La rosa si stringe e tra Vecchio e Busillo, compare dalla società civile Gaetano Aita. E Rosania propone alleanze trasversali
Di Benedetto apre la campagna elettorale e ospita tutti nella sua manifestazione.
EBOLI – 23 novembre 09 – Il tempo passa è non si arriva ancora ad una decisione. Mancano pochi mesi alle prossime elezioni Amministrative del marzo 2010 e tutto lascia pensare che si arriverà all’ultimo giorno utile, per conoscere quale sarà il candidato che si contrapporrà agli altri della sinistra.
Gli incontri si susseguono con regolarità senza concludere niente. “L’importante è che si discuta, non era mai successo. Non si era mai verificato che attorno ad un tavolo sedessero tante persone per discutere il futuro del paese” – dice Vito Busillo uno dei probabili candidati, espressione del PdL. Sarà pure positivo, ma intorno a quel tavolo per il momento siedono persone che si “annusano”, si “marcano” per dirlo in senso calcistico, poiché tutti saranno pure interessati al bene del paese, ma sono tutti interessati alla candidatura, ma se non si arriva a nessuna conclusione si corre il rischio di costituire un “parlatoio” dove si pratica solo l’esercizio del vaniloquio.
In effetti, tolta la lunga fase iniziale, quella che non vedeva nessuno dei candidati in pectore, posizionati tutti sul filo di lana, prevalere sugli altri, al momento sembra che si siano smosse le acque, si è passati ad una sorte di “scrematura”, e così, ad Antonio Corsetto, Cosimo Pio Di Benedetto, Fausto Vecchio, Bruno Grimaldi, Vito Busillo, sono rimasti in gara solo Busillo e Vecchio.
La decisione pare sia seguita agli incontri avuti anche alla presenza di Antonio Mauro Russo, coordinatore provinciale, Antonio Lubritto, consigliere provinciale, e il senatore Giancarlo Lehner, i quali dopo aver ascoltato le varie “campane” pare abbiano imposto una accelerazione ai lavori. In soldoni avrebbero detto: di ridurre il numero dei candidati; di indicarne anche uno proveniente dalla così detta società civile; di ridurre il tutto ad una terna.
Questa nuova condizione, apparsa come un vero e proprio diktat è servita in qualche modo a sbloccare le cose, specie quando in un incontro venne fuori il nome del giovane Avvocato ebolitano Gaetano Aita. All’improvviso tutto è cambiato, il “tavolo permanente” alla fine di una discussione molto concitata riesce a trovare un accordo: ecco che la rosa rimane con due petali: Vecchio e Busillo, ma non tutti sono d’accordo.
Una decisione che ha innescato in qualche modo altre reazioni, fino a rompere quel famoso tavolo. Infatti il Consigliere Comunale Cosimo Pio Di Benedetto avrebbe abbandonato la riunione e per tutta risposta, sciogliendo ogni riserva, ha convocato una pubblica manifestazione con il suo partito, il Nuovo PSI. Praticamente si è candidato, extra coalizione, a Sindaco. Un vero e proprio allungo che non lascia spazi ad interpretazioni, è lo stesso Di Benedetto a confermarlo – “Mentre si discute e si discute, io voglio parlare di politica e dei problemi della città. Mi voglio confrontare con gli altri e voglio uscire fuori dalle stanze. Poi quando hanno finito di discutere ci confronteremo e troveremo una sintesi” – Una posizione quella di Di Benedetto, che vuole denunciare in qualche modo il difetto originario del Centro-destra, cioè quello che non riesce mai a risolvere i suoi problemi a livello locale, aspettando che si decida altrove ed aspettando si decida sulle teste di tutti ogni cosa.
Poteva essere qualche cosa di diverso l’incontro di oggi nell’auditorium S. Bartolomeo. In effetti Di Benedetto ha reso pubblica la sua posizione e di fatto si è candidato a Sindaco con l’avallo di Antonio Fasolino, Vice Coordinatore Provinciale del PdL, in aperta divergenza rispetto al Centro-destra e al PdL.
Intanto, quel tavolo si è rotto: quella candidatura di Aita proveniente dalla società civile è stata bocciata “per lesa maestà” dei maggiorenti; Cosimo Pio Di Benedetto si discosta e rilancia al rialzo; L’Onorevole Franco Cardiello in attesa di un suo probabile ingresso a Palazzo Madama se Raffaele Calabrò o Pasquale Viespoli saranno i candidati a Governatore della Campania, si “esercita” e vuole candidarsi a Sindaco, anche lui in autonomia dal resto del Centro-destra; Fausto Vecchio preferisce il riserbo; Vito Busillo si prodiga nelle frequentazioni “provinciali”.
Insomma non si riesce ad approfittare della difficoltà del Centro-sinistra estremamente diviso e litigioso, che al momento fa registrare le Candidature di Massimo Cariello e Gerardo Rosania, delle così dette sinistre alternative e quella del Sindaco uscente Martino Melchionda appena un po’ più forte, a seguito della raggiunta unità interna al suo partito, che comunque non lo mette a riparo da ulteriori sorprese che potrebbero venire dai contiani.
Un Centro-destra impantanato, incapace di darsi una strategia e di convincere quella parte dei cittadini che vorrebbero cambiare, ma che non ritengono che l’attuale classe dirigente di centro-destra è all’altezza del compito, anche alla luce degli ultimi avvenimenti politici, quando un “pattuglione” variegato giunse in soccorso dell’Amministrazione Melchionda, palesemente in difficoltà. Un Centro-destra che non convince. In questa occasione, invece di trovare un Sindaco per tutti si trova ad avere tutti sindaci.
Dalla manifestazione di Di Benedetto è venuta fuori, ancora più forte, questa difficoltà, che sembrerebbe strutturale e che non fa emergere una classe dirigente matura. Dopo anni di opposizione non viene fuori un programma e non viene fuori nessun elemento di novità anche rispetto alle politiche dell’Amministrazione Rosania1^ e 2^, e Melchionda.
14 anni di amministrazione di sinistra e ancora si assiste ad un dibattito che vede il Centro-destra avvitato su se stesso, improvvisato, incapace di reagire ed avere uno scatto di orgoglio. Dopo 14 anni si fanno cogliere ancora “impreparati” e non è venuto fuori niente di nuovo dalla maggior parte degli intervenuti: Vecchio, Busillo, Grimaldi, Vincenzo Ippolito. Francesco Gaudieri, invece, ha colto e sottolineato l’impreparazione, mentre il vero elemento di novità, manco a dirlo, è venuto proprio da Gerardo Rosania, che ha dato il suo contributo all’incontro.
Pur non centrando il tema che sarebbe dovuto essere “l’alternativa alla sinistra”, a Di Benedetto va almeno il merito di aver portato fuori dalla “stanza” un Pdl sonnacchioso e impantanato, ma la presenza di Rosania ha per certi versi concentrato le attenzioni sulle sue riflessioni, intorno alle quali si aprirà sicuramente un dibattito per approfondirle.
In sostanza Rosania vuole far emergere, che le municipalità non vanno più amministrate da blocchi contrapposti, ma vanno amministrate da movimenti trasversali, perchè trasversali sono i bisogni e trasversali devono essere le risposte. Una teoria interessante che aggiunge carne al fuoco, ma anche molto fumo. Nel fumo non si riescono a vedere bene le cose e si rischia di fare scelte diverse e sbagliate che in questi momenti di grande confusione non fanno per niente bene.
Per “Gianfranchino”.
Se è un giovane, perdono le sue accuse e chiedo scusa per la mia eccessiva foga nel risponderle. Lei, però, unitamente ad altri, dopo i miei commenti che non offendono alcun soggetto, si è lanciato, resta in mano, contro di me e la mia famiglia, non conoscendomi e non conoscendo i fatti ed i misfatti ed i malfattori. Resti pure, solo così avrà modo di conoscermi meglio, dibattendo cose serie che investono il furo dei gionani Ebolitani. Un giorno, spero non lontano, Le farò omaggio delle mie “Lettere di un Perseguitato”, rilegate in libricino e dedicato ai Giovani.
La saluto cordialmente.
NON E’ MIO INTENDIMENTO OFFENDERE ALCUNO, SE E’ CAPITATO CHIEDO SOMMESSAMENTE SCUSA!