Politiche sociali a Battipaglia: Per Etica è una emergenza

Francese (Etica per il Buon Governo): Le Politiche sociali a Battipaglia sono una emergenza non più rinviabile.

Attenzione, pianificazione, impegno e controllo sono necessari per far si che le risorse dedicate alle politiche sociali siano impegnate e impiegate al meglio affinchè tali problemi trovino risposte serie e durature.

Cecilia Francese
Cecilia Francese

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Gli ultimi dati riportati dalla stampa, – scrive in una nota politica Cecilia Francese, leader del Movimento Etica per il Buongoverno – relativi all’incremento notevole delle persone che hanno fatto ricorso nell’anno trascorso, alla mensa dei poveri ed ad altre forme di “aiuto” solidale, danno l’idea concreta della crescita del “Disagio Sociale” nella città di Battipaglia.

Certamente la crisi economica che in modo così violento sta toccando la nostra città, ha contribuito all’esplodere di questa “Emergenza” sociale, da un lato determinando “nuove forme di povertà“, dall’altra esasperando situazioni di disagio già esistenti, dove le difficoltà economiche si sommano, spesso, alle emergenze sociali.

Tutto questo mentre per l’intero anno appena giunto a conclusione, abbiamo registrato la sostanziale assenza del Piano di Zona, che, dopo il “blitz” che ha portato via alla nostra città il ruolo di capofila nonostante l’esistenza di una struttura organizzativa già impermeata e collaudata nel tessuto cittadino, si è perso in una interminabile, defatigante e, in definitiva, immobilizzante discussione sul “come” organizzare le politiche sociali.

Quando due anni fa, Etica per il Buongoverno sollevò la questione dei rischi conseguenti alla sottrazione del ruolo di capofila al nostro Comune, qualcuno ci accusò di “campanilismo“. Noi invece intendevamo sollevare l’allarme sul pericolo che, dovendo reinventare la struttura operativa, il Piano potesse arenarsi in questioni burocratiche e nella ricerca di difficili equilibri politici.

Esattamente quello che è accaduto! Basti pensare che la programmazione per il 2014 è arrivata a fine anno vanificando, di fatto, la politica sociale per l’intero anno soprattutto in una realtà grande, complessa e priva di un governo cittadino come Battipaglia. Tale situazione ha determinato l’appesantirsi delle condizioni di vita delle fasce sociali più deboli o maggiormente bisognose di interventi di carattere sociale.

  • Può la politica di assistenza agli anziani limitarsi alla presenza di una persona un paio d’ore alla settimana?
  • Può la politica verso i diversamente abili non riuscire a garantire il sostegno specialistico scolastico?
  • Può la politica verso i giovani limitarsi alla elezione del “forum” (importante nell’ambito di un intervento sistemico) quasi a lavarsi le mani dell’intera problematica del mondo giovanile?

Etica per il Buon Governo” ritiene che le politiche sociali debbano tornare ad essere una priorità nella azione di governo della città. E il Piano di Zona non può continuare ad essere un mero luogo di ricerca di equilibri politici. Se così dovesse continuare ad essere esso non avrebbe motivo di esistere perché non sarebbe utile ai cittadini.

Bisogna ripensare e riprogrammare una politica costruttiva ed a tutela degli anziani, non solo come assistenza domiciliare e sanitaria ampliata nelle ore, ma come creazione di momenti di aggregazione e di iniziativa rispetto ai quali il Comune non può chiamarsi fuori. Pensando ad esempio a momenti di inserimento sociale degli anziani (dai nonni civici ai momenti di scambio culturale generazionale, ad esempio); fino alle forme di agevolazione fiscale per gli anziani che vivono da soli od in particolari situazioni reddituali.

Bisogna ripensare alle politiche verso i diversamente abili, garantendo fin dall’inizio dell’anno scolastico l’assistenza specialistica nelle scuole, il sostegno familiare, fino alla diffusione dello sport quale forma di “riabilitazione” sociale e preventiva , di aggregazione e di inserimento nel tessuto civile, oltre che di gratificazione psicologica in aggiunta all’attività’ svolta nelle strutture tradizionali.

In definitiva lo sport come mezzo di inserimento nella vita quotidiana, vissuto come innovazione, volontà di essere cittadino e strumento di autostima. Su questi temi Etica per il Buon Governo chiamerà tutti a discutere in una prossima iniziativa pubblica.

Dobbiamo porci con forza il problema delle nuove emergenze sociali: quello delle ragazze madri, molto spesso costrette all’emarginazione (a volte familiare) della propria maternità, per le quali quello che dovrebbe essere un momento sublime per una donna, la maternità, diventa un dramma. Noi riteniamo non più rinviabile in una città come Battipaglia l’obiettivo della creazione di case di accoglienza per le ragazze madri.

Bisogna fare i conti con una delle emergenze impostesi con maggiore drammaticità alla opinione pubblica, in questi ultimi anni: la violenza sulle donne e/o la violenza in genere, sotto tutte le “forme” e classificazioni giurisprudenziali. Creare centri di ascolto ove rivolgersi, prima che sia troppo tardi, è una necessità! A volte una prevenzione!

S’impone un ripensamento delle politiche giovanili, che non possono risolversi nella elezione del Forum Giovanile, dove per altro, la ingerenza degli “adulti” non ha generato altro che maggiorconfusione , al punto che ancora oggi gli esiti di quelle elezioni sono al vaglio del droga,Segretario Comunale a causa di denunce di irregolarità. C’è bisogno, ad esempio, di ripensare e “ridisegnare” luoghi di incontro per i nostri giovani, c’è necessità di iniziative culturali, di forme di agevolazione per acquisti di prodotti di largo consumo nelle fasce giovanili, mediante convenzioni con attività commerciali locali.

Da troppo tempo a Battipaglia non si parla più di droga, nonostante sia risaputo che la nostra città rimanga una grande “piazza” di spaccio, e che il fenomeno non si può debellare soltanto con l’azione repressiva delle forze dell’ordine. L’iniziativa preventiva, di studio, di conoscenza, di riflessione a partire dalle scuole deve ripartire con urgenza. Conoscere e cercare di fare i conti, infine, col nuovo consolidato problema sociale dell’immigrazione è diventata una nuova emergenza sociale che si aggiunge alle altre.

Creare centri di ascolto, mettere in campo operatori di strada, riconoscere un ruolo collaborativo, preziosissimo, alle tante associazioni che operano sui vari settori del disagio e del bisogno sociale sono tutti aspetti di una politica sociale onesta, fattiva che in questa città da troppo tempo manca ma, che oggi è diventata una “Emergenza ….non più rinviabile” con cui chi intende governare Battipaglia e affrontare i problemi dei suoi cittadini deve fare i conti.

Attenzione, pianificazione, impegno e controllo sono necessari per far si che le risorse dedicate alle politiche sociali siano impegnate e impiegate al meglio affinchè tali problemi trovino risposte serie e durature.

Battipaglia, 10 gennaio 2015

1 commento su “Politiche sociali a Battipaglia: Per Etica è una emergenza”

  1. visto che le le richieste di prestazioni sono in evidente crescita,penso che la spesa potrebbe risultare eccessiva.Si dovrebbe pertanto limitare il tipo di prestazione alle sole veramente vitali,limitando quelle meno essenziali.

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