Zara riparte da Battipaglia, si ricandida alla Regione con la Lista Caldoro, archivia Cirielli, lancia la “rete” e preannuncia la “rivoluzione” e isacrifici.
Ecco la nuova “primavera” di Zara che si propone “tutore” di Battipaglia e della Piana del Sele: “Gli obiettivi che mi ero proposto li ho raggiunti, ho sostenuto lealmente Caldoro e riscattato un territorio che altri avevano a più riprese mortificato“.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Nella stanca politica battipagliese dove i Partiti sembrano si siano nascosti quasi a far dimenticare ai cittadini i danni che hanno procurato in tutti questi anni, basta pensare solo ai 6 commissariamenti degli ultimi 20 anni, e tutti i riflessi negativi di quelle gestioni tecniche rallentando le potenzialità della Città, per finire al più cocente di tutti quello della terna commissariale a seguito dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche, preceduta da una scialba gestione commissariale Ruffo, tutte circostanza che hanno finito di mettere a tappeto ogni possibile sforzo di ripresa.
Ma sebbene il momento politico non è dei migliori la politica non va in ferie, i Partiti ci sono ancora anche se non sono quelli di una volta, le Città, le Regioni, il Paese e anche le Province, che hanno solo fatto finta di eliminarle e con quella finta hanno solo tolto a noi il diritto di voto, devono essere amministrate e governate e sulla base di questo, guardando alla tornata elettorale di primavera, la più vicina ecco che il primo a muovere le acque è l’inossidabile Fernando Zara, più volte Sindaco di battipaglia, Consigliere e Presidente della Provincia di Salerno, Consigliere Regionele “supplente” in sostituzione dell’ex Sindaco di pagani Enrico Gambino.
Fernando Zara di primavere se ne intende. Si ricorderà come in quelle primavere lui a Battipaglia, Gerardo Rosania a Eboli, queste due Città, vicine e sorelle, ma lontane e agli opposti anche per orientamenti politici, martopriate dalle peggiori classi dirigenti che potevano capitarci, ruppero gli argini di quelle dighe che volevano il dominio assoluto dei partiti di allora la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano, il Partito Comunista Italiano, i primi due con calibri come Ciriaco De Mita, Paolo Del Mese, Carmelo Conte, il secondo con il suo grigio apparato, purtroppo ancora sopravvisuto e sebbene minoritario è ancora operante e prevalente in alcuni partiti di oggi come il PD.
Primavere diverse quelle che rappresentavano Zara e Rosania, agli opposti politicamente come i colori che rappresentavano: il “nero” e il “rosso“; primavere che rappresentarono un elemento di assoluta novità per il momento, novità e rottura con gli schemi tradizionali, escludendo ogni valutazione politica di entrambe quelle “primavere” che accomuna le due Città manco a farlo a posta giunte insieme al “tramonto” con due gestioni commissariali.
Ciò premesso e ricordando che i due personaggi politici proprio per le le loro rappresentazioni sono difficili a gestirsi e per questo ingombranti, tanto che a distanza di più di 20 anni entrambi ancora si ripropongono ed entrambi rilanciano le loro “nuove Primavere“, e se la natura ciclicamente ci ripropone i cicli stagionali perché non potrebbero anche loro e Zara in particolare per Battipaglia continuare a riproporsi? Si dice: si cambia tutto per non cambiare nulla. E anche se è possibile non è certo un elemento di novità anche se pure per le novità sappiamo benissimo come si sono presentate.
E così Ferando Zara, scioglie la riserva e in una conferenza stampa appositamente convocata, rompe gli indugi e si offre alla Città. Lo fa ponendosi a tutela della Piana del Sele, ricordando di averlo fatto da Consigliere Regionale ascoltando e supportando e proponendo iniziative e azioni concrete per l’agricoltori e le Aziende Agricole. Propone, anche se non indica come magari pensando di imitare Junker, per il rilancio dell’economia una “Zona Franca” individuandola nella Zona Industriale, nella quale possano liberamente circolare merci e affari per sottrarle all’economia asfittica e alle spinte negative delle tasse, vero freno dei ogni ripresa.
Pur apprezzandone il lavoro, non manca il richiamo alla terna Commissariale governativa con “pensino a convocare i parroci e le vere forze sociali, per avere il polso della situazione. Devono programmare 2014- 2017. Si devono aprire alla città e non alle Associazzioni posticce“. Zara incalza: “Lo scopo dell’ incontro è quello di creare una rete cittadina a sostegno del centrodestra e a sostegno di Zara candidato del territorio. Questo – prosegue Zara incalzato dalle domande che chiedono un chiarimento sulle su una sua possibile candidatura a Sindaco di Battipaglia aggiunge – non significa escludere anche un mio impegno come Candidato Sindaco. Vogliamo far riflettere ecco la rete uomini che costituiscono i punti cardini di questa rete. Bisogna dare speranza a questa città. – e ipotizzando una sua elezione alla Regione o a capo della Città precisa – “Quando si vince si governa e se si governa lo si fa insieme agli altri ognuno per la sua parte. I bubbone sono esclusi dalla “rete”.
Insieme a lui seduti al tavolo siedono il giovane Nicola Paternostro e il manager-imprenditore Antonio Sagarese e l’addetta stampa Adriana Esposito che ascoltano un Zara a tutto campo che si offre ancora una volta alla sua Città, spiegando anche quali siano stati i motivi che lo hanno portato ad allontanarsi dal suo Partito Fratelli d’Italia e dal suo leader di riferimento Edmondo Cirielli: “Cirielli ha rotto la coalizioni, ha esasperato gli alleati, ha distrutto il territorio con i suoi uomini come per la vicenda della Sanità e degli Ospedali di Eboli, Battipaglia ed Agropoli. – Continua Zara ricordando come pubblicamente in passato, aveva posto la sua permanenza in quel Partito subordinandola alle vicende dell’Ospedale – “Uno dei motivi di rottura è stato innanzitutto per le politiche messe in campo dal pessimo Direttore generale Antonio Squillante, che evidentemente aveva altri obiettivi e non la salute dei cittadini, – e aggiunge – Se certe cose non si sanno fare si procurano solo danni, per esempio su Agropoli avevo proposto una riconversione affidando ai privati come è stato fatto nella regione Lazio, per realizzare un Centro Polidiagnostico che con carte alla mano riduceva i costi delle prestazioni del 50%. Ma ho parlato con il muro. Così come non c’é stato niente da fare fino a questo momento ripsetto al depotenziamento degli Ospedali di Eboli e di battipaglia, uniti nel loro destino e per i quali si immaginava la realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, ostacolata a più mani. Altro che 300 milioni per la sua realizzazione mettendo sul mercato privato le due strutture esistenti.”
Insomma Zara ricorda come nei suoi ruoli politici e amministrativi da Presidente del Consiglio Provinciale e da Consigliere Regionale si è adoperato per il suo elettorato e per le nostre aree e porta ad esempio il pagamento di tutti i crediti delle imprese e riesumando il Polo Agroalimentare nella Piana del Sele per la realizzazione di un Polo di eccellenza dei prodotti agricoli, che con una prima trance di finanziamento si avvia a giungere a conclusione almeno nella fase in cui partirà il Primo Lotto dopo aver firmato i vari protocolli e aggiunge soddisfatto: “Gli obiettivi che mi ero proposto li ho raggiunti e tra l’altro ho sostenuto lealmente Caldoro riscattato un territorio che altri avevano a più riprese mortificato“.
Ma in questi percorsi Zara non nega si debbano fare dei sacrifici ma che per rendere i sacrifici utili si deve difendere il territorio e si deve fare la “rivoluzione”, ovviamente precisando che bisogna andare oltre l’ordine naturale delle coseo magari quello chi gli altri pensano di decidere per noi altri. Zara a sostegno della sua candidatura e a quella del governatore uscente Stefano Caldoro precisa: “Se oggi non hai riferimenti regionali non si va da nessuna parte. Così come se si vuole investire nelle infrastrutture è necessario collegarsi con l’Europa e supportarle attraverso fondi europei“, come a dire che senza i collegamenti regionali, nazionali e europei non si va da nessuna parte, proprio tutto il contrario di quella “Primavera nera” della quale ne è stato interpetre e che invece si proponeva civicamente contro il sistema.
Per ora Zara si propone come “tutore” di Battipaglia e della Piana del Sele, lo vuole fare con una “Rete” di cittadini, escludendo come egli stesso ha detto “Il Bubbone, quelli che sono il male per la città“, Rilanciando una grande infrastruttura come il Polo Agroalimentare, proponendo una Zona Industriale franca, ponendosi come punto di riferimento del territorio e di Caldoro chiudendo al suo passato e a Cirielli, dimentica però di dire che a sostenere Caldoro c’é anche Cirielli e il suo Partito.
Appunto: Cambiare tutto per non cambiare nulla? E così ci avvieremo verso quest’altra primavera, sperando non ci sia una “gelata che ne distrugga le gemme, proprio come avvenne negli anni scorsi sia per Zara che per il suo omologo e all’opposto Rosania, lasciandoci un bel pò di deserto e zero classe dirigente.
Battipaglia, 9 novembre 2014
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