Il PUC “targato” Santomauro & Co” è stato revocato. Un altro riconoscimento alle posizioni di “Etica per il Buongoverno” e alla tenacia di Cecilia Francese.
Si chiude una vicenda, che ha visto coinvolti maggioranza e pezzi dell’opposizione, in un anomalo “laboratorio tecnico politico”, espressione della più deleteria forma di “consociativismo”, che riportava la Città a quando l’Urbanistica era terreno di interessi e di “scorribande” di gruppi di potere.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Le ultime notizie sull’attività della Commissione Straordinaria che oggi governa il Comune di Battipaglia, ci dicono di un nuovo tassello collocato al proprio posto, nel lento ma indispensabile lavoro di ripristino della trasparenza e della legalità nella gestione della cosa pubblica nel Comune di Battipaglia, e di un altro (l’ennesimo!) riconoscimento alla giustezza delle posizioni sostenute da “Etica per il Buon Governo“: il PUC “targato” Santomauro & Co è stato revocato!
Si chiude così una vicenda particolarmente delicata e confusa, che ha riportato Battipaglia agli anni più bui della sua storia, quando la partita urbanistica diventava terreno di scontri di interessi e di “scorribande” di gruppi di potere che tendevano a condizionarne le scelte, che ha visto clamorosamente coinvolti maggioranza di governo e pezzi significativi della stessa opposizione di in un anomalo “laboratorio tecnico politico“, espressione della più deleteria forma di “consociativismo“, dal quale soltanto Etica per il Buon Governo ebbe la forza, la coerenza e l’onestà politica di prenderne le distanze denunciandone l’ambiguità e pagando per questo il prezzo dell’isolamento in consiglio comunale e delle ritorsioni personali che subirono sia l’allora Segretario politico, sia la Presidente, unica donna nell’Assise municipale Cecilia Francese.
Il risultato di quel “laboratorio” aveva portato ad un inquietante programma di aggressione territoriale, proprio mentre la politica e la ragione tendevano a sostenere una crescita delle città a parametro zero! Ovvero senza consumo del suolo! Scelta fondamentale, specialmente in una realtà come la Piana del Sele ove ogni forma di aggressione al territorio significa sottrazione di suolo ad una agricoltura di grande pregio, che offre il più vasto bacino occupazionale del nostro territorio e che, a guardare le statistiche economiche, è l’unico settore economico della nostra area che ha retto ai colpi durissimi della crisi.
Quell’idea di piano proponeva una cementificazione massiva della Piana, con la realizzazione di una sorta di “Battipaglia 2” con il raddoppio della superficie urbana attualmente impegnata per oltre 50.000 abitanti, al fine di realizzare soli 1.600 nuovi alloggi con una previsione di aumento di soli 5.000 abitanti, e questo mentre i dati demografici ci parlano di una crescita della popolazione pari allo zero, che non diventa una “regressione demografica” solo grazie all’afflusso di lavoratori stranieri.
Una crescita edilizia come disegnata nel PUC avrebbe comportato un altro grandissimo problema: la realizzazione delle nuove urbanizzazioni con i conseguenti costi che una città sull’orlo del dissesto finanziario, con le tasse al massimo consentito dalla legge ed una situazione debitoria, legata anche ai mutui per i riequilibri finanziari pluriennali, diventata insostenibile, non può più permettersi.
Bene ha fatto, pertanto, a nostro avviso la Commissione a bloccare la procedura del PUC, il cui iter formativo ed il cui merito vanno completamente ripensati.
E’ necessario riaprire un dibattito che interessi, in modo diffuso e trasparente ed in tutte le sue articolazioni sociali, produttive e culturali, l’intera città. Si tratta non solo di ridisegnare fisicamente Battipaglia, ma anche di alimentare le opportune scelte in termini di linee di sviluppo economico, in termini di servizi da assicurare, in termini di riqualificazione dell’intero territorio, perchè un cittadino Battipagliese si senta tale in qualunque parte del territorio della nostra città si trovi a vivere.
Ripensare ai servizi di quartiere, perchè quelli non siano solo degli alienanti dormitori; ripensare ai servizi ed alle strutture esistenti di cui una città moderna e complessa come Battipaglia ha bisogno esaltando il ruolo dell’associazionismo e delle realtà Onlus presenti ed attive sul territorio, (da centri di aggregazione per gli anziani e per i giovani, la mensa dei poveri, la casa di accoglienza delle ragazze madri), e dare vita ai luoghi destinati alla espressione artistica e comunicativa come il teatro e gli asili di quartiere, le palestre pubbliche e private, altre attrezzature sportive fondamentali per la formazione delle giovani generazioni; investire sulla riqualificazione del tessuto edilizio esistente, mediante apporti perequativi adeguati.
Questi, a nostro avviso, i capisaldi di una corretta pianificazione urbanistica.
A nostro avviso la Commissione che governa Battipaglia bene farebbe a riaprire l’iter procedimentale propedeutico per l’approvazione del P.U.C. ma a non adottare atti preliminari, lasciando questo onere al prossimo Sindaco, al prossimo Consiglio Comunale in una parola lasciando le scelte definitive alla Città di Battipaglia!
La materia urbanistica, proprio per le caratteristiche che abbiamo cercato di delineare, e proprio perchè destinata a condizionare la vita di una città per anni, non può essere avocata a sè da una gestione straordinaria del Comune, ma deve essere riconsegnata al dibattito della città stessa ed al libero, trasparente e democratico confronto delle forze che siedono in Consiglio Comunale.
Il Piano Urbanistico Comunale è un esclusivo strumento operativo che deve misurarsi come programma d’investimento equilibrato e collegato alle capacità finanziarie di spesa ed è per questo definito il PIANO del SINDACO.
Questo sostenemmo, soli ed inascoltati quando Santomauro e la maggioranza, con l’avallo compiacente di parte della opposizione, avviarono l’anomalo percorso del “laboratorio” nel chiuso delle stanze del potere, questo sosteniamo oggi allorquando la decisione della Commissione, ancora una volta ha dato ragione a quanto il nostro movimento andava sostenendo.
Battipaglia, 6 gennaio 2015
iniucismo ,piuttosto ch ecollaborativismo deleterio,mi è parso,dagli echi e dal vociare giuntimi
Buon lavoro,e massimo rispetto ed onestà verso la cittadinanza,specie quella più sofferente
Grande Cecilia , grande!!!! Ad averne una così anche a Eboli!!!! …. Mi sono convertito : Eboli frazione di Battipaglia , questa è la triste verità