Al giornalista Vincenzo Rubano di Marina di Camerota il premio “Giuseppe Ripa 2014” per l’impegno giornalistico a favore della giustizia e della pace.
Premiati a Lustra anche i giornalisti Roberto Fronzuti, Bianca Fasano, Mariapia Mercurio, Eugenio Verdini, Antonella Citro e Marcello Federico. Premio speciale per i suoi cinquant’anni di giornalismo a Mario Garofalo.
di Vincenzo Di Santo
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
LUSTRA (SA) – La cerimonia di premiazione si è tenuta, domenica sera, nel convento monumentale di “San Francesco” a Lustra. Vincenzo Rubano, giornalista professionista, ha iniziato la sua carriera con la collaborazione al quotidiano di Salerno e provincia “La Città” per il quale cura la cronaca nera e giudiziaria dal cilento; scrive anche per il quotidiano “la repubblica” ed è collaboratore di numerose riviste nazionali.
Come giornalista “embedded” ha partecipato a missioni militari in Kosovo, Libano e Afghanistan, scrivendo numerosi reportage. Dal 2012 collabora con il programma televisivo mediaset “striscia la notizia” e nel mese di aprile 2014 ha scritto il libro “Soldati di pace” edito da Guida editori con la prefazione di Toni Capuozzo. Attualmente è consigliere della fondazione di recupero minorile ‘a voce d’è creature” con sede a Napoli, in un bene confiscato alla camorra. Nel 2012 ha ricevuto il premio “Napoli cultural classic 2012” quale migliore giornalista professionista giovane e nel 2013 il premio “Giuseppe Rocco Favale 2013” per informazione e attualità.
“Un riconoscimento che dedicò alla sua famiglia e alla meravigliosa terra del cilento – ha dichiarato il giornalista che ha anche anticipato la sua prossima missione in libano. – Partirò tra qualche giorno, trascorrerò il Santo Natale al fronte – ha raccontato Rubano – al fianco dei soldati Italiani ed in particolare del reggimento cavalleggeri guide di Salerno”.
Premiati a Lustra anche i giornalisti Roberto Fronzuti, Bianca Fasano, Mariapia Mercurio, Eugenio Verdini, Antonella Citro e Marcello Federico. Premio speciale per i suoi cinquant’anni di giornalismo a Mario Garofalo. L’evento è stato organizzato dalla pro-loco di San Martino Cilento presieduta da Carmine Niglio che ha presentato la serata insieme alla bellissima Anna Ciao.
Ma chi era Giuseppe Ripa?
Giuseppe Ripa nasce a Prepezzano, nel Picentino, il 3 febbraio 1923, all’età di 12 anni si trasferì con la sua famiglia a San Marco di Castellabate, in quella che lui chiamava “la costa virgiliana”, per restarvi per sempre e iniziare la sua lunga carriera di corrispondente e giornalista.
Dopo una frenetica vita, tutta dedicata al giornalismo, finisce la sua esistenza terrena dopo lunga malattia, il 2 gennaio 2005, nella clinica Cobellis di Vallo della Lucania, dove durante l’ultimo anno di vita era ricorso per sottoporsi a particolari cure mediche.
Ripa, da tutti conosciuto come il giornalista decano del cilento, è stato il precursore del giornalismo “epico” e per, oltre 54 anni, ha fatto di questo impegno di poeta e pubblicista l’attività primaria, diventando apprezzato corrispondente in tantissime testate fra cui: il mattino ed il giornale di via nardones.
Nel 1953 fu a San Paolo del Brasile attivo collaboratore della testata fanfulla, poi tornato in Italia continuò la sua lunga militanza fra le colonne di tante altre gloriose testate. Apprezzato corrispondente de “il tempo” di Roma, continuò con il quotidiano, corriere della nazione, nel 1964 fu attivo fondatore de la rivolta del cilento, poi corrispondente dell’ansa per oltre un decennio.
Nel 1968, scrisse 144 profili contenuti nel libro i seminatori del cilento edito dalla fondazione ebe. Nel 1979 curò i notiziari per telelibera Battipaglia e nel 1983 continuò con teleagropoli. la sua intensa collaborazione al roma dal 1960 al 1975 fu significativa e fra le importanti penne della nota testata si completa la formazione del suo stile, e poi ancora il giornale di Napoli, l’appennino, cronache del mezzogiorno ed altre testate del salernitano che si contendevano i suoi pezzi. Per anni ha collaborato attivamente con “il salernitano”, dove era stimato per il suo stile, ed ancora con il mensile albatros.
In questi lunghi anni di attività frenetica ha collaborato attivamente con le seguenti testate: il crotonese, cilento domani, lo spigolo, tirreno sera, giornale sud, la voce di salerno, il meridionale, agire, l’appennino nuovo, l’appennino centro sud, il pungolo, espresso sud, il quadrante della scuola, nuovo sud, il grillo parlante di crotone, cilento nuovo, trentagiorni di torino, cronache cilentane ed il corriere meridionale.
Nel 1991 fondò il maestrale del sud, gloriosa testata a cui ripa teneva con particolare affetto e su cui tracciò reportage e profili di grande spessore. successivamente fondò il meridiano, che curò fino al natale precedente la scomparsa, nell’ottobre 2002, avendo certezza del suo male, capì che il suo immenso patrimonio di scritti giornalistici non doveva essere disperso e volle affidarlo con piacere a don Luigi Orlotti.
Vincenzo Di Santo
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