Eboli, allarme dalla Destra: Ondata criminale terrorizza la popolazione

Eboli, ondata criminale terrorizza la popolazione. E’ psicosi da furto e scippo. La gente preferisce la casa alle strade.

E’ la destra cittadina con Cardiello e Corsetto (FI), Lenza (FdI-AN) e Landi (MPC) a lanciare l’allarme e a chiedere più controlli delle Forze dell’Ordine e la convocazione di un tavolo presso la Prefettura di salerno per arginare il fenomeno.

Corsetto-Cardiello-Landi-Scippo borsa
Corsetto-Cardiello-Landi-Scippo borsa

di Gerardo Sorgente
giornalista e blogger
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’ondata di violenza che in questi mesi  ha messo spalle al muro la città destando pensieri e preoccupazioni nella popolazione non sembra voler cessare. All’ordine del giorno scippi, furti in abitazioni e rapine, molte denunciate e altrettante omesse. Le cause alla base di questa esplosione di criminalità sono diverse, si va dalle più comuni che si nutrono della quotidiana disperazione: si ruba per comprare il latte  fino ad arrivare allo strappo della catenina d’oro con cui poter acquistare una botta di cocaina o peggio ancora  un paio di scarpe griffate per essere alla moda, e tirarsi le cartoline con il gruppo dei pari. Storie di tutti i giorni dietro le quali si intrecciano vite di criminali impenitenti  con quelle di vittime innocenti, anziani soprattutto, di quelli che campano con la pensione sociale.

In questa brutta pagina di violenza ci sono due punti fermi: i reati commessi che restano impuniti e l’apatia dei cittadini che non fanno sentire la loro voce, ma che diversamente preferiscono – pensando che sia la soluzione migliore – restare chiusi nelle proprie abitazioni convinti che una porta blindata o un allarme tecnologico servirà a tenere lontano  queste terribili quanto abili mani furtive. Stare zitti non serve. E’ noto che esiste una correlazione tra il tasso di criminalità e la qualità della vita di determinati quartieri. La discussione è aperta, di sicurezza oramai ne parlano anche i preti nelle loro omelie la domenica, segno questo di un forte disagio socio-economico che non più essere trascurato. Gli anziani in città hanno paura di scendere da casa con le borse e con le catenine d’oro.

Esistono delle zone in cui questi ladruncoli si muovono meglio, spazi urbani che fornisce il coraggio di spingere la vittima nel portone per poi derubarla dei suoi pochi averi meglio se  addosso ha soldi e oro. A questo punto in anomala pagina di storia di ordinaria violenza bisogna tenere in allerta tutti i sensi e vagliare tutte le ipotesi. Considerato che questi predatori cercano maggiormente oro, è facile ipotizzare che in città potrebbe esistere un riciclaggio di questo materiale prezioso che non osserva i canali ufficiali, di fatto nessun ladro intelligente andrebbe con documento alla mano in un punto vendita preposto al cambio, farsi fotocopiare il bene da vendere ritirare comodamente i soldi e andare via. Siccome cosi non è, allora dove finisce l’oro strappato dal collo delle povere vittime o rubato dai comodini delle abitazioni? E l’altra merce? Che percorso ha fatto la collana della signora che in via Unione Sovietica venne derubata davanti all’ascensore di casa sua?.

Sulle varie ipotesi regna il demone della paura, e purtroppo cresce la psicosi che spinge le persone  più sensibili a non uscire da casa e i figli a dover accompagnare le anziani madri a fare la spesa o a ritirare la pensione. Intanto la vita dei ladri scorre lenta, come  quella dei predatori aggirandosi per la città in attesa di trovare la vittima giusta. Un poco ovunque si lancia l’allarme ma nessuno fa niente, a volte si ha la netta impressione che le forze dell’ordine brancolino nel buio assoluto. Questa brutta pagina deve essere strappata e per farlo c’è bisogno che i cittadini afferrino il coraggio a due mani e chiamino i carabinieri, solo cosi si possono assicurare alla giustizia questi personaggi dalla dubbia moralità, pronti a fare del male ad ogni occasione. Eboli è stata terra di clan, lo stesso riuscì ad allungare indisturbatamente i suoi tentacoli, all’epoca a bloccare azioni eroiche vi era la paura e dunque pizzo, estorsioni, omicidi e tanto altro ancora erano all’ordine del giorno.

Adesso invece che siamo nell’era delle comunicazioni veloci bisogna impedire che dei semplici pappagalli possano diventare qualcuno costruendosi un assetto criminale verticisticamente organizzato. In città la gente reclama sicurezza e per fermare dei balordi si spera non si chiami nuovamente l’Esercito che poco può fare. Lungi dal voler insegnare il lavoro agli esponenti delle forze dell’ordine, resta il dato oggettivo di questa scia di violenza che se non fermata prima o poi  sfocerà in un qualche fatto di cronaca serio. Intanto la gente pensa alle ronde, proprio come fecero a Santa Cecilia anni fa. E’ un diritto dei cittadini quello di poter uscire e rientrare in casa serenamente. L’appello cittadino è quello che si convochi al più presto un tavolo presso la Prefettura perché oramai si vive al cardiopalma.

Sulla stessa lunghezza d’onda vi è Forza Italia con il suo rappresentante, Damiano Cardiello, che ha dichiarato: “la sicurezza è un bene pubblico, un diritto dei cittadini, un servizio da garantire ai residenti. Come fare per non lasciare la città in mano a quattro delinquenti? Convocare immediatamente, alla presenza del Prefetto e del Commissario Filippi, quel maledetto tavolo interforze. Con una caserma dei carabinieri, una della Guardia di Finanza, un distaccamento della polstrada e ben trenta vigili urbani, certi fenomeni delinquenziali (furti e scippi in pieno centro durante ore mattutine) potrebbero essere evitati. Sono mesi che lo chiedo, sono mesi che l’inerzia la fa da padrone, mentre le case continuano a essere svaligiate e per strada si percepisce un totale senso di insicurezza.

Gli fa eco un altro forzista, Antonio Corsetto, che alle parole di Cardiello ha aggiunto: “i cittadini devono collaborare con le forze dell’ordine, e i quartieri invece dovrebbero essere tenuti maggiormente sotto controllo. Questi ladri devono essere stanati, bisogna togliere loro la volontà di far del male alla povera gente che la mattina si alza e va a lavorare. Non è giusto che ad un lavoratore venga rubata l’auto che usa per andare a lavoro. Dico basta agli scippi e alla violenza, adesso è il momento della resa dei conti. Maggiori controlli anche nei circoli e nei bar; bisogna agire tutti insieme per il bene della città prima che la situazione degeneri ulteriormente”. Con questo clima di terrore dilagante sono in molti a ritenere inutile il presidio dei carabinieri in piazza della Repubblica, addirittura qualche tempo fa si vociferava che erano i ladri a “monitorare” gli spostamenti delle forze dell’ordine in modo da poter agire in tutta tranquillità.  Oggi bisogna trovare delle soluzioni e non restare fermi sul problema.

All’interno del dibattito sulla sicurezza prende posto anche l’esponente di Fratelli d’Italia, Lazzaro lenza, che chiamato in causa ha rilasciato un suo intervento piuttosto pungente: “Al di là dei numeri e della reale prevalenza del fenomeno, che personalmente non conosco e che sono certo siano all’attenzione delle forze dell’ordine, la percezione generale in città di sicurezza è ai minimi storici. Ciò è legato alle condizioni socio-economiche in cui la nostra città versa ormai da oltre 10 anni. I nostri cittadini non percepiscono l’attenzione delle istituzioni verso il fenomeno, vivono in una città preda di uno sparuto gruppetto di presuntuosi che indisturbati non osservano nessuna regola del buon vivere civile. Basti vedere la non curanza della ex amm.ne nei confronti delle legittime istanze di cittadini che attraverso petizioni chiedevano il ripristino della legalità e della tranquillità nei loro quartieri, basta vedere la disattenzione verso la scostumatezza dei pochi che svernano rifiuti di ogni genere anche nel centro cittadino completamente indisturbati, mentre bravi cittadini sono costretti a pagare multe per improprio conferimento dell’immondizia. L’essere forti con i deboli e deboli con gli arroganti e i cafoni porta scoramento e sfiducia nel cittadino. I nostri vigili urbani sono pochi e impiegati male. Lo vedi impegnati a far attraversare le strisce pedonali davanti scuola ma non li trovi a piantonare i luoghi della movida serale neppure il sabato sera quando i fenomeni di vandalismo, schiamazzi e disordini sono più frequenti. Occorre il ripristino della legalità attraverso piccoli ma importanti interventi. Per riconquistare la fiducia dei cittadini basterebbe che questi sentissero più vicini le istituzioni nei momenti importanti. I vigili urbani dovrebbero essere più incisivi e severi nel reprimere gli atteggiamenti di arroganza dei pochi cafoni per far ritornare il coraggio a tutti di denunciare agli organi competenti gli atti di illegalità diffusa. E infine, c’è da ricordare che viviamo in una nazione in cui invece di costruire nuovi carceri per farci marcire dentro i delinquenti, approviamo leggi ridicole come quella dello svuota carceri che consente ai delinquenti di essere scarcerati dopo 24 ore dall’arresto e di delinquere il giorno dopo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo poi il Coordinatore “Movimento Popolare per il Cambiamento”, Dario Landi che invitato ad intervenire sulla questione ha dichiarato che: L’escalation di reati al quale stiamo assistendo, che ha colpito numerosi cittadini, è un fatto preoccupante da non sottovalutare. Non bisogna fare una distinzione tra extracomunitari e cittadini italiani, ma tra chi vive onestamente e fa sacrifici immani senza violare le leggi, chi invece trasgredisce le regole a danno degli altri e deve essere perseguito. Purtroppo credo che la cattiva gestione della Città negli anni abbia influito su tale fenomeno di micro criminalità: una politica amministrativa seria avrebbe dovuto lavorare sia sul fronte della repressione, concordando una maggiore presenza delle forze dell’ordine, magari anche attraverso un bando di assunzioni nella Polizia Municipale che è in carenza di organico (i soldi si potevano trovare se avessero governato meglio!), sia sul fronte della prevenzione con un’attenta analisi del livello sociale che ha raggiunto la Città. incidendo nelle aree più disagiate collaborando con le associazioni che operano nel settore. In questi anni non vi è stato nessun controllo sul fenomeno migratorio che ha coinvolto il centro cittadino, in particolar modo il centro storico, con la presenza di soggetti extracomunitari che vivono nelle abitazioni in modo “anonimo”, così come in altre realtà periferiche come Santa Cecilia. Ciò si è associato a quello che già avevamo di piccola criminalità con soggetti italiani. Credo sia doveroso attivarsi da subito attraverso il Prefetto per limitare i danni, poi dovrà essere fatto un lavoro più ampio e questo spetterà alla prossima ammistrazione”.

Il filo rosso che lega un poco tutte le dichiarazioni è quello delle paure della popolazione e il dilagare del fenomeno. Bisogna agire adesso prima che la città si tinga di rosso per mano di qualche balordo.

Eboli, 29 ottobre 2014

12 commenti su “Eboli, allarme dalla Destra: Ondata criminale terrorizza la popolazione”

  1. è la solita destra che anima i fantasmi della mente,:
    gli immigrati le malattie la microcriminalità!
    l’unico modo in cui sanno fare politica!

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  2. LE POLITICHE DELLA DESTRA NAZIONALE ED IN SPECIE INTERNAZIONALE SONO STATE LE FAUTRICI DELLA GLOBALIZZAZIONE OGGI DEL NEO-COLONIALISMO E COLONIALISMO IERI BUSH e Co,HANNO AGGRAVATO LA FORBICE DI REDDITO NEI PAESI ex RICCHI,E SPOSTATO MASSE DI DISPERATI,DALL’OCCIDENTE SFRUTTATO VERSO DI NOI.
    ANCHE EBOLA DOVE SI MUORE FACILE IN AFRICA OVE SI SOPRAVVIVE IN EUROPA E USA,CHE SI SONO ACCAPARRATE LE SCORTE,LEGGE DEL CONTRAPPASSO,DEL RESTO CHI FA LA PIPI’ CONTROVENTO…

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    • L’amico Corsetto è una anima errante della nostra Destra!
      Egli deluso forse da F.I. appoggia da un po di tempo Fdi,per riguardo al suo amico Cirielli.
      Ma ora che A.Cuomo suo vecchio leader ed amico si candida,il buon Antonio come si schiererà?

  3. L’Allarme sociale che viene dato da cardiello e compagni e’ vero’ pero’ mi viene spontaneo chiedere al dott del mese DOVE ERANO QUESTE PERSONE NEGLI ULTIMI 10 ANNI?. 1) si sono mai preoccupati del perche’ e per quali motivi L’edilizia (che da’ lavoro a tutti gli artigiani

    di eboli)e’ stata bloccata per 10 anni?
    2)si sono mai preoccupati del perche’ venivano realizzati due centri commerciali dando lavoro solo ad imprese di napoli e caserta? 3)si sono mai preoccupati di cosa significava socialmente la mancanza di lavori per manovali ecc ecc ?
    Mi sembra che di questi problemi si sia preoccupato di affrontarli e di allertare gli organi competenti solo il dott MASSIMO DEL MESE, non ricordo che la problematica sia mai interessata ne alla MAGGIORANZA ne alla MINORANZA, FIGURIAMOCI come se ne e’ preoccupato l’ EX SINDACO. Concludo abbiate la dignita’ di rimanere in SILENZIO

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    • VOGLIONO DARE UN SEGNALE DI ESISTENZA IN VITA,DOPO UN QUINQUENNIO COMATOSO!
      RISIBILI,NON CREDIBILI,ELIMINABILI PRESTO E BENE,CI CONVIENE!

  4. MPC..qui crescono sigle come funghi!
    chi sono,una decina tra amici e parenti?
    uno si svegli la mattina ,fa un movimentino per avere visibilità?
    questa non è democrazia partecipativa e lassismo politico,anarchia del pensiero,insulsaggine a 360 gradi!
    trovatevi un lavoro vero.
    CRESCETE E RENDETEVI REALMENTE UTILI!

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  5. belle le provocazioni…IO DAL CENTRO DESTRA NON MI SPOSTO….. SIA CHIARO…… FOTOGRAFATEVI QUESTA DICHIARAZIONE…MA FORSE NON CE N’ERA BISOGNO……

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  6. Antonio il tuo nervosismo dice molto,un uomo di politica deve accettare il confronto pacatamente..se si urta significa che cela qualcosa.

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  7. la destra ebolitana é un avanspettacolo naturale,li Zelig del luogo che cerca il voto e non un tele-voto!
    Litigano su tutto,divisi su tutti,si arrogano meriti inesistenti,se ne riparla il duemila venticinque per la riscossa.
    Il Pd,potrà solo perderla la prossima consiliatura

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  8. nervoso io? i problemi della vita sono altri Antonè….. ho detto che sono belle le provocazioni…mi divertono…… ho solo detto di fotografare la dichiarazione…per verificare in futuro…ciao…serenamente 🙂

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