Anna Petrone (PD): “Ennesimo flop della Maggioranza Caldoro. Salta la legge sulla Cooperazione Sociale”, la maggioranza diserta.
Ancora un rinvio per una Legge sulla Cooperazione sociale in Campania che si attende da 23 anni, unica Regione d’Italia ancora sprovvista. Necessaria a restituire trasparenza e legittimità ad un settore facile bersaglio di interessi diversi da quelli del bene comune.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Mancanza del numero legale in Consiglio regionale, a causa della maggioranza che è letteralmente sparita ed ennesimo, ingiustificato rinvio dell’approvazione della legge sulla cooperazione sociale che la Campania attende da ben 23 anni, unica regione in Italia a non aver ottemperato agli obblighi della L. n. 381/91. Al momento della discussione in aula, erano assenti pure l’assessore al ramo ed il presidente della Commissione che ha licenziato il testo, proprio nel giorno in cui all’ordine del giorno c’era l’agognata norma.
“Io – dice la Consigliera regionale Anna Petrone del Gruppo regionale del Partito Democratico – che insieme alla mia collega Angela Cortese, siamo le firmatarie della proposta di legge, ho sollecitato per sottolineare l’importanza dell’adozione di questo atto dovuto sia sul piano giuridico, che etico, morale e politico. La legge, infatti, è quanto mai necessaria per restituire trasparenza e legittimità ad un settore facile bersaglio di interessi diversi da quelli del bene comune”.
Ancora, dunque, un segnale di quanto stanno a cuore di questa Amministrazione e della sua maggioranza le politiche sociali dopo i tagli di bilancio, lo spreco dei fondi europei. A tutto questo, dobbiamo aggiungere anche la non volontà di regolamentare un settore fondamentale per la qualità della vita dei cittadini di questa regione.
Ci si domanda, a questo punto: ”Quali priorità stanno nell’agenda politica di questa amministrazione regionale? Se non gli interessi delle persone più fragili? Insieme all’Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI) Campania Settore sociale – conclude la Petrone – vigilerò attentamente e lotterò affinché si possa dare dignità ad un modello cooperativo che, da sempre, costituisce il pilastro principale del welfare regionale”.
Napoli, 12 novembre 2014
il modo più vile,far mancare il numero legale.Vergogna !