Il TAR Campania ha accolto il ricorso: De Luca è ancora Sindaco di Salerno e riapre i giochi per le Primarie PD.
Il provvedimento del Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto l’istanza di sospensione con provvedimento urgente avanzata nel ricorso proposto al TAR dall’avvocato Antonio Brancaccio.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Vincenzo De Luca è ancora sindaco della Città di Salerno. Il presidente del TAR Campania, Salerno I Sezione, con decreto firmato in data odierna ha ufficialmente accolto la richiesta di sospensione cautelare, sospeso per effetto della legge Severino (è stato condannato a un anno per abuso d’ufficio e l’interdizione dai pubblici uffici), reintegrando De Luca nelle sue funzioni. In particolare, il provvedimento ha accolto l’istanza di sospensione con provvedimento urgente avanzata nel ricorso proposto al TAR dall’avvocato Antonio Brancaccio.
Il decreto di sospensione del Sindaco De Luca dalla carica di Primo cittadino, era stato il vice Prefetto di Salerno, Giovanni Cirillo, che ha dato seguito al dispositivo della Sentenza del Tribunale di Salerno, che tra l’altro, dopo la condanna per abuso di ufficio a un anno di reclusione e a un anno di interdizione dai pubblici uffici, con pena sospesa, lo sollecitava.
De Luca torna al suo posto. E’ bastato qualche giorno al Tar per emettere il suo provvedimento, accogliendo alla richiesta presentata dall’avvocato Brancaccio, reintegrando il Sindaco di Salerno nelle sue funzioni e fissando una udienza collegiale per il 19 febbraio. Con la sospensione del provvedimento per il momento finisce anche l’esperienza di “sindaco emerito” come lo stesso De Luca ironicamente si era definito.
Tra le varie motivazioni alla base del ricorso presentato dall’Avv. Antonio Brancaccio è stato sollevato anche l’eccezione di incostituzionalità della “Legge Severino“, e sulla base di questa eccezione, nell’attesa dell’udienza collegiale, veniva appunto richiesto un decreto monocratico.
La sospensione del Provvedimento che metteva all’angolo amministrativamente e politicamente Vincenzo De Luca sia come Sindaco di Salerno e sia come candidato alle primarie del Partito Democratico alla cariica di Governatore della Campania, apre i giochi e tormenta nuovamente i sogni al nuovo più nuovo del nuovo che si richiama al renzismo campano e spariglia ancora le carte al Premier e segretario Nazionale del PD Matteo Renzi, che di De Luca, come di Andrea Cozzolino, pare non ne voglia proprio sapere, tanto che i suoi ambasciatori avevano proposto una soluzione politica di contrappeso con l’Autorità Portuale Regionale con l’attribuzione di poteri evvezionali e straordinari.
Salerno, 26 gennaio 2015
Vincenzo colpisce ancora!
Tutto secondo prassi,la Severino colpisce ma non nuoce:
Uscito dalla porta, eccolo rientrare prontamente dalla finestra, come gia’ predissi.,Brevissima, dunque, la reggenza del vice sindaco, considerando che tra la sospensione e il reintegro di De Luca è trascorso solo il week end, giorni in cui la macchina comunale si ferma.
Era un ricorso contro la pena, non l’appello contro la condanna.
Ma qual è l’abuso di De Luca? Aver nominato una persona di sua fiducia a gestire il termovalorizzatore di Salerno, parliamo quindi di una scelta politica . Adesso arriva il TAR e ci dice che quella legge non può essere applicata.
Io direi che prima di diventare tutti giustizialisti, forse bisognerebbe vedere gli effetti delle leggi liberticide sulla democrazia, perché se un funzionario (il giudice) può cacciare un rappresentante del popolo (il sindaco) c’è qualcosa che non va.
P.S. In tutto il mondo civile esistono le sospensive per evitare che sentenze con possibili dubbi possano arrecare danni non più riparabili. Solo se manca anche un “fumoso dubbio” allora viene negata la sospensiva. Che tradotto, vuol dire che il ricorso, per essere rigettato, deve proprio essere campato in aria
NON VI VERGOGNATE DI QUESTA “G I U S T I Z I A ” POLITICA- MANIPOLATA A COMANDO ? questo fa capire dove ci sta’ conducendo il ” condottiero ” R E N Z I ….
< alla DITTATURA " post-bolscevica " non potuta attuarla nel dopoguerra fino al 1994 dove l'era BERLUSCONI con l'entrata in campo " li spiazzo' "