L’ASL Sa e la Giunta Caldoro ancora un’ “Altra sforbiciata ai servizi essenziali alle persone”, siamo di fronte alla cancellazione di fatto di un servizio primario.
Il Consigliere regionale del PD Anna Petrone interviene sul taglio alle visite fisiatriche a domicilio presso il distretto Sanitario 60 di Nocera Inferiore: “Altra sforbiciata ai servizi essenziali alle personeazzerato. Azzerate le visite fisiatriche a domicilio”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Da tempo, – scrive in una nota politica il Consigliere regionale del Partito Democratico Anna Petrone che interviene sugli ulterioti tagli ai servizzi essenziali di base alle persone operate dalla Giunta Caldoro e per essa dall’Asl Salerno – soprattutto in quest’ultimo periodo, ogni qual volta denunciamo pubblicamente l’ennesimo taglio di risorse ai servizi e in particolare a quelli socio assistenziali, veniamo accusati di strumentalizzazione politica-elettorale. Cioè in pratica ci viene richiesto, anche da chi non potrebbe, con dichiarazioni anch’esse pregnanti di connotati politici, di svestirci del nostro ruolo essenzialmente politico ed istituzionale di opposizione.
E di fronte alla già avvenuta cancellazione di fatto di un servizio primario, – aggiunge Anna Petrone – cos’altro possiamo fare se non partire da una pubblica denuncia?
Anche se, purtroppo, in qualsiasi parte del mondo occidentale, la notizia che il 118 debba sostare per ore con i malati all’interno delle autoambulanze in attesa che si liberi un posto al pronto soccorso avrebbe un’eco incredibile, in Campania appare quasi come una ineluttabile condizione esistenziale.
Al Distretto Sanitario 60 di Nocera Inferiore, – Prosegue la Consigliera Anna Petrone che denuncia un’altra sforbiciata ai servizi essenziali alla persona – a seguito di ulteriore diminuzione dei fondi, è stato in concreto azzerato il servizio di visite fisiatriche a domicilio, dando priorità ai soli estremi casi di assoluta intrasportabilità. Vale a dire che una moltitudine di persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, difficilmente trasportabili, o che sono impossibilitati a recarsi presso le strutture abilitate, saranno di fatto escluse dal ricevere un servizio fondamentale per il mantenimento di un minimo di qualità quotidiana della vita.
Se a ciò si aggiunge che il Distretto Sanitario 60 nell’ambito dell’ASL di Salerno, primo per carico di erogazione di prestazioni socio sanitarie, è messo in condizione di difficile operatività a causa della cronica carenza di personale tecnico/amministrativo, non sopperita almeno con una riorganizzazione del personale attualmente in forza all’Asl Salerno, il quadro del disservizio è completo. – conclude la Petrone – Come sempre in questa babele di pura propaganda, di batti e contro ribatti, i fatti ci consegnano la realtà nuda e cruda. Una continua macelleria sociale a danno delle persone più esposte.
Salerno, 10 febbraio 2015
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