Altro che i conti in ordine. 45 milioni di Euro di debiti sono ripartiti su 10 anni. Il M5S chiede un incontro al Commissario.
Il Movimento 5 Stelle di Eboli è sbigottito dalle dichiarazioni dell’ex capogruppo del Pd in consiglio comunale Rotondo, relativamente all’avere definito i “conti in ordine” e per il Commissario che ha approvato bilancio e rendiconto”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “Il Movimento 5 Stelle di Eboli – si legge in una nota pervenutaci dal gruppo ebolitano del Movimento 5 Stelle che interviene sul Bilancio predisposto dall’Amministrazione Melchionda e approvato dal Commissario Prefettizio Vincenza Filippi – rimane sbigottito dalle dichiarazioni dell’ex capogruppo del Pd in consiglio comunale Vincenzo Rotondo, relative all’avere definito i “conti in ordine” e il Commissario che ha approvato “bilancio e rendiconto”.
Tali affermazioni suscitano la fondata convinzione di trovarsi a vivere in una altra realtà comunale. Ed infatti:
1) il rendiconto è da sempre sinonimo di bilancio consuntivo che è stato approvato nell’aprile dello scorso anno, quindi non si comprende a quale approvazione si riferisse a meno che l’esponente capogruppo del PD non scambi gli allegati al bilancio di previsione costituiti da bilancio pluriennale, relazione previsionale e programmatica e consuntivo approvato ad aprile scorso con il rendiconto.
2) il Comune ha utilizzato il cosiddetto “decreto Salva Comuni” ovvero attivato la procedura per il riequilibrio finanziario pluriennale e questo al contrario di quello che dice il capogruppo Pd, dimostra che i conti non erano in ordine. In proposito sarebbe interessante e soprattutto trasparente conoscere la delibera della Corte dei Conti che ha approvato il piano di riequilibrio. Piano che ingessa il bilancio per i prossimi 10 anni portando al massimo livello tasse e tariffe quindi con oneri a carico dei cittadini che dovranno pagare le dissolutezze di chi ha governato il nostro Comune.
3) il Comune di Eboli con la trovata estemporanea del Governo Monti si è inventato il “pre-dissesto” ovvero l’evitare la bancarotta, il fallimento che vuol dire la procedura di dissesto che determina l’arrivo di un commissario, che garantisca solo i servizi essenziali ai cittadini, vende il patrimonio disponibile, blocca l’accumulo degli interessi passivi e sposta, se necessario, il personale pubblico, allo scopo di raggiungere di nuovo l’equilibrio di bilancio.
Questo ha rischiato il nostro Comune di Eboli, altro che i conti in ordine. Sarebbe invece doveroso fare una operazione di trasparenza sul reale stato dei conti. 45 milioni di Euro di debiti sono ripartiti su 10 anni ed ulteriori potenziali debiti per 15 milioni di Euro che potrebbero essere determinati dalle sentenze di eventuale condanna per espropri in area PIP.
Infine, – conclude la nota del Movimento 5 Stelle sempre rispetto all’approvazione del bilancio ritenendo – le approvazioni del Commissario sono mere prese d’atto e null’altro, pertanto una delegazione degli Attivisti 5 Stelle chiederanno un incontro al Commissario per avere ulteriori informazioni”.
Eboli,7 ottobre 2014
BRAVI !!! Ecco chi sono i “grillini” !!!
Si evince davvero che questi ragazzi sono preparati.
Ottimo,abbia i seguaci di setta,preparati in diritto enti locali e contabilità pubblica.
grullini intelligenti.
Partono i Troll locali, con casacche dei vari schieramenti che fanno il mestieri di inquinato ti di pozzi dopo aver ricevuto i pizzi (pizzini) dai capetti di turno.
Vorrei dire ai Troll professionali di avere un po’ di dignità e amor proprio. Non dico di non criticare, anzi ben venga la critica se costruttiva.
Ma invece di mettere in moto la macchina del fango perché non provare avrà giornate guardando le carte e non seguendo i gossip?
La verità su di un fatto e’ una sola non possono esserci due verità quindi con serietà guardiamo le carte e poi si giudica.
Il comune e’ in un forte stato di crisi e non si può dire tanto male tanto peggio non si fa un buon servizio alla collettività.
Va bene fare il tifo per un candidato per cui vige il concetto che il mio e’ meglio del tuo, ma qui non stiamo parlando di una squadra di calcio ma del futuro di una città.
Allora con un po’ di dignità, come ai tempi di grandi uomini politici come Berlinguer e Almirante che sono stati oratori e persone che mai hanno offeso l’avversario ma si sono sempre rispettati nella loro diversità, ci vorrebbe un po’ di bagno di umiltà per tutti. Ve vale la forte dei nostri figli e della nostra ex bella città.
una volta gli hotel di lusso erano a cinque stelle,ora l’ignoranza è pentastellata:
dicono di fare un referendum sull’euro e non conoscono i deputati stessi la nostra costituzione (12.000 € al mese di incompetenza)non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio [ art. 81], di amnistia e di indulto [ art. 79], di autorizzazione a ratificare trattati internazionali [ art. 80].
Riassumendo, la costituzione italiana vieta i referendum atti ad abrogare leggi che ratificano trattati internazionali. Guarda caso, la legge n.433 del 17/12/97 ratifica un trattato internazionale: il Trattato che istituisce la Comunità Europea. Trattato che viene ratificato anche dal Decreto legislativo n.213 del 24 giugno 1998. Inoltre, si andrebbe contro al Trattato sul funzionamento della Comunità Europea.
Quindi, nell’impossibile caso che il referendum raggiunga la quantità di firme richiesta, esso verrebbe comunque annullato dalla Corte Costituzionale.
Poi, non è che tornando alla Lira tutti i problemi spariranno in un battito di ciglia. Anzi, ne avremo molti altri e molto più gravi. Avremmo una moneta debolissima, soggetta ad un’inflazione incredibile. Per non parlare della possibile fuga di capitali e del caos che colpirebbe il sistema bancario italiano.
Tanto vale proporre un referendum per tornare ai fiorini o ai sesterzi.
ps. Lasciatelo parlare;i censori, gli autoritari, gli squadristi da web sono loro. Ognuno di quelli che infestano siti, forum, social è in animo un piccolo gerarca. All’inizio si potevano giustificare con la “buona fede” ora, dopo le innumerevoli dimostrazioni della natura aggressiva e dittatoriale del movimento, sono consapevoli complici.
Gente da “marcia su Roma”.