Un Ospedale di Comunità a Pazzano di Capaccio Paestum piace all’Amministrazione Voza. Intanto l’ASL Chiude Reparti e Ospedali e mantiene lo scandalo ALPI.
La proposta della cooperativa medica Magna Graecia di istituire un ospedale di comunità nella struttura, di proprietà dell’Asl Salerno, in località Pazzano, è stata valutata positivamente. Una proposta simile fu presentata nel 2007 dal consigliere Longo.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
CAPACCIO PAESTUM -Mentre la Direzione Generale dell’ASL Salerno sta desertificando la sanità pubblica, chiudendo Reparti ed Ospedali, riducendo prestazioni e servizi, ma mantenendo lo scandalo ALPI che costa 75milioni di Euro a noi cittadini, ecco che arriva una proposta dall’Amministrazione di Capaccio Paestum, per il miglior utilizzo di una struttura di proprietà della stessa ASL che potrebbe essere utilizzata come “Ospedale di comunità”. Naturalmente sarà veramente difficile poter intavolare un discorso con la DG, anche perchè il compito principale non è quello di giungere con la sanità pubblica ai cittadini, ma per allontanarli e costringerli, così come i recenti rapporti sulle migrazioni dei pazienti indicano con un 50% in meno rispetto al èperiodo di riferimento precedente, del che si deduce che l’intento distruttivo e desertificante è stato centrato e che quindi l’obiettivo è stato raggiunto, così come, ciliegina sulla torta, quest’anno, per il quarto anno consecutivo, con la fine del mese, cessano tutte le erogazioni presso le strutture convenzionate, così i malati gravi, oncologici, di cuore, potranno morire tranquillamente se non hanno i soldi per pagarsi per intero i controlli che in ogni caso devono necessariamente eseguire per mantenersi in vita.
Un altro obiettivo raggiunto, questo però va in capo al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, il quale, imperterrito, ordinando i tagli ad ogni prestazione nei vari ospedali, specie quelli della così detta Valle del Sele, costringe i pazienti a migrare o a pagarsi le prestazioni, mentre appunto mantiene in vita sprechi e privilegi. E pensare che per questo obiettivo il Governatore Caldoro si è “guadagnato” un terzo posto con una percentuale del 53%, nella classifica dei Governatori più amati dagli italiani, evidentemente si è preso in considerazione la capacità distruttiva dei trasporti, dell’ambiente, dei rifiuti, della sanità, e della incapacità di erogare i Fondi europei, avendo la Campania restituito all’Europa ben 5 miliardi di euro, avendone impiegati solo 1miliardo e ottocento milioni. Altro metro di valutazione che gli hanno consentito di raggiungere la vetta della classifica evidentemente è stata la valutazione delle pernacchie e dei fischi, scrupolosamente scambiati per applausi.
La proposta della cooperativa medica Magna Graecia di istituire un ospedale di comunità nella struttura, di proprietà dell’Asl Salerno, in località Pazzano, è stata valutata con interesse dall’amministrazione comunale anche perché è simile a un’analoga proposta che fu presentata già nel 2007 dal consigliere comunale Francesco Longo.
Com’è possibile leggere nella delibera di Consiglio comunale numero 19 dell’8 agosto 2007, alla luce dei disagi causati agli utenti dall’accorpamento dei distretti sanitari di Capaccio e Roccadaspide, il consigliere Longo propose di collocare nella struttura di Pazzano il Saut, il servizio di continuità assistenziale di Capaccio Capoluogo, l’attività specialistica ambulatoriale e tutto quanto potesse concorrere alla creazione di un “country hospital”, rappresentando tale organizzazione “l’ideale e moderno anello di congiungimento tra assistenza ospedaliera e medicina territoriale”. La proposta del consigliere Longo nasceva dall’esigenza, tuttora esistente, di rafforzare i servizi sanitari sul territorio di Capaccio Paestum.
«La proposta della cooperativa medica Magna Graecia, che ricalca quella presentata nel 2007 dal consigliere comunale Francesco Longo, consentirebbe di assicurare ai cittadini di Capaccio Paestum un’assistenza completa e continuativa, limitando il ricorso a ricoveri ospedalieri non necessari. – afferma il sindaco Italo Voza – Una soluzione che risponderebbe anche alle problematiche sanitarie derivanti dalla chiusura dell’ospedale di Agropoli. Tuttavia è bene ricordare che la struttura in località Pazzano è di proprietà dell’Asl Salerno a cui spetta prendere qualsiasi decisione in merito».
Capaccio Paestum, 18 settembre 2014