Il Sindacato FISI Sanità sulla Vertenza ASL Salerno: Niente di fatto. Regione e ASL giocano sulla pelle dei lavoratori.
La FIALS, attraverso il delegato regionale alle trattative Rolando Scotillo, sottolinea lo stallo delle discussioni. Confusione, ritardi ed omissioni però rendono ineludibile lo sciopero previsto per il 16 febbraio p.v.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Nulla di fatto nella riunione con il sub commissario per il piano di rientro prof. Cinque. In presenza del Direttore Generale della ASL di Salerno Antonio Squillante, il Sub Commissario Cinque fa sapere alle parti che non vi è ancora la certificazione dei fondi contrattuali da parte dell’apposita Commissione Regionale istituita con Decreto n 72 dalla Regione Campania.
La FIALS, nella persona del delegato regionale alle trattative Rolando Scotillo, ha accusato la ASL di SALERNO e lo staff di Squillante di non aver contrattato con le OO.SS. e la RSU in apposita sessione di bilancio i fondi contrattuali dal 2011 fino al 2014 che sono stati costituiti unilateralmente dalla azienda che poi li avrebbe sottratti con artifizi alla disponibilità delle parti.
“Stiamo parlando di un furto ai lavoratori della ASL di oltre 14 milioni di euro – spiega Scotillo – che si vogliono portare come risparmio di bilancio quando in tutta la Regione Campania ed in altre ASL sono stati correttamente utilizzati. E’ una vera e propria discriminazione nei confronti dei dipendenti salernitani che al momento sono i soli che vengono esclusi da ogni beneficio contrattuale da oltre 4 anni. La Regione, per il tramite del prof. Cinque, ha comunque affermato che l’esercizio del diritto alla contrattazione anche prima della validazione regionale dei fondi può essere effettuato in sede aziendale”.
Confusione, ritardi ed omissioni però rendono ineludibile lo sciopero previsto per il 16 febbraio p.v. “Anche su questo – continua Scotillo – confusione ed omissioni da parte della ASL impediscono l’esercizio corretto del diritto allo sciopero da parte dei sindacati: il Direttore Generale della ASL non ha previsto, secondo la normativa vigente, i turni di emergenza motivo per il quale nessuno può esercitare tale diritto. Viene da domandarsi se questa è una pubblica amministrazione corretta e se, in Italia, esiste ancora una democrazia di confronto o se siamo arrivati al punto che l’arroganza e l’autoritarismo di pochi soggetti possa farla da padrona.”
Salerno, 15 febbraio 2015