La Sinistra ebolitana con SEL, Rifondazione e Sinistra Unita fa le “pulci” a Cariello e invoca al Magazine di Repubblica una “smentita” alla smentita.
Cariello nei giorni scorsi ha rilasciato una smentita non riconoscendosi in alcune dichiarazioni riportate in un articolo della giornalista Zanuttini sul Magazine di Repubblica, che gli attribuiva la frase “a sinistra quì sono tutti camorristi“. SEL, SU e RC invocano una “smentita o una “querela”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Sul “Venerdì di Repubblica” del 27/02/2015, a pagina 47, – Si legge in una nota congiunta di Rifondazione Comunista, Sinistra Unita, Sinistra Ecologia e Libertà che interviene sulle dichiarazioni che Massimo Cariello, leader locale del Nuovo Psi e Candidato a Sindaco della “Casa delle Idee“, un raggruppamento di Partiti, Movimenti ed Associazioni ebolitane, avrebbe rilasciato ad una giornalista del “Venerdì di Repubblica” – leggiamo che un “ex D.C., Rete, Rifondazione e ora nel Nuovo Psi del governatore Caldoro” (parole di “Repubblica”!), ed oggi, sembra, candidato a Sindaco di Eboli avrebbe detto, a motivazione della sua “sterzata a destra” (parole di “Repubblica”) che “A SINISTRA QUI SONO TUTTI CAMORRISTI“! (parole di “Repubblica”). Dove quel “qui” sta per la città di Eboli.
Sul giornale “Le Cronache” di sabato 28/2/2015 leggiamo, – aggiungono SU, RC, e SEL – a pagina 17, la “ferma smentita” del politico ebolitano chiamato in causa da “Repubblica“: “Non ho mai pronunciato quella frase”! Anche perché una frase del genere tira in ballo l’intera Eboli.
Prendiamo atto della smentita…. ci mancherebbe altro! Perché mettere in dubbio le parola di un uomo dedito al “trasformismo estremo…ex DC, Rete, Rifondazione ed ora nel Nuovo Psi del Governatore Caldoro” (sempre parole di “Repubblica“! Rispetto alle quali nulla si obietta, per altro, nella smentita riportata su Cronache!) ?
E del resto – scrivono ancora i tre Partiti dell’estrema sinistra ebolitana – qualcuno potrebbe chiedersi: possibile che ci abbia messo oltre 15 anni per capire che quella parte politica, nella quale militava con ruoli non secondari, era fatta solo di camorristi?
Diciamo, però, che gradiremmo leggere quella stessa smentita su “Repubblica”, ossia sul giornale sul quale sono state riportate quelle affermazioni ! La legge, anzi, obbliga il giornale a riportare una smentita.
Quelle parole sono state lette in tutta Italia, – ribadiscono SEL, RC, SU – visto che “Repubblica “è uno dei quotidiani a maggiore tiratura nazionale, ed a tutela dell’immagine della “nostra bella ed amata Eboli”, sarebbe bene che in tutta Italia si leggesse che quelle affermazioni non sono vere , sono uno “scempio giornalistico” e “vogliamo credere”, che si tratti di un “errore della giornalista Paola Zanuttini“.
Restiamo, dunque, in attesa di leggere la smentita su “Repubblica”! – conclude la nota di Sinistra Ecologia e Libertà, Sinistra Unita e Rifondazione comunista – Altrimenti, dovremo pensare ad una querela al giornale per la sua mancata pubblicazione!»
La Sinistra estrema ebolitana, si rizela. Lo fa a seguito di alcune dichiarazioni riportate da un servizio giornalistico del Magazine di Repubblica a firma della giornalista Zanuttini, che si interessava della Città di Eboli e che attribuiva a Massimo Cariello alcune dichiarazioni ritenute gravi, se vere, e lesive della Città di Eboli e di tutta la comunità cittadina.
La sinistra ebolitana nel suo complesso ritiene che una smentita rilasciata ad un quotidiano locale come “Le Cronache” non sia equiparabile al riverbero della stessa notizia riportata da La Repubblica ritenendo oggettivamente che una 40ntina di quotidiani venduti a Eboli de “Le Cronache” e qualche centinaio in tutta la provincia di Salerno non equivalgono alle 800mila e più copie di “La Repubblica” vendute in tutta Italia e un paio di centinaia vendute ad Eboli, e sulla base di questa differenza, invita lo stesso Cariello a pretendere con una “querela“, che il giornale rettifichi pubblicando una smentita, per fare giustizia dell’onore di una Città.
Con le querele, le denunce e quant’altr, specie in politica non si va da nessuna parte. La migliore smentita è chiarire le cose e poi ognuno per la sua parte politica ne da l’interpetrazione che vuole a quel chiarimento. Oggettivamente non è la prima volta che qualche giornalista incorra in qualche scivolone, se di scivolone si tratta, e sarebbe bene che quelle frasi venissero contestualizzate per comprenderne la logocità. Così come una notizia, o una qualsiasi altra comunicazione e ovviamente questa vicenda ci porta ad un altro scivolone che che proprio un grande giornalista come Gian Antonio Stella, ritenuto la “bibbia” del giornalismno d’inchiesta, prese proprio ad Eboli, quando senza verificare la notizia, passatagli come sensazionale (riguardo ad un cartello con su scritto “qui si vendono appartamenti realizzati abusivamente”). Stella ne fece un cavallo di battaglia nazionale accostando questa realtà ad altre, oggettivamente degradate, e ovviamente faceva passare un messaggio che “normalizzava” un fenomeno “l’Abusivismo“, al punto tale che anche le compravendite passavano sopra su quel fenomneo e lo legalizzava con un atto e per questo si ricorderà l’articolo “E tra i palazzi spunta l’autorizzazione di una Pala Eolica: Gli aggiornamenti“, che POLITICAdeMENTE pubblicò a chiarimento di quella circostanza.
Ebbene Stella, per quanto grande fosse, fece un pessimo servizio e fece anche una pessima figura. Gian Antonio Stella cadde in una lite condominiale e divenne involontariamente parte di una parte condominiale che si combattevano. Ma purtroppo la notizia di ritorno non ha mai lo steso effeto del rimbalzo e quindi qualsiasi sia la smentita anche se a seguito di una querela, non avrà mai la stessa diffusione dell’altra.
Se volessimo contestualizzare l’intera vicenda da quella del personaggio Cariello, ai suoi percorsi politici che oggettivamente si intrecciano con quei partiti che oggi ne fanno pubblica denuncia, dovremmo anche rendere giustizia alla piccola storia di questa Città che ovviamente vuole, nenache a farlo a posta, che il primo impegno politico di Cariello fu attribuito proprio da uno di quei Partiti che da giovane vivace e “ultras” della tifoseria locale, lo volle direttamente Assessore sia nella prima che nella seconda Amministrazione della così detta “Primavera ebolitana” a guida del Sindaco Gerardo Rosania.
Quale era buono quel Cariello “ultràs”, il Cariello Assessore e il Cariello politico di quel partito per anni punto di riferimento politico di quella sinistra o il Cariello di oggi, sporco, brutto e cattivo passato alla destra? Questo interrogativo ci inquieta e ci fa comprendere come le cose cambiano, ma anche come i personaggi sebbene siano gli stessi hanno cambiato cantone e pensandoci bene sono sempre gli stessi. Non dovremmo rizelarci affatto perché tutto quanto è avvenuto in questi anni ha “normalizzato” la leggerezza e la facilità con cui si interpetra qualcosa, sia una professione che un impegno politico, ma questo non cambia la sostanza e ancora oggi ci troviamo gli stessi personaggi di ieri, dell’altro ieri e di sempre, e purtroppo, riferendoci alla camorra o alle camorre, non dimentichiamoci cosa è avvenuto in questa Città, e non dimentichiamoci i continui attenzionamenti che sono venuti da parte sia dell’ex Procuratore della Repubblica di Salerno ora Procuratore Nazionale Franco Roberti e del suo successore Corrado Lembo a proposito della Piana del Sele e dell’alto rischio camorristico a cui questa parte ricca della nostra provincia è soggetta.
Quindi un richiamo al “camorrismo” come fenomeno, nel senso lato della parola, come la “mafiosità” per i siciliani a cui faceva riferimento anche lo stesso Leonardo Sciascia, non ci deve scandalizzare e magari sentirci offesi accomunando una intera cittadinanza, un meridione a quel fenomeno. Noi, la stragrande maggioranza dei cittadini con la Camorra e la Mafia, le Camorre o le Mafie, non ha nulla a che vedere e siamo i principali danneggiati, e trattare questi argomenti con la leggerezza degli stupidi è il miglio regalo che si fa ai camorristi e ai mafiosi. La Camorra e la Mafia c’ée come, c’é dove c’é la ricchezza per investire e c’é dove c’é la povertà per soccombere e controllare, e noi oltre che a prenderne le distanze faremmo bene a convingerci che non abbiamo nulla a che farci, senza però fare subito senza se e esenza ma un rimprovero a quei giornalisti che senza conoscere fatti e circostanze parlano di cose gravi, e a quei politici che per cavalcare l’onda del momento utilizzano fenomeni di questo tipo per fare audience, ricordandoci soprattutto che la Camorra o la Mafia no stanno mai all’opposizione.
Eboli, 3 febbraio 2015
E’ una brutta storia!
Quindi in estrema sintesi, nel bene del quadro politico oltre che della immagine collettiva sarebbe bene che si chiarisca anche attraverso strumenti legali!
Anche in considerazione del fatto che, la sinistra accusata davvero o in modo fantasioso) è la stessa parte politica, fatta di simboli e persone, in cui il candidato Cariello militava fino al 2010.
Chi è nel suo buon diritto, abbia coraggio e non si tiri inidetro.
Faccio seguito a quanto scritto in precedenza per sottolineare che o Cariello querela il giornale ( per il bene di quel paese per cui apparentemente tanto si sbraccia) oppure qualcuno della sinistra querelerà lui. E soprattutto il pd dovrebbe costituirsi parte civile in questa eventualità.
Credo che la cosa stia prendendo un verso pericoloso.
Le varie anime del PD si stanno scornando accusandosi anche di cose gravi e nessuno minaccia querele. Uno dell’opposizione avrebbe (non è certo) detto delle cose altrettanto pesanti (ma sicuramente con ben altro significato da quello che si vuole pensare) e giù con minacce di querele e affini (non dimenticate cosa ha detto Melchionda alla giornalista “Una lotta tra tribù locali. Un clan ha sabotato la maggioranza”. Perché i componenti del clan non si sono ribellati a tali accuse?
Ho la vaga impressione che si stia usando questa presunta ingenuità come clava contro l’avversario.
Non sarebbe meglio batterlo sui contenuti anziché su queste puerili supposizioni?
io mi sono dichiarato di parte avversa a Cariello ma questo non inficia quello che ho detto. Se vedo che altri rubano questo non mi abilita a rubare a mia volta. Ho anche detto che penso che queste cose non siano state dette. Io parlo solo quale semplice cittadino e mi vergogno solo a pensare che uno di Milano leggendo queste cose debba ritenere che siamo tutti camorristi quando invece la gran parte di noi è o è stata vittima di questo fenomeno. Non divagate o cercate di sviare il discorso. Io non penso che nessuno di quelli che scrivono sia camorrista e difendere il proprio beniamino solo in quanto tale non fa onore a chicchessia.
Skywalker,hanno paura di Cuomo,della sua personalità, la zizzinella é finita x tante fortunelle nullità…
Vi chiedo un attimo di attenzione e di condivisione.
Apprendo strani segnali da alcune persone di Eboli in merito a questo inizio di campagna elettorale che giudicherei in caduta libera. Le consultazioni di maggio porteranno all’individuazione di un Sindaco e dell’Amministrazione Comunale che guiderà, per un quinquennio, le sorti di questo importante centro della Provincia di Salerno.
Arrivano brutti e miseri segnali di “promesse” in cambio di appoggio elettorale. Posti di lavoro; aggiudicazione di appalti; nomine assessoriali e di incarichi esterni, e chi più ne ha più ne metta.
Spero che queste notizie siano destituite di ogni fondamento. Ne sarei felice.
Per cui sarebbe molto importante che i protagonisti di questa “battaglia” elettorale prendessero le distanze da questi segnali e pronunciassero chiaramente e pubblicamente una condanna verso chi propone promesse del genere. I candidati sindaco di Eboli devono gridarlo forte e far sapere che sono contrari a questo modo squallido di fare politica e chiedano ai cittadini di denunciare questa misera prassi nel “promettere” in cambio di voti.
Cari candidati a sindaco di Eboli, siete d’accordo?
Ecco, saremmo noi per primi ad essere felici e sapere che i nostri candidati che si propongono a guidare questa città, rifiutano comportamenti che si possono solo definire “mafiosi” e “camorristici”.
Chi fa questo tipo di “promesse”, dovrebbe sapere che questa prassi si chiama “voto di scambio” e che è penalmente perseguibile.
Attenderei una risposta. La città attende una risposta. La gente onesta vuole una risposta.
Per Aria Pulita,
non credo che il modo migliore per comunicare sia quello di scrivere un post e replicarlo su tutti gli articoli.
Non è giusto, specie se si tiene conto che gli argomenti sono diversi e non meritano analisi superficiali e “uniche” replicando un pensiero “unico”.
In più di una circostanza ho scritto che trovandoci nel pieno di una campagna elettorale difficile, non consentirò il tifo e nemmeno “deviazioni”, se non critiche singole sui singoli argomenti.
Allo stesso modo per il prosieguo non consentirò repliche “uniche” su tutti gli articoli.
Massimo Del Mese