La Commissione Affari Istituzionali presieduta da Troncone ha incontrato i Sindaci della Provincia di Napoli.
Alla riunione, che ha seguito i vari incontri con le istituzioni sociali ed economiche, che si è tenuta nella sala consiliare di Via Verdi, sono stati invitati i 91 Sindaci dei Comuni per discutere del tema “Città Metropolitana di Napoli”
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Si è tenuta nella sala consiliare di Via Verdi, il proprio incontro della Commissione Affari Istituzionali, sul tema della Città Metropolitana di Napoli, dopo quelli con la cabina di regia, con i presidenti delle Municipalità cittadine e con gli ordini professionali e le categorie economiche, un lavoro finalizzato al massimo coinvolgimento, come ha detto aprendo i lavori il presidente della Commissione Gaetano Troncone, nel percorso di costruzione della Città Metropolitana di Napoli che avrà grandissime ripercussioni su tutti gli aspetti di governo dell’area, dai trasporti, alla viabilità, all’ambiente.
Alla riunione sono stati invitati i 91 Sindaci dei Comuni dell’area metropolitana ed il primo intervento è stato quello del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Il Sindaco de Magistris ha innanzitutto ringraziato la Commissione per l’occasione offerta di discutere con quelli che devono essere i protagonisti della costruzione della Città Metropolitana, i Sindaci. La riforma, ha proseguito, nasce infatti in un momento di grande difficoltà, per l’enormità delle funzioni e dei servizi che la Città Metropolitana dovrà assumere e per le difficoltà della crisi economica e sociale che in autunno ci si troverà ad affrontare. Ma la nascita della Città metropolitana va colta come una grande opportunità e in questa fase di confronto, che deve avere il carattere del confronto istituzionale, di cui il Sindaco del capoluogo, che la legge individua come Sindaco metropolitano, è garante. Il Sindaco de Magistris ha quindi ripercorso le prossime tappe, dalla fase costituente che darà vita allo Statuto, che dovrà essere forte e innovativo, all’elezione del Consiglio metropolitano, la cui scadenza è stata spostata ad ottobre, con la preoccupazione che il sistema elettorale scelto non sia capace di garantire la rappresentatività di tutti i territori. L’obiettivo da perseguire è quello di mettere in rete le forze e di superare insieme le difficoltà, di fare di questa fase costituente un percorso condiviso.
Napoli sarà la più grande area metropolitana dell’Europa, punto di riferimento anche per i Paesi del Mediterraneo. Da essa i cittadini si aspettano una riduzione delle sovrapposizioni di competenze e dei costi della politica e un miglioramento della qualità dei servizi. Per tutto ciò, ha concluso il Sindaco de Magistris, l’interlocuzione deve essere con la Regione, contestando il metodo di gestione dei Fondi Europei, che devono essere gestiti dai Sindaci perché siano vera opportunità, ma soprattutto nei confronti del Governo. La fase di transizione dalle competenze provinciali alla Città Metropolitana è infatti delicatissima, e c’è il rischio che i servizi finora gestiti dalle Provincie chiudano senza che ancora siano subentrate appieno le nuove responsabilità. I Sindaci, ha concluso de Magistris, devono quindi essere, insieme, la prima linea dell’azione di pressione nei confronti del Governo, che sicuramente è consapevole delle difficoltà, affinché la costituzione dell’area metropolitana diventi una sua priorità politica.
Dopo il Sindaco di Napoli, sono intervenuti i primi cittadini di Pomigliano d’Arco (Raffaele Russo), Casavatore (Salvatore Sannino), Crispano (Carlo Esposito), Casalnuovo (Antonio Peluso), S. Maria la Carità (Giosuè D’Amora), Cercola (Vincenzo Fiengo) e il delegato del Sindaco di S. Giorgio a Cremano Domenico Giorgiano. Tutti hanno evidenziato l’esigenza di un superamento delle divisioni e di un lavoro unitario per una realizzazione compiuta della riforma e per una ferma interlocuzione con il Governo, in particolare sul tema delle risorse, anche attraverso l’elaborazione e l’approvazione di un ordine del giorno comune da sottoscrivere in tutti Consigli comunali. La fase transitoria, che assume ora un peso importante ai fini di una riuscita della riforma, va portata avanti con ritmo serrato, con un dialogo che tenga conto soprattutto delle reali esigenze del territorio e dei suoi cittadini, da svolgersi anche attraverso un ciclo di incontri nei diversi comuni.
In rappresentanza del Presidente della Regione Stefano Caldoro è poi intervenuto l’assessore con delega alla Città Metropolitana Pasquale Sommese, che ha posto l’accento sul passaggio delicato di fronte al quale la riforma mette ora i Comuni. La Regione, ha assicurato Sommese, che ha appena approvato lo schema programmatico economico-finanziario 2014-2021, farà fino in fondo la sua parte, quella della programmazione, mentre i Comuni sono chiamati ad attuare gli indirizzi nel concreto. Attenzione, poi, ha detto l’assessore regionale, a tenere ben distinti i due tavoli, quello amministrativo e quello dell’effettività che, sul versante delle risorse umane e materiali, avrà la nuova governance. In questa fase diventa quindi essenziale definire un’agenda che sappia ben organizzare il prossimo percorso.
Nel corso della sessione di lavoro sono intervenuti anche i consiglieri Coccia, Mansueto e Attanasio, che hanno evidenziato i limiti della riforma ma anche la necessità di un’intesa ampia sui punti fondamentali in vista dell’imminente appuntamento con l’elezione del Consiglio metropolitano.
Il Presidente Troncone ha concluso l’incontro accogliendo la proposta di un percorso di lavoro itinerante attraverso i Comuni, percorso che vedrà la commissione impegnata nella definizione di un nuovo programma di sedute.
Fonte: Ufficio stampa commissione affari istituzionali del Consiglio Comunale di Napoli.
- Luigi De Magistris
Giosuè Carlo Maria Antonio D’Amora
Napoli, 5 settembre 2014
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