“Un aiuto alla terza età”, il Progetto per il Servizio Civile, presentato dal Comune di Eboli è in attesa di valutazione.
A confermarlo sono: L’ex Assessore Annarita Bruno fornendo precisazioni tecniche e politiche; E la Commissaria Prefettizia Vincenza Filippi con una nota istituzionale, precisa ed inequivocabile.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Questa è una Città dove il caos regna sovrano e come se non bastasse si continua a guardare al dito e non la Luna, tranne che quel dito non sta nella “marmellata” e allora ne sa più di ogni altro. Ma a giudicare da quanto spesso accade e si racconta sembra vi sia una propensione a complicare le cose, e questa vicenda sembra proprio trattare uno di quei casi di “confusione guidata“, che non favorisce affatto le questioni più importanti ma aggiunge appunto condìfusione a confusione, finendo per mettere insieme fatti irrilevanti, non veri, verità e mezze verità, e fatti al contrario importanti e inquietanti, mescolando valutazioni e giudizi.
“In merito ad un articolo pubblicato ieri su un quotidiano locale, dal titolo “Fondi Servizio Civile – Il Comune escluso – In fumo sessanta posti”, – fa sapere in una nota il Commissario Prefettizio Vincenza Filippi – si precisa che con deliberazione della Giunta Comunale n. 288 del 21/07/2014, il Comune di Eboli ha deciso di partecipare all’avviso emanato il 17/06/2014 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, concernente, tra l’altro, la presentazione di progetti per l’impiego di volontari in servizio civile e presentato un progetto nel settore di intervento di assistenza agli anziani per l’anno 2014, in coprogettazione con i Comuni di Altavilla Silentina, Postiglione, Serre e Sicignano degli Alburni.
Il progetto, dal titolo “Un aiuto alla terza età”, – prosegue la nota del Commissario Filippi – prevede complessivamente l’impiego di 49 giovani in attività di volontariato. Si è in attesa di conoscere l’esito della valutazione, dal momento che non è stata ancora pubblicata la relativa graduatoria.
Si aggiunge – conclude il comunicato del Commissario Prefettizio Vincenza Filippi – che con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 46/G del 24 novembre 2014 è stata approvata l’adesione del Comune di Eboli al programma regionale “Garanzia Giovani Campania”, per favorire l’avvicinamento dei giovani, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, al mercato del lavoro, mediante l’orientamento, la formazione e l’inserimento al lavoro, e l’attivazione di tirocini formativi, nella misura di n. 23 unità, da distribuire nelle varie aree di attività all’interno dell’Ente”.
Appresa la notizia di stampa anche l’ex Assessore ai servizi Sociali Annarita Bruno è costretta a replicare, e lo fa con una nota che non è dissimile da quella del Commissario prefettizio, se non su valutazioni politiche rispetto ai ruoli che i vari soggetti hanno nella vicenda.
“Apprendo con stupore da quanto riportato dalla stampa, – si legge nella nota dell’ex Assessore Bruno – nel quale denuncia la perdita di un’occasione per Eboli ed i suoi giovani, dando per certo che sia venuta meno ogni speranza di finanziamento del progetto presentato per il Bando Servizio civile nazionale dal Comune di Eboli, con una velata attribuzione di responsabilità per chi ha predisposto tutta l’attività per partecipare al bando stesso.
E’ inesatto quanto dichiarato ed è stato imprudente da parte di chicchessia esprimersi senza cognizione di causa.
Certamente del diffondere una notizia, anticipandone l’esito, è sfuggito che il bando suddetto prevedeva la possibilità di presentare sia progetti di servizio civile nazionale sia dei progetti di servizio civile nazionale per l’attuazione del programma “GARANZIA GIOVANI”.
Ed invero – aggiunge Annarita Bruno – il Comune di Eboli, insieme ad altri enti locali, partecipava al bando del servizio civile nazionale. A seguito dell’approvazione di una delibera di giunta comunale, votata su richiesta dell’assessore alle Politiche sociali, si è deciso di presentare, “in coprogettazione con i Comuni di Altavilla Silentina, Oliveto Citra, Postiglione, Serre e Sicignano degli Alburni un progetto di servizio civile nel settore di intervento assistenza agli anziani, mediante l’acquisizione dei sistemi di progettazione, di selezione, di monitoraggio e valutazione da parte dell’Associazione Onlus “Solidarietà e Sviluppo”, Ente accreditato per l’iscrizione alla prima classe dell’Albo nazionale degli enti di Servizio civile.
Ed invero è il caso di ricordare – prosegue la Bruno – che la Regione non ha ancora pubblicato alcuna graduatoria di approvazione dei progetti di servizio civile nazionale, limitandosi a valutare solo i secondi, ovvero quelli di attuazione del programma “garanzia giovani”, che riceveranno il finanziamento dei fondi europei.
In ogni caso il progetto, una volta approvato, determinerebbe un’opportunità occupazionale per 20 giovani ed all’uopo venivano previsti nell’allora redigendo bilancio 9.800,00 euro, circa 450,00 euro di retribuzione per ogni giovane.
Ciò dimostra un chiaro indirizzo politico della giunta Melchionda che, mettendo in campo il massimo delle risorse economiche mediante il proprio cofinanziamento, ha avuto come massima aspirazione l’approvazione del progetto ed il finanziamento dello stesso, con lo scopo di selezionare il numero massimo di unità da poter prevedere.
Ragion per cui – precisa e conclude l’ex Assessore della Giunta Melchionda Annarita Bruno – oggi è prematuro asserire alcunché in merito, al massimo è doveroso sottolineare ancora una volta quanto i ritardi della Regione incidano negativamente sui nostri cittadini, che pieni di aspettative sono condizionati dai lenti e farraginosi processi burocratici. Crea sconforto constatare che nella maggior parte dei casi si favorisce un disorientamento,con dichiarazioni frammentarie e non veritiere,da parte di chi al contrario avrebbe l’onere di diffondere informazioni esatte e verificate.
In relazione alla notizia di stampa e alla successiva smentita tecnica e politica dell’ex Assessore Bruno, istituzionale, precisa ed inequivocabile, da parte del Commissario Filippi, resta da sapere dove si è attinta la notizia e naturalemente perché si è divulgata, e quali siano gli interessi che animano chi veicola determinate informazioni. Ancora più grave sarebbe l’anticipazione di una notizia ancor prima che gli organi ufficiali deputati alla erogazione dei finanziamenti abbiano preso una decisione e l’abbiano resa ufficiale, condizione che prefigurerebbe una grave violazione istituzionale e un pre-giudizio volto solo ad orientare diversamente fondi, che al contrario, vengono erogati ad adesione di progetti mirati sempre che ricadono le circostanze.
Se solo in questo momento ci si concentrasse a comprendere quali siano stati i motivi reali per i quali: E’ stato sciolto il Consiglio Comunale; O quelli altrettanto reali che risiedono nel tentativo di depotenziare fino a rendere inutili gli Ospedali della Valle del Sele, primo fra tutti l’Ospedale di Eboli, non osservando i parametri dettati da precise leggi e decreti; Se solo si pensasse a concentrarsi perché mai siamo così sfigati da avere una Regione ultima in tutti i rating valutativi nazionali e internazionali, e che si permette il lusso di restituire all’Europa fondi per 6 miliardi di euro impegnandone solo 1,8, evidentemente con il criterio che ispira la felicità di chi fa veicolare certe notizie; Se si pensasse solo che dal mese di Settembre l’ASL di Squillante e la Regione campania con il Governatore Caldoro fanno pagare a pensionati, anziani, malati gravi e oncologici tutti i servizi sanitari, mentre ingozzano i medici che con il “sistema scandalo” ALPI arrivano a percepire fino a 350.000 euro all’anno,; allora si comprende come sia perduto questo Paese e come insieme al Paese sia perduta questa classe politica che di volta in volta si vorrebbe accingere a diventare dirigente.
Va ricordato comunque e sempre che la perdita di un finanziamento, tra l’altro non risoilutivo di tante problematiche che attendono al mondo degli anziani, dei giovani, dei bisognosi o delle persone diversamente abili, non può essere mai un motivo di gioia, semmai di rammarico per non aver fatto di più indipendentemente dal ruolo che si svolge.
Questo è quello che accade, come si dice delle nostre parti ma operando una debita trasformazione per non apparire volgari, e accade quando la “Farfalla va a finire in mano ai ragazzini“.
Eboli, 5 dicembre 2014