Associazione Spontanea delle Mamme in difesa dell’Ospedale prosegue la lotta contro i provvedimenti dell’ASL Salerno e incarica l’Avv. Lanocita di presentare Ricorso al TAR.
Nell’ultimo incontro l’Associazione spontanea delle mamme ha presentato due documenti che intendono sottoporre a Caldoro chiedendo: La riassegnazione ad Eboli dell’Ostetricia e Pediatria; La revisione del Piano Aziendale; La realizzazzione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’Associazione spontanea delle mamme, continua la sua lotta in difesa dell’Ospedale di Eboli, e sebbene dopo il Convegno “Passato, Presente e quale…futuro per l’Ospedale di Eboli”, che si è tenuto 28 settembre u.s., ha cambiata in parte la sua azione, non ha abbandonato la modalità di lotta, tenendo attivo il “presidio” nei pressi dell’ingresso dell’Ospedale di Eboli, presidio che sottolinea in uno, la volontà di non recedere in una lotta che si ritiene giusta e che rappresenta in se una forte simbologia a sottolineare l’attaccamento della popolazione ebolitana al “SUO” Presidio Ospedaliero, ha prodotto due importantissimi documenti:
Il primo, “Per una buona Sanita’ della Valle del Sele” elaborato utilizzando le conclusioni del convegno prima citato oltre alle firme di molti rappresentanti del “movimento spontaneo”, porta le firme dei politici locali: Sen Franco Cardiello, Antonio Cuomo, Gerardo Rosania, Martino Melchionda e Massimo Cariello.
Viene chiesto prima di tutto all’On. Stefano Caldoro Commissario Governativo in Campania per la Sanità, sordo interlocutore politico, di rispettare l’impegno preso l’11 luglio 2014, per la rapida convocazione del “promesso” Tavolo Tecnico-Politico: “valutare i provvedimenti correlati alla riorganizzazione sanitaria ospedaliera in particolare della Valle del Sele” ed in particolare:
1-La riassegnazione ad Eboli dell’Ostetricia e Pediatria.
2-La revisione del Piano Aziendale di Riordino degli Ospedali (Atto aziendale: Del.n..600 del 01/07/2013: Atto Aziendale ASL Salerno)
3-L’avvio rapido delle procedura per la elaborazione di uno STUDIO DI FATTIBILITA’ per la realizzazione nella V.d.S. dell’Ospedale Unico (D. n° 49/10).
Il secondo documento, a firma della Presidente dell’Associazione neo-costituita, sig.ra Rosa Adelizzi, chiamato: Per una buona sanità nella Valle del Sele Contributo di idee. Documento che entra nello specifico delle richieste e dimostra come il Direttore generale dell’ASL Antonio Squillante, sta producendo una serie di atti correlati all’Atto Aziendale dell’ASL di SA, ancora non approvato, che stanno trasformando quello che è stato il “glorioso” e “storico” presidio ospedaliero in un modesto ospedale di periferia a vantaggio di altri presidi più giovani e tradizionalmente con strutture meno “eccellenti”, ma forse in territori più appetibili “politicamente”, rispondente come spesso si è accusato da parte delle forze politiche la forte connotazione politica rispetto alle scelte operate.
Entrambi i documenti sono stati molto apprezzati anche nell’ultimo incontro di ieri mattina presso l’Auditorium della Parrocchia Santa Maria delle Grazie, tanto che l’Avv. Franco Massimo Lanocita, convinto delle osservazioni-proposte avanzate dai numerosi incontri e convegni ha assicurato il suo patrocinio professionale “disinteressato”, anche in ricordo degli anni della sua gioventù trascorsa proprio nelle vicinanze della Chiesa della Madonna delle Grazie ad Eboli.
Documenti e risultanze che Lanocita utilizzerà nel preparare un Ricorso al TAR, giusto il mandato conferitogli ufficialmente nel corso di un altro incontro il 14 us, affiancandolo a quello già presentato dall’Avv. Lorenzo Lentini a nome e per conto del Comune di Eboli.
Intanto, mentre all’orizzonte il cielo non si schiarisce, il Sen Cardiello fa sapere che l’incontro con Caldoro, sicuramente del tutto inutile, si terrà alla fine della settimana prossima, i malati oncologici, i cardiopatici e tutte le persone con patologie gravi devono da settembre scorso pagare le prestazioni per i controlli periodici necessari e rivolgendosi ai privati perché il Badget assegnato si è esaurito, mentre al contrario si è incrementato lo scandalo delle prestazioni accessorie in ALPI che nel solo anno 2013, regala ai medici dell’ASL e ad uno stretto numero di privilegiati, 75 milioni di euro, arrivando alcuni di loro a percepire fino a 350mila euro all’anno, mentre non ci sono soldi per Emanuele Scifo, che deve sottoporsi ad trapianto multiplo di organi da mesi, con il rischio sempre più probabile di morire per i ritardi, trapianto che deve fare altri medici in America che guadagnano molto meno dei nostri, perché i nostri anonimi ma nababbi medici che guadagnano un fottio di soldi non sono capaci di fare.
Forse, il Comitato spontaneo delle mamme che si è ottimamente sostituito alle forze politiche e ai loro esponenti incapaci ma istrioni, dovrebbe raccomandare a Franco Massimo Lanocita di passare anche per la Procura delle Repubblica e depositare un bel fascicolone per chiudere una partita che la politica non riesce a fare se non il codice penale.
Eboli, 17 ottobre 2014
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