Landolfi a Cirielli: “Da che pulpito viene la predica. Un nugolo di reduci fascisti affamati al potere con le loro spese pazze, 43 assessori e un centinaio di staffisti”.
“Cirielli, si interroga retoricamente sui criteri che hanno portato alla scelta dell’avvocato Di Nesta. I salernitani ancora si interrogano sugli imperscrutabili criteri che hanno portato Iannone alla Presidenza f.f. della Provincia di Salerno”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Il deputato Cirielli, – scrive in una nota politica il Segretario provinciale del Partito Democratico di Salerno Nicola Landolfi in seguito all’interrogazione parlamentare che l’on. Edmondo Cirielli del Partito Fratelli d’Italia-AN ha depositato in Parlamento sulla nomina di Bruno Di Nesta a Direttore Generale della Provincia di Salerno – non avendo come occupare il tanto tempo libero a disposizione, tenta di provare la sua esistenza in vita dettando alle agenzie un comunicato stampa, sulla nomina dell’avvocato Di Nesta a Direttore Generale della Provincia di Salerno, talmente elaborato che – dopo averlo dettato – si sarà verosimilmente dovuto riposare, giusto per controbilanciare l’immane sforzo neuronale”.
“L’avvocato Di Nesta – scriveva l’On. Edmondo Cirielli nella sua interrogazione ai ministri dell’Economia, dell’Interno e al ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, per chiedere di inviare un’ispezione amministrativo-contabile e per fare chiarezza sulla nomina di Di Nesta a Direttore Generale dell’Ente Provincia di Salerno – sembrerebbe essere stato individuato in modo totalmente discrezionale e, per di più, in assenza dei minimi requisiti curriculari richiesti dal citato articolo 268; il sospetto che la nomina sia il frutto di «scambi» di natura politica, più che di scelte improntate all’imparzialità e nell’interesse della efficiente gestione dell’Amministrazione provinciale di Salerno appare ancora più evidente alla luce di quanto riportato dagli organi di informazione già nei giorni immediatamente successivi all’elezione del presidente della Provincia di Salerno, che indicavano l’avvocato Di Nesta quale «amico» del figlio del sindaco di Salerno”.
“Tale comunicato, – prosegue Landolfi usando una buona dose di ironia – pur rappresentando un preclaro esempio della resistenza degli italiani alla grammatica e alla sintassi, è tuttavia significativo per una serie di marchiane incongruenze che ne caratterizzano il testo.
In primo luogo, – aggiunge ancora e sempre con ironia ma anche formulando una precisa accusa circa eventuali sforamenti in capo all’Amministrazione Canfora e non al suo sostituto Presidente Facente funzioni Antonio Iannone – Cirielli, evidenziando il gravissimo sforamento del Patto di Stabilità (per oltre 14 milioni di euro: sic!) lasciato in eredità al Presidente Canfora dal suo “amico” Iannone – smentisce clamorosamente le favole raccontate in questi giorni, ad edicole unificate, dal suo sodale nominato “facente funzioni”.
Ormai è chiaro anche all’osservatore politico più distratto: – scrive ancora Nicola Landolfi – questi signori, un nugolo di reduci fascisti assurti affamati al potere dopo lustri indelebili di emarginazione politica e sociale, passeranno alla storia dell’Ente soltanto per avere sforato ben due volte il Patto di Stabilità (2012 e 2014), per aver battuto ogni record in materia di spese pazze per gli staffisti e per l’umiliante vicenda della “quadriglia impazzita” dei 43 assessori provinciali. In parole povere, lorsignori – disamministrando per 5 anni – sono riusciti nel capolavoro politico di coniugare la mortificazione della dignità dell’Istituzione Provincia con il dissanguamento delle casse dell’Ente!
Che dire: chapeau!
Cirielli, poi, – fa rilevare ancora Landolfi come lo stesso Cirielli invocando l’ispezione accusi suo malgrado l’amministrazione Cirielli-Iannone – non contento di sbugiardare involontariamente il suo “amico” Iannone, si inerpica pericolosamente su un terreno a lui completamente ignoto, il diritto, scrivendo delle corbellerie sesquipedali nel tentativo (invano…) di interpretare il Regolamento sull’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Provincia.
Il deputato, inoltre, non riuscendo proprio a controllare la penna, si avventura – dimostrando un forte sprezzo del pericolo – in una grottesca esegesi del curriculum dell’avvocato Di Nesta, professionista di eminente valore e di straordinaria preparazione. Verosimilmente, qualche “amico” del deputato – che confidava nel fatto che la ricreazione potesse continuare ancora per qualche anno – è particolarmente nervoso per l’ottimo lavoro che il Direttore Di Nesta sta svolgendo a Palazzo Sant’Agostino.
Il deputato Cirielli, – conclude infine il Segretario Provinciale del PD Nicola Landolfi – si interroga retoricamente sui criteri che avrebbero orientato il Presidente Canfora a scegliere l’avvocato Di Nesta quale Direttore Generale della Provincia. Classico esempio di bue che chiama cornuto l’asino!
Anche i cittadini salernitani, infatti, si sono sempre interrogati sugli imperscrutabili criteri che hanno portato il signor Iannone – mai votato neppure dall’assemblea del proprio condominio – ad assumere le funzioni di Presidente “facente funzioni” della Provincia di Salerno.
Forse solo perché fedele “amico” del loquace deputato?”
Salerno, 25 gennaio 2015
1 commento su “Nomina a DG Di Nesta. Landolfi a Cirielli: Da che pulpito viene la predica”