Il PD e la “grande corsa” alla candidatura a Sindaco di Eboli

Dopo la candidatura di Sgroia, l’attendismo di Cicia e Lavorgna, le aspirazioni e le indicazioni di Antonio Conte, Marisei e De Vita, ecco quelle di Vecchio, Cuomo e Caputo.

Affollamento di “Sindaci” dalle parti del PD e del centrosinistra. Intanto Cicalese e Marotta appoggiano il rinnovamento e Vincenzo Caputo. Dalla società civile altre proposte come Laura Cestaro, Vito Pompeo Pindozzi, Antonio Manzo. Dal mondo dell’impresa o da altro quella di Pansa.

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da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Sebbene ci si avvicina alla prossima primavera, e sebbene per quella data oltre ad essere chiamati al voto per eleggere il nuovo Governatore della Campania e il Consiglio Regionale, la Città di Eboli insieme ad altre è interessata al rinnovo del consiglio comunale e alla elezione del nuovo Sindaco, dopo un decennio di governo di un centro-sinistra “ibrido” e per nulla incidente sui destini economici e politici del territorio, che si è sorretto più con lo sputo che con alleanze politiche solide, atteso i numerosissimi stravolgimenti politici causati dai continui cambi di partito, sia nell’ambito dello stesso schieramento politico che da uno schieramento politico all’altro, si incominciano a muovere le acque e con queste anche i “naviganti” si apprestano ad affrontarle.

Acque che non sono affatto calme e che risentiranno inevitabilmente delle tempeste salernitane e degli umori dei “capitani” che non solo in questi anni non hanno assicurato il benché minimo di serenità e un minimo di affidabilità politica, ognuno intento a curare il suo vascello invece di pensare alla flotta. E così non solo ognuno naviga per conto suo, ma nessuno se la sente di affrontare il mare aperto e attende nell’attesa che succeda qualcosa.

Vincenzo De Luca-Martino Melchionda
Vincenzo De Luca-Martino Melchionda

E cosa potrebbe succedere?

Una delle cose che potrebbe succedere sarebbe quella di una spaccatura del Partito Democratico: da una parte chi segue il capo del vascello l’egocentrico Vincenzo De Luca che è sempre più tentato di organizzare un’avventura solista e civica per ricandidarsi a Governatore della Campania; dall’altra il “nuovo più nuovo del nuovo” che segue i renziani della prima e della seconda ora, tutti appassionatamente a contendersi quel territorio che ancora oggi detiene il Sindaco di Salerno ancor prima che egli sia costretto a lasciarlo o a condividerlo. Insomma si stanno vendendo la pelle dell’orso ancor prima di catturarlo e di ucciderlo.

Ma cosa c’entra questo con Eboli e con le prossime elezioni amministrative e il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del Nuovo Sindaco? C’entra e come, perché tra i tanti vascelli che stanno affrontando le coste ancor prima di avviarsi verso il mare apewrto ci sono anche le aspirazioni del Sindaco di Eboli Martino Melchionda, che allo scadere del suo secondo mandato per grazia ricevuta, ci ha preso gusto a far politica, o meglio ha preso gusto a comandare e quindi pensa di continuare quell’esercizio, che gli è venuto molto bene, negli scanni di Palazzo Santa Lucia a Napoli.

L’unico problema per Melchionda, che poi tanto unico non è, tenendo conto che le stesse aspirazioni le avrebbero anche i contiani, e pare abbastanza condivise al punto che sarebbe più che sicura la candidatura nelle fila del PD del giovane Federico Conte, figlio dell’ex Ministro Carmelo, tra l’altro già componente dell’Assemblea Nazionale del Partito e molto vicino a Cuperlo a livello nazionale, e ora pare anche in buoni rapporti con Antonio Bassolino, è quella di prendere una decisione abbastanza azzardata, e magari decidere di voler seguire De Luca nella sua avventura e trovare spazio in una lista che gli consentirebbe di giocarsi una partita facendo un minimo sforzo per raggiungere un massimo risultato.

Ma purtroppo questa strategia porta il Sindaco di Eboli all’immobilismo, attendendo quello che non si sa, mentre c’è grande fermento anche e soprattutto per il prossimo appuntamento elettorale dell’elezione del Nuovo presidente della Provincia, e mentre i suoi scalpitano desiderosi, alcuni di loro, di aspirare alla nomination ed essere il candidato ufficiale del centrosinistra.

Cicia-Lavorgna-Sgroia-Vecchio
Cicia-Lavorgna-Sgroia-Vecchio

Oggettivamente dalle parti del PD c’è un po di affollamento e i candidati si moltiplicano, fino a pensare che se non sei candidato a Sindaco non sei nessuno, e così si moltiplicano gli appetiti e le aspirazioni, oggettivamente legittime ma talvolta non rispondenti alle contingenze e semmai fuori luogo e per nulla corrispondenti al quadro generale. Affollamento che non esclude personalità politiche di lungo corso come: l’ex Deputato del PD Antonio Cuomo che sembrerebbe tentato, come De Luca di affrontare una campagna elettorale all’insegna della civicità con almeno tre liste, e in quella direzione si muove; il Vice Sindaco di Eboli e Assessore all’Urbanistica di Eboli Cosimo Cicia che pure aspira alla candidatura ma non scalpita per le stesse ragioni di Melchionda, in attesa che succede qualcosa e poi decidere che strada percorrere; l’Assessore al Bilancio Adolfo Lavorgna non è da meno, e pure lui attende anche perché sa bene che la decisione non dipende solo da lui e ne taloco dal gruppo consiliare, atteso che il PD a Eboli non solo non ha gli organi statutari, un Segretario, una direzione, ma non ha nemmeno una sede, abbandonato come è alle paturnie del suo Sindaco; Il Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia, che primo fra tutti si è mosso e si è organizzato fondando il gruppo Eboli Libera, del quale ne fanno parte, per ora, tre consiglieri comunali, Pietro Mazzini, Gerardo La Manna, Mario Di Donato e due Assessori Ilario Massarelli e Dino Norma, e anche se resta in attesa degli sviluppi in molti ritengono non sia troppo lontano da loro il Comsigliere Pasquale Salviati delegato alle periferie; a questi poi si aggiungono le candidature così dette “borderline” naturalmente non rispetto alle singole personalità che aspirerebbero alla candidatura ma rispetto ad un quadro generale che non ne giustificherebbe in alcun modo una probabile realizzazione se non impossibile, aprendo semmai la condizione ad una patologia.

Marisei-De Vita- A Conte
Marisei-De Vita- A Conte

Ma le aspirazioni o in alcuni casi anche riconoscimenti, non finiscono quì, almeno nel PD, poichè oltre a quelli già indicati non mancherebbero appunto le aspirazioni dell’ex Consigliere provinciale ed ex Vice Sindaco brutalmente “licenziato” da Melchionda, Antonio Conte, sebbene pare che suo zio Carmelo freni, il quale rimasto fuori da tutto non cessa, seguendo il suo carattere gioviale e appassionato, di dedicarsi alla politica e per questo recedere rispetto alla possibilità di una nomination; così come il riconoscimento che si attribuisce a suo fratello Mario, che ha svolto nella passata consiliatura, con equilibrio e moderazione, il ruolo di Presidente del Consiglio, di poter essere indicato tra i papabili candidati a Sindaco del PD e del centrosinistra; non di meno ci sarebbe l’indicazione del consigliere Salvatore Marisei, il quale ha una ottima impostazione politica, sebbene sia stato anche lui “brutalmente” estromesso dal ruolo di segretario del PD, oltre ad aver mostrato una buona conoscenza degli argomenti, sebbene fantasiosa in alcuni momenti, perché dettata dal suo ruolo di oppositore al Sindaco Melchionda e alla sua maggioranza; Altro e certo non sarebbe ultima e nemmeno impossibile, atteso i suoi buoni risultati nella gestione del Centro Nuovo Elaion, sarebbe una probabile candidatura a Sindaco del Presidente Cosimo De Vita; tutte possibili e probabili candidature alle quali si aggiugerebbero un pò per strategia per scombinarne le fila e un pò perché non si può ignorare la così detta società civile, ci sarebbero anche altre candidature, alcune prestigiose, altre fantasiose, altre ancora forzate, e altre ancora solo nella mente di chi si propone, ma che una volta ufficializzate è necessario dare delle risposte e fare anche attenzione al tipo di risposte che si danno, e così se si avanza la candidatura della Dirigente scolastica Laura Cestaro, o si deve almeno tenere in considerazione la possibilità di coinvolgere il Direttore di Rai 1 Salute Vito Pompeo Pindozzi, o il giornalista inviato speciale del Mattino Antonio Manzo, i quali per il carattere e la personalità che si ritrovano potrebbere assumere questo ruolo sia con il centrosinistra che con il centrodestra, bisogna argomentare bene le risposte, e così a questa lunga corsa guardando a sinistra si aggiunge anche la possibilità di un coinvolgimento dell’ex Sindaco Gerardo Rosania, e della sinistra che rappresenta per evitare una sua ricandidatura, il quale non più tardi di ieri ha tenuto un comizio avvertendo che “intende ricominciare dalla Piazza“.

Cuomo-Cestaro-Manzo-Pindozzi
Cuomo-Cestaro-Manzo-Pindozzi

Alla lunga corsa vista da sinistra non mancano altre aspirazioni, e naturalmente quelle “patologiche” che noi nemmeno indichiamo lasciando ai lettori ogni giudizio, ovviamente sempre da verificare nella realtà e sempre tenendo conto dei giochi politici che condizionano scelte, tempi e futuro di uomini, politica e territorio, e così l’appetito verrebbe, sempre verificandone la veridicità a tanti altri, ci dedichiamo alle varie candidature che fino a questo momento sembrano partecipare a questa “grande corsa”, come: Fausto Vecchio, oggi molto vicino al Sindaco, il quale dopo un salto mortale carpiato con doppio avvitamento prima a destra e poi a sinistra vuole essere della partita e vorrebbe assumere una candidatura a Sindaco guidando una coalizione di centro-sinistra; O come, preannunciato da un trafiletto di stampa, sembra che a partecipare alla “corsa” di candidato a Sindaco ci sarebbe anche il Project Manager dell’Outlet Cilento Village Roberto Pansa, e per brevissimo tempo AD della Eboli Patrimonio, il quale, sempre a detta di quel trafiletto avrebbe già uno staff e che a breve dovrebbe convocarlo per definire strategie e percorsi, e ovviamente magari scegliere anche in quale schieramento candidarsi o se presentare un progetto civico, perché sia a destra che a sinistra c’é folla e nessuno è intenzionato a farsi da parte; Non sarebbero estranei a questa “corsa” anche il gruppo che si richiama all’API, ormai partito inesistente a livello nazionale, presente solo ad Eboli, avendo ben tre consiglieri Arturo Marra, Pasquale Lettera e Giuseppe La Brocca e due assessori, Massimiliano Atrigna e Francesco Bello, un gruppo compatto che per il momento attende e addirittura “rimprovera” il PD invitandolo ad uscire fuori dalla palude ed assumere un ruolo guida anche attraverso l’indicazione di un candidato condiviso, ma che non escluderebbe affatto, una volta verificata la impossibilità di percorrere quella strada, di avanzare una propria candidatura, magari esponendosi con Arturo Marra.

M Conte-Caputo-Pansa-1.
M Conte-Caputo-Pansa-1.

E proprio rispetto a tutte queste aspirazioni e tutti questi riconoscimenti e dopo che è tramontata quella dell’Assessore ai Lavori pubblici Dino Norma, è venuta fuori un’altra candidatura, quella di Vincenzo Caputo, in passato molto intimo personalmente e molto vicino politicamente al Sindaco Melchionda, prima come “consigliori” poi nel CDA della Multiservizi con Presidente Gianfranco Masci, il quale pare avendo avuto il via libera ad una sua candidatura dal Sindaco, affidandogli per ora il compito di fare un giro di boa tra i consiglieri, i politici, gli imprenditori e tra le varie associazioni presenti sul territorio, oltre che incontrare anche partiti, quali non si sa, per tastare il polso e poi si vedrà, si è proposto e si è mosso per adempiere al compito affidatogli, salvo a vedere poi se gli altri riconoscano un suo futuro ruolo.

E così anche Caputo è in “corsa” e la sua corsa produce già qualche frutto, come ad esempio, l’adesione al suo progetto di due consiglieri comunali: Armando Cicalese e Cosimo Marotta; entrambi vicini al Sindaco ed entrambi facenti parte della maggioranza che sostiene l’Amministrazione Melchionda. In un primo momento si indicava come componente della stessa partita anche il Consigliere Pasquale Salviati, il quale da subito ha smentito ogni suo coinvolgimento, al contrario sia Marotta che Cicalese hanno ritenuto opportuno prendere una posizione politica netta ed inequivocabile a favore dell’impegno di Caputo,  e per ogni equivoco hanno affidato la loro posizione politica ad altrettante dichiarazioni.

Marotta Cosimo
Marotta Cosimo

“Ad Eboli – dichiara Cosimo Marotta ipotizzando scenari politici “allargati” intorno a un progetto di novità interpetrato da Caputo – c’è voglia di novità e rinnovamento. Pensare cose diverse significa vivere fuori dalla realtà. Invito tutto il centrosinistra, ma anche i moderati del centro destra (penso al NCD, all’UDC) a far parte del progetto. E’ un errore ancorarsi su posizioni precostituite. Bisogna allargare la coalizione ed arricchire la proposta di novità e rinnovamento di Vincenzo Caputo. Basta con i personalismi, la vecchia politica e le fughe in avanti. Lavoriamo tutti per il bene di Eboli. Se così non sarà faremo il gioco dell’altra parte. Una compagine improvvisata, arruffona ed arrogante che, sebbene alla deriva politica, sarà pronta a cavalcare l’onda del malcontento”.

Dello stesso avviso e ispirato dalla stessa volontà di rinnovamento Armando Cicalese si dichiara anche lui a favore di una candidatura di Vincenzo Caputo a Sindaco del centrosinistra: Il candidato Sindaco del centro sinistra deve avere già una sua occupazione e titoli accademici che legittimano competenze tecniche ed amministrative. Aver avuto un percorso politico lineare, coerente con se stesso e con la storia politica del centro sinistra. Vincenzo Caputo ha tutte queste peculiarità ed è in grado di essere davvero la sintesi per tutta l’area di centro sinistra e non solo”.

Cicalese Armando
Cicalese Armando

Intanto il Consigliere Salviati, tirato per la giacca un po’ da tutti, tiene a precisare che per il momento è in linea con il suo impegno e per questo si ritiene fuori da contese, continuando ad occuparsi del territorio e dei problemi che si presentano e che devono essere risolti, per il resto al momento opportuno e nelle sedi opportune, valutera’ innanzitutto i progetti e chi dovra’ portarli avanti.

E’ ovvio che al di là del generoso impegno di Cicalese e Marotta, espresso nelle motivazioni che ne giustificano il coinvolgimento, la loro posizione sottolinea come entrambi abbiano sofferto in questi quattro anni e mezzo, facendo parte di una coalizione che non rispondeva alle caratteristiche del rinnovamento e alla sua interpetrazione, tanto da cercarle ora e da sostenerle al punto tale da “sposare” un progetto impossibile, che oltre a dover coinvolgere e convincere politicamente il Partito Democratico, deve trovare successivamente anche la forza dei numeri e quella della convergenza politica, e dopo semmai sperare anche nell’appoggio di altri eventuali formazioni politiche che dovrebbero far parte della coalizione.

E mentre in un paese stanco e fermo tutto questo accade dalle parti del PD e a Sinistra a destra non è che stanno messi meglio ma di loro ci occuperemo in un altro articolo, intanto registriamo che “La grande corsa” è iniziata, semmai ora bisogna che qualcuno spieghi ai tanti aspiranti, che non si tratta di partecipare ad una manifestazione sportiva con lo spirito decubertiano, e anche se non sei un podista arrivi comunque al traguardo e maagari per ultimo, ma si tratta di scegliere un progetto politico che possibilmente deve rilanciare una Città completamente distrutta in tutti i settori dell’economia e lacerata nelle sue manifestazioni culturali e civili, e quindi affidare quel progetto ad una persona che sia innanzitutto credibile, che sia riconosciuta per la sua leatà, per la sua correttezza, per la sua onestà, per la sua passione per la politica, per le sue competenze, per il suo amore per la città e che riesca a ricevere i giusti riconoscimenti e il giusto rispetto sia da chi lo sostiene e lo candida che dai suoi avversari e da chi non condivide il progetto che porta avanti.

Quanti di questi rispondono a queste caratteristiche?

Eboli, 9 settembre 2014

80 commenti su “Il PD e la “grande corsa” alla candidatura a Sindaco di Eboli”

  1. mi ricorda la fattoria degli animali di Orwell,alcuni sono piu’ uguali di altri,ma bando agli scherzi Cuomo è l’unico che può compattare il fronte del centro sinistra,buone le candidature di Manzo Pindozzi,andrebbe bene anche una donna come la Nigro,od un opinion leader come lei ADMIN..
    cmq ci vuole un conoscitore del substrato econ-sociale della città,olre che serio e preparato,affinchè si possa mettere mano i problemi reali,senza promettere lune nel pozzo,i tempi degli annunci retorici è finito,da un pezzo,peccato che in troppi non se ne siano accorti!

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  2. TUTTI,VANNO BENE,MA RISPARMIATECI GLI EREDI DEL NOBILE DI S.CECILA AL CILENTO!
    CAMBIAMO PAGINA,ALTRIMENTI LA CREDIBILITÀ’ VA NEL WATER.

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  3. ma qui ci sono quasi + canditati ke lettori,ke comica! pazzesco!
    si buttano sulla politica come fosse una greppia,ancora insistete,persistete,ma c’è ben poco nella mangiatoia,i debiti degli enti locali non consentono manovre e poi quali nuovi contratti o finanziamenti ue,abbiamo già i centri commerciali e penso che i negozi inerenti il centro direzionale e l’housing siano già stati stipulati,sarete i sindaci dei tagli e delle tasse,da dover giustificare al popolo,le masserizie son ridotte all’osso!!!!

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  4. SECONDO ME DIO NON ESISTE PERCHE’ NON HA UNA MAMMA esclamò un bambino di quasi cinque anni mentre chiedeva il perchè di ogni cosa alla propria mammina e come ogni bimbetto della sua età cercava le risposte giuste per orientarsi in un mondo prevedibile che lo sottraesse all’angoscia dell’imprevedibile.
    Io non so se DIO GIA’ ESISTE per tutti questi probabili candidati pdiessini, a prescindere dalla presenza o meno di una mamma che lo abbia generato. E sono anche convinto che nessuno di essi si ponga di questi problemi esistenziali, perchè tutti quanti “prestigiosi”, “fantasiosi” o “forzati”, per il momento sono senza Dio, cioè senza Padrone.
    Non sappiamo nemmeno se ad Eboli ci saranno le primarie o le secondarie o le terziarie perchè viviamo nel paese del Partito Democratico che non c’è e di una sinistra ancora più disastrata.
    Ma se Sparta piange Atene non ride. Pare che la destra abbia solo qualche pulcino in allevamento o qualche pretendente già trombato.
    Chi ci salverà dai futuri disastri che l’attuale classe politica ebolitana sta preparando per i prossimi anni a venire?
    SOLO DIO LO SA.

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    • ottimo il suo intervento,al peggio non vi è mai fine!
      ma del resto,le persone “normali” preferiscono da sempre non imbrodolarsi con la politica:
      primarie secondarie e seguenti sono delle pantomime a giochi fatti,nelle stanze dei partiti e con il richaiamo ai grandi elettori, per indorare la pillola al cianuro al popolo bue.

  5. Conte ancora cerca di metter cappello,coi nipoti o con de vita,e poi il resto,cuomo manzo pindozzi,pansa? Caputo?? La bella preside da orpello gentile….
    votate Marotta,con parenti affini e collaterali,il Pd ha il candidato vincente,xxxxxxxxx xxxxxxxxx magari gli da una mano

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    • Cacuccio Sindaco subito,con i suoi amici colleghi di venti cinque anni fa in giunta,assicurato ordine pubblico disciplina e consenso.
      🙂

      garantito al limone!

  6. Eboli non merita questi soggetti. Alcuni di essi sono pure traditori in cerca di poltrone.
    Il popolo ebolitano vi punirà alle prossime elezioni.

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    • Anthony,condivisibile il tuo sintetico intervento,solo che agli antipodi i potenziali candidati delle libertà non sono meglio, anzi….

    • Primo…Gemito:abbiamo capito,lo scrivi dappertutto,sei per caso anche tu una mosca fastidiosa?
      le competenze sono anche dell’asl servizio veterinario,la stessa asl che ha subito tagli da napoli versione zio silvio!

  7. Gli ebolitani li puniranno?
    Non illudetevi, gli ebolitani-pecoroni alla ricerca di favori o da clan familiari riconfermeranno i soliti nomi. Non ci illudiamo la bella Eboli non merita questi ebolitani. E’ più facile dare credito a chi ti promette miracoli che a chi, DICENDOTI LA VERITA’, non ti garantisce nulla se non giustizia, equità, onestà, impegno, professionaòlità ma anche sacrifici per arrivare a risultati di più ampio respiro.
    SIAMO UN POPOLO CHE HA BISOGNO DI ESSERE PRESO PER IL CULO COME HANNO FATTO E STANNO CONTINUANDO A FARE.
    Non meritiamo questo paese ed i risultati sono sotto i nostri occhi.
    Melchionda nel giro di pochi mesi ha fatto quello che doveva fare in 9 anni di amministrazione.
    Sicuramente si giocherà queste carte durante la campagna elettorale per le regionali. Ma l’operazione è chiara: faccio ora i lavori così la gente si ricorda, faccio ora i debiti per realizzarli così io ottengo riscontrio tangibili a livello elettorare ed i debiti das pagare se li piange chi viene dopo di me.
    E voi beoti mi ammoccate tutte le palle!!!

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  8. Si profila altra grande candidatura, altro che pd, quella del mov.5 stelle sbarazza tutti per competenza e professionalità, quella del prof.Erasmo Venosi, fisico ed ebolitano che raccoglie adesione di molte ass.ni e cittadini liberi ebolitani, auguri

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  9. Bene venosi,ma preferisco admin,ha esperienza politica e professionalità consolidata,conosce il territorio ed ha un potenziale aggregativo.(y)

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  10. Vanno bene tutti e non va bene nessuno. Chi per una ragione, chi per un altra sarebbero invisi a gran parte della cittadinanza. Cuomo, Vecchio, Marra e qualcun altro, in passato hanno già dato prova di spostarsi con facilità da uno schieramento all’altro. Sgroia (politicamente parlando) mi sembra Cuperlo, cioè nato vecchio.Manzo è stato già sonoramente battuto. Cicia, Lavorgna etc., onestamente non li vedo proprio come Sindaco. I contiani prenderebbero solo ed esclusivamente i voti dei contiani, l’unico anche se non me lo immagino proprio come Sindaco, potrebbe essere Caputo, per il solo motivo che tutti gli altri lo immaginano debole ( forse lo è ) e quindi pensano che dopo possano influenzarlo.
    Mi dispiacerebbe molto ma credo che questa volta tocchi al Centrodestra.
    P.S. Le mie sono solo ed esclusivamente considerazioni poliche, nulla contro le persone quasi tutte conosciute e di cui per molti nutro una profonda stima.

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  11. per secondo…. gemito

    difendere questa amministrazione anche quando è indirettamente responsabile non ti fa onore. Dare dignità ai propri concittadini è un dovere morale al di là delle competenze.

    La questione ospedaliera è di competenza dell’ente comunale?

    L’autorizzazione dell’impianto a biomasse in località Grataglie a quanto mi risulta è stato autorizzato dalla provincia con procedura semplificata.

    Ma il permesso a costruire da chi è stato rilasciato?

    Ma il redigendo PUC cosa prevede per la località Grataglie/Fontanelle/Lampione?

    Housing sociale con vista su discariche, impianto biomasse, aria malsana e contorno di insetti?

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  12. Forse MISTER NO ha ragione.
    Infatti ogni popolo si merita i governanti e gli amministratori che si ritrova.
    Noi ci meritiamo questa “classe politica” che abbiamo democraticamente eletto. Salvo poi lamentarci tutti delle schifezze e porcherie a cui assistiamo.
    Sarà anche così per la prossima volta? Forse si, forse no.
    Se i pecoroni, i clan familiari, o coloro che sperano in qualche favore saranno la maggioranza, ebbene le cose non cambieranno anzi tutto peggiorerà perché ci ritroveremo indebitati fino all’osso grazie alle folli spese melchiondane.
    Poi ci sono gli illusi tipo grillini che con qualche nome roboante pensano di poter sbaragliare il campo.
    Ma non è così.
    Una sola speranza ci sarebbe, secondo me.
    Che gli onesti, gli umili, i capaci, gli intellettuali, i giovani, si raccolgano intorno a quelle poche figure di grande esperienza politica che ancora Eboli può vantare. Le spade non restino più appese per lasciare che i foderi combattano.

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    • Io voto Laura solo perché se viene eletta vado a fare l’ assessore . Questo é il ns accordo . E sai per uno come me che é senza lavoro vuol dire tanto, ma nn solo il solo sai, ad esempio c é qualcuno che si é organizzato con un blog

  13. Signor Pucci, Eboli è delusa di questi pseudo-amministratori di sinistra che nulla hanno fatto per Eboli se non quello di spartirsi le poltrone, da 20 anni a questa parte.
    Tantissimi anni fa, il centrodestra amministrò Eboli una sola volta e per poco tempo con la giunta targata Democrazia Cristiana e Movimento Sociale Italiano e fu un periodo glorioso.
    In questi ultimi anni, ad Eboli, c’è stato l’oblio totale dove si è visto di tutto, compresi episodi ripugnanti di minacce in cambio di poltrone. Quindi diamo la possibilità al centrodestra di provare ad amministrare la nostra cara città anche se si troverà a fronteggiare una situazione economica disastrosa… Eboli ha i debiti fino al collo per colpa di questa becera sinistra.
    Siamo stanchi ed afflitti di questi politici prezzolati e venduti. Vedere esponenti che volevano diventare leader del centrodestra approdare sulla nave avversa mi viene il rigurgito. Gente eletta a sinistra; poi candidata successivamente a destra; poi dopo alcuni anni li ritrovi a sinistra in cerca di candidature a sindaco o altro… insomma… che schifo!!! Ma come fate a guardarvi allo specchio la mattina? Vergognatevi!
    Che credibilità possono avere soggetti del genere?
    il popolo ebolitano, schifandoli, li punirà e li spedirà a casa.
    Noi vogliamo essere amministrati da gente “seria”, non da aspiranti poltronari o venditori di pentole e di fumo.

    Rispondi
    • ANTHONY ABBIAMO CAPITO CHE VESTI LA CASACCA FININVEST,RISPARMIACI LE LEZIONCINE STEREOTIPATE STILE F.I.
      EBOLI HA AVUTO AMM.NI DI CENTRO SINISTRA CHE HANNO FATTO OPERE PP CHE IN CINQUANTA ANNI DEMOCRISTIANI E SOCIALISTI NON SONO STATE FATTE.
      IL METANO VENNE A BATTIPAGLIA NEL 1980,NOI CON UN MINISTRO NULLA,SOLO UNA ASFALTATURA DEL VIALE NEL 1990,GRAZIE AD UN COMUNISTA ABBIAMO AVUTO METANIZZAZIONE REALIZZAZIONE IMPIANTI SPORTIVI MARCIAPIEDI E PARCHI,COME CON CODESTA GIUNTA,POI CENTRO STORICO RECUPERATO,POI CENTRI COMMERCIALI CHE AFFOSSATO CERTO IL COMMERCIO CHE PAGA COLPE ANCHE DEGLI ESERCENTI,MA IL PROGRESSO NON SI FERMA LE GDO SONO RISPARMIO PER I CITTADINI CONTRIBUENTI, A SEGUIRE WI PP,FINANZIAMENTI PER LA LITORANEA,PARZIALMENTE BONIFICATA 15 ANNI OR SONO E NUVI ALLOGGI A SEGUIRE CON L’HOUSING,POSTI DI LAVORO E SS SOCIALI CON LA CASA DEL PELLEGRINO,E LA FUTURBILE REALIZZAZIONE DEL CENTRO DIREZIONALE. BATTIPAGLIA IN VENTI ANNI DI DESTRA 5 VOLTE COMMISSARIATA,L’ITALIA IN ANNI DI BERLUSCONISMO SCESA DI COMPETITIVITA’ DEBITO PP E AUMENTO DELLE TASSE. CON IL VITUPERATO BASSOLINO,E I DEBITI SANITARI SI RIUSCIVA A TENERE APERTI GLI OSPEDALI CON CALDORO E CIRIELLI I DEBITI RIMANGONO E GLI OSPEDALI CHIUDONO,GLI EBOLITANI QUESTO NON LO DIMENTICHERANNO.
      OR BENE O LEI E’ TROPPO GIOVANE E DUNQUE E’ DEFICITARIO DI MEMORIA STORICA/CULTURA E LA COMPRENDO,O FA FINTA DI NON SAPERE COME SILVIO B CHE IN PIENA CRISI DICEVA CHE I RISTORANTI ERANO PIENI.
      MI CONSENTA CI VEDIAMO AD APRILE E SI TENGA PRONTO PER UN’ALTRA SONORA SCONFITTA!

  14. @Antony
    non sono di destra, ma vuol mettere gli uomini di destra di allora (persone degne moralmente ed eticamente) con questi quattro buzurri di oggi?
    Lasciare il paese nelle loro mani (di queli che si sono candidati e che la rappresentano) è come lasciarla al centrosinistra (di quelli che si sono candidati e chelhanno amministrata o meglio amminestrata)

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  15. Sono anni che, nonostante loro, ad Eboli vengono organizzati eventi culturali eppure, tranne qualcuno che lo fa per presenzialismo (visto che lo sbandiera in ogni occasione pubblica ed ora nella tornata politica) vuol dire che questi “signori” non hanno alcuna affinità con tale mondo. Ignoranti, ciucci presuntuosi e pretenziosi, capaci di dissertare sui grandi sistemi ma di ignorare ciò che quotidianamente li circonda. Se non conosci il luogo che amministri mi dici COSA AMMINISTRI?

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  16. Blazer67, chissà per quale motivo difende questi poltronari, alterandosi… è proprio vero: la verità fa male e le poltrone annebbiano la vista.
    Comunque lei vive nel mondo delle favole. Purtroppo, i suoi “compagni di merenda” le avranno fatto il lavaggio del cervello oppure ha gli occhi foderati di prosciutto.
    Faccia una cosa, io non aggiungo altro: vada di sera a farsi un giro sulla litoranea; oppure faccia un sondaggio per strada e vedrà cosa pensano gli ebolitani di questi 20 anni di disastri targati “sinistra”. Poi mi faccia sapere. Ricordiamo che Eboli ha avuto i prefabbricati pieni di amianto fino al 2000 (zona 167) e la gente si è ammalata di tumore per colpa dei suoi amati dittatori comunisti. Vergogna, unico caso in Italia!
    Avete solo sperperato denaro e avete portato Eboli alla deriva!!!
    Non accetto lezioni di moralismo da gente irrispettosa verso il prossimo e da soggetti che amano una dittatura sanguinaria (come quella comunista che ha sulla sua sporca coscienza cento milioni di morti innocenti).
    Silvio Berlusconi, che stimo sia come uomo e come imprenditore, voleva valorizzare le nostre terre del sud e la nostra fascia costiera ebolitana, creando la Rimini del sud ad Eboli e dando occupazione a migliaia di ebolitani… ma per colpa di certi “sinistri comunisti” su quella strada (dove sono stati spesi milioni e milioni di Lire per fare un’inutile pista ciclabile occupata dai “fuochi dei copertoni” accesi dalle prostitute) circolano, da 20 anni a questa parte, solo extracomunitari violenti ed irregolari e donne che vendono il proprio corpo. La colpa è solo della sinistra. Vergogna, vergogna, vergogna!
    Tornando alla politica nazionale, se la società va a rotoli è per colpa dei figli del ’68 e di quella perversa epoca dove solo chi era iscritto al partito comunista poteva aspirare ad un 6 politico o ad un 18 all’università… gli altri venivano tagliati fuori. Questa è meritocrazia? Questa è la cultura che volete riproporre agli italiani??? Ma vergognatevi… Siete e rimarrete solo dei poveri “comunistelli” in via d’estinzione.
    Credere a voi “sinistri comunisti” è come credere a babbo natale a 50 anni.

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    • caro anthony io non difendo valutando ma scrivo costatando,si vede la pagliuzza e non la trave del centro destra unfit to led italy,come scrisse l’economist di certo non un giornale bolscevico.
      Per la litoranea ci passo spesso anche la sera per interessi che ho a Paestum e prima dei comunisti era peggio,grazie agli stessi alla 167 son spariti le casupole container e sono stati fatte palazzine anti sismiche,se pensate poi che dei sindaci possono fare miracoli,come quelli fatti da silvio con le case di cartapesta dove già crollano i balconi a l’Aquila be’ lei vive in fantasilandia.
      Anche cinque dieci e quindici anni fa i destrorsi dicevano che la gente per strada si lamentava del centro sinistra ebolitano e delle sue giunte,peccato che quelle supposte lamentele siano state solo “supposte” per chi le violentemente propugnava,infatti nell’urna avete avuto sempre torto…e pochi voti!
      vergogna vergogna vergogna a voi che da buona destra ingenerate paure e create ad arte delle mostruose falsità
      Altro che destra europea moderna,coi vostri compagni di merende portatori di tali metodi di lotta,la agognata merenda amministrativa comunale, continuerete a non provarla.!

  17. @Anthony
    con tutto il rispetto ma credo che tui abbia un po’ di confusione nella mente.
    Paragonare i comunisti italiani a quelli staliniani è un vero aborto storico (ti prego di andare a leggere qualcosa a proposito: mai sentito parlare di stratto? Mai sentito parlare di tentato omicidio di Berlinguer in Bulgaria proprio perché aveva portato fuori l’Italia dal Comintern?). Hai ragione dicendo che a sinistra c’è gente che crede di essere l’unico portatore di verità e legalità (la storia recente ci dice il contrario) ma ti prego, l’abominio di un Berlusconi salvatore della patria risparmiacela. Il problema dello sviluppo della fascia costiera era uno: con quali soldi e gli appalti a quali aziende? Silvio ha un peccato originale che se lo porterà fin nella tomba. Con quali soldi ha iniziato la sua carriera di palazzinaro? La storia processuale è arrivata molto vicino, alcuni “pentiti” hanno detto delle cose. Pochi sembrano salvarsi ma il tuo Silvio ancora di più

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  18. Rectius: … di strappo …

    E il discorso tenuto in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Rivoluzione d’ottobre Mosca, 3 novembre 1977 da Berlinguer, lo strappo da Mosca, in cui afferma che la democrazia “è un valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista”

    Cari compagni, rivolgo a tutti voi il saluto fraterno del Pci. Con legittima fierezza – come ha detto il compagno Breznev – i comunisti e i popoli dell’Unione Sovietica festeggiano i 60 anni della vittoria della Rivoluzione socialista d’ottobre, anni di un cammino tormentato e difficile, ma ricco di conquiste nello sviluppo economico pianificato, nella giustizia sociale e nell’elevazione culturale; un cammino nel quale grandeggiano il vostro contributo determinante con il sacrificio di milioni e milioni di vite umane, alla vittoria sulla barbarie nazifascista e la vostra costante opera per difendere la pace mondiale. Con la Rivoluzione socialista del ’17 si compie una svolta radicale nella storia; e così la sentono anche oggi i lavoratori di tutti i continenti. La vittoria del partito di Lenin fu di portata veramente universale perché ruppe la catena del dominio, fino ad allora mondiale, del capitalismo e dell’imperialismo, e perché, per la prima volta, pose a base della costruzione di una società nuova il principio della uguaglianza fra tutti gli uomini. Attraverso la breccia aperta qui 60 anni fa, presero vita i partiti comunisti e, successivamente, in conseguenza del mutamento nei rapporti di forza su scala mondiale realizzatosi con la sconfitta del nazismo, in altri paesi si è potuto intraprendere il passaggio dal capitalismo a rapporti sociali e di produzione socialisti mentre in interi continenti si sono affermati movimenti che hanno fatto crollare i vecchi imperi coloniali e, nei paesi capitalisti, sono cresciute le idee del socialismo e l’influenza del movimento operaio. Il complesso delle forze rivoluzionarie e di progresso – partiti, movimenti, popoli, stati – ha in comune l’aspirazione ad una società superiore a quella capitalistica, alla pace, ad un assetto internazionale fondato sulla giustizia: qui sta la ragione indistruttibile di quella solidarietà internazionalista che va continuamente ricercata. Ma è chiaro anche che il successo della lotta di tutte queste forze varie e complesse esige che ciascuna segua vie corrispondenti alle peculiarità e condizioni concrete di ogni paese, anche quando si tratta di avviare e portare a compimento l’edificazione di società socialiste: l’uniformità è altrettanto dannosa dell’isolamento. Per quanto riguarda i rapporti tra i partiti comunisti e operai, essendo pacifico che non possono esistere fra essi partiti che guidano e partiti che sono guidati, lo sviluppo della loro solidarietà richiede il libero confronto delle opinioni differenti, la stretta osservanza della autonomia di ogni partito e della non ingerenza negli affari interni. Il Partito comunista italiano è sorto anche esso sotto l’impulso della rivoluzione dei Soviet. Esso è poi cresciuto soprattutto perché è riuscito a fare della classe operaia, prima e durante la Resistenza, la protagonista della lotta per la riconquista delle libertà contro la tirannide fascista e, nel corso degli ultimi 30 anni, per la salvaguardia e lo sviluppo più ampio della democrazia. L’esperienza compiuta ci ha portato alla conclusione – così come è avvenuto per altri partiti comunisti dell’Europa capitalistica – che la democrazia è oggi non soltanto il terreno sul quale l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma è anche il valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista. Ecco perché la nostra lotta unitaria – che cerca costantemente l’intesa con altre forze di ispirazione socialista e cristiana in Italia e in Europa occidentale – è rivolta a realizzare una società nuova, socialista che garantisca tutte le libertà personali e collettive, civili e religiose, il carattere non ideologico dello stato, la possibilità dell’esistenza di diversi partiti, il pluralismo nella vita sociale, culturale e ideale. Compagni, grandi sono i compiti a cui siete chiamati dagli stessi alti traguardi raggiunti nello sviluppo del vostro paese, e alta è la funzione che vi assegna la delicata fase internazionale nella lotta per la pace, per la distensione, per la cooperazione fra tutti i popoli. Molto cammino dobbiamo ancora percorrere tutti. Noi comunisti italiani siamo certi tuttavia che, sviluppando secondo i compiti e i modi che a ciascuno sono propri i risultati della Rivoluzione d’ottobre, i partiti comunisti e operai, i movimenti di liberazione, le forze progressiste di ogni paese riusciranno a determinare – nel conseguente universalizzarsi della democrazia, della libertà e dell’emancipazione del lavoro – il superamento su scala mondiale del vecchio assetto capitalistico e, quindi, ad assicurare un futuro più sereno e felice per tutti i popoli. Vi ringraziamo, cari compagni, per il vostro invito a queste solenni celebrazioni della Rivoluzione d’ottobre e accogliete il caloroso augurio che i comunisti italiani trasmettono ai comunisti, ai lavoratori, ai popoli dell’Unione Sovietica per il successo della causa della pace e del socialismo.

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  19. CASPITINA! Questo Anthony si è scoperto!
    Ha tirato fuori l’armamentario più becero degli amanti di Berlusconi. Anticomunismo viscerale quando i comunisti sono ridotti ad una sparuta pattuglia; antisessantottismo irrazionale quando quella stagione espresse nel mondo intero “la meglio gioventù” del secondo novecento; esaltazione isterica dei pessimi governi forza-leghisti; ecc. ecc.
    Ma non legge i giornali ? : Forza Italia è nel caos e il suo cavaliere è sotto accusa perché non controlla più il partito; l’opposizione al governo è sempre più blanda e i gruppi parlamentari disattendono le direttive; i deputati e senatori non pagano più le quote e la zarina di F.I. Mariarosa Rossi costretta a richiamarli al dovere con lettere circolari inevase.
    Questo a livello nazionale. Non parliamo poi del caos che regna ad Eboli nei partiti di centrodestra e del personale politico impresentabile che vorrebbe sostituire l’altrettanto disastrato centrosinistra ebolitano…
    Insomma, il mio non è assolutamente qualunquismo ma, oggi come oggi, ad Eboli, ognuno dovrebbe avere un minimo di pudore nell’intestardirsi a difendere i propri partiti ideologicamente e moralmente morti e seppelliti.

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    • Dr Cicalese,la cosa grave è che dopo venti anni di Berlusconismo la lezione del nulla incartato non sia stata metabolizzata,forse è il dato davvero molto preoccupante è l’analfabetismo politico,la cecità valutativa,il senso civico mancante,rispetto ai paesi + evoluti!
      un elenco per i volenterosi di verità:
      Per chi ha memoria corta:
      TUTTE LE LEGGI ‘AD PERSONAM’ DI BERLUSCONI
      1. Decreto Biondi (1994). Approvato il 13 luglio 1994 dal governo Berlusconi I, vieta la custodia cautelare in carcere (trasformata al massimo in arresti domiciliari) per i reati contro la Pubblica amministrazione e quelli finanziari, comprese la corruzione e la concussione, proprio mentre alcuni ufficiali della Guardia di Finanza confessano di essere stati corrotti da quattro società del gruppo Fininvest (Mediolanum, Videotime, Mondadori e Tele+) e sono pronte le richieste di arresto per i manager che hanno pagato le tangenti. Il decreto impedisce cioè di arrestare i responsabili e provoca la scarcerazione immediata di 2764 detenuti, dei quali 350 sono colletti bianchi coinvolti in Tangentopoli (compresi la signora Pierr Poggiolini, l’ex ministro Francesco De Lorenzo e Antonino Cinà, il medico di Totò Riina). Il pool di Milano si autoscioglie. Le proteste di piazza contro il “Salvaladri” inducono la Lega e An a ritirare il consenso al decreto e a costringere Berlusconi a lasciarlo decadere in Parlamento per manifesta incostituzionalità. Subito dopo vengono arrestati Paolo Berlusconi, il capo dei servizi fiscali della Fininvest Salvatore Sciascia e il consulente del gruppo Massimo Maria Berruti, accusato di aver depistato le indagini subito dopo un colloquio con Berlusconi.

      2. Legge Tremonti (1994). Il decreto n.357 approvato dal Berlusconi I il 10 giugno 1994 detassa del 50% gli utili reinvestiti dalle imprese, purchè riguardino l’acquisto di “beni strumentali nuovi”.La neonata società Mediaset (che contiene le tv Fininvest scorporate dal resto del gruppo in vista della quotazione in Borsa) utilizza la legge per risparmiare 243 miliardi di lire di imposte sull’acquisto di diritti cinematografici per film d’annata: che non sono beni strumentali, ma immateriali, e non sono nuovi, ma vecchi. A sanare l’illegalità interviene il 27 ottobre 1994 una circolare “interpretativa” Tremonti che fa dire alla legge Tremonti il contrario di ciò che diceva, estendendo il concetto di beni strumentali a quelli immateriali e il concetto di beni nuovi a quelli vecchi già usati all’estero.

      3. Legge Maccanico (1997). In base alla sentenza della Consulta del 7 dicembre 1994, la legge Mammì che consente alla Fininvest di possedere tre reti tv sull’analogico terrestre è incostituzionale:3., presumibilmente Rete4, dev’essere spenta ed eventualmente passare sul satellite, entro il 28 agosto 1996. Ma il ministro delle Poste e telecomunicazioni del governo Prodi I, Antonio Maccanico, concede una proroga fino al 31 dicembre 1996 in attesa della legge “di sistema”. A fine anno, nulla di fatto per la riforma e nuova proroga di altri sei mesi. Il 24 luglio 1997, ecco finalmente la legge Maccanico: gli editori di tv, come stabilito dalla Consulta, non potranno detenere più del 20% delle frequenze nazionali disponibili, dunque una rete Mediaset è di troppo. Ma a far rispettare il tetto dovrà provvedere la nuova Authority per le comunicazioni (Agcom), che potrà entrare in azione solo quando esisterà in Italia “un congruo sviluppo dell’utenza dei programmi televisivi via satellite o via cavo”. Che significhi “congruo sviluppo” nessuno lo sa, così Rete4 potrà seguitare a trasmettere sine die in barba alla Consulta.

      4. D’Alema salva-Rete4 (1999). La neonata Agcom si mette all’opera solo nel 1998, presenta il nuovo piano per le frequenze tv e bandisce la gara per rilasciare le 8 concessioni televisive nazionali. Rete4, essendo “eccedente” rispetto alla Maccanico, perde la concessione; al suo posto la vince Europa7 di Francesco Di Stefano. Ma il governo D’Alema, nel 1999, concede a Rete4 una “abilitazione provvisoria” a seguitare a trasmettere senza concessione, così per dieci anni Europa7 si vedrà negare le frequenze a cui ha diritto per legge.

      5. Gip-Gup (1999). Berlusconi e Previti, imputati per corruzione di giudici romani (processi Mondadori, Sme-Ariosto e Imi-Sir), vogliono liberarsi del gip milanese Alessandro Rossa-to, che ha firmato gli arresti dei magistrati corrotti e degli avvocati Fininvest Pacifico e Acampora, ma ha pure disposto l’arresto di Previti (arresto bloccato dalla Camera, a maggioranza Ulivo). Ora spetta a Rossato, in veste di Gup, condurre le udienze preliminari dei tre processi e decidere sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla procura di Milano. Udienze che iniziano nel 1999. Su proposta dell’on. avv. Guido Calvi, legale di Massimo D’Alema, il centrosinistra approva una legge che rende incompatibile la figura del gip con quella del gup: il giudice che ha seguito le indagini preliminari non potrà più seguire l’udienza preliminare e dovrà passarla a un collega, che ovviamente non conosce la carte e perderà un sacco di tempo. Così le udienze preliminari Imi-Sir e Sme, già iniziate dinanzi a Rossato, proseguono sotto la sua gestione e si chiuderanno a fine anno con i rinvii a giudizio degli imputati. Invece quella per Mondadori, non ancora iniziata, passa subito a un altro giudice, Rosario Lupo, che proscioglie tutti gli imputati per insufficienza di prove (poi, su ricorso della Procura, la Corte d’appello li rinvierà a giudizio tutti, tranne uno: Silvio Berlusconi, dichiarato prescritto grazie alle attenuanti generiche).

      6. Rogatorie (2001). Nel 2001 Berlusconi torna a Palazzo Chigi e fa subito approvare una legge che cancella le prove giunte dall’estero per rogatoria ai magistrati italiani, comprese ovviamente quelle che dimostrano le corruzioni dei giudici romani da parte di Previti & C. Da mesi i legali suoi e di Previti chiedono al tribunale di Milano di cestinare quei bonifici bancari svizzeri perché mancano i numeri di pagina, o perché si tratta di fotocopie senza timbro di conformità,o perchè sono stati inoltrati direttamente dai giudici elvetici a quelli italiani senza passare per il ministero della Giustizia. Il Tribunale ha sempre respinto quelle istanze. Che ora diventano legge dello Stato. Con la scusa di ratificare la convenzione italo-svizzera del 1998 per la reciproca assistenza giudiziaria (dimenticata dal centrosinistra per tre anni), il 3 ottobre 2001 la Cdl vara la legge 367 che stabilisce l’inutilizzabilità di tutti gli atti trasmessi da giudici stranieri che non siano “in originale” o “autenticati” con apposito timbro, che siano giunti via fax, o via mail o brevi manu o in fotocopia o con qualche vizio di forma. Anche se l’imputato non ha mai eccepito sulla loro autenticità, vanno cestinati. Poi, per fortuna, i tribunali scoprono che la legge contraddice tutte le convenzioni internazionali ratificate dall’Italia e tutte le prassi seguite da decenni in tutta Europa. E, siccome quelle prevalgono sulle leggi nazionali, disapplicano la legge sulle rogatorie, che resterà lettera morta.

      7. Falso in bilancio (2002). Siccome Berlusconi ha cinque processi in corso per falso in bilancio, il 28 settembre 2001 la sua maggioranza approva la legge-delega numero 61 che incarica il governo di riformare i reati societari. Il che avverrà all’inizio del 2002 con i decreti delegati che: abbassano le pene da 5 a 4 anni per le società quotate e addirittura a 3 per le non quotate (prescrizione più breve, massimo 7 anni e mezzo per le quotate e 4 e mezzo per le non quotate; e niente più custodia cautelare né intercettazioni); rendono il falso per le non quotate perseguibile solo a querela del socio o del creditore; depenalizzano alcune fattispecie di reato (come il falso nel bilancio presentato alle banche); fissano amplissime soglie di non punibilità (per essere reato, il falso in bilancio dovrà superare il 5% del risultato d’esercizio, l’1% del patrimonio netto, il 10% delle valutazioni. Così tutti i processi al Cavaliere per falso in bilancio vengono cancellati: o perché manca la querela dell’azionista (B. non ha denunciato B.), o perché i falsi non superano le soglie (“il fatto non è più previsto dalla legge come reato), o perché il reato è ormai estinto grazie alla nuova prescrizione-lampo.

      8. Mandato di cattura europeo (2001). Unico fra quelli dell’Unione europea, il governo Berlusconi II rifiuta di ratificare il “mandato di cattura europeo”, ma solo relativamente ai reati finanziari e contro la Pubblica amministrazione . Secondo “Newsweek”, Berlusconi “teme di essere arrestato dai giudici spagnoli” per l’inchiesta su Telecinco. L’Italia otterrà di poter recepire la norma comunitaria soltanto dal 2004.

      9. Il governo sposta il giudice (2001). Il 31 dicembre, mentre gli italiani festeggiano il Capodanno, il ministro della Giustizia Roberto Castelli, su richiesta dei difensori di Previti, nega contro ogni prassi la proroga in Tribunale al giudice Guido Brambilla, membro del collegio che conduce il processo Sme-Ariosto, e dispone la sua “immediata presa di possesso” presso il Tribunale di sorveglianza dov’è stato trasferito da qualche mese, senza poter completare i dibattimenti già avviati. Così il processo Sme dovrebbe ripartire da zero dinanzi a un nuovo collegio. Ma poi interviene il presidente della Corte d’appello con una nuova “applicazione” di Brambilla in Tribunale fino a fine anno.

      10. Cirami (2002). I difensori di Previti e Berlusconi chiedono alla Cassazione di spostare i loro processi a Brescia perché, sostengono, a Milano l’intero Tribunale è viziato da inguaribile prevenzione contro di loro. E, per oliare meglio il meccanismo, reintroducono il vecchio concetto di “legittima suspicione” per motivi di ordine pubblico , vigente un tempo, quando i processi scomodi traslocavano nei “porti delle nebbie” per riposarvi in pace. E’ la legge Ci-rami n. 248, approvata definitivamente il 5 novembre 2002. Ma nemmeno questa funziona: la Cassazione, nel gennaio 2003, respinge la richiesta di trasloco: il Tribunale di Milano è sereno e imparziale.

      11. Lodo Maccanico-Schifani (2003). Le sentenze Sme e Mondadori si avvicinano. Su proposta del senatore della Margherita Antonio Maccanico, il 18 giugno 2003 la Cdl approva la legge 140, primo firmatario Renato Schifani, che sospende sine die i processi ai presidenti della Repubblica, della Camera, del senato, del Consiglio e della Corte costituzionale. I processi a Berlusconi si bloccano in attesa che la Consulta esamini le eccezioni di incostituzionalità sollevate dal Tribunale di Milano. E ripartono nel gennaio 2004, quando la Corte boccia il “lodo”.

      12. Ex Cirielli (2005). Il 29 novembre 2005 la Cdl vara la legge ex Cirielli (misconosciuta dal suo stesso proponente), che riduce la prescrizione per gli in-censurati e trasforma in arresti domiciliari la detenzione per gli ultrasettantenni (Previti ha appena compiuto 70 anni, Berlusconi sta per compierli). La legge porta i reati prescritti da 100 a 150 mila all’anno, decima i capi di imputazione del processo Mediaset (la frode fiscale passa da 15 a 7 anni e mezzo) e annienta il processo Mills (la corruzione anche giudiziaria si prescrive non più in 15, ma in 10 anni).

      13. Condono fiscale (2002). La legge finanziaria 2003 varata nel dicembre 2002 contiene il condono tombale. Berlusconi giura che non ne faranno uso né lui né le sue aziende. Invece Mediaset ne approfitta subito per sanare le evasioni di 197 milioni di euro contestate dall’Agenzia delle entrate pagandone appena 35. Anche Berlusconi usa il condono per cancellare con appena 1800 euro un’evasione di 301 miliardi di lire contestata dai pm di Milano.

      14. Condono per i coimputati (2003). Col decreto 143 del 24 giugno 2003, presunta “interpretazione autentica” del condono, il governo ci infila anche coloro che hanno “concorso a commettere i reati”, anche se non hanno firmato la dichiarazione fraudolenta. Cioè il governo Berlusconi salva anche i 9 coimputati del premier, accusati nel processo Mediaset di averlo aiutato a evadere con fatture false o gonfiate.

      15. Pecorella (2006). Salvato dalla prescrizione nel processo Sme, grazie alle attenuanti generiche, Berlusconi teme che in appello gli vengano revocate, con conseguente condanna. Così il suo avvocato Gaetano Pecorella, presidente della commissione Giustizia della Camera, fa approvare nel dicembre 2005 la legge che abolisce l’appello, ma solo quando lo interpone il pm contro assoluzioni o prescrizioni. In caso di condanna in primo grado, invece, l’imputato potrà ancora appellare. Il presidente Ciampi respinge la Pecorella in quanto incostituzionale. Berlusconi allunga di un mese la scadenza della legislatura per ripresentarla uguale e la fa riapprovare (legge n.46) nel gennaio 2006. Ciampi stavolta è costretto a firmarla. Ma poi la Consulta la boccia in quanto incostituzionale.

      16. Frattini (2002). Il 28 febbraio 2002 la Cdl approva la legge Frattini sul conflitto d’interessi: chi possiede aziende e va al governo, ma di quelle aziende è soltanto il “mero proprietario”, non è in conflitto d’interessi e non è costretto a cederle. Unica conseguenza per il premier:deve lasciare la presidenza del Milan

      17.Gasparri-1(2003). In base alla nuova sentenza della Consulta del 2002, entro il 31 dicembre 2003 Rete4 deve essere spenta e passare sul satellite. Il 5 dicembre la Cdl approva la legge Gasparri sulle tv: Rete4 può seguitare a trasmettere “ancorchè priva di titolo abilitativo”, cioè anche se non ha più la concessione dal 1999; il tetto antitrust del 20% sul totale delle reti non va più calcolato sulle 10 emittenti nazionali, ma su 15 (compresa Telemarket). Dunque Mediaset può tenersi le sue tre tv. Quanto al tetto pubblicitario del 20%, viene addirittura alzato grazie al trucco del “Sic”, che include un panel talmente ampio di situazioni da sfiorare l’infinito. Confalonieri calcola che Mediaset potrà espandere i ricavi di 1-2 miliardi di euro l’anno. Ma il 16 dicembre Ciampi rispedisce la legge al mittente: è incostituzionale.

      18. Berlusconi salva-Rete4 (2003). Mancano due settimane allo spegnimento di Rete4. Alla vigilia di Natale, Berlusconi firma un decreto salva-Rete4 (n.352) che concede alla sua tv l’ennesima proroga semestrale, in attesa della nuova Gasparri.

      19. Gasparri-2 (2004). La nuova legge approvata il 29 aprile 2004, molto simile a quella bocciata dal Quirinale, assicura che Rete4 non sfora il tetto antitrust perché entro il 30 aprile il 50% degli italiani capteranno il segnale del digitale terrestre, che garantirà loro centinaia di nuovi canali. Poi però si scopre che, a quella data, solo il 18% della popolazione riceve il segnale digitale. Ma poi l’Agcom dà un’interpretazione estensiva della norma: basta che in un certo luogo arrivi il segnale digitale di una sola emittente, per considerare quel luogo totalmente digitalizzato. Rete4 è salva, Europa 7 è ancora senza frequenze.

      20. Decoder di Stato (2004).
      Per gonfiare l’area del digitale, la finnaziaria per il 2005 varata nel dicembre 2004 prevede un contributo pubblico di 150 euro nel 2004 e di 70 nel 2005 per chi acquista il decoder per la nuova tecnologia televisiva. Fra i principali distributori di decoder c’è Paolo Berlusconi, fratello di Silvio,titolare di Solaris (che commercializza decoder Amstrad).

      21. Salva-decoder (2003). Il digitale terrestre è un affarone per Mediaset, che vi trasmette partite di calcio a pagamento, ma teme il mercato nero delle tassere taroccate: prontamente, il 15 gennaio 2003, il governo che ha depenalizzato il falso in bilancio porta fino a 3 anni con 30 milioni di multa la pena massima per smart card fasulle per le pay tv.

      22. Salva-Milan (2002). Col decreto 282/2002, convertito in legge il 18 febbraio, il governo Berlusconi consente alle società di calcio, quasi tutte indebitatissime, diammortizzare sui bilanci 2002 e spalmare nei dieci anni successivi la svalutazione dei cartellini dei giocatori. Il Milan risparmia 242 milioni di euro.

      23. Salva-diritti tv (2006). Forza Italia blocca il ddl, appoggiato da tutti gli altri partiti di destra e di sinistra, per modificare il sistema di vendita dei diritti tv del calcio in senso “collettivo” per non penalizzare le società minori privilegiando le maggiori. Il sistema resta dunque “soggettivo” , a tutto vantaggio dei maggiori club: Juventus, Inter e naturalmente Milan.

      24. Tassa di successione (2001). Il 28 giugno 2001 il governo Berlusconi abolisce la tassa di successione per i patrimoni superiori ai 350 milioni di lire (fino a quella cifra l’imposta era già stata abrogata dall’Ulivo). Per combinazione, il premier ha cinque figli e beni stimati in 25mila miliardi di lire.

      25. Autoriduzione fiscale (2004). Nel 2003, secondo “Forbes”, Berlusconi è il 45° uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale di 5,9 miliardi di dollari. Nel 2005 balza al 25° posto con 12 miliardi. Così, quando a fine 2004 il suo governo abbassa le aliquote fiscali per i redditi dei più abbienti, “L’espresso” calcola che Berlusconi risparmierà 764.154 euro all’anno.

      26. Plusvalenze esentasse (2003). Nel 2003 Tremonti vara una riforma fiscale che detassa le plusvalenze da partecipazione. La riforma viene subito utilizzata dal premier nell’aprile 2005 quando cede il 16,88% di Mediaset detenuto da Fininvest per 2,2 miliardi di euro, risparmiando 340 milioni di tasse.

      27. Villa abusiva con condono (2004). Il 6 maggio 2004, mentre «La Nuova Sardegna» svela gli abusi edilizi a Villa Certosa, Berlusconi fa approvare due decreti. Il primo stabilisce l’approvazione del piano nazionale anti-terrorismo e contiene anche un piano (segretato) per la sicurezza di Villa La Certosa. Il secondo individua la residenza di Berlusconi in Sardegna come «sede alternativa di massima sicurezza per l’incolumità del presidente del Consiglio e per la continuità dell’azione di governo». Ed estende il beneficio anche a tutte le altre residenze del premier e famiglia sparse per l’Italia. Così si bloccano le indagini sugli abusi edilizi nella sua villa in Costa Smeralda. Poi nel 2005 il ministro dell’Interno Pisanu toglie il segreto. Ma ormai è tardi. La legge n. 208 del 2004, varata in tutta fretta dal governo Berlusconi, estende il condono edilizio del 2003 anche alle zone pro-tette: come quella in cui sorge la sua villa. Prontamente la Idra Immobiliare, proprietaria delle residenze private del Cavaliere, presenta dieci diverse richieste di condono edilizio. E riesce a sanare tutto per la modica cifra di 300mila euro. Nel 2008 il Tribunale di Tempio Pausania chiude il procedimento per gli abusi edilizi perchè in gran parte condonati grazie a un decreto voluto dal mero proprietario della villa.

      28. Ad Mediolanum (2005).
      Nonostante le resistenze del ministro del Welfare, Roberto Maroni, Forza Italia impone una serie di norme favorevoli alle compagnie assicurative nella riforma della previdenza integrativa e complementare (dl 252/2005), fra cui lo spostamento di 14 miliardi di euro verso le assicurazioni, alcune norme che forniscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale (a beneficio anche di Mediolanum, di proprietà di Berlusconi e Doris) e soprattutto lo slittamento della normativa al 2008 per assecondare gli interessi della potente lobby degli assicuratori (di cui Mediolanum è una delle capofila). Intanto, nel gennaio del 2004, le Poste Italiane con un appalto senza gara hanno concesso a Mediolanum l’utilizzo dei 16mila sportelli postali sparsi in tutta Italia.

      29. Ad Mondadori-1 (2005). Il 9 giugno 2005 il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti stipula un accordo con le Poste Spa per il servizio «Postescuola»: consegna e ordinazione – per telefono e on line – dei libri di testo destinati agli alunni della scuola secondaria. Le case editrici non consegneranno i loro volumi direttamente, ma tramite la Mondolibri Bol, una società posseduta al 50 per cento da Arnoldo Mondadori Editore Spa, di cui è mero proprietario Berlusconi. L’Antitrust esamina il caso, ma pur accertando l’indubbio vantaggio per le casse Mondadori, non può censurare l’iniziativa perché a firmare l’accordo non è stato il premier, ma la Moratti.

      30. Ad Mondadori-2 (2005). L’8 febbraio 2005 scatta l’operazione “E-book”, per il cui avvio il governo stanzia 3 milioni. E a chi affidano la sperimentazione i ministri Moratti (Istruzione) e Stanca (Innovazione)? A Monda-dori e Ibm: la prima è di Berlusconi, la seconda ha avuto come vicepresidente Stanca fino al 2001.

      31. Indulto (2006). Nel luglio 2006 centrosinistra e centrodestra approvano l’indulto Mastella (contrari Idv, An, Lega, astenuto il Pdci): 3 anni di sconto di pena a chi ha commesso reati prima del 2 maggio di quell’anno. Lo sconto vale anche per i reati contro la Pubblica amministrazione (che sul sovraffollamento della carceri non incidono per nulla), compresa la corruzione giudiziaria, altrimenti Previti resterebbe agli arresti domiciliari. Una nuova legge ad personam che regala anche al Cavaliere un “bonus” di tre anni da spendere nel caso in cui fosse condannato in via definitiva.

      32. Lodo Alfano (2008). Nel luglio 2008, alla vigilia della sentenza nel processo Berlusconi-Mills, il Pdl tornato al governo approva il lodo Alfano che sospende sine die i processi ai presidenti della Repubblica, della Camera, del Senato e del Consiglio. Soprattutto del Consiglio. Nell’ottobre 2009 la Consulta boccerà anche quello in quanto incostituzionale.

      33. Più Iva per Sky (2008). Il 28 novembre 2008 il governo raddoppia l’Iva a Sky, la pay-tv di Rupert Murdoch, principale concorrente di Mediaset, portandola dal 10 al 20%.

      34. Meno spot per Sky (2009). Il 17 dicembre 2009 il governo Berlusconi vara il decreto Romani che obbliga Sky a scendere entro il 2013 dal 18 al 12% di affollamento orario di spot.

      35. Più azioni proprie (2009). La maggioranza aumento dal 10 al 20% la quota di azioni proprie che ogni società può acquistare e detenere in portafoglio. La norma viene subito utilizzata dalla Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset.

      36. Ad listam (2010). Visto che le liste del Pdl sono state presentate fuori tempo massimo nel Lazio e senza timbri di autenticazione a Milano, il governo vara un decreto “interpretativo” che stravolge la legge elettorale, sanando ex post le illegalità commesse per costringere il Tar a riammetterle. Ma non si accorge che, nel Lazio, la legge elettorale è regionale e non può essere modificata da un decreto del governo centrale. Così il Tar ribadisce che la lista è fuorilegge, dunque esclusa.

      37. Illegittimo impedimento (2010). Non sapendo più come bloccare i processi Mediaset e Mills, Berlusconi fa approvare il 10 marzo 2010 una legge che rende automatico il “legittimo impedimento” a comparire nelle udienze per sé stesso e per i suoi ministri, il tutto per una durata di 6 mesi, prorogabili fino a 18. Basterà una certificazione della Presidenza del
      Consiglio e i giudici dovranno fermarsi, senza poter controllare se l’impedimento sia effettivo e legittimo. Il tutto in attesa della soluzione finale, cioè delle nuove leggi ad personam che porteranno il totale a quota 40: “processo breve”, anti-intercettazioni e lodo Alfano-bis costituzionale. Cioè incostituzionale.Fonte: Marco Travaglio
      potremo fare altri elenchi,ma con le persone di intelletto poche parole….

  20. per blazer 67
    Posso chiederti se sei a conoscenza dell’indebitamento “Ebolitano” degli ultimi cinque anni?
    Sono migliorati i servizi ai cittadini?
    Abbiamo una città vivibile?
    Continuerò a fare domande fino a quando non riceverò risposte convincenti.
    Saluti

    Rispondi
    • e tu sei al corrente dello sfascio che priverà grazie a cald’oro della sanità ad eboli art 32 cost,o aspetti un secondo terzo e quarto gemito x comprenderlo?

    • primo gemito miope e-o strabico:
      tutti i comuni sono indebitati e ricorrono ad una manovra correttiva,il riequilibrio di bilancio,(previsto dall’articolo 243-bis del TUEL),solo voi faziosi fate finta di non saperlo.
      abbiamo evitato commissariamenti che significano ordinaria amm.ne,e questo sarebbe stato peggio.
      auspico che lo stesso zelo contabile lo abbiate per i comuni della destra,catania e taranto,ebbero dei buchi di svariate centinaia di milioni,ma nessun scandalo,governava il padrone del partito,mentre per pochi milioni di euro gridate allo scandalo?
      studiate e siate persone maggiormente intelligenti nel commentare e criticare

  21. A proposito di spese della politica e del fatto che tutti se ne freghino, all’Albo pretorio on line al REGISTRO GENERALE N° 1410 del 08/09/2014 – SETTORE GABINETTO DEL SINDACO – vengono spesi € 2.500 per ACQUISTO RIVISTE E QUOTIDIANI PER SEGRETERIA DEL SINDACO mentre al REGISTRO GENERALE N° 1411 del 08/09/2014 – SETTORE GABINETTO DEL SINDACO – vengono spesi € 1.220,00 per due fatture emesse dalla “A.R. Multiservizi-Emeroteca on line” (quanto costa questo servizio in un anno?). La domanda è: perché il Sindaco non può avvalersi anch’egli della stampa on line e perché devono spendersi dei soldi per acquistare giornali cartacei? Perché questo privilegio? Quanti sprechi ancora ci sono in quest’amministrazione che non abbiamo ancora visto?
    Ci sono dipendenti pubblici che godono di privilegi come buoni libro e sconti sulle bollette eppure questi privilegi non spettano a famiglie poco abbienti? Vedete i nomi sempre all’albo pretorio on line. Negli uffici chi deve controllare e non lo fa?

    Rispondi
  22. Spero che le risultanze delle indagini che le forze dell’ordine hanno iniziato su enti (Multiservizi) e personalità politiche si concludano prima delle consultazioni elettorali così finalmente sapremo chi sono queste persone che si presentano come verginelle e cherubini.

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  23. @ Marco Naponiello – lei possiede una miniera di informazioni e, oltre ai fatti e le circostanze, cita sempre le fonti e non offende mai l’interlocutore pur se esprime opinioni completamente diverse.
    Non mi sbaglio, allora, quando affermo che ci sono tanti figli di Eboli capaci, intellettualmente onesti e degni di rappresentare e governare questo martoriato paese.
    MAI COME ORA C’E’ BISOGNO DI PERSONE CHE NON HANNO PAURA DI SPORCARSI LE MANI NELL’AGONE POLITICO EBOLITANO.

    Rispondi
    • Egregio Dott. Vincenzo Cicalese:
      Lei è sempre molto generoso nei miei immeritevoli riguardi,ma come ben sa,in Italia oltre al consumato berlusconismo imperante, vi è stato negli anni immediatamente addietro lo sgarbismo,omen nomen,che ha dato vita alla SCLEROSI VERBALE,UNA DEGENERAZIONE DEL TURPILOQUIO,l’insulto,l’ingiuria,la parolaccia,sono ormai passati dalla sfera del privato a quella del pubblico.
      Stando ai grandi comunicatori sono telegeniche oltre che arricchenti, e il Moloch Audience SI RAFFORZA!
      LA COSA AVVILENTE E CHE CI SI INDIGNA MOLTO POCO, IL PUBBLICO POI CHE QUASI SI SOLLAZZA DELLO SCONCIO,NON PROVANDO IL GIUSTO SENTIMENTO DI RITEGNO ED LOGICA INDIGNAZIONE.
      Nel mio piccolo-atomico di comunicazione,graziosamente concessoci da Admin, mi piace considerare l’astante non un nemico ma soltanto una persona come me,ma che semplicemente la pensa diversamente,e le tecniche del mediatore-conciliatore apprese diversi anni or sono,mi sono di aiuto anche nella cosa scritta.
      La classe dirigente,come Ella giustamente afferma, abbisogna ad Eboli come altrove di facce nuove,oltre che nuovi giovani in campo,ma la politica non deve mai considerarsi una problematica anagrafica,conta la semplice voglia di fare,di sacro fuoco della passione sociale,in sintesi ad un giovane burattino,preferisco un vecchio burattinaio!

      Sereno weekend

      Ci sarà un buon governo solo quando i filosofi diventeranno re o i re diventeranno filosofi.(Platone)

  24. Il sindaco di un paese qui vicino, mi raccontano, un giorno ha fatto finta di aver dimenticato quei giornali nel suo ufficio. Ha telefonato una dipendente comunale chiedendole di farglieli recapitare al suo studio e quando l’ha avuta difronte gli è saltato addosso convinto di ammaliarla col fascino del potere.
    Schiaffone in faccia e, da quel momento, sotto ricatto.
    Altre invece si sono state … e pure alla grande.
    Ora ho capito a cosa servono i giornali!!!

    Rispondi
  25. Signor Naponiello, me lo lasci dire: è alquanto patetico! I dati che ha scopiazzato da qualche blog sovietico o pardon da qualche blog grillino di qualche condannato per omicidio colposo (vedere la storia di Grillo) sono totalmente faziosi alla pari della “bile antiberlusconiana” che alberga, perversamente, in lei.
    Ma torniamo alle cose serie, discutendo delle cose che interessano veramente noi ebolitani.
    Eboli sta sul lastrico per colpa di questi “sinistri soggetti” eppure c’è gente che ha il coraggio di difendere l’indifendibile… chissà per quale motivo!

    Rispondi
    • sig,fantomatico anthony,NON è MIA COSTUMANZA DIALOGARE CON GLI ANONIMI,DOVE SI INSTAURA IL MANCATO DUALISMO COGNITIVO,TU CONOSCI ME MA TU CHI SEI? MA STAVOLTA FACCIO ECCEZIONE
      Ordunque, premesso che IO non ho in alcuna guisa scopiazzato lo scritto “quo ante” perché ho riportato la fonte Marco Travaglio e solo per le normative “ad personam” di Berlusconi, per intenderci l’elenco che a lei è tanto inviso, e questa di già si presume come ipotesi di diffamazione a mezzo stampa,595 del Codice Penale…ma stia tranquillo
      Di seguito,La bile anti-berlusconiana accompagna non solo me e milioni di italiani,ma l’opinione pubblica e europea e del mondo occidentale,la inviterei a non considerare “GLI ALTRI” testualmente come “sinistri soggetti”….chissà per quale motivo!” come lei afferma,volendo con un pacchiano retro-pensiero instillare il sospetto,di chissà quale tornaconto personale,possano aver conseguito o anelare gli elettori del cs.
      ANTHONY,FORSE NEL MANUALE DEL PERFETTO BERLUSCONIANO SI PARLA MOLTO DI LIBERTA’,MA TEMO CH LA SI RISPETTI POCO,NON RICONOSCENDOLA NEGLI ALTRI:
      MI RIFERISCO IN SPECIE ALLA LIBERTA’ DI PENSIERO ART 21 COST,IL CARDINE DI UNA SOCIETÀ DEMOCRATICAMENTE POLIFONICA,E NON ASSERVITA AL POTENTATO DI TURNO..MI CONSENTA.CORDIALMENTE

  26. Signori state sul pezzo.
    Questa gentaglia cerca proprio questo, che voi parliate di altro.
    Sono di sinistra ma di quella sinistra che parla ai cuori e che ragiona pensando a risolvere i problemi della gente. Che combatte la disparità sociale ma che non demonizza chi si è arricchito lecitamente. Di quella sinistra che sa rispettare le opinioni altrui e che non si dimostri settaria, di quella sinistra che non sia convinta di essere l’unica portatrice di verità e che sappia fare autocritica.
    Chi amministra questo paese non è questa sinistra ma anche chi sta dall’altra parte non è una vera destra.
    Le persone sono modificate geneticamente e all’ideologia ha anteposto l’interesse di parte e/o personale. Gli obiettivi sociali sono svaniti e la conservazione del potere, anche a costo di cambiare casacca, la fa da padrona.
    Il problema non sono le persone o meglio non sono solo loro ma è un problema di testa. E’ lì che bisogna cambiare, modificarsi dentro.

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  27. Leggo sui quotidiani di oggi 13 settembre che il sindaco di Eboli mette a disposizione la propria persona per candidarsi alla Regione Campania ritenendosi all’altezza viste le cose ha ha fatto ad Eboli nonostante le forze centrifuge interne all’amministrazione. E parla di wi-fi diffuso e sappiamo bene come funziona, parla di qualche altra amenità dimenticando, colpevolmente, lo scandalo dei parcheggi in via Adinolfi, lo scandalo del tentato parcheggio in piazza Borgo, dello scandalo dell’Ermice, dell’abbandono del centro antico, dell’abbandono della zona litoranea, dello scandalo degli immobili nel centro antico, del problema ospedale, del problema ordine pubblico, dello scandalo discariche abusive sul territorio, dei centri commerciali che non sono mai decollati che hanno portato ad occupare solo pochi giovani ebolitani, alla devastazione del territorio (leggi collina della Madonna del Carmine e piana), annientamento della vita culturale (che va avanti solo grazie ad iniziative di associazioni non allineate) anzi ponendosi a volte come antagonista di altre associazioni (per altro patrocinate), abbandono del patrimonio storico-culturale del paese (i continui furti lo dimostrano), la cementificazione del centro antico e la modifica – in peggio – del regolamento proprio del centro antico. Copertura di piccoli e grandi abusi sul territorio, assessorati che non dialogano tra loro perché piccoli feudi personali, amministratori che saltano da un banco all’altro a seconda della convenienza politica. Etica e moralità personale ormai ben nota a tutta l’opinione pubblica.
    Questi sono i personaggi che si propongono alla regione Campania come a dire “Se non hai fatto un cazzo in un piccolo Comune come pensi di fare qualcosa in una regione popolosa come la Campania). Ma si sa che in un consiglio regionale vince solo chi ha potere contrattuale e Melchionda che potere ha visto che si presenta come il servo sciocco di De Luca (vedi il silenzio sul parco fotovoltaico sui Monti di Eboli) ed altri potenti? Rosania che era un guerriero che ha fatto battaglie storiche non è riuscito a fare quasi nulla a Napoli e voi pensate che un soldaticchio come il nostro sindaco sia capace di fare meglio. 18.000 euro al mese ed il potere annesso, questo è l’obiettivo.
    Questo è come la pensa io e sicuramente molti ebolitani. Ma occorre essere la maggioranza per evitare che un ennesimo parassita vada a scaldare la sedia nella capitale del regno.

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  28. Alcuni giorni fa Fausto Bertinotti in un’intervista su Libero ha rilasciato queste dichiarazioni: “Il comunismo ha fallito. La cultura politica da cui si deve ripartire è solo quella liberale, che ha difeso i diritti dell’individuo”.
    Condivido pienamente queste parole perché davvero la cultura liberale è quella che valorizza l’uomo… ma, purtroppo, c’è gente (per fortuna in via d’estinzione) che ancora si lascia persuadere dal comunismo che è la più sanguinaria ideologia della storia che ha procurato e sta procurando, nel mondo, solo miseria e sangue (cento milioni di morti).
    Questo è il link dell’intervista che invito a leggere con attenzione: http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11681057/Fausto-Bertinotti–comunista-pentito-.html
    Cari compagni, ormai siete alla frutta e le uniche cose che sapete dire è offendere chi non la pensa, per fortuna, come voi.
    Eboli è ormai morta per colpa di cattive amministrazioni di sinistra che si sono susseguite in questi ultimi venti anni. C’è gente che senza vergogna ha ancora il coraggio di puntare il dito verso gli altri (nascondendo i propri scheletri nell’armadio), sparlare e (senza pudore) difendere l’operato di questi pseudo-politici poltronari e prezzolati di sinistra.
    Gli Ebolitani, stanchi e delusi, vi puniranno e vi spediranno definitivamente all’opposizione.
    Il conto alla rovescia è iniziato.

    Rispondi
  29. @Antony

    ribadisco che il comunismo italiano nulla ha a che vedere con quello sovietico e cinese e di tanti altri stati anche del centramerica. Puoi dire, invece, che per un periodo (prima del rapporto Krusciov) coprivano questi orrori o li “giustificavano” – e su questo sono colpevoli – ma che abbiano fatto morti è davvero troppo. Se il metro di giudizio è questo allora cosa mi dice di Mussolini, Hitler, Franco, la giunta dei generali argentina e degli stessi Stati Uniti (che non sono proprio di sinistra)?
    Allora ti chiedo di portare il raffronto a livello locale e sforzarti di ricordare:
    – il periodo della DC dove la corruzione ed il familismo era assurto a modello;
    – il periodo del PCI che ha portato ad Eboli slavi senza poi favorirne l’integrazione o, spartendosi, con la logica dell’alternanza potere, favori ed interessi.
    Eboli ha espresso politici di livello nazionale di entrambi gli schieramenti e ti risulta che la nostra zona ne abbia tratto qualche beneficio (non c’è vincolo di mandato? e allora De Mita, Mastella? per ricordare i più noti).
    Il problema non è ideologico ma di coscienza civica e di senso del pubblico. Se dentro di te non hai la vocazione ad aiutare, con competenza ed onestà, la comunità in cui vivi vuoi dire cosa me ne fotto se sei di destra o sei di sinistra?
    Comunque, tu pensi che i personaggi che oggi propone il centrodestra locale facciano parte della categoria dei competenti ed onesti? Ne sei proprio sicuro? Allora che sia! Che vincano loro ma in qualunque stante dimostreranno di non essere capaci o di aver anche loro rubato o favorito dovranno ALL’ISTANTE fare i bagagli ed espatriare: visto che finora si sono presentati come l’alternativa pulita alla becera sinistra locale

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    • Globalizziamo la lotta, globalizziamo la speranza:
      la globalizzazione del capitale continua ad imporre ai popoli e alle nazioni di tutto il mondo la sua logica di saccheggio mascherato da “libero commercio”, di libertà assoluta per gli investimenti e i capitali speculativi, mentre si sottomettono milioni di migranti a ogni tipo di controlli e vessazioni, di privatizzazioni indiscriminate anche in settori vitali, di ritorno indietro rispetto alle conquiste sociali, di perpetuazione della discriminazione e della violenza contro le donne, di incremento dell’esclusione sociale dei marginalizzati di sempre. La sua logica infine di globalizzazione della miseria, delle ingiustizie e disuguaglianze, rafforzando i poteri sovranazionali che hanno annullato il diritto dei popoli e delle nazioni a decidere in modo sovrano sui progetti di sviluppo e provocando dovunque veri disastri sociali, distruzione ambientale e fame.

  30. Il capitalismo ha fallito,solo guerre e sperequazione globale,Marx aveva Previti tutto,fatevene una ragione,nei paesi a capitalismo avanzato,vanno forte i partiti di sinistra,perché?.
    globalizzazione significa neo colonialismo,porterà alla terza guerra mondiale

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  31. FORZA ITALIA:vorrebbe governare eboli,ma sia a napoli che a roma è nell’anarchia,Csm,salta la nomina di Catricalà. Forza Italia nel caos,il RE di hardcore tradito dagli stessi suoi uomini non controlla il partito,oramai volge al tramonto,il Patto del nazareno ha diviso il partito-azienda,alcuni si “licenziano” e cercano velleitarie fortune….Acque molto agitate tra le file forziste!

    Rispondi
  32. Mr Anthony,ha puntato sul cavallo sbagliato,RENZI NOSTRO CHE SEI NEI CELI, DACCI UN ALTRO ROTTAMATO DA RICICLARE.
    E bravi i dissidenti, è incredibile che anche nel partito Nuova DC 2.0 non riescano a mettersi d’accordo per continui conflitti di interessi con sè stessi 😀

    Rispondi
  33. Signor Tonino io non sono per Renzi e non lo sarò mai ma c’è gente ad Eboli del PD e di sinistra che sta in giunta che prima ha sputtanato Renzi definendolo Fascista e poi l’ha appoggiato facendolo votare anche da extracomunitari irregolari nei seggi pur di vincere le primarie… la coerenza non ha mai fine ad Eboli con questi “soggettoni” di serie D che ci amministrano (pensando alle loro poltrone).
    Per chi è contro la globalizzazione allora non deve usare internet, non deve bere Coca Cola, non può usare uno smartphone ecc ecc… Facciamo una cosa: ritorniamo all’età della pietra visto che i comunisti addirittura fecero le barricate negli anni sessanta pur di non far costruire le autostrade… e, bugiardi che sono, ora si vorrebbero definire “progressisti”. Ahahahahahahahah

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    • vedi che gli extracomunitari vengono dai tempi della DC,la coca cola vi era VENDUTA dai tempi del comunismo,è una bevanda vecchia di un secolo nata come depurativo.
      la globalizzazione dei capitali delle finanze non nate x cose concrete ma solo x speculazioni finanziarie,caro ANTHONY,VEDITI MENO RETE QUATTRO E ALLARGA GLI ORIZZONTI,I SOGGETTONI DI SERIE E STANNO A NAPOLI E FINO A POCO TEMPO FA IN PROVINCIA,GLI STESSI SOGGETTONI CHE CI HANNO TOLTO LA SALUTE,STUDIA MENO FICTION TI FA MALE..
      ps, dal tuo scrivere mi ricordi un panciuto buffo personaggio di cui ti do sole le iniziali F.M.che ridere!!!!

  34. Cari new co. dobbiamo ammettere che siete bravi, dei veri intellettuali. Siete portatori della verità,della legalità, dell’onestà.
    Ma come mai ad Eboli siamo nella me..a fino al collo?
    Cosa e chi non ha funzionato?

    Rispondi
  35. Antonio T., il computer ed internet sono la più grande espressione della globalizzazione che lei, però, la utilizza per dire fesserie… peccato; la coca cola, allo stato attuale, è diventata un marchio della globalizzazione; i capi firmati che lei sicuramente indosserà sono espressione di globalizzazione; i telefonini ugualmente; ecc ecc…
    Detto questo, lei sicuramente avrà votato, senza vergogna, Bassolino: il “Deus ex machina” che aveva ridotto la Campania ad essere la pattumiera d’Italia… complimenti, lei è davvero un precursore di tempi!
    Caro compagno Antonio T., i suoi comunisti, ad Eboli, negli anni che furono (giunta Cassese) ospitarono gli zingari in cambio dei loro voti… questo lo chiamerei voto di scambio! Ma bravi compagni, esempio di moralità!
    Facciamo una cosa faccia pure lei un sondaggio per strada… però caro compagno, stia attento al linciaggio mediatico visto che il popolo ebolitano ha le sfere piene di “sinistrati comunistelli in via d’estinzione” come voi.

    P.S. Non conosco panciuti buffi con tali iniziali, ma, a differenza sua che ha gli occhi foderati di prosciutto, vedo solo che Eboli sta vivendo davvero un momento triste della sua storia; mentre c’è gente “sinistra” e comunista (come lei) che sa solo prendere in giro i propri concittadini. Il popolo ebolitano vi schiferà alle prossime elezioni.

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    • veda anthony lei sottolinea solo le cose positive della globalizzazione,e lo fa in malizia,a parte che internet ha un ritorno di reati impressionante,ma poi il capitalismo avanzato sta producendo con la ue ed i suoi parametri e la crisi usa dei titoli subprime,veda su wikipedia magari, un tracollo degli introiti di aziende e famiglie,un medioevo hi tech.
      per gli zingari la vedo come lei,e non ho il prosciutto,quel sindaco aveva camuffato come beneficenza una operazione a fini elettorali,ed ora noi ne paghiamo il conto con la mancata integrazione,la beneficenza si fa coi propri soldi e non col portafoglio di tutti.
      ma mi ricordo che anche un parlamentare della destra x gli zingari come li chiama lei,in una sua campagna elettorale ingaggio gianni celeste alla 167,cercando di intercettarne i voti,i voti appunto che come il danaro non hanno odore,caro scrivente lei è fazioso come tutta la destra alla pastasciutta italiana.
      bassolino viene rivalutato e rimpianto almeno era un politico,questo che c’è adesso è uno scialbo scaldasedia

  36. Se fossi sindaco di eboli manderai a lavorare i nullafacenti sfaticati che si divertono a rompere i c….i a noi che lavoriamo per il bee comune da pseudoblog

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