Un Partito Democratico allo sbando e a ranghi sparsi per contendersi simbolo e macerie politiche lasciate da una classe dirigente sciagurata.
Si aprono le danze in un PD impraticabile. Gruppi interni in cerca di accrediti si confrontano a distanza: Cuomo alla Giudice; Melchionda all’Hotel Grazia. I riformisti avvertono sulle auticandidature. Sgroia attende tempi migliori. Tutti al capezzale di un Partito morto ma in attesa di spartirsi le spoglie.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Se gli ultimi giorni del mese di settembre sono stati straordinariamente decisivi al punto tale da segnare il destino della maggioranza a guida PD e con le dimissioni di 17 Consiglieri comunali 9 PD (4 Eboli Libera, 3 Riformisti del PD, 2 responsabili e rinnovatori del PD), 3 N.Psi, 2 FI, 1 FdI-An, 2 NCD, e la fine dell’Amministrazione Melchionda ed il successivo scioglimento del Consiglio Comunale con l’arrivo del Commissario prefettizio Vincenza Filippi, la fine del mese di ottobre non è da meno, nel momento in cui si assiste ad una corsa sconsiderata dei vari esponenti del Partito Democratico di Eboli e dei vari gruppi politici che a vario titolo si contendono il Simbolo e la paternità del “marchio” per modo da accreditarsi presso l’opinione pubblica come gli unici referenti del Partito di Renzi.
Hanno iniziato i Liberi e Riformisti che si richiamano all’ex Ministro Carmelo Conte con una serie di incontri, preceduti da una Conferenza stampa tenuta dal loro leader Conte che aveva il compito di spiegare con tre manifestazioni che si offriva, a loro dire, attraverso vari argomenti la base politica di una discussione a tutto campo per temtare di ricomporre un PD diviso in quattro gruppi. Come al solito i riformisti hanno esagerato e presentando il loro programma, stabilendo i tempi, indicando alcune questioni politiche da “cancellare” e nello stesso tempo da “attenzionare” dettando anche un’agenda al commissario Prefettizio Filippi, avevano praticamente fatto tutto lasciando agli altri solo l’opportunità di prendere o lasciare.
Ovviamente hanno lasciato, considerando le due manifestazioni che: sia il gruppo che si richiama all’ex Deputato Antonio Cuomo, già in rotta di collisione con il suo Partito e già candidato in pectore di un raggruppamento di quattro liste civiche ; e sia il gruppo dell’ex Sindaco Martino Melchionda, che al contrario tende a mantenere la piazza avendo mire diverse che spaziano dalla indicazione di un Candidato di stretta osservanza alla candidatura in una delle Liste che dovrebbe sostenere Vincenzo De Luca Candidato Governatore; hanno organizzato nella serata di domani, con tanto di manifesti, due distinte manifestazioni.
Cuomo incontra i suoi alle 18,30 nell’Aula Magna della Scuola V. Giudice lanciando la sua sfida con uno slogan ad effetto che recita “Ora basta, Eboli prima di tutto. Per restituire subito alla nostra Città dignità, solidarietà, sviluppo e benessere“.
Melchionda invece incontra i suoi alle 17.30 all’Hotel Grazia, ponendo in discussione un tema generico e senza particolare slancio propagandistico “Il PD di Eboli e la Piana del Sele“, con la partecipazione di una serie di “personalità” riconducibili al PD come Michele Figliulo, Enrico Coscioni, Anna Petrone, Antonio Valiante, Fulvio Bonavitacola, Tino Iannuzzi, Michele Ragosta, Simone Valiante, Martino Melchionda e Nicola Landolfi.
Se Cuomo affronta “l’estrema unzione” del PD da solo, Melchionda lo fa con una batteria da 90 e mettendoli tutti in quel manifesto, finalmente ci indica, fatta eccezione di qualcuno, quali siano i dirigenti di questo Partito, atteso che nessuno degli elettori se ne è mai accorto vi fossero e fisicamente e per impegno, nei giorni scorsi Conte con i suoi riformisti, è dovuto ricorrere ad una “delegazione straniera” del PD per accreditarsi come uno dei “sacerdoti untori” del feretro del Partito ebolitano, ma come al solito Conte non ha limiti, non si accontenta mai, e non è escluso che aspiri anche a fare il morto, pur di concentrare su di se l’attenzione e attribuirsi un ruolo che lo ha di fatto, ma che tutta quella allegra comitiva, al contrario, non gli riconosce.
Luca Sgroia invece, attende tempi migliori per affrontare la sua uscita pubblica, aspetta di assorbire il colpo ma anche di guardarsi intorno preoccupato come è di non ricadere in qualche altro “tranello” che di colpo lo ha escluso, almeno momentaneamente, dalla corsa ai “piazzati” come candidato Sindaco, eppure sembra che la lezione non gli sia bastata, corre voce abbia concluso un accordo con i Riformisti, riguardo al congresso cittadino che si chiede di celebrare tra le macerie di un partito completameente sputtanato.
Insomma, tutti, sia pure separatamente stanno organizzando il funerale al PD. Un PD allo sbando, stremato nella morale e distrutto nella credibilità, per poi contendersi tra le macerie le sue spoglie.
E con questo scenario, un Partito diviso in quattro e tutte le fetenzie che quotidianamente si sono buttati e continuano abuttarsi addosso, ci si avvia alle elezioni di primavera in ordine sparso, ciascuno sosterrà i propri candidati e tutti insieme appassionatamente a risultati conseguiti continueranno a stare insieme e cominceranno d’accapo le loro guerre di potere. “Zingar e capriett una bullett” si dice dalle nostre parti per indicare quando non si fa nessuna differenza di specie purché si incassi il corrispettivo della “bolletta”.
Intanto i Liberi e Riformisti intervengono con una ulteriore nota sulla situazione politica e la scelta del candidato Sindaco: “Riteniamo utili le varie iniziative politiche che si stanno svolgendo sulla scia di quella da noi avviata con la pubblicazione di una bozza programmatica e tre seminari tematici il 25 e il 26 scorso: a condizione che questi interventi coinvolgano la città e quanti si sono allontanati dalla politica per la cattiva gestione di questi anni.
Riteniamo, perciò, – prosegue la nota dei Riformisti – che sia essenziale discutere a campo aperto evitando scelte preventive e predeterminate, come sta avvenendo con le autocandidature a Sindaco che rispettiamo, ma consideriamo fuori tempo e contesto. Noi non abbiamo indicato né concordato alcun nome di Sindaco perché siamo impegnati a fare in modo che sia il risultato di una scelta condivisa alla fine del percorso che porterà alla definizione del programma.
Eboli – conclude la nota dei Riformisti di Conte – deve essere chiamata a partecipare alle scelte per una svolta sul futuro e la formazione di una nuova classe dirigente, e non convogliata in liste inanimate nel segno di un personalismo che non si giustifica”.
Dagli eserciti in campo e per le cose che si sono dette, sarà difficile che al PD, prima ancora che alla Città, spetti un futuro diverso da quello che sono stati i 9 anni passati, consumati a fasi alterne da inciuci, condivisionioni e prese di distanza, tra denunce e accuse, tra querele e sospetti fino ad ipotizzare loschi figuri che si aggiravano nei palazzi e scontrarsi in ogni competizione elettorale o di partito schierando le proprie truppe tutte particolarmente “disinteressate”, volgarizzando ed imbarbarendo le competizioni elettorali.
Cosa farà “il PD di Eboli nella Piana del Sele” e come si metterà “Eboli prima di tutto“, lo sanno solo i maghi, una cosa è certa questo Partito è impraticabile, proprio il contrario di quello che vuole essere a livello nazionale “Partito della Nazione”, ha messo in fuga tutte quelle energie libere: giovani, uomini e donne che si erano avvicinati e che ne erano il patrimonio di ricchezza, spaventati dalle lotte portate avanti senza esclusione di colpi, lasciando tra i ranghi solo giovani vecchi e tutti interessati e assistiti.
Un PD che non può essere commissariato perché già lo è, che andrebbe sciolto, bonificato, disinfettato e rimesso in piedi senza tutto questo vecchiume compromesso che impedisce al meglio degli elettori di confrontarsi liberamente per paura di essere ricattati, come la cronaca politica cittadina ha più volte riportato nel recente e meno recente passato.
Eboli, 29 ottobre 2014
Ritengo gli astanti tutti autorevolissimi potenziali candidati,ma forse approfondendo l’argomento, l’esperienza pluri-trentennale dell’On.Cuomo,in varie vesti istituzionali, lo porta in naturale vantaggio sui suoi competitors!
Il Pd d’altro canto,deve da subito ritrovare l’unità cittadina (antica cattiva abitudine della sinistra italiana) delle varie anime,mi permetto di evidenziare proprio in un momento di congiuntura favorevole ( i sondaggi lo danno ad oltre il 40%) a tutti i livelli,sarebbe blasfemo che nella nostra città ci si dividesse avvantaggiandone di logica e prammatica conseguenza l’avversario.
Vi è un ulteriore rischio,il disorientamento dell’elettorato di riferimento, non capirebbe le frammentazioni su di un tema aggregante come la poltrona di Primo Cittadino,e ad oggi l’umore del cittadino-elettore è rebus sic stantibus, alquanto volatile!
Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso. (Enzo Biagi)
Il P.D. è morto per motivi culturali “Avete sentito
scrive Nietzsche ” di quell’uomo folle che accese una
lanterna all’ chiara luce del mattino,corse al”mercato”
e si mise a gridare incessantemente :”Cerco Dio!Cerco
Dio! (…..) Dio è morto
Il P.D è morto nel mercato,ove si svolgono gli affari ,ove le cose assumono un valore .Il luogo dei valori.
Il P.D. è morto per gli affari dei mercanti del tempio: gli untori Conte ,Melchionda e Cuomo.
Dobbiamo cacciare i mercanti dal tempio ,bisogna
espellere gli untori dal funerale del P.D.Dalla esperienza antica si ricava la certezza della sopravvivenza dopo la morte-La comunità affiderà
alla memoria collettiva l’immagine del P.D , come
sua reale possibilità di sopravvivenza .
Non saliremo nella barca dell’eterno esilio (Orazio ),
elaboreremo il lutto ,usciremo dall’intricato groviglio cittadino .La FAMA infuria per la città
( concussam bacchatur FAMA per urbem) cosi Virgilio
Eneide ,libro IV verso 606)
Non ritengo la situazione del Partito Democratico cittadino tanto grave da scomodare il grande filosofo Teutonico,e di concerto, il sommo poeta latino,pur nelle icastiche enunciazioni letterarie:
Le lacerazioni odierne del PD, sono frutto di una ipertrofia,come tralaticiamente dimostrato nella vita pubblica italiana,nel senso quanto si è piccoli come partito si è uniti gioco-forza per potere in futuro sopravvivere,quando si è grandi invece,nella posizione di preminenza, una certa forse,ingenua superficialità,pensando di avere a torto ottenuto, una rendita di posizione.
In tutto questo bailamme,considero personalmente benevola l’appropinquarsi della tornata elettorale:
i ranghi verranno ristretti,le segreterie apicali faranno le loro raccomandazioni ai dirigenti del luogo,e ognuno farà i ragionamenti di coscienza più utili alla causa comune,che è poi causa di tutti gli attori presi singolarmente .
I mercanti scacciati dal Tempio di Gerusalemme come dal tempio del potere,esimio Dott. Giuseppe Leso, è una fervida,storica immagine evangelica.
Di contro,io pavento che se scacciassimo i “mercanti” attuali,corriamo il rischio di averne,a breve giro di posta, di peggiori,veri bottegai mercimoniosi,tanto effimeri quanto dannosi.
Cordialità
MISHA GLENNY, grande giornalista e scrittore britannico afferma che l’Italia è una democrazia con dentro la mafia mentre la Bulgaria è una mafia con dentro la democrazia.
Se Glenny avesse avuto l’opportunità di studiare il Partito Democratico ebolitano, probabilmente avrebbe invertito i giudizi. Non deve sembrare esagerato questo paragone tra la guerra per bande che si è scatenata nel PD e le faide interne alla mafia, alla ‘ndagheta, alla camorra.
Dobbiamo ringraziare i giovani pseudo-dirigenti dell’ex PD ebolitano (insieme a qualche “grande vecchio”) per averlo ridotto in questo stato. Non c’è stato uno di loro che abbia aderito a questo partito per scelta culturale, politica, ideologica o quant’altro. Hanno avuto la capacità di mettere all’angolo o costringere ad abbandonare tutte quelle energie pulite necessarie per il rinnovamento. Oggi IL RE E’ NUDO grazie al disincanto naturale dell’assenza di memoria storica di quella che fu la grande stagione della sinistra ebolitana durante la ricostruzione post-bellica, durante l’occupazione dei latifondi e durante le giunte di socialcomuniste degli anni ’70 e ’80.
Oggi resta un cadavere che tenteranno di sbranare i vari Cuomo, Conte, Melchionda, Sgroia. Una consistente fetta della direzione provinciale PD con a capo l’Astolfo Landolfi, dovrà necessariamente prendere le parti dell’ex sindaco tradito dai suoi compagni di merenda. Alla fine, forse, troveranno anche un accordo di spartizione per vincere facile contro un centrodestra insulso ed inesistente.
Ma la stragrande maggioranza degli elettori non è tanto sciocca come essi credono. Ci saranno grosse sorprese alle prossime elezioni.
Mi rivolgo agli ebolitani seri e laboriosi, diffidate degli esponenti provinciali del P.D salernitano e del loro servo ex sindaco. Hanno svenduto eboli solo ed esclusivamente per i loro interessi. Fate molta attenzione al nome del candidato sindaco che faranno uscire fra’ circa 40 giorni, quel nome dovra’ rappresentare la continuita’ degli interessi dell’ex e dei SALERNITANI. I quali saranno xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Meglio votare un vero ebolitano, che sia cariello, del mese ,cuomo o cardiello e non una persona indicata da salerno
Giuseppe non so chi sei, ma ti riconosco che HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. Eboli non puo’ continuare ad essere amministrata da gente che non la vive e che non ha vere radici ebolitane e che non si sia distinto x onesta’……………………………………………………………………
@Marco Naponiello
A lavà ‘a capa O’ ‘ciuccio, se perde ‘o tiemp, l’acqua e ‘o sapone.
Spero, per Eboli, che Lei si ravveda.
Saluti
Eboli e’ crollata in una crisi non solo economica ma anche sociale e morale negli ultimi 14 anni. Mai si era scesi cosi’ in basso, ad aprile ci sara’ l’ultima speranza di poter eleggere un sindaco onesto e che non abbia bisogno di vendersi la nostra citta’ per interessi di casta salernitana o suoi . Certamente tonino cuomo non sara’ il migliore ma per quanto riguarda la sua onesta’ nessuno puo’ dire che sia stato un disonesto o che abbia arrecato danni per suoi interessi personali.
Mi rivedo nei suoi prammatici interventi!
PENSO CHE LA MANIFESTAZIONE DEL SINDACO DECADUTO SIA PIU’ UNA MANIFESTAZIONE DI DISTURBO AGLI ALTRI E IL TENTATIVO DI DARSI UN TONO SU CUI NON POTRA’ CONTARE.
DIFFICILE CHE SIA CANDIDIDATO ALLE REGIONALI UN SINDACO CHE NON HA FATTO BENE,IN PRIMO LUOGO PER I SUOI STESSI ELETTORI PIDDINI.
RITENGO ANCHE ALTAMENTE IMPROBABILE CHE SIA SUFFRAGATO DA QUESTI ESPONENTI DEL PD PARLAMENTARE E REGIONALE,NON CONVERREBBE ALLO LORO IMMAGINE…
Forse sto sulla Luna e non m’intendo di cose terrene. Non riesco a comprendere con quale logica politica la dirigenza provinciale del PD abbia organizzato la convention di stasera. Con un partito così sconquassato, invece di parlare al disorientato popolo dei loro elettori e iscritti per riannodare le file di un possibile confronto, si preoccupano di dare un contentino a qualcuno per legittimarne ancora l’esistenza. Veramente questi signori pensano che si possano imporre le politiche dall’alto? E quando prenderanno atto che, comunque si consideri, l’esperienza Melchionda è stata un totale fallimento politico? E non per i risultati amministrativi, su cui ognuno ha le sue opinioni, ma perchè ha minato dalle fondamenta i cardini fondamentali della dialettica democratica nella nostra civilissima città che era additata, fino a pochi anni addietro come un centro di radicata tradizione politico-culturale. Un sindaco che si dichiara del PD ma che ha bisogno di distruggere il suo partito per governare senza intralci, è il primo responsabile, e vittima, della guerra per bande che oggi devasta la politica locale. Ciononostante, invece di fermarsi e capire che sta succedendo si avalla la tesi di presunti tradimenti e di “intelligenza col nemico”. Roba da psicopatici. Me ne torno sulla Luna, che è meglio. Vi lascio all’indefessa e fiduciosa attesa dell’ottimo Naponiello, e alle leziose dissertazioni del (tardivamente) ritrovato amico Peppe Leso.
Ma no caro Vito non fare come Astolfo-Landolfi. Il vero centrosinistra ebolitano, mai come oggi, ha bisogno anche del tuo contributo per risorgere. E’ un dovere morale che abbiamo verso il popolo di sinistra ma sopratutto verso Eboli
A me, pare, che non sia Vito Pindozzi a stare sulla Luna, piuttosto altri a vivere in una realtà virtuale.
Il Partito dell’Amministrazione per interesse legittimo (nel senso libertario del termine di fare e dire ciò che ci pare) ha ritenuto sconveniente avere una sede di discussione terza, dove semmai altri potessero intervenire e disturbare le proprie “manovre” (legittime e non, sempre in senso libertario e non morale).
Ha delegittimato il ruolo del partito come luogo di discussione perchè non poteva accettare l’idea di doversi fermare a discutere con chi non era stato eletto. La motivazione vera è alla Marchese del Grillo: “noi siamo stati eletti, voi non siete un ca**o”. Una perdita di tempo insopportabile e quindi partito accantonato nonostante i solleciti ripetuti formalmente (e non) da parte non soltanto mia e di Vito Pindozzi ma di tanti altri singoli e gruppi.
Un poco noto personaggio francese (Voltaire) qualche secolo fa scrisse: “Pare che il fanatismo, negli ultimi tempi indignato per i successi della ragione, si dibatta con ancor maggiore rabbiosità sotto i piedi di questa”.
Questi personaggi sono alla disperata ricerca di una verginità politica che hanno perso “stuprando” ripetutamente i luoghi di partecipazione e di discussione.
Gli stessi luoghi che oggi auspicano si possano riempire della cittadinanza fino a ieri stuprata con la promessa di comportarsi meglio. Quando gran parte della cittadinanza e di quelli che frequentavano quelle sedi fino a qualche hanno fa rifiuta ogni connivenza con gli stupratori politici di ieri, i “reduci” si indignano. “Come è mai possibile ?”. E provano a difendere l’indifendibile con tentativi goffi al limite (e in alcuni casi ben oltre) del revisionismo storico.
p.s. Vincenzo Cicalese non credo affatto che vinceranno facile. Certo la sindrome di Stoccolma e le promesse elettorali possono fare miracoli ma la città è troppo sfregiata, mi auguro che punisca questi “stupratori” seriali e li cacci dal Tempio.
@ G.Del Mese – Infatti ho detto che essi pensano di vincere facile con un accordo di spartizione del potere. Ma dovranno fare i conti con un elettorato esasperato che attende solo un segnale di pulizia per spazzarli dalla scena politica ebolitana…
Saluto per il prof. V.Pindozzi.
Caro Vito,dispiace che i miei esercizi intellettuali o
dissertazioni non siano di tuo gradimento .Ma ti
ringrazio per avermi comsiderato ,dopo tanti anni ,un
amico ritrovato.Il problema è che tu sei rimasto abbarbicato
al cosidetto “popolo” cosi com’è ,mentre questo popolo
a me non piace ,perché il popolo ,che è stato il mio
riferimento politico di tanti anni fa ,non c’è più.
Però capisco l’importanza come diceva G.B. VICO che
compito degli intellettuali è rielaborare la saggezza volgare e plebea.Quindi il rapporto di gramsciana memoria intellettuali -popolo esiste .
Nella critica delle idee esiste la forza materiale delle persone e la forza intelletuale delle idee-Sono
convinto che la forza del passato illumini la debolezza e le incertezze del presente .Per cui il richiamo ai classici aiuta: ricordi la fuga di Enea
da Troia con il padre Anchise sulle spalle ?(VIRGILIO) e che la distruzione di ILIO fù si dovuta
alla forza materiale di Achille ,ma fù dovuta soprattutto alla intelligenza politica di Ulisse.
Si potrebbe dire di Achille ,e tu converrai con me ,
che Achille ,rispetto ad Ulisse era ” intelligente pauca”
ti saluto con viva cordialità
eboli 31 ottobre 2014 .dott. Giuseppe leso
Con tutto il rispetto per l’onorevole Cuomo non credo che possa essere capace di ben amministrare la nostra città soprattutto dopo lo sfascio melchiondiano che a Eboli ha lasciato soli rotatorie e marciapiedi (almeno 1 cosa buona l’ha fatta) specialmente se si va a vedere quale partiti va a rappresentare, quel Pd che a livello nazionale è a maggioranza renziano con una piccola parte di sinistra in procinto di scissione, e a buon ragione visto quello che Renzi sta combinando facendo passare in Parlamento provvedimenti che lui spaccia per modernita’ dopo la buffonata degli 80 euro utili solo ad entusiasmare un popolo che non smetterà mai di credere ogni volta al salvatore della patria…e a livello locale vediamo un Pd spaccato in due, in procinto di affidarsi a un nuovo profeta, tale Cuomo, ultima speranza per il popolo piddino di salvare un partito ormai senza più alcuna ragion d’essere…certo anche la destra è spaccata, ma lì diverse soni le ragioni…sarà una campagna elettorale dove nessuno può più promettere niente, il tempo delle promesse è finito,servono fatti concreti basandosi su sicurezza e maggiore vivibilità di Eboli , è necessario ricostruire un paese senza più futuro partendo da una reale vicinanza ai bisogni delle persone, vivendo sul territorio giorno per giorno e attivarsi per risolvere i numetosi problemi di quella che resta una delle città più belle della Campania con un bellissimo centro storico che se solo venisse valorizzato soprattutto in estate come attraverso iniziative simili alla vicina Campagna potrebbe ridare nuiva li nfa a questo paese…
Caro Massimo, per la mia salute cagionevole, mi ero ripromesso, almeno fino a quando non torno in forma, di astenermi dal fare commenti.
Il tuo articolo e la poco accorta verità storica di alcuni commentatori, mi costringono, anche se febbricitante, ad intervenire per fare chiarezza. Dopo la disfatta di Craxi e del Socialismo Italiano, operata dai Catto- Comunisti di Scalfaro, Occhetto, Prodi, De Mita, Napolitano & Company, al soldo degli Imperialisti Americani, vi fu uno sbandamento totale di tutti i Socialisti. I più coraggiosi scelsero l’avventura in Forza Italia, con la speranza dir continuare la lotta ai soprusi perpetrati, a danno dei meno abbienti, da politici senza scrupoli e dai vari affaristi di turno. I pavidi (Amato, Conte, Tempestini, D’Dantoni, Del Turco, e tanti altri), invece, s’imbarcarono sul vascello vincente dei Boia di Craxi, pur di continuare, con certezza, ad aspirare alle poltrone di Comando. Le ideologie erano crollate, gli ex PCI, da stolti lucertoloni, si buttarono nelle braccia della peggiore DC, non accorgendosi che, tale scelta, col passare del tempo, li avrebbe distrutti o messi in un cantone a fare da marionette. Con le false e stupide Primarie, si fecero fottere le migliori Poltrone, come avvenuto a Milano, Cagliari, Genova, Firenze e al Governo della Nazione, coi Democristiani Renzi, Alfano e, per ultimo, con Gentiloni. Esimi commendatori, pur riconoscendo la sincera vostra nostalgia, mi corre l’obbligo di invitarvi ad essere realisti.
Caro Massimo, col tuo solito stile di Giornalista per bene, sei stato molto tenero verso Melchionda e l’ex PD (Defunto, come da te detto), mentre io, invece, li metterei alla gogna, legati ad un paio di Buoi li trascinerei per tutta la Città, in modo da essere sbeffeggiati da tutti gli Ebolitani . Mi domando, caro Massimo, cosa c’era di Sinistra nell’operato di Melchionda e soci occulti o meno? Di Sinistra, scusami volevo dire Sinistro, vi è solo l’intrallazzo, perpetrato a danno di Eboli e degli Ebolitani, con facili arricchimenti, donne di lusso (si sono scagliati contro Berlusconi, senza guardare nelle loro case) e tangenti camuffate da finanziamento per le campagne elettorali.
Alla Convention di Antonio Cuomo, ho notato la presenza di moltissimi Compagni Socialisti (che EMOZIONE) di ex PD, di ex DC e di donne e uomini del popolo Ebolitano, Ora si aspetta la discesa in campo del Compagno Socialista (Nuovo PSI) Massimo Cariello, e, vi assicuro, dal mio modesto punto di vista, che, i due, salvo sorprese dell’ultima ora, saranno gli unici contendenti a sfidarsi a singolar tensore. Con questo mio dire, non certamente escludo Luca Sgroia, Fausto Vecchio e il giovane e brillante Cardiello.