Una Petizione del M5S spinge Caldoro a presentare ricorso Costituzionale contro lo SbloccaItalia.
Dopo due mesi di battaglie dei gruppi del ValDiano/Tanagro/Piana del Sele/ Irpinia e Sannio e la Petizione Regionale del M5S #NonSporchiamocileMani, il Governatore Caldoro ha presentato ricorso Costituzionale contro lo SbloccaItalia.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Una Petizione del Movimento 5 Stelle, spinge il Governatore della Campania Stefano Caldoro a presentare ricorso Costituzionale contro lo Sblocca Italia.
Dopo due mesi di battaglie dei gruppi del Vallo di Diano/Tanagro/Piana del Sele, dell’Irpinia e del Sannio ed a seguito della Petizione Regionale del M5S dall’eloquente titolo: #NonSporchiamocileMani; Il Presidente Stefano Caldoro ha presentato ricorso Costituzionale contro lo SbloccaItalia.
“Attraverso lo Staff Legislativo della Camera dei Deputati – spiegano i promotori – abbiamo contattato il responsabile dell’Ufficio Speciale dell’Avvocatura Regionale, il quale ci ha confermato la presentazione del ricorso in Corte Costituzionale, entro i termini stabiliti dall’art 127 della Cost. contro l’art. 38 dello Sblocca Italia.
E’ importante evidenziare – concludono Farina, Cioffi, Tofalo e Ortolani – che tale legge, di fatto, esautora le Regioni dalle funzioni attribuite dal Titolo V della Costituzione, lasciando il via libera alla realizzazione di inceneritori di rifiuti, gasdotti, rigassificatori, stoccaggio di gas, ricerca, prospezione, coltivazione e stoccaggio del gas naturale nel sottosuolo, prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi (in deroga alle procedure di valutazione ambientale ed economico-finanziarie).
La Petizione redatta da Enrico Farina e sottoscritta dai parlamentari Andrea Cioffi, Angelo Tofalo e dal prof. F. Ortolani.
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Sollecito urgente a Caldoro su Petizione Regionale contro Sblocca Italia
Il 10 gennaio 2015 scadono i termini che l’art. 127 della Costituzione concede alle Regioni per impugnare, avanti alla Corte Costituzionale, la legge 164 dell’11 novembre 2014 (di conversione del decreto 133 del 12 settembre 2014, il cosiddetto “Sblocca Italia”) .
Questo abbiamo evidenziato, come Attivisti del Movimento 5 Stelle, alla Giunta Regionale della Campania ed in particolare all’on. Stefano Caldoro (video), mediante una Petizione Regionale redatta dagli attivisti Farina, Curcio e Di Giuseppe, sottoscritta dai Parlamentari 5 Stelle Cioffi e Tofalo e dal Prof. Franco Ortolani, con la quale si chiede (con urgenza) l’impugnazione dell’art 38 della legge 164/2014 (per ragioni di incostituzionalità), così come hanno già fatto diverse Regioni d’Italia, prima fra tutte la Lombardia e le Marche.
Tale legge, di fatto, esautora le Regioni dalle funzioni attribuite dal Titolo V della Costituzione, lasciando il via libera alla realizzazione di inceneritori di rifiuti, gasdotti, rigassificatori, stoccaggio di gas, ricerca, prospezione, coltivazione e stoccaggio del gas naturale nel sottosuolo, prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi (in deroga alle procedure di valutazione ambientale ed economico-finanziarie).
Con forza sollecitiamo il Presidente Caldoro e gli Organi Regionali a non indugiare oltre affinché predispongano il ricorso innanzi la Corte Costituzionale, contro la legge 164/2014, entro il termine del 10 gennaio 2014.
(Enrico Farina)
Napoli, 21 gennaio 2015