Mentre attraversiamo la più brutta, lunga e massacrante crisi economica, Valentina Bilous, Ucraina, sfida la crisi: Apre un Minimarket di prodotti provenienti dall’Est.
Valentina Bilous sfidando la crisi, e in perfetta controtendenza ha avuto l’idea e il coraggio di intraprendere un’attività in Eboli per commercializzare prodotti provenienti dall’Ucraina, Bulgaria, Romania, Polonia e dei paesi dell’ex URSS.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Mentre il Paese sta attraversando la più brutta, lunga e massacrante crisi economica che ha mai visto e che ha trascinato nella difficoltà grandi, medie e piccole aziende, travolto tutti i settori economici e ha messo in ginocchio le famiglie, aumentando vertiginosamente il divario tra ricchi e poveri e allargando sempre di più la platea dei poveri che si aggiungono a quelli ancora più poveri, cancellando del tutto la così detta media borghesia, ecco che arriva la coraggiosa iniziativa commerciale di Valentina Bilous in una Città come Eboli, che con la presenza nel suo territorio di due grandi Centri Commerciali come Le Bolle e l’Outlet Cilento Village, soffre come il resto del Paese di quella brutta e buia crisi economica che non si avvia a risoluzione.
Valentina Bilous sfidando la crisi, che non ha risparmiamo nessuno, e in perfetta controtendenza ha avuto l’idea e il coraggio di intraprendere un’attività in Eboli per commercializzare prodotti provenienti rigorosamente dall’Ucraina, ma anche dalla Bulgaria, Romania, Polonia e dei paesi dell’ex URSS, così come ha in mente di allargare l’offerta anche ai paesi del maghreb, dell’Africa, del Medio Oriente e dell’America latina.
Per il futuro Valentina pensa anche di aprire altre attività in provincia di Salerno, insomma nei suoi programmi c’è l’idea di realizzare Minimarket internazionali, pensando sicuramente alla crescente domanda che viene dai vari cittadini immigrati europei ed extraeuropei, ma anche per coprire quella globalità che ci rende curiosi e ci porta a gustare pietanze tipiche dei vari paesi del Mondo.
Valentina Bilous, appunto, viene dall’ Ucraina, solo due mesi fa per motivi urgentissimi si e’ dovuta recare nel suo Paese e li ha trovato la guerra, le sofferenze, un inferno non dissimile da quello che aveva lasciato circa 13 anni fa fatto di abbandono, arretratezza e miseria.
Valentina sa il rischio che corre abbracciando la strada del commercio, specie in un momento così difficile, ma sa bene che la sua attività non andrà per niente ad aggravare la crisi economica che passa in Città, semmai concorre con una buona dose di fiducia alla ripresa.
E proprio per queste considerazioni che si sente investita di responsabilità, ben oltre, quelle che già la prendono personalemente per la sua nuova attività e si racconta a POLITICAdeMENTE.
D – Da quanti anni sei in Italia?
R – Da 13 anni
D – Come ci sei arrivata?
R – Sono arrivata per caso e mi sono trovata bene.
D – Ti sei trovata bene al punto di restarci?
R- Si, perchè mi sono integrata, ho cercato il lavoro, non mi sono arroccata dietro le competenze acquisite nel mio Paese, ho studiato quì e dopo tanti sacrifici, ho pensato di aprire un’attività commerciale, anche per andare incontro alla richiesta da parte di un numero, sempre più elevato di miei connazionali, ma anche di altri Paesi, che spesso vogliono continuare ad assaporare i cibi e i prodotti dei propri paesi.
D- Per esempio?
R- Per esempio, alcune salse particolari o prodotti in scatola, o il pesce affumicato o in salamoia, o verdure preparate alla nostra maniera ma in scatola, la panna o lo yogurt naturale kefir, dolci particolari, condimenti vari che abitualmente usiamo, bevande varie, birre, vodka, vino, tutto rigorosamente proveniente dall’Ucraina, ma anche dalla Bulgaria, Romania, Polonia e dei paesi dell’ex URSS. Ho pensato, per il futuro di ampliate l’offerta anche ai paesi del maghreb e dell’Africa, del Medio Oriente e dell’America latina., cercando di coprire tutte le aree giografiche da cui provengono gli immigrati.
D – Quindi progetti ambiziosi per il futuro.
R – Queste sono le intenzioni, ovviamente c’è la metterò tutta sperando le cose vadano bene.
D – Ha trovato difficoltà per le autorizzazioni?
R – Non ho avuto nessuna difficoltà sia da parte dei tecnici che mi hanno seguito che le istituzioni che mi hanno dato le autorizzazioni.
D – Sei contenta, ti senti soddisfatta?
R – Si, molto, sono veramente soddisfatta.
D – Perchè?
R – Perchè ho realizzato il mio sogno. Ho rischiato, ma sono riuscita anche a realizzare i miei progetti.
D – Non si smette mai di sognare, ne ha altri, quale in particolare?
R – Innanzitutto la salute e la sicurezza economica, per me, la mia famiglia, i mmiei figli, i miei nipoti.
D – Quindi si lascia indietro insieme al passato anche le difficoltà e gli ostacoli?
R – Sono abituata ad andare avanti superando gli ostacoli con determinazine è stato sempre il principio sia quando stavo nel mio paese che da quando sto in Italia.
D – Ti senti un pò italiana dopo 13 anni?
R – Mi sono e mi sento perfettamente integrata e mi sento italiana a tutti gli effetti, sogno anche in italiano, addirittura quando vado nel mio paese, per quanto lo ami, e per come vivono i connazionali, mi arrabbio e mi rendo conto che non lo meritano, non mi ci ritrovo più e non vedo l’ora di tornare in Italia, ma sempre continuando a tenerlo nel cuore.
Gli sforzi di Valentina alla completa integrazione sono stati possibili, grazie al suo carattere aperto, gioviale, affettuoso e al suo straordinario spirito di adattamento, ma anche grazie all’accoglienza e all’affetto che ha ricevuto, e per questo aggiunge: “Non finirò mai di ringraziare tutti quelli che mi hanno accolta, aiutata, capita, incoraggiata, e mi hanno fatto sentire il loro calore. Tutti i miei amici di diverse nazionalità che mi sono stati sempre vicini, prima fra tutti la famiglia Lenza, alla quale sono particolarmente legata“.
E cosa possiamo aggiungere se non per dire: In bocca al lupo a Valentina; e a tutte quei cittadini comunitari o extracomunitari che si sono recati in Italia per cambiare vita e lasciarsi indietro i loro Paesi poveri, distrutti da guerre e sommosse civili, e magari in mano ai signori delle guerre.
Benvenuta a lei e agli altri che sono stati fortunati a trovare un lavoro, di quelli che ormai nessun italiano vuole fare più, ma soprattutto nell’affrontare la loro nuova vita hanno trovato persone che le hanno aiutate, mostrando tutta la generosità che sanno mettere in campo gli italiani, piuttosto che far prevalere la rabbia altri sbagliando alimentano fomentati anche da organizzazioni e Partiti che per buscarsi qualche voto, soffiano sul fuoco del bisogno e delle difficoltà degli italiani.
Un augurio particolare a Valentina per me è d’obbligo, lei è stata una mia alunna, ha frequentato le scuole serali, pur avendo le sue competenze specifiche conseguite in Ucraina, allora non riconosciute in Italia, è ha imparato la lingua italiana, la nostra storia e la nostra cultura, con impegno, serietà e dedizione, e chi ha il coraggio di dire che questa non è integrazione?
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Foto Gallery
Eboli, 1 dicembre 2014
Cortesemente, è possibile sapere dove è ubicato il negozio Nuovi sapori dall’est ad Eboli? Grazie.