Volpe (PD) sulle elezioni Provinciali 2014: Evitiamo il mercimonio. La coerenza è un valore che riveste soprattutto un ruolo Istituzionale.
Il 12 ottobre prossimo i “grandi elettori” che parteciperanno alle così dette elezioni di 2° livello che voteranno per il nuovo Presidente e i 16 Consiglio Provinciale saranno 1849. A contendersi la Presidenza sono Canfora per il centrosinistra e Romano per il cenrodestra.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Siamo quasi vicino al grande happening. Il 12 ottobre è prossimo, le liste si sono presentate e a fronteggiarsi per contendersi l’elezione a nuovo Presidente della Provincia di Salerno e al Consiglio Provinciale sono: Giovanni Romano per il Centrodestra, sorretto da 5 liste; Giuseppe Canfora per il Centrosinistra sorretto da 3 liste.
Gli elettori, o meglio i grandi elettori, perché si tratta di così dette elezioni di secondo livello, sono 1849 tra Sindaci e Consiglieri comunali di tutta la provincia di Salerno escludendo i 30 consiglieri comunali e il Sindaco di Eboli, rendendo ineleggibili i due candidati espressione di SEL e del Nuovo Psi, poiché il Consiglio Comunale è stato sciolto a seguito delle dimissioni congiunte di 17 consiglieri di cui 9 del PD e 8 del centrodestra.
In effetti chi pensava che sia il Governo Monti e prima di lui quello di Berlusconi e ora quello di Renzi avessero eliminato le province si sbagliava e di grosso, prova ne è le prossime elezioni del 12 ottobre. Pertanto resterà tutto come prima, continuando ad avere le stesse competenze, ad elargire incarichi, a bandire gare e affidare appalti, ivi comprendendo anche quelli fasulli di strade fantasme ma con tanto di collaudi e tanto di liquidazioni di stati di avanzamento, collaudi in corso d’opera e finali con regolare e puntuali pagamenti degli stati finali. Continuerà a nominare suoi rappresentanti nei vari Enti territoriali e continuerà a decidere in contrappeso con il Comune di salerno in primis e gli altri più gtrandi le politiche territoriali lasciando una provincia abbandonata, in macerie. Insomma l’unica cosa che cambia è che i cittadini non voteranno più, così come non voteranno più per il Senato della Repubblica, non hanno votato per eleggere i Parlamentari e via via finiremo per non votare più nemmeno per i Comuni e per le Regioni, delegando ai partiti che continueranno a contarsi intorno alle primarie per far finta di essere democratici e sostituire lentamente un sistema partecipativo e democratico ad un sistema feudale ed elitario, consegnando ai singoli eletti il libero arbitrio di contrattare personalmente il proprio voto alla men peggioe alle migliori condizioni.
Di quì quello che sta accadendo in provincia con accordi che vanno e vengono, palesi, nascosti, trasversali che rendono incerte le elezioni, cosa della quale ne è preoccupato il Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, uno dei protagonisti di questo passaggio politico-elettorale che lo ha visto in un primo momento candidato alla Presidenza, per poi ritirarsi e lasciare il campo libero fino a che non si è trovato l’accordo nel suo Partito, il PD, sul Sindaco di Sarno Giuseppe Canfora, tuttavia i riverberi di quegli accordi fanno rumore e preoccupato ha voluto dare un suo contributo per incoraggiare in qualche modo le sue fila ma anche per cercare di far accantonare quelle spinte individualiste che cozzano con i progetti generali.
“La classe politica che si accinge a votare il rinnovo del consiglio provinciale – dichiara il Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe in una nota politica circa il prossimo appuntamento che deve eleggere il Nuovo Presidente e il nuovo Consiglio provinciale – é un personale politico eletto nei consigli comunali e per questo dovrebbe essere capace di giudicare l’operato di questi 5 anni di gestione del centro destra.
Non ci vuole molto per definire se quella che si è appena conclusa sia stata una buona amministratione provinciale. A verificarlo sulla loro pelle oltre ai cittadini che hanno subito direttamente gli effetti di una gestione rovinosa, sono stati proprio quelli che si recheranno a votare il 12 ottobre prossimo.
Quindi – aggiunge il Sindaco PD di Bellizzi – di che cosa vogliamo parlare? Del dissesto finanziario e morale della provincia in questi 5 anni? Di un territorio completamente abbandonato a se stesso rispetto a tutte le politiche che si sono affrontate: sulla viabilita’ e il trasporto pubblico; Sulla redistribuzione delle scuole e della loro mancata manutenzione; sulle politiche Ambientali e sul ciclo dei rifiuti; Sui servizi agli anziani, ai disabili e ai bisognosi; Sulla Sanità attuando un piano che sebbene vorrebbe ridurre gli sprechi accentua i bisogni, riduce servizi e prestazione, chiude reparti e Ospedali, mantiene privilegi e sacche clientelari, facendo precipitare il diritto alla Salute, ed evidenziando per contro una gestione dispotica che ha solo un assunto: Sostituire il potere per il potere.
E così accade – prosegue ancora Volpe – che si candida Giovanni Romano, assessore regionale a fine mandato, avendo conservato, tra l’altro, incurante di ogni richiamo, il doppio incarico di Sindaco e di Assessore Regionale all’Ambiente, accentuando vieppiù la condizione di incompatibilità con la protervia di chi è sprezzante per le regole e per i principi democratici, tutto per sopperire la carenza di idee e di progettualita‘.
Credo – Conclude Mimmo Volpe, ritenendo di caricare i consiglieri-grandi elettori del suo Partito rispetto alle varie movimentazioni che toccano alcune realtà ed alcuni fatti specifici che hanno fatto diventare quella che viene definita una elezione di “2° livello” in un vero e proprio mercato di 1° livello, a chi offre di più, svilendo un momento di partecipazione e confinandolo ad un mercimonio – che coerentemente va messo alla prova chi in questi anni ha combattuto l’amministrazione Cirielli/Iannone. Per questo motivo, senza nessun indugio è un imperativo categorico un sostegno pieno alla elezione di Giuseppe Canfora a Presidente e alle liste dei candidati ad esso collegate. Non esiste nessun voto disgiunto che possa coprire il disastro di questi anni”.
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