Il Tribunale del Lavoro condanna l’ASL Sa. Annullato il trasferimento di una puericultrice da Oliveto Citra a Battipaglia: Si riapre il caso Pediatria e Ostetricia di Eboli.
L’Associazione spontanea delle Mamme esulta: “Con questa Sentenza va rivisto comlessivamente tutto il Piano Ospedaliero“. Cardiello (FI): “Sta finendo proprio male per via di scelte affrettate e senza confronto. Squillante rifletta“.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – In data odierna, – si legge in un comunicato stampa del Consiglio Direttivo dell’Associazione Spontanea delle Mamme in difesa dell’Ospedale di Eboli – apprendiamo da notizie di stampa, che il Tribunale del Lavoro di Salerno ha emesso una sentenza molto importante contro i provvedimenti di trasferimento di personale fatti dal Direttore Generale Antonio Squillante. Con questa sentenza (di cui si attende di leggere il dispositivo) l’ASL Salerno viene condannata anche ad un risarcimento economico a favore di una puericultrice dell’Ospedale di Oliveto Citra trasferita d’ufficio all’Ospedale di Battipaglia, come tutto il personale medico e infermieristico dei reparti di Ostetricia/Ginecologia/Nido e Pediatria dell’Ospedale di Eboli.
Se UN trasferimento viene dichiarato illegittimo – deduce il Direttivo dell’Associazione delle mamme – ci chiediamo e tutti gli altri non lo sono? Secondo il nostro parere reiterato più volte è stata una decisione che nel premiare la zona dell’Agro Nocerino/Sarnese e quella del Vallo delle Lucania ha praticamente mortificata e depauperata l’Assistenza Ospedaliera della Valle del Sele, del Calore Salernitano e dell’Alto Cilento.
“Questo grande squilibrio tecnico/organizzativo – aggiungono le mamme ebolitane – è stato da noi, con dovizia di particolari, illustrato al Commissario ad Acta del Governo per la Sanità in Campania On. Stefano Caldoro, il quale ci aveva promesso (ma stiamo ancora aspettando) che entro il mese di dicembre(’14) sarebbero stati presi dei provvedimenti per eliminare gli squilibri territoriali operati dal dr. Squillante, tanto che l’Atto Aziendale da lui proposto non aveva il consenso regionale e non è stato approvato come da noi richiesto. Fra l’altro Caldoro, si era dichiarato concorde – con noi – per il ripristino ad Eboli della Pediatria che non aveva nulla a che fare con il Punto Nascita. Con questa sentenza, che rafforza la nostra posizione, riteniamo che vada complessivamente rivisto tutto il Piano Ospedaliero della Prov. di Salerno.
Tale opinione – proseguono ancora le mamme – per certi versi è avallata anche dallo stesso Squillante che ha chiesto ai 158 Comuni della Prov di SA, all’Ordine dei Medici, all’IPASVI ed ai Sindacati, dei nomi di tecnici ipotizzando variazioni “sul tema”. Una richiesta anomala, perché non viene detto entro quanto tempo bisogna comunicare all’ASL questi nomi, ma la nostra associazione attentissima, ha da alcuni giorni indicato alla dr.sa Vincenza Filippi (Commissario Prefettizio di Eboli) 3 nomi ufficiali ed 1 di riserva (nell’eventualità di difficoltà da parte Sua nella scelta fra i primi tre) di tecnici di provata esperienza, capaci di ben rappresentare le esigenze di tutto il territorio. Siamo a conoscenza che la dr. Filippi ha gradito il nostro contributo, anche a seguito di un incontro avuto, e sta conoscendo ed ascoltando i tecnici-professionisti da noi indicati. Purtroppo siamo anche a conoscenza di maldestri tentativi di condizionarLa nella scelta, ma siamo fiduciosi grazie all’ottima impressione avuta e per le dichiarazioni fatteci in riferimento a tutti i nomi da noi suggeriti.
Ancora una volta invitiamo i nostri concittadini a sostenerci nelle nostre “battaglie” – concludono le mamme ribelli di Eboli – a favore della sanità del nostro territorio. Noi non molliamo ed in particolare cercheremo di far capire agli organi regionali che non possiamo aspettare oltre ai politici locali che la loro credibilità è legata anche ai risultati che saranno capaci di ottenere a favore delle nostre strutture sanitarie Ospedale prima di tutto.
Sulla stessa linea interpretativa e anche l’ex capogruppo di Forza Italia e candidato sindaco Damiano Cardiello, il quale a sua volta, dopo la recente sentenza del giudice del lavoro e ritenendo che questa apra al caos, interviene e si rivolge direttamente al DG dell’ASL Salerno: “Squillante rifletta“.
Resto convinto – aggiunge Damiano Cardiello – che le scelte fatte siano state affrettate senza un metodo di confronto. Se tutti i dipendenti trasferiti a Battipaglia impugnassero il provvedimento dell’Asl, il caos sarebbe garantito. E’ mancata la concertazione con il territorio, è mancato il dialogo con il personale medico; insomma, sta finendo proprio male.
La chiusura dei reparti nido a Eboli – prosegue Cardiello – doveva essere l’inizio di un piano unitario ospedaliero che prevedesse anche la realizzazione di un polo caridio chirurgico per la Piana del Sele;la sua realizzazione avrebbe garantito efficienza nei servizi tra i quattro plessi ospedalieri e un segnale di concretezza rispetto le parole dette da Squillante.
Invece, ad oggi, – aggiunge ancora Cardiello jr. ricordando una parte delle rovinose iniziative di Squillante – si registrano continui disagi a Battipaglia (poichè si è proceduti al trasferimento dei reparti ebolitani e del personale medico senza i necessari lavori di adeguamento dell’Ospedale), il polo cardiochirurgico resta una chimera e la sentenza del giudice del lavoro rappresenta una “mazzata” all’operato amministrativo del manager.
Se la salute non torna al servizio dei cittadini, – ammonisce e conclude il candidato sindaco di FI-Noi Sud-GIoventù ebolitana-Eboli Avanti-La Destra Damiano Cardiello – anzichè restare al fianco dei partiti, credo che alle prossime elezioni regionali sarà veramente difficile chiedere il voto senza avere credibilità in materia sanitaria. E’ arrivato il momento di smetterla con le prese in giro. Alle parole seguano i fatti.”
Eboli, 21 gennaio 2015
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