La Lega gemella nasce tra vecchi rituali e riciclati: Moffa(An), Mannucci e Landolfi (Pdl), Orrù(Psda). La lista è lunga: da Casa Pound a ex Msi, alla galassia del nuovo Carroccio.
Per conquistare il Meridione, isole incluse, Salvini, accantonato l’indipendentismo, superati gli scandali, immette sul mercato elettorale il nuovo brand, confidando sulla capacità di attrarre consensi, evocando gli incubi bipartisan dell’Immigrazione, l’ Euro e la Banca Centrale Europea.
di Marco Naponiello
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Come sono lontani i tempi della Secessione, cari alla Lega Nord ante litteram degli anni ottanta, quando ancora si appellava Lega Lombarda, quella del Bossi, e del professore ideologo, per mancanza di prove, Miglio proseguiti nei decenni con altri famosi come Roma Ladrona o ancora simpaticamente etnografici della consociata Liga Veneta, Il Leun (leone di S. Marco) che se magna il terun, il “Dio” Po e le ampolle con l’acqua, rituali che sembrano prese dalle saghe fantasmagoriche di Tolkien, un vera e propria caricatura fatta politica.
Ad oggi la Lega capitanata dal secondo Matteo che da “lombardo” vuole anch’egli diventare “nazionale“, il Salvini, vede con sospetta simpatia le popolazione del centro – sud (Etruria e Ausonia secondo loro classificazione neo-geografiche) alle quali è pronta a rivolgere il verbo Leghista-Lepenista anti Europa e immigrazione, un canovaccio ripetuto che a quanto pare riscuote sempre un rispettabile ritorno elettorale.
Certo il giovane Segretario, fuori corso “storico” neanche a farlo apposta della facoltà di Storia alla Statale di Milano, (un inizio da “attacchino” elettorale, eletto la prima vola lui stesso ventuno anni fa) ha dovuto “attraversare il deserto”, una traversata purificatrice, abilmente comunicativa, che ha fatto obliare i vari scandali del partito, come i rimborsi facili degli eletti nelle regioni del Nord, gli investimenti in Tanzania, i diamanti di Belsito con annesse frequentazioni delle cosche calabresi, i (capricci pagati con danaro sempre del movimento, che poi sono rimborsi pubblici), del figlio del capo, “il Trota”, al secolo Renzo Bossi e la sue laura in Albania, le malversazioni della “strega“ Mauro, capofila del cerchio magico che aveva sino a due anni fa la reggenza del Movimento.
Un contenitore non ideologico, pratico vuol andare oltre la “linea gotica”, e lo fa con Matteo Salvini segretario che presenta il nuovo simbolo, un cerchio blu con la scritta bianco e gialla “Noi con Salvini” nel mezzo. Il segretario federale ha presentato alla Camera il progetto che vedrà il Carroccio e i “barbari sognanti” lontano da Milano, e superare definitivamente Forza Italia, dove un fiacco leader, Berlusconi, lo aveva definito: un ottimo centravanti ed io alle spalle a fare da regia, facendo imbufalire molti dei suoi parlamentari e la base elettorale, dato che in maniera implicita ammetteva un passaggio egemonico, in quel che fu il centro-destra della Seconda Repubblica. No euro e no immigrati sono i due mantra dell’altro Matteo, leader politico pop e presenzialista, in tv e sui socials, un leader ormai senza confini.
Era la scorsa estate l’idea di costruire un partito gemello per il centro sud, un parente povero per attirare lotti di scontenti meridionali dell’ex Pdl, come in parte è già avvenuto alle ultime europee, regionali. Ora, dopo aver quasi doppiato Forza Italia alle regionali in Emilia, le mire sono più ambiziose: edificare un partito di destra fortemente identitario su pochi punti, in grado nelle ambizioni di rappresentare la vera alternativa la Pd Di Renzi.
Un partito con pochi comandamenti: euroscetticismo, primo fra tutti la divisa unica, rom, migranti dall’ Africa, con annessi i solidi rapporti col Front National, Ukip e nel partito di Putin. Dietro questo vi è lo “Spin Doctor”, Luca Morisi, docente di filosofia informatica, che ha creato il modello vincente di Salvini e di questa Lega Nord-Sud 2.0, che è quello di realizzare una struttura agile, una nel centro sud, basata su una retorica ben consolidata al settentrione, che si basi prevalentemente sulla popolarità del leader e ben supportata dai media, mettendo in un cono di ombra i leader locali, divenuti solo meri portatori d’acqua, tutti esodati del centrodestra che vedono nella Lega una sorta di nuova primavera politica, saltando sul Carroccio del nuovo vincitore.
Dalle nostre parti, corre voce che sia pronto a dare la propria adesione anche Mario Landolfi, (Campania con Salvini, la lista futura) ex ministro delle Telecomunicazioni affiliato per un decennio, all’altro cerchio magico, quello del’Ex Presidente della Camera di Gianfranco Fini.
Ma all’ombra del Vesuvio, spinge anche Gianluca Cantalamessa, un passato missino e ora guida dell’associazione «Cambiamò», anche se indiscrezioni specificano che Salvini punterà soprattutto su Vincenzo Pepe, Docente universitario e presidente di Fare Ambiente, e possiamo giurarci che plotoni di neofiti fulminati da Alberto da Giussano, si prostreranno ai piedi del neo Duce padano.
Ritengo personalmente, che Salvini sia semplicemente un altro populista con lo spessore politico di un foglio di carta velina. Negli altri paesi civili,un partito che ha passato questi scandali sarebbe morto e sepolto, di qui la peculiarità italiana che basta raccontare una fiaba nuova, con un nuovo Principe azzurro, che subito segue i pifferai vecchi che li hanno portati alla malora.
Ma gli italiani che non brillano per impegnate letture e che hanno un basso tasso di scolarizzazione informatica rispetto agli altri Paesi UE, ed in oltre soffrono di una perenne mala-informazione manipolata e monopolizzata dal duo Rai-Set, gli daranno comunque abbastanza credito.
Del resto la Lega ha dimostrato negli anni completa disponibilità ad integrarsi nella casta, è un partito di destra con il populismo di sinistra, ha sempre puntato sul “carisma” del capo, caduto Bossi nel fango dello scandaloso cerchio magico e dei delfini “introtati”, ora ha trovato in Salvini un’altra luce acchiappa falene, mi auguro che la maturità della gente ridimensioni le sue ambizioni nonostante la complice benevolenza anche di tanta stampa.
Ma i tempi dei consuntivi si avvicinano, è quasi ufficiale e che si voterà il diciassette di Maggio, un Election Day, raggruppante le due tornate elettorali, Regionali e Comunali, chiamati alle urne quasi metà della popolazione della Penisola, solo allora vedremo quanto il nuovo corso del Segretario Salvini avrà raccolto al Sud e mantenuto nelle roccaforti del Nord, sino ad allora solo supposizioni di commentatori e liberi cittadini, non dimenticando quanto disse anni addietro un intellettuale di spessore come Umberto Eco: Cosa è il leghismo se non la storia di un movimento che non legge, e aggiungerei, nonostante la sua chiara vena razzista fa anche un po’ di patetica tenerezza, perché essendo neofita e ammassando anche, come in questo ultimo caso dei riciclati, vecchi ferri della Prima e Seconda Repubblica, sembra voler arraffare tutto rapidamente, perché sa che gli rimane poco tempo, mentre il vecchio democristiano aveva tempi lunghi, esso ha sempre l’impressione che finisca subito, quindi anela a portare via tutto! Il leghista ricorda la scena di Totò sul tavolo in Miseria e nobiltà: Mette anche spaghetti in tasca.
Napoli, 30 dicembre 2014
ottima e proficua idea
Sarei molto interessato invece da cittadino a sapere, oltre alle chiacchiere da Bar Sport, come si guadagna lo stipendio da parlamentare Europeo l’on. Salvini
Ormai siamo abituati a tutto. Le ‘facce da schiaffi’ di certi politicanti le conosciamo da tempo e non ci meraviglia di certo la loro mancanza di vergogna nel dire e affermare concetti e slogan che dopo qualche tempo dimenticano e rinnegano. Ora stiamo assistendo ad un altro paradosso tutto italiano.
Ma il masochismo di noi terroni èinfinito,secondo sondagio si spera inattendibile, nel Sud il 14% degli italiani voterebbe la Lega di Salvini,Renzi perde ancora terreno: il 50% degli italiani non è soddisfatto dalle sue misure contro “Mafia Capitale”
SALVINI, ricordati quanto ti DICO, se vuoi conquistare il SUD devi parlare chiaro e sapere quello che dici. Quello che dici deve essere REALIZZABILE. Non uscire con SPARATE sulle tasse al 15%, non è fattibile. Ci sono altri mezzi per pagare poco che i SUDISTI conoscono perchè ci VIVONO. MILIONI di persone del SUD lAVORANO all’Estero e se tu porti in questo, LURIDO PAESE il sistema sul quale i SUDISTI hanno LAVORATO, LAVORANO e COSTRUITO il LORO FUTURO, sarai VINCENTE.
Sono accattoni dellla politica che lucarno sulle paure del popolo e non sanno fare altro che dire no. Quelle poche iniziative che sfoderano sono balle o atteggiamenti qualunquisti e razzisti.
Ma veramente volete affidare l’italia a gente simile ?
Salvini se vuoi scoprire quanto ti vogliono bene al sud, fatti una passeggiata nei vicoli di Napoli cantando una delle tue canzonette!
primi stop interni a salvini:
l Presidente federale della Lega Nord Umberto Bossi non ha accettato l’apertura verso il sud da parte del segretario Matteo Salvini con l’idea di creare la Lega Sud. Dal palco della Berghem frecc, l’annuale festa del Carroccio a Bergamo, ha sfoderato il suo cavallo di battaglia al grido di “Padania libera” e ha dichiarato: “Salvini faccia il suo partito. Potevo andarmene tante volte e fondarne un altro, ma io resto con la Lega Nord”
Ricordiamoci invece che hanno Governato con Berlusconi
Maroni e Calderoli, (ministri con Berlusconi).
e Bossi ministro per le riforme istituzionali.
L’Italia non è mai stata cosi derisa e vilipesa,i peggiori personaggi dall’Unita D’Italia ad oggi.
Quando c’era Bossi,la Lega aveva la banca CrediEuronord, finita ingloriosamente come tutte le favole, compresa quella della Padania.governando con Berlusca tutti quegli anni, scandalo quote latte, il figlio somaro che si compra la laurea in albania e consigliere regionale guadagna 18,000 euro al mese ed e’ analfabeta. Veramente ha un bel coraggio questo residuo di monnezza. Puro folklore di paesino del nord. Qello che ce l’ha duro ma che si regge appena in piedi….Ma va la, va la.tu e il tuo partito omofobo e razzista composto da analfabeti analogici.
NON AVENDO FATTO DIGERIRE AL POPOLO MERIDIONALE BOSSI CI SI PROVA CON LA LOFT VERSION SALVINI.
NON AVENDO FATTO ATTUARE IL PROGRAMMA DI BERLUSCONI STANDO A DESTRA AL POPOLO DI SINISTRA, SI METTE RENZI AL POSTO SUO.
UNA POLITICA DI INFINGIMENTI ED INGANNI, DI PROVOCAZIONI E VACUI ANNUNCI,SIAMO PERSI!
L’ITALIA RASSOMIGLIERA’ PER SPEREQUAZIONI AD UN TRISTE ROMANZO DI DICKENS
Egregio On. Salvini, si ricorda che quando alle ultime elezioni europee si è recato oltre Tevere, e il Garigliano, lo hanno CACCIATO a calci o quasi?
Comunque il Sud ha la possibilità di riscattarsi e intraprendere la strada dello sviluppo solo se inizia a ragionare come area meridionale, come hanno fatto fin dal Medio Evo le Leghe anseatiche tedesche e quella padana del nordItalia.
Ora la Lega va nel meridione mandata sommessamente anche dai partiti di governo per raccogliere l’elettorato in dissenso con i partiti tradizionali PD e PDL. Una regione dove c’è una grande fetta di elettori disgustati che potrebbe votare il movimento 5stelle, un movimento che a differenza della lega, dopo le elezioni non farebbe patti con gli attuali partiti implicati negli scandali di corruzione, mentre viceversa, la lega non ha alcun problema ad allearsi. Quindi la Lega al mezzogiorno non è altro che spalla a PD e PDL per arrestare l’avanzata dei 5stelle. Una strategia che consentirebbe ai soliti noti di occupare le cariche istituzionali dopo il voto. Di conseguenza votare Salvini oggi, penso sia come chi votò Lega nel 1994, che sperava di votare il cambiamento che aveva avviato mai pulite, mentre invece con la Lega arrivò di peggio, sia come figure morali: “gli inquisiti si candidavano per avere l’immunità parlamentare”, sia come conti pubblici: “iniziarono spese folli e lavori mai terminati che dissanguarono le casse dello stato dando avvio al grande debito pubblico”.