Good Bye Italia: Nonni in fuga dal Belpaese

Nonni in fuga dall’Italia come i “nipoti”, e non per trovar fortuna, un lavoro e costruirsi una famiglia, ma solo per sopravvivenza. Sono in 400mila ad aver lasciato il Paese.

Torna l’emigrazione e dopo i giovani tocca alla terza età. Pensionati in difficoltà, aggrediti dalle tasse, fanno le valige e passano dalla mensa dei poveri alle spiagge delle Canarie, per poter vivere dignitosamente dopo una vita di sacrifici, una magra pensione.

Pensionati in fuga dall'Italia
Pensionati in fuga dall’Italia

di Marco Naponiello
per (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Terza età, è tempo di emigrare! Non siamo un Paese per Giovani, slogan ripetuto in sit in e manifestazioni per il lavoro in tutta la Penisola, ed a quanto pare “non siamo nemmeno un Paese per gli anziani“, mai affermazione fu più azzeccata, specie di questi tempi, e per la terza età è tempo di emigrare. Chi sono i nonni in fuga dall’Italia che emigrano all’estero, per vivere dignitosamente con poco reddito e anche per curarsi adeguatamente low cost?

Si tratta di pensionati con quasi il minimo, sono 400 mila secondo l’INPS, che hanno un reddito mensile oscillante tra i 650 ai 1500 € mensili, che emigrano verso mete appetibili e con i loro magri portafogli scelgono destinazioni come: Malta, Cipro, le Canarie (qui l’IVA è al 4%), Spagna, Slovenia, Ungheria e Repubblica Ceca, ma anche Tunisia e Marocco, quivi le locazioni sono bassissime 100/200 € di media mensile, con un corollario di ottimi servizi generali, e dove anche con un’assicurazione di 80 € si ottiene una superba copertura sanitaria, ma ne bastano comunque 40 per ottenerne una “in toto” per 4 settimane.

Marco Naponiello
Marco Naponiello

Identikit Maschio, single o vedovo, per niente ricco, seguito da coppie di coniugi di sessantacinque-settantenni: stufi dei costi e dello stress tipico delle grandi città, ma anche di essere diventati il Bancomat dei vari Governi. In tante regioni del Globo con mille euro al mese si vive bene. Le tasse, nodo gordiano, in molti di quei paesi non si pagano fino a 19mila euro, e così in molti scelgono la Tunisia o le latitudini centroamericane, Messico Belize, Costarica Panama, il sud est asiatico Thailandia in testa, dove aliquote basse fanno sì che la pensione sia proporzionalmente più alta, anche perché scrivendosi all’AIRE, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero la pensione non viene più tassata e concorre per circa il 15% ad aumentarla.

Gli operatori che si occupano di viaggi raccontano che in molti casi chi decide di cambiare vita non ha neppure in mente un paese specifico, cerca solo un posto al “sole” dove non essere costretto a tirare la cinghia quotidianamente e dove magari non è costretto a pagare migliai di euro per il riscaldamento, tra l’altro in quei posti scompaiono anche i dolori muscolari e le artriti.

Anziani alla Mensa dei Poveri
Anziani alla Mensa dei Poveri

Senectus ipsa morbus, «la vecchiaia è per sé stessa una malattia», recita un adagio, le cure salate i prezzi dei farmaci che salgono di continuo, le pensioni risicate e il bisogno di cure mediche specialistiche che in Patria sono sempre meno a buon mercato, spingono tanti a pensare a un’alternativa estera come spiega la SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria -, magari in un Paese non troppo lontano da casa, o che sia affine all’Italia per cultura e che nello stesso tempo faccia parte anche dell’Europa o che riconosce accordi bilaterali.

Ma consoliamoci, non siamo gli unici a fare queste scelte, e chi consideravamo stesse meglio di noi, forse non possiede poi tante “patenti” per giudicarci. Infatti i potenti cugini Teutonici registrano da loro questo strano fenomeno regressivo: Gli over 70 tedeschi cercano il buen retiro nell’Est Europa o in Thailandia. E’ notizia di qualche tempo fa che gli anziani tedeschi, viste le loro pensioni e i costi delle loro case di riposo vanno a farsi ricoverare in paesi limitrofi, Ungheria, Slovacchia, Ucraina. Alcuni vanno addirittura a vivere lontano in Turchia e Tailandia. Gli anziani di Berlino e di Monaco dunque, così come quelli di altre città germaniche si fanno già ricoverare in paesi, dove le rette di degenza sono più a buon mercato, dove la loro pensione coprirà tutte le spese garantendo cosi una vecchiaia serena.

anziano fruga tra i rifiuti.
anziano fruga tra i rifiuti.

Il problema per il Belpaese è il calo demografico, vi è un vero e proprio Allarme demografico in Italia. In calo anche le nascite degli stranieri, ma anche politiche inadeguate sia per i giovani che per gli anziani, cosa invece che i paesi interessati al fenomeno al contrario stanno facendo, mettendo in essere politiche di accoglienza accompagnate da una serie di provvedimenti, prevedendo sconti e benefici vari, che favoriscono i nuovi arrivati.

Nel corso del 2013, fonti ISTAT il saldo naturale, la differenza tra nati e morti, è risultato negativo per 86.436 unità, che rappresenta un picco negativo mai raggiunto prima, se adesso si conteggia anche la novità della “emigrazione geriatrica”, le aspettative future per la Nazione su questo dato sono sconfortanti. Il movimento migratorio con l’estero ha fatto registrare, nel 2013, un saldo positivo pari a circa 182 mila unità, in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Aumenta l’emigrazione italiana, diminuisce l’immigrazione straniera. E con una crisi che non molla la presa, inoccupati e disoccupati in aumento, fecondità spostata in avanti con mamme ultra quarantenni, e così ripianare il gap delle nascite sarà difficile. Insomma un Paese che diventa sempre più vecchio ma che ironia della sorte non solo non li tratta bene, ma non tratta bene nemmeno i giovani e non tratta bene nemmeno gli immigrati.

Roma, 5 settembre 2014

36 commenti su “Good Bye Italia: Nonni in fuga dal Belpaese”

  1. Emigrante perchè così deve essere. Non è una necessità impellente, e non è una scelta libera al 100%, ossia, volendo. un lavoro lo si può anche trovare, ma sempre precario e sottopagato.
    ma anche gli anziani?
    da paradosso!
    una emorragia infinità,seconda età e terza con le valige non è di cartone,ma sempre della disperazione Per la mia generazione la libertà di scegliere non esiste. O meglio: chi ha il coraggio di restare(perchè così è ormai) non ha quasi mai un lavoro decente. Per chi vuole stabilità, andar via dall’Italia è quasi un must.

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  2. Questi nonni in fuga,non emigrano per soldi,come i loro nipoti, non ci muove l’idea di diventare ricchi.. Ma qui ci si sbatte e si lavora tanto (per quei pochi che lavorano ) ma alla fine non si vive, bensì soltanto sopravvive.
    Questa è la nostra storia multi-personale,di una società che ha sprecato creando un divario tra le generazioni.

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    • MA SE LA CARA INPS FALLISCE,FINISCE LA PACCHIA X TUTTI.
      SI SALVERANNO SOLO I MILIONARI CON CONTI NEI PARADISI FISCALI,A TUTTI GLI ALTRI LE PAROLE OTTIMISTICHE DEI DEMAGOGHI GOVERNATIVI.

  3. FINIREMO TUTTI ALLA MENSA DEI POVERI?
    L’ITALIA GARANTIRÀ PENSIONI E STIPENDI NEL BREVE PERIODO,(L’INPS HA IL FIATO CORTO) MA IL RISCHIO E’ IL DEFAULT PROSSIMO VENTURO,E ALLORA COSA SI FARA’
    SI RICHIEDERA’ CERTAMENTE UNA RI-MOLUDAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO IN CAPITALI ED IN INTERESSI,ALTRIMENTI LO STATO FALLISCE,O SI NAZIONALIZZERÀ’ IL TUTTO,GARANTENDO UN MINIMO DI DIGNITA’ LAVORATIVA,SECONDO MERITI E BISOGNI,E UNO STATO SOCIALE CHE COPRI L’ESSENZIALE!

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    • fregare lo Stato è una prerogativa italiota,l’ultima trovata truffaldina sul campo previdenziale,
      Lavoratori sani messi in malattia dalle aziende:Così l’Inps paga lo stipendio….l’uovo di Colombo!
      e le aziende si arricchiscono con i nostri soldi

  4. SI D’ACCORDO MA:
    Attenzione però: non sempre le cure disponibili in alcuni di questi Paesi sono di un livello accettabile. Il rischio di scegliere cure low cost che siano anche di scarsa qualità è dietro l’angolo

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  5. Mollo Tutto e Vado a Vivere (morire) all’Estero..
    Sembra facile,spesso si pensa di scappare all’estero e aprire un baretto sulla spiaggia, ma siamo veramente capaci di rinunciare a tutto il superfluo di cui quotidianamente ci nutriamo? Se, qui in Italia, non siamo in grado di imporci una condotta di vita sobria e rinunciare a quei piccoli vizi che, se abbandonati, renderebbero migliore sia la nostra vita sia la nostra condizione economica, come possiamo pensare di vivere felici all’estero, in una Nazione dove saremmo praticamente costretti ad un’esistenza semplice?

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  6. questo fenomeno sta riguardando anche la fascia intermedia dei 40enni e over 40,mete preferite Canada ed Oceania,non solo per se stessi ma per i figli piccoli.
    si tratta di persone che in italia avevano basso reddito e poche prospettive,in alcuni casi artigiani e alcuni professionisti,oramai l’Italia madrepatria,con l’altra madrepatria europa ha poco da offrire.
    si deve trovare lo sponsor,il visto turistico vale solo per sei mesi,buona fortuna.

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    • Si salvi chi può,pensate,L’Italia ha spodestato perfino un paese del Commonwealth che per anni è stato il principale fornitore di immigrati nel Regno Unito: l’India. Tra il 2002 e il 2005, per ogni italiano che chiedeva il codice fiscale inglese c’erano tra i tre e i quattro indiani.
      Adesso ci sono tre italiani ogni due indiani.
      io approvo la fuga e chi accetta di essere sfruttato in Italia non fa altro che continuare ad alimentare un sistema sbagliato.

    • Forse è. l’unica alternativa alla miseria che si avvicina,le mafie avranno migliaia di soldatini potenziali a prezzo di saldo.
      🙁

  7. Levare la seconda rata dell’Imu si abbatterà sui pensionati e non solo quelli d’oro.
    L’Imu si finanzia con le pensioni! Anziani pronti a emigrare?
    Ma tra gli italiani costretti a emigrare per trovare migliori occasioni di lavoro, se non addirittura quell’impiego che da noi è diventata merce rarissima, ci sono tanti lavoratori con i “capelli grigi”. Lo sostiene il centro studi della Cna, una delle confederazioni degli artigiani. Perchè se è vero che i giovani (nella fascia tra i 18 e i 39) sono stati i più numerosi a varcare il confine, a sorpresa si scopre che dall’inizio della crisi (quindi in un periodo compreso tra il 2007 e il 2013), la fascia cresciuta di più in percentuale è quella tra i 40 e i 49 anni.

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    • Che cosa dovrebbe fare una persona che alla soglia dei 50 anni ha un lavoro precario, dove la speranza di un lavoro a tempo indeterminato e’ sempre piu’ lontana ?
      Quelli che se ne vanno sono quelli che vogliono lavorare e non vivere da parassiti. Quelli che hanno spolpato il paese si trovano bene qui e non se ne vanno, anche perchè all’estero di certo non gli permettono di fare le stesse porcate.

    • Una generazione ha sprecato,la successiva paga,ma Anke nella precedente ci son state sperequazioni.
      solo la casta dei parassiti non paga mai.
      e noi ancora proni e speranzosi,che popolo di niente.

  8. Le ragioni del fallimento italiano?
    Tento di riepilogare i punti su cui riflettere da adesso, non da domani:
    1) tetto massimo delle pensioni per i prossimi 10 anni, euro 3.000 (tremila) mensili e non più;
    2) tutti i benefici provenienti dalla attività politica pregressa, azzerati;
    3) scorte ai politici azzerate affinché la loro protezione provenga soltanto dall’essere persone per bene e stimate;
    4) test attitudinali per tutti i dirigenti pubblici per poter rimanere in servizio;
    5) imperscrivibilità dei reati di politici e dipendenti pubblici, se contro lo Stato;
    6) riforma del fisco, togliendo subito il controllo dalle mani degli strozzini dotati persino di leggi speciali oltre che di stipendi ed organizzandolo in maniera seria ed efficace, non come bancomat degli impostori di Stato;
    7) restituire alle imprese il maltolto rastrellato negli ultimi 10 anni ed utilizzato per rubare, sperperare, creare il potere economico di banche, affaristi e politicanti;
    8) vietare a chiunque di far pensare alla popolazione che l’Italia possa partire per la crescita da ragioni diverse, perché sarebbe circonvenzione di incapace.

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  9. E poi uno non dovrebbe andare all’estero.non ci sono molte scelte….Effettivamente e´davvero triste che una persona arrivata all´eta´ prossima ai 50 debba lasciare tutto e ricominciare da capo, sopratutto in un paese straniero; emigrare a 30 anni e´ un conto, ma a 50 anni e´quasi impossibile.
    Il problema vero è lo strapotere delle caste che sfruttando corruzione e burocrazia come un’arma ha preso il controllo del paese e non solo sta soffocando l’economia, ma sta impedendo ogni possibilità di crescita perché pochi pensano a fare investimenti e innovazione in un simile clima.
    L’immagine di un sud italia con l’economia devastata dal controllo di mafia e ndrangheta, l’immagine da un sud italia terra perenne di emigrazione, l’immagine di un perverso circolo vizioso in cui quelli che se ne vanno sottraggono un prezioso capitale umano a quelle regioni aggravando la situazione.

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  10. Pensione da sogno? All’estero!
    Se non si possono aumentare le entrate occorre diminuire le spese, rischiando di dover ridimensionare uno standard di vita faticosamente conquistato negli anni. A meno di non trasferirsi in un Paese dove vivere costi meno, che conservi però una buona qualità di servizi, assistenza medica soprattutto. Decisione coraggiosa, certo, ma che viene affrontata da un numero sempre maggiore di neo pensionati, che optano per iniziare la loro nuova vita altrove. A seconda della scelta occorre un certo spirito di adattamento e soprattutto sposare la filosofia di vivere local, perché se si cerca di riprodurre lo stesso stile di vita con le medesime abitudini (alimentari e non) del Bel Paese, si rischia di spendere molto di più.

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    • Certo… i nostri vecchi si sono fatti la bella vita redigendo debiti per le future generazioni e ora se ne vanno, percependo la pensione in Italia e portando la valuta all’estero. Meraviglios

  11. Si vive da venti anni di soli annunci,tra poco annunceranno il decesso della nazione.
    Renzi è un altro buffone parolaio,il silvio di una finta centro sinistra,la soluzione è. Nazionalizzare tutto,e redistribuire,o saranno moti civili a breve

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  12. Non ci sono soldi x le pensioni,per gli statali,il reddito di cittadinanza a seguire…ma agli f35,non si rinuncia,prima le armi e poi il pane,come nelle dittature.

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  13. la terza età migratoria è un dato sconcertante,ma ci troviamo di fronte a persone che nel bene e nel male si son fatti la loro vita,i meno anziani preferiscono andare a lavare i piatti in un paese dove sente che il suo futuro può dipendere dalle proprie capacità piuttosto che stare in italia a farsi rinnovare per 20 volte il contrattino da precario e ritrovarsi a 50 anni senza un lavoro e senza pensione.
    ADDIO ITALIA,SIAMO RITORNATI ALL’OTTOCENTO,IN VERSIONE SMART-PHONE!

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  14. IL GOVERNO HA FATTO TAGLI ALLA DIFESA E ALLA SANITA’,QUESITO CHE DIFFERENZA PASSA TRA UN F35 UN CARRO ARMATO E UN -DEFIBRILLATORE O DELLE SIRIGHE STERILIZZATE-.
    I TAGLI SANITARI ANDRANNO A PESARE SUI PENSIONATI,META’ DEI QUALI IN ITALIA SOTTO I MILLE EURO,ANDREMO NOI FRA POCO IN ALBANIA,A VIVERE MEGLIO,AH I RICORSI STORICI,SONO MOLTO IRONICI!

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  15. RENZI nella P.A. c’è grasso che cola!
    mah,gli stipendi medi sono bassi e la forbice coi dirigenti si allarga,intanto il governo ha trovato i fondi per l’adeguamento contrattuale per tutte le forze di polizia,…il Ricordo del generale De Lorenzo o il Piano Solo,fanno ancora paura,giugno 1964 per gli amanti della Storia..
    Forse il grasso colatelo dai mega pensionati da centinaia di migliaia d’euro all’anno,li hai voglia di colate…

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    • Ha davvero ragione ! ci sono sprechi in tante regioni e soprattutto a Roma e nel sud Italia , dove certi enti servono solo per dare un salario ma senza avere in cambio il servizio per cui gli operai dovrebbero lavorare .
      Viva Renzi ! vai avanti così , e non ascoltare questi qualunquisti alla Grillo maniera .. però cominci con l’impedire ai propri ministri di usare i Voli di Stato per tornare a casa da Roma… forse qualche euro lo risparmia….dandoli all’istituto previdenziale che rischia la bolletta in 5 anni!!!!

  16. Posso andare dove voglio se ho contributi per la pensione me li versano nel paese nuovo di residenza.
    Ognuno ha diritto a percepire la propria pensione anche se abita sulla luna. Se la gente scappa (e lo sto prendendo in seria considerazione) lo sappiamo tutti di chi è la colpa. L’Italia, così come è messa, è destinata al fallimento totale, ed anche quel 40,8% che sta ancora bene, pian piano smetterà di esserlo.

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    • Quando l INPS collasserà questi poveri pensionati saranno costretti a mendicare in paesi stranieri li ci sarà da ridere o da piangere..

  17. Dobbiamo solo far funzionare il nostro Paese, che resta unico al mondo per la sua Arte, Storia, Cucina e così via.
    Spero di cuore che seri diventiamo un poco tutti, perché per “usucapione” tutto il resto del mondo si prenderà il nostro Paese e non ce lo restituirà tanto facilmente.

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  18. La testimonianza di un pensionato italiano: “La mia seconda vita è a Sofia. Voglio che le mie ceneri siano gettate nel Mar Nero”..che dire,si aggiunge anche il rancore verso la terra di origine.
    Come dice Caparezza, da qui se ne vanno tutti!

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  19. Thailandia.
    Pasto 1.20 Euro Affitto 100 Bolletta 15 Euro.

    si vive una volta sola,o lo vivi bene o male al estero o in italia basta la salute.io di sicuro fuori dal italia!!

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  20. ma dove volete andare?
    l’Italia e il paese più bello dell mondo,infine cosa sono mille pensionati che sono andati vivere altrove,hanno nuove compagne, tutte stronzate!!!
    hanno sentito il profumo dei soldi ecco perché sono gentili.
    AL LIMITE SE PROPRIO,cosa importante e’ che il paese e’ abitato da discendenti italiani e spagnoli per cui sembra di vivere in europa.

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  21. PRIMA CHE L’€ CROLLI,CHI H A QUALCOSA VENDA TUTTO E SE NE VADA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO,CON 50.OOO€ SI VA IN PENSIONE A 45 ANNI,SFRUTTIAMOLA STA OCCASIONE,L’ITALIA L’EUROPA E’ PERSA!

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  22. andare all’estero da anziano pensionato è una cosa penosa che sa anche di fuga. Ma ognuno faccia i suoi conti, valuti proprio tutti i pro (che sembrano prevalere) e i contro (si vedono, in genere, dopo…) e poi decida. Per i giovani senza lavoro e senza prospettive non saprei dire se ci vuole più coraggio a partire che a rimanere qui. Io ritengo che il pensionato che vuole rimanere in Italia debba rivedere il suo stile di vita ed il suo tenore di vita, da subito, perché sarà impossibile sopravvivere ai costi crescenti e alle tasse che non potranno mai scendere più (di questo sono certissimo). Solo così si potrà vivere (mi correggo: sopravvivere) nel Belpaese. Un consiglio per i più vecchi: è ormai tardi pianificare fughe all’estero, le ultime energie è meglio spenderle qui e non in faticose riconversioni di lingua, abitudini, alimentazione perché queste richiedono forze che potrebbero non bastare. Una alternativa alla fuga all’estero potrebb e essere la ricerca di paesini della Sicilia, in genere ospitali e tranquilli, dove le case costano veramente poco e si mangia bene e con poco. Buona scelta a tutti !

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