. La Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Roberta Pinotti, Federica Mogherini, Maria Carmela Lanzetta e le altre donne di Renzi con tanti incarichi fino a scendere giù da noi ed arrivare alla Pina Picierno, come quelle di Berlusconi prima, al contrario hanno avuto ben altri riconoscimenti. Ma le leggi non sono uguali per tutti, figuriamoci che speranze avrebbero avuto le donne nostrane, magari nemmeno tanto bellocce. E tra capacità da “stregoni” e il “Bello delle Primarie” i Democrat conquistano i cittadini speranzosi di un futuro migliore.
Eboli, 8 marzo 2015
credo che unA RISPOSTA CONCRETA ALLA CITTA E POI A COSTORO CHE SI SONO CANDIDATI PER LE PRIMARIE ,è QUELLA DI ANNULLARE LE SCHEDE CON UNA SCRITTA IO NON CREDO IN VOI … QUESTO VALE ANCHE PER LA DESTRA EBOLITANA ,INSOMMA NON CI SONO INNOVAZIONI … NEOFITI CHE HANNO VOGLIA DI FARE E CAMBIARE E FAR RINASCERE eBOLI
Gli stessi che hanno contribuito al disfacimento del nostro paese, sono gli stessi che oggi hanno le ricette della ripresa economica con programmi e progetti, Ridicolo