La Giunta approva il PUC. Uno strumento in “bianco”. Gli Assessori Norma e Massarelli abbandonano. Sgroia si dimette da Presidente del Consiglio.
Fine della corsa. Melchionda è solo. Quella di Sgroia è una dichiarazione di guerra: “Un atto di prepotenza verso la Città, impossibile da condividere nel merito e nella sostanza, mi dimetto assieme a Massarelli, Norma e Gargiulo per riaffermare la nostra storia di uomini liberi“.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Una mattinata quella di oggi piena di novità e colpi di scena. La prima notizia, che poi ha scatenato tutte le altre successive è stata quella che la Giunta Comunale presieduta dal Sindaco di Eboli Martino Melchionda, con l’assenza dell’Assessore Massimiliano Atrigna e l’abbandono per manifesto dissenso dei due Assessori del Gruppo Eboli Libera, Dino Norma e Ilario Massarelli, ha approvato il preliminare del Piano Urbanistico Comunale.
Il Sindaco Melchionda nonostante i fatti ha dichiarato: “Un importante strumento per la crescita e lo sviluppo della Città”.
L’atto, a giudizio della maggioranza che lo ha approvato, disegna per Eboli una nuova organizzazione territoriale incentrata sulla parte di città già consolidata, sulle arterie che la mettono in comunicazione con le sue periferie, aventi un ruolo importante per il futuro assetto insediativo del territorio comunale, e sulla città costiera aggiungendovi il territorio della produzione agricola, da salvaguardare e sottrarre definitivamente da usi impropri, non connessi alla sua funzione.
Gli indirizzi che il preliminare conferisce alla redazione del Puc e agli eventuali aggiornamenti che potranno avvenire nel tempo, – secondo la maggioranza che si è determinata in giunta e che ha approvato il provvedimento – mirano, ad un decisivo rafforzamento insediativo e funzionale della piana del Sele, in perfetta coerenza con le previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Salerno, e ci informa che verrà pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente e si aprirà il percorso di valutazione, che sottoporrà l’atto alle osservazioni ed alle istanze dei cittadini.
“Abbiamo approvato un atto – ha dichiarato il Sindaco Melchionda – che ricopre grande importanza, che rappresenta una occasione di sviluppo e crescita della nostra Città. Con la delibera approvata oggi affermiamo la volontà di salvaguardare il nostro territorio, ed in particolare la nostra piana del Sele, preservandone la sua vocazione agricola.
Uno strumento, dunque, per impedire il consumo dei terreni agricoli, valorizzandone, in maniera compiuta, le sue indiscusse potenzialità. Esso, inoltre, non modifica i Piani Urbanistici Attuativi, ed anzi li fa propri, nel senso che offre la possibilità di renderli ancora più praticabili e convenienti.
I Pua, ricordo, sono stati in gran parte suddivisi, consentendo ai proprietari delle aree interessate l’avvio della fase di progettazione e fornendo un provvedimento atteso ed utile. Il preliminare del Puc, inoltre, è frutto di un attento percorso di studio e di una concertazione, compiuta nel corso degli anni, da tutti i soggetti coinvolti, e che ha raccolto nel tempo tutti gli opportuni pareri. Ora, l’invito rivolto ai cittadini è quello di avanzare ogni utile osservazione o anche critica che saremo pronti a raccogliere allo scopo di rendere questo importante strumento urbanistico rispondente alle esigenze della Città”.
Il Sindaco evidentemente non ha ben valutato le conseguenze dell’abbandono dei due assessori Norma e Massarelli, e ha evidentemente sottovalutato le osservazioni che questi a nome della loro componente facevano rispetto al provvedimento che si tentava di approvare poi approvato ma con la spaccatura. Osservazioni che naturalemnte non mancavano di alcune valutazioni politiche, anche rispetto ai tempi, atteso che sono trascorsi un bel pò di anni e che il Consiglio si avviava verso la sua conclusione. Osservazioni di merito, ritenedo che lo strumento approvato non risolvesse in maniera definitiva le prospettive ma lasciava ampi spazi vuoti che non assicuravano la trasparenza dell’atto stesso, e valutazioni politiche al tempo stesso, ritenendo che si sarebbe potuto arrivare lo stesso all’Aprovazione del PUC, ma con un coinvolgimento più ampio da ritrovare tra le forze politiche presenti in consiglio, proprio per la delicatezza dell’argomento e proprio per le sue implicazioni, ma soprattutto appunto per la vicinanza della conclusione della consiliatura.
Il Sindaco non aveva valutato nemmeno le successive conseguenze, quelle che poi puntuali sono arrivate con le Dimissioni dal presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, il quale da leader del gruppo Eboli Libera e da aspirante Candidato a Sindaco del PD e di una futura coalizione di sinistra, non poteva avallare una operazione avventata che sarebbe stata difficile arginare come conseguenze politiche nel corso della Campagna elettorale da venire, e di quì lo “smarcamento” dal suo alleato Melchionda. Insomma sembrerebbe un pretesto ma un pretesto che consente a Sgroia di rendersi autonomo e di lasciare senza maggioranza e nel guado Melchionda e i suoi, ivi compreso tutti quelli che pare lo stesso Melchionda “avrebbe candidato a Sindaco” per generare confusione e sbarrargli la strada.
“Atto di prepotenza verso la Città, – dichiara Luca Sgroia in piena conferenza stampa convocata di tutta fretta nella sede politica di Eboli Libera, atteso che il Partito Democratico non solo non ha una sede, ma da anni non ha un segretario e non ha gli organi statutari, nel pieno silenzio e con la complicità della segreteria provinciale di Salerno, che ha demandato al Sindaco melchionda ogni rappresentanza politica, mortificando uomini, iscritti ed elettori – mi dimetto assieme a Massarelli, Norma e Gargiulo per riaffermare la nostra storia di uomini liberi“.
La dichiarazione di Sgroia circondato dal suo gruppo al completo è suonata come una DICHIARAZIONE DI GUERRA, e annunciando le sue dimissioni le sue dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale, quelle di Ilario Massarelli da Assessore all’Ambiente, quelle di Dino Norma da Assessore ai Lavori Pubblici e quelle di Fabio Gargiulo da vice-presidente del consorzio PIP, e “disseppellita l’ascia di guerra” spiega le ragioni dell’abbandono del suo gruppo dalla maggioranza Melchionda.
“La grave situazione politica apertasi nella maggioranza di governo della Città – è un fiume Sgroia – in merito all’avvenuta approvazione del Preliminare di PUC da parte della Giunta, mi inducono a rassegnare le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale. Infatti – precisa – il profondo rispetto che nutro verso l’istituzione che ho avuto l’onore di rappresentare in questi anni, mi spinge ad una scelta di chiarezza per non generare il minimo sospetto che le mie considerazioni politiche possano in alcun modo influenzare le azioni di un ufficio che deve essere per sua natura rigoroso e neutrale.
In questi mesi – prosegue Sgroia – si è cercato di far comprendere al Sindaco di Eboli che l’adozione di un atto rilevante come il Piano Urbanistico Comunale non potesse avvenire in assenza di un coinvolgimento più ampio di tutte le forze politiche e sociali della Città, soprattutto considerando che il provvedimento proposto presenta una serie di lacune sostanziali. Con grande ritardo, – aggiunge – dopo ben 7 anni, il Preliminare di Piano approvato è caratterizzato da parecchie incertezze e da scelte non condivisibili. Esso dimostra una mancanza di visione complessiva della città e si presenta come un documento fondamentalmente in bianco che dice tutto ed il contrario di tutto. Insomma un atto impossibile da condividere sia nel merito che nel metodo.
A fronte di queste perplessità, – spiega Sgroia – il sindaco Melchionda ha deciso di operare una forzatura e questa mattina ha approvato il Preliminare di PUC con una Giunta dimezzata (presenti 5 assessori su 8).E’ evidente che la mia scelta, come quella degli assessori Massarelli e Norma e del vicepresidente del PIP Gargiulo, che pure hanno presentato le proprie dimissioni, chiude inevitabilmente un ciclo politico che io stesso avevo contribuito a creare nel 2005 e ci colloca fuori dalla maggioranza di governo assieme al Gruppo Consiliare di Eboli Libera, composto dai Consiglieri Pietro Mazzini, Mario Di Donato e Gerardo Lamanna.
Non possiamo accettare – conclude il Presidente dimissionario Luca Sgroia cpuntando il dito accusatore sul Sindaco e dando significato politico alle sue dimissioni – che si consumi un atto di tale prepotenza nei confronti della cittadinanza, non possiamo consentire che un’Amministrazione, che si è chiusa progressivamente in se stessa, imponga la propria visione del mondo senza alcun confronto, su un provvedimento di tale rilievo.Da questo momento si apre una nuova stagione politica, il nostro impegno sarà perchè anche ad Eboli si possa scrivere una nuova pagina. Una pagina di Libertà.”
Il Capogruppo di Forza Italia Damiano Cardiello, scambiando qualche battuta con l’ormai dimissionario Presidente Sgroia, prendendo atto in diretta subito dopo la conferenza stampa, delle dimissioni di Sgroia e del mancato sostegno dei consiglieri di Eboli Libera Mazzini, Lamanna e Di Donato ha dichiarato: “La maggioranza venuta fuori dal risultato elettorale del marzo 2010 non esiste più. Melchionda ha stuprato il PD e dopo aver perso la componente riformista perde anche quella di Sgroia. Pare ci sia già chi farà da pronto soccorso. Auspico che i trasformisti non facciano da stampella per un bilancio che non va approvato”.
Allo stesso modo scrivono in una nota politica i Consiglieri del gruppo Liberi e Riformisti del PD Salvatore Marisei, Carmine Campagna, Antonio Petrone, subito dopo appresa la notizia: “Le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale, unitamente agli Assessori Massarelli e Norma, in dissenso sull’adozione del PUC confermano quanto da tempo abbiamo sostenuto su pratiche e risultati della Giunta Melchionda.
Prendiamo atto che una parte significativa della maggioranza, ancorché con colpevole ritardo, ha preso le distanze da un’esperienza amministrativa dannosa per la città. Dispiace che i partiti abbiano avuto un ruolo insignificante e passivo in questa ed altre vicende analoghe ed in particolare il PD. – e concludono con un auspicio anche per sottolineare la fine della corsa e l’apertura al dialogo con questa parte del PD che lascia definitivamente solo Melchionda e i suoi – Dalle ceneri di questa esperienza può ora prendere slancio una svolta politica nell’interesse di Eboli, cui confidiamo non si sottrarranno quanti hanno a cuore le sorti della città.
Eppure, solo qualche giorno il Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica Cosimo Cicia, ostentando soddisfazione e sicurezza, aveva rilasciato a POLITICAdeMENTE alcune dichiarazioni riguardante gli strumenti urbanistici esibendo sicurezza e soddisfazione per come si stessero evolvendo le varie questioni, ritenendo che l’amministrazione stesse sulla strada giusta e che potesse approvare anche il PUC, anche alla luce di alcune questioni che sembra fossero giunte alla loro definitiva conclusione istruttoria.
“Rispetto all’Housing Sociale – dichiarava a POLITICAdeMENTE l’Assessore Cicia – dopo la revisione dei programmi da parte della Regione Campania e l’ammissione al finanziamento, ormai siamo in dirittura di arrivo e siamo anche in condizione di firmare l’accordo di programma. È solo una questione di giorni. Abbiamo anche sollecitato gli uffici con una nota.
Per i PUA – aggiungeva Cicia – sembra che siamo anche per questi verso una buona strada, come per esempio quello del quartiere Pescara. Proprio stamattina invece si è tenuto un importante incontro a S. Cecilia: tecnici-Comune; per il problema dei sub-ambiti del PUA di S. Cecilia, e soprattutto della parte pubblica. È stato un incontro proficuo, ora attendiamo l’ultimo atto: il parere dell’Autorità di bacino.
Anche per il PUA Fontanelle – precisava Cicia – abbiamo fatto la nostra parte e ora attendiamo, come per quelli di S. Cecilia l’ultimo parere dall’Autorità di Bacino, rispetto al quale si attendeva una determina, che pare sia stata anche fatta e attendiamo solo che c’è ne inviano la comunicazione ufficiale per utimare il nostro impegno. Nella nostra azione quotidiana – concludeva soddisfatto il Vice Sindaco Cosimo Cicia – come Amministrazione accogliamo e accompagnamo tutte le iniziative“.
In effetti c’é poco da esultare, così come diventa incomprensibile un’approvazione di uno strumento come il PUC che non tiene conto delle mancate attuazioni e non tiene conto degli stravolgimenti e delle forrzature che la stessa Regione Campania ha contribuito a generare sostenendole, come nel caso dell’Housing sociale a Fontanelle, prima accantonato perché non ritenuto strategico e poi successivamente approvato, che scompiglia ogni previsione di Piano, ma che ci consente di avanzare un interrogativo: Quali sono state le motivazioni, in pieno Spending Rewiev che hanno indotto la Regione Campania a rivedere quel progetto?
Ebbene per inseguire quel progetto realizzato tra l’altro al di fuori del computo generale del numero degli alloggi che il Piano assegna alla Città di Eboli, e al di fuori delle aree individuate dai PUA esistenti, collocandolo in zona agricola per la quale è stato anche necessario approvare una Variante, L’Amministrazione ha frenato su altri interventi, abbandonando definitivamente a se stesso il Piano Hispalis 1 e 2, o il Project Financing di Porta S. Giovanni (ex Mattatoio), e quello dell’ex Pastificio Pezzullo, e frenando su due progetti per i quali già erano pronti i cantieri come nel caso del PUA Fontanelle, condizione che ha generato per i proprietari di un comparto (Eredi Ciao) la richiesta di un Commissario ad acta costringendo l’Amministrazione ad approvarlo, e per l’altro comparto costringendo i Proprietari (La Contact Center Sud della Famiglia Vitolo di Battipaglia) che avevano già allestito il Cantiere con macchinari e materiali, a smantellare tutto, prendere baracche eburattini e a smontare il cantiere, ritenendo che in questa Città è impossibile dialogare con le istituzioni, dovendo attendere per ben due anni l’approvazione di un progetto, forse l’unico veramente in condizione di partire, vista la solidità della famiglia Vitolo, alle paturnie della politica e al perseguimento di sogni incerti come l’Housing.
Ma come in alktre circostanze si è detto, la sfida vera era quella di chi prima iniziava, prima si prendeva il mercato e prima si vendeva gli alloggi, e allora i maligni hanno pensato che le frenate sui PUA e le accellerate sull’Housing seguissero quella logica. Forse tra i motivi delle dimissioni di Sgroia e del mancato coinvolgimento dei suoi due assessori Norma e Massarelli rispetto all’approvazione del preliminare de PUA, muove i suoi passi proprio rispetto alle considerazioni che emergerebbero a seguito di quell’approvazione, tanto da definirlo “…caratterizzato da parecchie incertezze e da scelte non condivisibili. Esso dimostra una mancanza di visione complessiva della città e si presenta come un documento fondamentalmente in bianco che dice tutto ed il contrario di tutto“.
Ed è proprio così. In che modo il PUC risponde al surplus alloggiativo dell’Housing Sociale? Come ne distribuirà il carico, o meglio in quali PUA si interverrà per ridurre il numero degli alloggi precedentemente assegnati per equilibrare quelli dell’Housing? Forse si spera che nel tempo alcuni non decollando mai finirebbero per assorbire quel surplus e così evitare di fare una manovra urbanistica generale che ridurrebbe le potenzialità abitative dei singoli PUA? Se veramente si volesse rivedere il PUC alla luce della redistribuzione del carico abitativo dei PUA ne conseguirebbe un contenzioso senza pari che i singoli proprietari dei lotti avvierebbero, ritenedosi “taglieggiati” e ingiustamente puniti, per effetto del fuori sacco alloggiativo dell’Housing sociale? E’ questo il Piano in “bianco” a cui si riferisce Sgroia?
Insomma interrogativi che valgono le dimissioni, sicuramente postume, ma mai così appropriate, sebbene lo stesso Sgroia certo non appartiene all’ordine dei padri Barnabiti, e che nonostante la sua giovane età è un politico consumato, tanto consumato che pare abbia già stipulato un accordo con i riformisti di Conte per la gestione della futura segreteria locale, attribuendosi un ruolo di equilibrio nel futuro prossimo, molto utile alle sue aspirazioni, che gli darebbe l’opportunità diottenere 6 membri nel futuro direttivoi a fronte degli otto che lascerebbe ai Riformisti e relegando all’opposizione Melchionda con 8 rappresentanti. Un’operazione che potrebbe anche significare un appoggio alla sua candidatura, resta tutto da vedere. Intanto è la fine della corsa. Melchionda è solo.
Eboli, 25 settembre 2014
Martì si nu gruss . mi raccomando non dimenticarti delle fogne altrimenti sai che rottura con quel soggetto che non nulla altro che parlare e scrivere di fogne!!
TANTO TUONO’ CHE PIOVVE!!!
Si potrebbe intitolare questo improvviso temporale politico abbattutosi a ciel sereno nel teatrino della politica ebolitana. Sembra quasi rincorrere lo strano autunno che stiamo vivendo, dopo la pazza estate appena trascorsa. Quasi una Provvidenza Divina manzoniana all’incontrario.
Ma credo che tutto sia racchiuso nella considerazione finale dell’articolo: SIAMO GIUNTI ALLA RESA DEI CONTI NEL CENTROSINISTRA e ciascuno cerca il proprio posizionamento.
Altro che pentimenti postumi! Altro che scelte nell’interesse e per il bene del Paese! E” una guerra per bande che covava sotto la cenere.
E non è neanche esplosa improvvisamente perché se è vero come è vero che alcuni giochi erano già stati fatti, si è colta l’occasione propizia per uscire allo scoperto e iniziare anticipatamente la campagna elettorale per le prossime amministrative.
Questo è tanto.
NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE.
Purtroppo dobbiamo constatare senza ombra di smentita che tutti gli uomini rappresentativi del centrosinistra ebolitano dell’ultimo decennio hanno colpe e responsabilità immense nell’aver compiuto disastri irreparabili e creato sconquassi immani nelle coscienze del popolo di sinistra.
Tutto ciò è avvenuto con l’avallo del segretario provinciale Landolfi prono ai desideri del grande Martino Melchionda. Egli è riuscito a riassumere in sé sia i poteri amministrativi sia quelli politici di una sezione PD inesistente e si è liberato via via dei compagni di viaggio recalcitranti con nuovi acquisti sul mercato delle vacche consiliari.
E non è detto che l’operazione non possa ancora riuscirgli…
Ma quello che oggi fa più senso è la lezione morale che i nuovi dissidenti vorrebbero impartire ai loro recenti compagni di merenda nonché il tentativo di ricostruirsi una verginità abbondantemente perduta.
La gente non è tanto scema come essi credono.
La stragrande maggioranza degli elettori ha già percepito questa manovra furbesca.
I cittadini sono veramente stanchi di quest’andazzo rovinoso per la città di Eboli.
Ci saranno grosse sorprese alle prossime elezioni.
Nn avete capito niente. Dividi et impera. Marti’ si nu gruss. Mi raccomando le fogne
Premettendo che come si dice “uno puzza e l’altro fete” (che non ho idea di come si scriva) … Vincenzo Cicalese la cosa più vergognosa è la mancanza di pudore. Dopo aver banchettato per anni , mangiando forse ben più della propria porzione, all’improvviso ci si accorge della “prepotenza” e si sente in obbligo di ribadire la propria “libertà” nei confronti dei propri compagni di merenda.
Gli stessi compagni di merenda con i quali ha condiviso la stessa “prepotenza” politica e amministrativa, che ora contestano sdegnati, in maniera “coordinata e continuata”. Il che hai sensi del diritto del lavoro fa di questi personaggi veri e propri “dipendenti” (a progetto) di Melchionda. Altro che libertà. La colpa di Melchionda è stata quella di non averli assunti a tempo indeterminato, i mandati scadono ! E il loro era in scadenza e si sa, quella “libertà” ha un prezzo. Scopriremo nei prossimi mesi quale.
E non sono nuovi a simili comportamenti. Non sarà la prima volta e non sarà neppure l’ultima (e rimanendo nella metafora il nuovo datore di lavoro dovrebbe preoccuparsene invece di esser convinto di aver fatto l’affare)
Fate quello che volete ma tenetevi il teatrino. Con i tempi che corrono, la crisi che ha investito tutto e tutti, in fondo gli ebolitani vi capivano anche. Almeno avevate un lavoro, per giunta pubblico. Che di questi tempi, soprattutto per chi non ha avuto occasioni di lavoro nel privato, non è affatto da disdegnare.
Very Well…ottimo intervento dott. Del Mese:
un “chiagne e fotte” tipicamente italiota,la classica scappatella dalla nave affondante per opportunismo bislacco come ingenuo,offensivo delle sinapsi neuronali,di cui anche l’intelligente medio è dotato!
il ricostruirsi una verginità posticcia,dopo anni di “cammino comune e condiviso” la trovo denigrante,come ebolitano,oltre che come cittadino di questa martoriata repubblica!
dice bene dagospia:
tra il centro-sinistra ed il centro-destra,vince sempre il centro tavola,sta a noi bandirli dal “desco” della vita pp per sempre,il voto è l’unica arma,non spuntiamola!
Scusate mi dite chi sarà il vincitore , voglio essere il primo a salire sul suo carro, anche se dovesse essere il fustigatore delle fogne salirò sul suo carro…. a costo di fare figure di merda per tutta la vita….. ma devo salire sul carro del vincitore!!!! se poi il vincitore dovesse essere mimi, coco, c…. o c…. e toni a braciola allore le cose cambiano, loro almeno un libro l’hanno letto al a cospetto del fustigatore che al massimo ha letto la broschure di tecno casa
hanno fatto tanto male che hanno voglia di studiare le strategie a sindaco verrà eletto uno che rappresenta la discontinuità (almeno spero)
Caro Massimo, credo sia opportuno pubblicare il documento INTEGRALE delle dimissioni di Sgroia.
Credo che la cittadinanza deve cogliere nella sua interezza le gravi accuse che egli muove ai suoi stessi compagni di partito e di amministrazione. Un documento che gli ebolitani non dovranno dimenticare quando saranno chiamati ad esprimere il proprio voto amministrativo.
La verginità politica non può diventare costume ebolitano così come l’arroganza mostrata da questa amministrazione sia bandita per sempre.
Grazie e saluti
Arricorsatevi Martino e` semp o meglio. Lunga vita al re lunga vita a martino. xxxxx xxxxxxxx se ne fara` una ragione e si cerchera` un mestiere sempre che qualcuno lo accolga nella propria stalla …. In verita` cosa dufficile
loro lo hanno fatto e loro vogliono distruggerlo (ci riusciranno questo baldi scansafatiche?)
O prim’anno cor e cor, o quint’ann cul e cul o nono anno vafancul!!!
Ha ragione il dott. Gabriele Del mese è una vera vergogna. Solo ora Sgroia si accorge di chi sia veramente il suo sindaco? Ma mi faccia il piacere!!
Si sono forse accorti che il suo personaggio è ormai screditato e perdente e quindi salta dal carro prima che si schianti? In politica bisogna fare come nel medioevo: il signore chiedeva ad unl proprio suddito di assaggiare le bevande ed il cibo prima di portarlo a tavola perché tra i commensali ci poteva essere qualcuno che lo voleva morto. Che fogna è la politica!
Gabriele Del Mese ti vorrei come sindaco insieme ad Erasmo Venosi e con voi tutte le persone capaci che sono dovute andare via da questo paese.
caro mister no,sarà alla gente di re no quando questi sotto altre spoglie si presenteranno e goffamente rinnegheranno il loro comune passato,sta alla gente non farsi infartare,altrimenti siamo correi della disgrazia collettiva!
@tutti. Calma gente , calma!!!. La brave gente lasciatepa stare x la politica ci vogliono i farabutti e i traffichini. Qualche volta si cinvolgono pure i deficienti. Il fognaro vorebbe fare politica
https://www.youtube.com/watch?v=vUlfJqcQO8o&feature=youtu.be…
https://www.youtube.com/watch?v=Asa_inpNWxo&list=UUaltijf8i_U478_H5S3yKtA…guardate un po questo video che vi mando in duplice copia,due diversi filmati degli allagamenti del lunedì 21 luglio 2014 alle ore 19.00…a tutti i lettori seri di questo BLOG… lascio a voi pensieri,commenti ed opinioni su quello che scrivono su di me tali SAPIENTONI in anonimo,su questo BLOG quindi gente senza attributi e su chi gli consente di farli scrivere cazzate a più non posso…le battagli sociali non hanno colori sono battagli sociali e basta a prescindere di chi le fa,del bene comune tutti ne sanno parlare ma solo per riempirsi la bocca è bastaaaaaa,affettuosamente Franco Moraniello.-
Per Moraniello,
Mi costringi ancora una volta ad intervenire rispetto alle tue affermazioni.
Sebbene condivida l’assunto che le problematiche indipendentemente da chi le solleva vanno prese per quelle che rappresentano, non capisco per la verita’ le affermazioni circa quelli che definisci “sapientoni” che scrivono su questo blog, ai quali tu hai affibbiato un “senza attributi” associandomi a loro e quindi senza “attributi”.
Non hai idea di quante uomini pur avendo gli attributi non sono affatto uomini e quante donne pur non avendoli invece hanno due palle così. Tutto e’ relativo, come vedi.
Tornando alla questione, penso tu soffra della “sindrome del complotto” al punto tale da obnubilarti il cervello e ipotizzare come hai fatto di persona, sollevando tutto il mio sdegno, nel momento in cui mi hai accusato di essere l’autore dei post anonimi che in passato ti citavano, perche’ da allora ogni riferimento specifico al tuo nome non lo consentono, e quindi, se ti senti toccato hai solo una coda di paglia che sarebbe bene te la bruciassi.
Non me ne volere, ma tu sei l’ultimo dei miei pensieri, anzi nei miei pensieri non ci sei proprio. E quando ci sei solo per educazione e affetto come e’ sempre stato.
Formulandomi quelle accuse, hai pensato non alla mia maniera, mi hai offeso e mi fai capire come pensi si possano risolvere le questioni, dicendo fandonie, facendo minacce, lanciando epiteti, usando un linguaggio scurrile e magari, cosi’ momento mi hai attribuito, ricorrendo a messaggi anonimi.
CaRO Franco, mi dispiace per te, ma non sei la persona che pensavo fossi.
Forse sei abituato a frequentare persone che fanno queste cose. Io sono diverso e non mi piace essere trascinato in vicende di bassissimo profilo culturale, umano, sociale.
Ti assicuro non sei citato in nessun post, se ti attribuisci qualche riferimento e’ solo un tuo problema.
Non gradisco affatto che si parli di te e non lo consentiro’, e non per quello che tu pensi circa a minacce balbettate di denuncia alla polizia postale che puoi fare in ogni circostanza, ma perche’ non mi interessa, e sappi che se ho da dire qualcosa non la mando a dire e non uso quei mezzucci che mi hai attribuito in quel supermercato.
Per il resto, non credo mi debba rispondere, non aspetto nessuna Risposta ritenendo questa polemica inutile chiusa definitivamente, sperando che quei lettori a cui fai riferimento non la alimentino.
Infine, fai bene a denunciare alcune cose che oggettivamente vanno denunciate ma cerca di individuare bene gli indirizzi dei tuoi destinatari.
Con molto dispiacere Massimo Del Mese
x xx xxxx x xx xxxxxx xxxxxxxxxxx. E’ vero le battaglie sociali sono battaglie sociali e si dovrebbero fare a prescindere e nn rivolte soloverso un singolo p verso una compagine , altrimenti si diventa partogiani, faziosi e si potrebbe palesare anche qualche inreresse particolare come l’uso di una xxx xxx xxxx. Mi chiedo perche’ taluni si accaniscono solo contro il comune e nn contro la provimcia quando abbiamo in certi quartieri scuole fatiscenti ke sembrano delle carceri e delle strade che sembra il formaggip emmental. Francamente credo che qualcunoe stato strumentalizzato xxx xxx xxx xxxxxxxx poi ha dovuto continuare la farsa nella speranza di avere una fella di trippa
Le persone oneste e colte, soggiogate dal dittatore Melchionda, al fin della tragedia Amministrativa Ebolitana, si sono ribellate a colui che con cattiveria e avidità di potere li aveva plagiati confondendogli i sani principi appresi dai Genitori e dai loro Insegnanti.
Con la globalizzazione delle ideologie, i Comunisti si ravvedono e diventano destrorsi, i Fascisti si dichiarano moderati, i moderati propongono e approvane le Leggi progressiste , i Socialisti s trasformano in Giustizialisti, mentre i Partiti, da efficienti laboratori di politica, si trasformano in centri di potere .
Con un Renzi che, assetato di Potere e Protagonismo, rassicura Letta di continuare a governare serenamente e, dopo una settimana, lo disarciona e s’impossessa, come da editto emesso nell’ombra di Sua Maestà Altissima che risiede alla cima di un Colle Romano, della poltrona del suo rasserenato compagno.
Luca Sgroia e i suoi colleghi rivoltosi vanno elogiati e spronati a non ascoltare un eventuale richiamo incantevole del rapace e ingordo avvoltoio appollaiato sulla cima del Palazzo di Città.
E.C.
Luca Sgroia e non Gioia.
caro Massimo sei solo una grande delusione e nient’altro e nei tuoi scritti cerca di togliere la parola minaccia e cazzate varie che certamente non appartengono e non sono nello stile del sottoscritto.-
Con doppio dispiacere Franco Moraniello
P.S-IDEM Caro Massimo,anche per me vale la stessa cosa cioè vale a dire seppur a malincuore devo ammetterlo mi dispiace ma non sei la persona che pensavo fossi ed infatti aveva ragione a vecchia che se anche aveva campato 99 anni voleva compare ancora x impararsi…come vedi gli errori si commettono c’è sempre da imparare e solo i saggi cercano di imparare mentre gli stolti,be quelli insegnano e non mollano mai la cattedra.-
Detto questo per me la discussione si ferma qui, saranno i lettori tutti a farsi una ragione del perchè di tutto ciò succede dalle pagine del tuo BLOG.-
Esimio dott DelMese benche’ nn posso in qualita’ di libero e disinteressato cittadino esprimele il mio compiacimento per il post di cuk sopra . Le dico disinteressato perche dalla politica nn ho mai avuto e mai preteso un giovamento personale, ma ho sempre gradito il bene collettivo. Per farle un esempio ne io ne i miei familiari abbiamo chiesto ed ottenuto spazi comuni come un chiosco, un locale del comune , un appartamento, una palestra etc etc. Per questo le dicevo libero e disinteressato. Complimenti x il blog che la possibilita a tutti di esprimersi anche cin i oropri disappunti .
QUESTO Post NON RISPONDE AI CANONI DI QUESTO SITO.
avvelenata,ti sostengo in ogni azione,continuerò anche io a manifestare il mio disgusto per certi finti commentatori,che farebbero bene a tornare sui banchi di scuola,se vogliono proporsi come il nuovo.
Loro, abbiano almeno le basi didattiche per saper leggere e comprendere,scrivere e spiegare,altrimenti tutti sotto le serre,tutti nei campi a dare sostegno al pil calante!
Purtroppo è facile e comodo spacciarsi ogni giorno per intellettuali,su video in streaming o su youtube e sguazzare nelle gratuite offese!
VI RINTUZZEREMO SEMPRE E POI SEMPRE,FINO A ZITTIRVI.
caro admin certe persone quando non sanno cosa rispondere attaccano insensatamente,hai ragione il vittimismo del malato di complottismo è la via maestra,come scorciatoia, per menti poco brillanti.
ci sono pseudo giornalisti,che vogliono essere i Masaniello del popolo che si ubriacano di parole,rendendo poco chiaro il messaggio,poco chiaro in principio a loro stessi,sono pillole anzi supposte di follia!
tu sei fin troppo un Signore nel risponderli,pensano di contare ma non sanno cosa realmente la gente pensa di loro.
buon lavoro
E’ proprio così sig. Canevaghi
certe volte admin è troppo Signore oltre ad essere il miglior giornalista che abbiamo sulla piazza!
Non le manda mai a dire ed è più informato della carta stampata che, per sopravvivere, deve nascondere le notizie che non piacciono al Padrone oppure le deve annacquare. Non parliamo poi dei sedicenti giornalisti/e: ce ne sono di leccaculo in giro!!!
si signor cicalese è proprio cosi,peccato che in giro ci siano pretesi robin hood dei poveri,che invece hanno un concetto fascista della libertà,ovvero la libertà di esprimere le loro opinione:
SPROLOQUI!
PERSONE SENZA CULTURA,DECENZA UMANA,CHE SPERANO FRGANDOSI LE MANI,CHE QUALCHE AMICO UNA VOLTA SALITO AL POTERE CITTADINO,LI RINGRAZI!
ACCA’ NISCIUNO E’ FESSO!
AVRANNO AMARE DELUSIONI,DA ORA A SEI MESI NE VEDREMO DELLE BELLE,E COLORO CHE OGGI INNEGGIANO,SARANNO TRA UN PO,MOLTO MENO RAMPANTI,VOGLIONO SOLO PRENDERENE IL POSTO DEI VECCHI,ALTRO CHE IL BENE DELLA (da comiche) COLLETTIVITA’!
COME AMO RIPETERE,TROVATEVI UN LAVORO DEGNO DI QUESTO NOME,O TACETE ILLUSI DA BAR DELLO SPORT!
e che band ……avvoltoi…..
Per il preliminare di PUC si apre ora la fase di partecipazione e condivisione. Non si capisce però come sia possibile formulare osservazioni quando, a meno di una mia svista, negli elaborati del preliminare manca, tra l’altro, qualsiasi indicazione concreta riguardo a quella che la normativa regionale definisce “componente programmatica/operativa del Puc”, ossia mancano le classiche norme tecniche di attuazione (destinazioni d’uso, indici fondiari e territoriali, parametri edilizi, standard urbanistici, residenziali ed ambientali, etc.). Allo stato, come si possono conoscere le previsioni e prescrizioni del PUC nelle zone omogenee? Sulla base di quali elementi possono i “soggetti pubblici e privati, anche costituiti in associazioni e comitati, proporre osservazioni contenenti modifiche ed integrazioni alla proposta”? E gli interrogativi potrebbero continuare…