Il capogruppo e segretario locale del circolo PD di Fisciano, Giovanni Scafuri interviene sulla “Vertenza Gori”.
Scafuri: La GORI sta letteralmente vessando i cittadini dell’ATO 3 con la richiesta di pagamento di bollette illegittime messe in campo da un Commissario straordinario (ex senatore PDL) Carlo Sarro, nominato da Caldoro e Romano.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
FISCIANO – Di seguito si riporta la nota stampa curata dal capogruppo della maggioranza PD e del locale circolo del Comune di Fisciano, Giovanni Scafuri, in merito alla vertenza Gori, che in questo ultimo periodo sta coinvolgendo addetti ai lavori e contribuenti sulla spinosa questione delle bollette “pazze” con la richiesta di pagamento delle cosiddette “partite pregresse ante 2012”.
“La reazione dell’Amministrazione di Mercato San Severino – Dichiara il capogruppo PD di Fisciano e segretario del locale Circolo, Giovanni Scafuri – rispetto al Convegno sulla GORI tenuta giovedì 11 u.s. sembra strumentale e fuorviante tesa a nascondere le responsabilità del Presidente della Giunta Regionale, Stefano Caldoro e del suo assessore all’ambiente Giovanni Romano anche Sindaco di Mercato San Severino.
La GORI sta letteralmente vessando i cittadini dell’ATO 3 con la richiesta di pagamento di bollette illegittime messe in campo da un Commissario straordinario (ex senatore PDL) Carlo Sarro, nominato da Caldoro e Romano.
La stessa Giunta Regionale con le deliberazioni nn. 171 e 172 del 2013 ha messo in campo la “salva GORI” per alleggerire il debito della stessa di 282 milioni di euro regalandogli già 70 milioni dei contribuenti campani. Lo stesso Sarro ha adottato il 29.04.2013 una delibera aumentando la tariffa dell’acqua del 68% per il 2015.
Il Comune di Mercato San Severino in data 27.10.2012 attraverso l’assessore Eduardo Caliano, delegato dal Sindaco Romano contemporaneamente assessore regionale all’ambiente, ha votato insieme alla maggioranza del centro destra a favore del recupero delle perdite societarie c.d. “partite pregresse”.
Il Comune di Fisciano – conclude l’Assessore Scafuri – era assente a tale delibera ed ha impugnato davanti al TAR tale decisione, a tutela degli utenti. Sulla scorta di tali penalizzanti decisioni verso l’utente, ha dato vita insieme ad altri 5 Comuni alla rete dei sindaci per l’acqua pubblica. Oggi i sindaci sono diventati 30. Mercato San Severino è contro la rete.
Il Partito Democratico continuerà la battaglia per assicurare che tale bene primario torni ad essere gestito dalle Pubbliche Istituzioni sciolte dall’assessore regionale Romano, così come il popolo italiano, a stragrande maggioranza con referendum del 12 e 13 giugno 2011 ha deciso”.
Fisciano, 19 dicembre 2014