Nuovo sequestro per il Fuenti, apposti i sigilli all’ex discoteca. Cinque indagati dalla Procura di Salerno, tra i reati: truffa ai danni dell’Ue.
Maria Teresa Mazzitelli: “Le accuse per la parte del Fuenti che si trova a Cetara mi lasciano esterrefatta. La struttura è lì dagli anni ’60, dire che è abusiva contraddice le carte e la storia: intere generazioni si sono sposate lì, la discoteca ha funzionato per tantissimi anni“.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
CETARA (Costiera Amalfitana) – Nuovi sigilli per il Fuenti. Ad apporli alla parte collinare della struttura, quella per intenderci che negli anni ’80 ospitava la discoteca culte della Costiera Amalfitana ritrovo della Salerno bene è stata la Finanza. La decisione è stata la conseguenza del provvedimento del gip Elisabetta Boccassini su richiesta del pm Carmine Olivieri. Il sequestro rappresenterebbe la conseguenza finale delle indagini che tra l’altro vedono indagati a vario titolo, oltre alla titolare Maria Rosaria Mazzitelli, anche il progettista Massimo Adinolfi, il dipendente comunale Alfonso Pantuliano, il Collaudatore Francesco Messineo e il Direttore dei lavori Gianluca De Ligio.
I reati a vario titolo contestati agli indagati vanno dalla lottizzazione abusiva al falso. Non ultimo contestato anche il reato ambientale di deturpamento delle bellezze naturali e la tentata truffa ai danni della Regione e dell’Unione Europea, ritenendo altresì che i lavori non sarebbero stati di riqualificazione dell’area ma avrebbero previsto la costruzione di nuovi volumi.
Ed è proprio in merito al sequestro effettuato il 5 febbraio scorso dalla Guardia di Finanza, che ha apposto i sigilli alla parte collinare della struttura del Fuenti, dove sono ubicati dal 1968 un Motel e una discoteca, l’architetto Maria Teresa Mazzitelli, proprietaria dell’area, precisa:
“Siamo tornati sui giornali non per annunciare la ripresa dei lavori per il Parco del Fuenti, ma per essere nuovamente nel mirino della giustizia salernitana. Le accuse relative alla parte del Fuenti che si trova a Cetara mi lasciano esterrefatta. La struttura è lì dagli anni ’60, dire che è abusiva contraddice le carte e la storia: intere generazioni si sono sposate lì, la discoteca ha funzionato per tantissimi anni.
Chi non è mai stato al Fuenti per matrimoni, comunioni e feste?
I permessi che ho avuto – aggiunge l’architetto Mazzitelli – mi sono stati accordati nel corso degli anni dal ‘68 ad oggi da tutte le amministrazioni che si sono via via susseguite, da quella di Punzi, a quella di Demma, Liguori, Squizzato. Abbiamo una copiosa documentazione di tutti gli atti amministrativi, dal 1968 ad oggi. La struttura a monte è un vecchio immobile che doveva essere adeguato per soddisfare una clientela di alto livello.
Gli interventi realizzati – conclude Maria Teresa Mazzitelli – rientrano nelle categorie delle opere possibili per quell’area e il progetto, tra l’altro, così come è stato eseguito, lo abbiamo depositato alla Procura di Salerno nel 2010. Temo che questo sia solo il secondo tempo di un processo che mi ha già visto protagonista per la parte riguardante Vietri sul Mare, processo che si è concluso con l’assoluzione da parte del tribunale di Salerno. Mi rammarico per i danni morali e materiali arrecati a me e alla mia famiglia e per il mancato sviluppo di questo territorio che invece ha bisogno di crescita e di posti di lavoro. Ma anche questa volta dimostrerò che abbiamo operato nella legalità perché quanto realizzato è tutto assentito. In tal senso il mio avvocato Federico Conte si accinge a proporre un ricorso al Tribunale del Riesame di Salerno”.
Cetara (Costiera Amalfitana), 8 febbraio 2015
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