Emergenza depurazione a Battipaglia: 5milioni di mc di liquami sversati a mare

La depurazione delle acque per Etica per il Buongoverno, è sempre più un’emergenza. Il mare non è balneabie. Gli operatori turistici sono allo stremo.

Benesatto: “Non è più tollerabile che una città di 50mila abitanti, che produce 5 milioni di metri cubi di liquami all’anno, continui a versarne quasi due terzi direttamente a mare, fra le responsabilità maggiori delle Amministrazioni Comunali“.

depuratore
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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Le notizie riportate dalla stampa in questi giorni, – si legge in un comunicato stampa di Pietro Benesatto per a nome di Etica per il Buongoverno, il Movimento politico fondato da Cecilia Francese – che vorrebbero la burocrazia fermare i lavori di adeguamento dell‘impianto di depurazione di Tavernola, gettano un’ulteriore, nera, ombra sulla possibilità di vedere, finalmente, ridurre il carico delle acque fognarie che la città di Battipaglia scarica direttamente a mare, creando non solo problemi igienico sanitari, ma compromettendo in modo sempre più irreparabile la qualità delle acque del nostro litorale e gli sforzi degli imprenditori turistici.

La notizia arriva peraltro dopo quelle relative alla ennesima stagione balneare disastrosa. Si e’ conclusa un’estate dove, oltre al fatto che per l’ennesimo anno consecutivo le nostre acque sono state dichiarate non balneabili, si sono verificate bizzarrie climatiche per cui, fra piogge e trombe d’aria, gli operatori turistici che comunque hanno continuato ad avere il coraggio di investire sulla nostra costa, sono stati ridotti allo stremo.

Siamo nel 2014. Non è più tollerabile che una città di 50mila abitanti, che produce 5 milioni di metri cubi di liquami all’anno, continui a versarne quasi due terzi direttamente a mare.

Questo dato rimarrà indelebile fra le responsabilità maggiori delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute in questi ultimi lustri

Pietro Benesatto-Cecilia Francese.
Pietro Benesatto-Cecilia Francese.

Un intervento deciso sulla depurazione non è più rinviabile. Se se si vuole dare un senso concreto alle parole “ambiente” e ” turismo“, allora risolvere il problema della mancanza di impianti di depurazione deve diventare una priorità assoluta per chi governa la città e per le forze politiche locali.

Dopo aver, colpevolmente, perso 4 anni rincorrendo i continui cambi di direzione dell’Amministrazione Santomauro, che un giorno sì e l’altro pure annunciava l’acquisizione di fondi per intervenire prima sul depuratore in zona ASI, poi sul mega progetto dell’allacciamento a Salerno, non è possibile perdere neanche più un giorno.

L’intervento sul depuratore di Tavernola è necessario per garantire un’adeguata depurazione dei liquami che vi confluiscono e che quel depuratore, sottodimensionato, non riesce oggi a trattare; perciò l’invito che rivolgiamo ai membri della Commissione Straordinaria, che governa oggi la nostra città, è quello di non perdersi in inutili e dilatori contenziosi con la Regione Campania, ma di utilizzare i fondi che sono stati stanziati per quell’intervento. Se l’avvocatura Regionale ritiene che debba essere il Comune il soggetto attuatore, che sia il Comune ad assumersi questo onere. La celerità dell’intervento e la sua realizzazione ad regola d’arte, sono nell’interesse di Battipaglia e dei battipagliesi.

Rimane poi la questione della realizzazione degli impianti per depurare il resto dei reflui prodotti dalla nostra città, che oggi arrivano direttamente a mare. Leggiamo che si continua a dare fiducia al mega progetto che vuole il collegamento di Battipaglia al collettore di Bellizzi per poi andare ad allacciarsi al depuratore di Salerno (che sarebbe a sua volta potenziato) e che oggi si avvia lentamente all’aggiudicazione dei primi lotti. Un’opera pensata negli anni settanta, e che dopo 40 anni ancora deve vedere la luce.

Non nascondiamo la nostra preoccupazione. L’abbiamo manifestata anche al Commissario Iorio nell’incontro avuto con lui circa due mesi fa.

E’ una opera che non ci convince, sia perché si presenta con tutti i limiti delle grandi opere, ossia:

  • tempi di gestazione lunghissimi (40 anni non sono un record, c’è stato di peggio);
  • rischi che l’opera rimanga incompiuta se non ben controllata nella sua esecuzione;
  • rischio di conflittualità burocratiche enormi, visto i tanti soggetti istituzionali coinvolti;
  • rischio di conflittualità con i privati, vista la solita incertezza delle procedure espropriative;

Noi avremmo preferito che si fosse presa in considerazione l’opportunità di utilizzare il depuratore in zona ASI, che è tarato per raccogliere le acque reflue di Battipaglia, di Eboli e altri comuni dell’area; oppure che si verificasse la possibilità di intervenire sull’esistente e inutilizzato depuratore di Belvedere, già di proprietà comunale.

Divieto di Balneazione
Divieto di Balneazione

Tempi più veloci, molto più veloci! Battipaglia, su questo terreno, lo ribadiamo con forza, non può più permettersi di perdere tempo. Sono auspicabili interventi meno impegnativi dal punto di vista delle risorse e della complessità burocratica.

Etica per il Buongoverno esprime, quindi, nuovamente, la forte preoccupazione sull’efficacia delle strade intraprese, e fa appello alla Commissione che governa Battipaglia (e che su altri terreni sta dando dimostrazione di grande capacità operativa nella risoluzione di problemi incancreniti durante le precedenti amministrazioni cittadine) di sbloccare i lavori sul depuratore di Tevernola e di verificare e vigilare sui tempi e sulla qualità del lavoro di realizzazione del collettore verso Salerno, prendendo in considerazione, in caso di insorgenza di problemi burocratici su quest’intervento tali da ritardarne la esecuzione, le proposte che da anni Etica per il Buon Governo, inascoltata, ha messo sul tavolo!

Lo chiedono i cittadini di Battipaglia, stanchi di passare come coloro che inquinano il Golfo di Salerno; lo chiedono gli operatori turistici della nostra Città, i quali aspettano segnali concreti e tangibili di attenzione da parte delle istituzioni verso chi investe sul nostro territorio, segnali che fino ad oggi non ci sono stati.

Arrivare al traguardo dell’imposizione del divieto di balneazione permanente è un primato di cui faremmo, tutti, volentieri a meno.

Battipaglia, 12 settembre 2014

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