Vincenzo Granato, referente dei Verdi di Fisciano, sulla cartellonistica a Baronissi, una vergogna. Lancusi da mesi danneggiata. No a cancellare Lancusi.
Interviene anche il responsabile provinciale dei VerdiFlavio Boccia: E’ vergognoso, martedì verrà presentata e discussa in Consiglio comunale a Fisciano il caso.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
FISCIANO – Oramai non è più un sospetto, ma bensì una certezza Lancusi viene sempre di più penalizzata, infatti oltre al commercio che oramai è inesistente, infatti molte attività storiche della zona hanno preferito investire nel comune di Baronissi gli eventi natalizi, tralasciando la frazione che per anni ha sostenuto strutturalmente ed economicamente queste attività.
Dopo questa vera e propria discriminazione adesso viene tolta anche la cartellonistica che indicava l’uscita autostradale di Lancusi a favore di Baronissi Nord, un altro affronto che la frazione di Fisciano non merita, sopratutto questo abbandono non la merita per le sue tradizioni, qui è stata creata la prima pistola, oltre ad avere tradizioni storiche per la lavorazione del rame ecc.
Sul caso interviene il referente dei Verdi Vincenzo Granato “questi atti di furbizia politica non fanno altro che dividere i territori, in un momento in cui ci sta bisogno di unione per stabilire politiche di sviluppo condivise, come Lancusi ha dimostrato nei confronti di Baronissi“
E’ intervenuto direttamente anche il referente provinciale dei Verdi Flavio Boccia: “sicuramente l’Anas se ha deciso in questo modo la cosa è inappellabile dal punto di vista normativo, ma dal punto di vista politica è una cosa grave, è visibile una politica che tende a limitare e danneggiare la frazione di Fisciano e questo è l’ultimo esempio, ci auguriamo che l’amministrazione di Baronissi sia così attenta anche a tutelare l’ambiente visti i numerosi problemi ancora sospesi, la nomina nei giorni passati di un referente dei Verdi sulla valle dell’Irno non è un caso“.
nessuna cosa avviene a capriccio,ma tutto a rasgione e prer necessità, dice Leucippo nel suo trattato Sulla mente Và sec a.C. ma sempre valido