Per Cecilia Francese (Etica per il Buongoverno) quello della Depurazione a Battipaglia è “una storia infinita”.
La possibile risoluzione problema della depurazione sarebbe nel rimettere in funzione quello della zona ASI atteso che vi è già una rete fognaria collegata pare già esistente.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – “Era l’agosto del 2009, – scrive in una nota politica Cecilia Francese leader di Etica per il Buon Governo, il Movimento politico battipagliese che la sostiene come Candidato Sindaco – poco dopo l’insediamento della amministrazione Santomauro, quando il Movimento di Etica per il Buon Governo presentò un’interrogazione per sapere cosa intendesse fare quell’amministrazione per risolvere un annoso problema di Battipaglia: la carenza di impianti di depurazione e la non balneabilità di gran parte del nostro litorale.
Gli amministratori del tempo, – dice la Francese – con l’arroganza e la superficialità che avrebbero caratterizzato l’intero periodo di quell’amministrazione, ci risposero con sufficienza affermando che avevano lavorato tutta l’estate, ottenendo un finanziamento di 4 milioni e 800.000 euro, per realizzare nuove reti fognarie e altre opere di ristoro ambientale.
Dopo un paio d’anni, durante i quali nulla era stato fatto, a una nuova incalzante richiesta di Etica per il Buongoverno venne risposto che l’amministrazione “stava lavorando” per risolvere il problema attraverso la realizzazione di un collettore fognario che avrebbe collegato Battipaglia a Bellizzi e poi al depuratore di Salerno: un progetto mastodontico, di quasi 90 milioni di euro, risalente agli anni settanta e mai completato.
Etica per il Buon Governo – ricorda Cecilia Francese – già in quella fase espresse i suoi dubbi sulla fattibilità di quel progetto, e avanzò con forza la richiesta di seguire una strada diversa potenziando o adeguando gli impianti di depurazione esistenti sul nostro territorio, che per motivi poco chiari erano rimasti inutilizzati, come quello di Belvedere o quello in zona ASI.
Sono passati quasi sei anni da allora e la situazione della nostra Città, in quanto a depurazione, nulla è cambiato: l’unico impianto funzionante (Tavernola) riesce a depurare i reflui solo di 15 mila abitanti, mentre gli altri 35 mila continuano a sversare direttamente nel fiume Tusciano o nei suoi affluenti e quindi direttamente a mare.
E infatti, – aggiunge – proprio in questi giorni, sono stati pubblicati dalla Regione Campania gli esiti infausti delle analisi periodiche della qualità delle acque della nostra costa: anche per la prossima estate il nostro mare sarà non balneabile per oltre 1,5 chilometri!
I costosissimi e lentissimi progetti faraonici, la scarsa conoscenza del nostro territorio, l’assoluta mancanza di un disegno di sviluppo della città, l’arroganza e la chiusura ad ogni suggerimento, ancora una volta hanno comportato il pagamento di un prezzo altissimo per la nostra Città.
Etica per il Buon Governo, nell’incontro avuto nello scorso mese di novembre (cioè ancor prima che fossero resi noti i risultati delle analisi delle acque costiere) aveva riproposto ai Commissari Prefettizi di Battipaglia la questione della depurazione dei reflui cittadini come una priorità assoluta, per migliorare la qualità dell’ambiente del mare e del Tusciano e per dare finalmente un segnale agli imprenditori turistici e rilanciare così l’attività turistica sulla nostra fascia costiera.
Etica – prosegue – aveva chiesto di verificare la possibilità di far confluire la nostra rete fognaria nei depuratori esistenti sul nostro territorio, tra cui quello in zona ASI, tarato per raccogliere le acque dei reflui urbani di tutti i comuni della Piana del Sele e i Commissari si dichiararono molto interessati alla nostra proposta e assicurarono le opportune verifiche.
Oggi, – conclude la leader del Movimento Etica per il Buongoverno Cecilia Francese – alla luce dei dati allarmanti di questi giorni, quella verifica risulta prioritaria, per risolvere definitivamente il problema della depurazione e far si che la prossima stagione balneare si svolga in condizioni diverse da quelle a cui ci hanno abituati le amministrazioni del passato.
Noi ci auguriamo, nell’interesse di Battipaglia e della piana del Sele tutta, che finalmente si scriva la parola “fine” alla storia infinita della depurazione nel nostro territorio!
Battipaglia, 27 gennaio 2015
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