Elezione nuova Provincia: Il PD cincischia, Volpe si organizza

Il 12 ottobre 2014 si eleggere il nuovo Presidente della Provincia, e mentre il PD cincischia sulle aspettative di De Luca, la destra si spacca, Volpe si organizza e intesse rapporti.

Saranno elezioni di 2° livello: Un altro passo verso il vuoto e verso una democrazia sempre piu’ sospesa, in uno scenario che tiene i Partiti lontani completamente travolti da un pericolosissimo trasversalismo che passa attraverso le prossime elezioni del presidente della Regione Campania

Mimmo Volpe
Mimmo Volpe

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – Le Province sono state abolite!!! Quando mai. Assolutamente no. La prova e’ che il 12 ottobre prossimo si votera’. Saranno elezioni di 2° livello, ormai si chiamano così le modalita’ per indicare una elezione diversa da un suffragio universale. Il nuovo linguaggio furbesco che a poco a poco priva i cittadini delle loro conquiste con la partecipazione diretta.

E così tra una cosa e l’altra non solo, poco per volta, ci priveranno di esercitare il nostro diritto al voto, come e’ accaduto per il Parlamento, nel momento in cui abbiamo ratificato un elenco compilato dai partiti, come si stanno acciccendo a fare con il Senato della Repubblica e come si fara’ il prossimo 12 ottobre per eleggere il nuovo Presidente della Provincia, dopo che ci hanno preso per il …… dicendoci di averle abolite.

Intanto non e’ affatto vero che sono state sciolte, intanto quegli Enti continueranno ad avere il loro peso nelle vicende politiche, le loro competenze, e continueranno a gestire partecipate, servizi, appalti, sperando non siano falsi come e’ gia’ avvenuto per quelle strade per le quali si sarebbero liquidati compensi, parcelle e altro, ivi compreso stati di avanzamento, collaudi e chiusura dei lavori, continueranno ha conferire incarichi professionali e continueranno a distribuire consulenze e convenzioni sprecando un fottio di euro.

Mimmo Volpe-Sindaco-Bellizzi
Mimmo Volpe-Sindaco-Bellizzi

L’importante ė che nell’immaginario collettivo ė passato il messaggio di averle eliminate. Quindi il prossimo 12 ottobre saranno 1987 tra Consiglieri comunali e Sindaci di tutta la Provincia di Salerno, divisi per fasce a secondo degli abitanti, gli ectoplasma si recheranno per esercitare il proprio voto in maniera “feudale“, con una sorte di voto a “peso“, per eleggere il Presidente della Provincia di Salerno e il nuovo consiglio, che il Governo avrebbe eliminato.

Un altro passo verso il vuoto e verso una democrazia sempre piu’ sospesa.

Ma mentre questo accade e nelle more che vi sia il passaggio del testimone, il Presidente ff uscente Antonio Iannone addirittura anche se per poche ha nominato 4 nuovi assessori, mostrando in che considerazione ha le istituzioni, i partiti ufficialmente se ne disinteressano. Infatti se il Centrodestra, Forza Italia e soprattutto Fratelli d’Italia AN sa bene di aver perso ogni dominio sulla Provincia, specie dopo le ultime elezioni amministrative che hanno consolidato a tutti i livelli le rappresentanze in favore del Partito Democratico, il Centrosinistra vive una sorta di mielina, in attesa di qualcosa che dovrebbe averarsi e che gli indicatori politici man mano che passano i giorni ci confermano che non avverrà mai: quel qualcosa dovrebbe essere la candidatura alla Presidenza della Regione Campania del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.

Il PD dal canto suo tutto proteso a perseguire quell’obiettivo, è sempre più distante e disattento rispetto al territorio, proteso com’é nella difesa di De Luca insediato dal “Nuovo più nuovo” dei renziani salernitani, napoletani e nazionali, perde terreno e perde anche amministratori come il Sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza che sceglie di essere civico, e consente che in alcune realtà ormai da anni non ci sono le sezioni, gli organi statutari, i segretari e i commissari, lasciando il territorio alla sola rappresentanza Amministrativa dei Sindaci, dove ci sono, perché in provincia di Salerno il PD inizia a Mercatello e finisce al canalone.

Vincenzo De Luca-Direzione-Nazionale-PD
Vincenzo De Luca-Direzione-Nazionale-PD

Questa condizione di defilamento strategico, si proietta anche rispetto al nuovo appuntamento dell’elezione del Nuovo Presidente della Provincia, rispetto al quale ne De Luca e ne il PD si esprime più di tanto per evitare di “distrurbare” una eventuale sua discesa in campo, che progetta, un pò per impressionare i suoi avversari e un pò perchè è tentato a seguito dell’assedio del nuovismo renziano da una parte e dalla corrente balneare di Saggese e Vaccaro dall’altra, una sua discesa in campo anche senza il PD e quindi non si da nessuna indicazione per evitare una sommossa di Sindaci e consiglieri comunali lasciando pericolosamente il campo libero da qualsiasi progetto e qualsiasi strategia di partito.

E così in una sorta di fai da te gli uomini del PD in provincia si muovono da soli, tra questi dopo un breve accenno di disponibilità offerta all’ex Consigliere Regionale Gianfranco Valiante, subito naufragato proprio in virtù della sua recente affermazione divenendo Sindaco di Baronissi ma anche per non alimentare gelosie e ritorsioni sulle mire deluchiane, ed escludendo la foltissima pattuglia di Sindaci che aspirano alla candidatura alle prossime regionali come: Franco Alfieri di Agropoli, Martino Melchionda di Eboli, Tommaso Amabile di Fisciano, Paolo Russomando di Giffoni Vale Piana; avanza l’ipotesi di una candidatura di Mimmo Volpe il neo Sindaco di Bellizzi, uomo politico di lungo corso, ma sempre attivo e impegnato in tutti questi anni da Sindaco dal ’95 al 2004, da Vice sindaco e consigliere provinciale dal 2004 al 2009 e ora appunto Sindaco e Consigliere provinciale.

Volpe-Cozzolino-Petrobe-Hotel-San-Luca
Volpe-Cozzolino-Petrobe-Hotel-San-Luca

La discesa in campo di Volpe non è una testimonianza ma una proposta politica che si mette in campo proprio in relazione alla sua lunga militanza politica, come esponente della sinistra storica riformista e progressista del PDS, vicino a Bassolino, con forti rapporti politici, tanto forti che lo indicano come molto vicino al Presidente del PD Nazionale Matteo Orfini, oltre ad aver sponsorizzato e non poco alle ultime elezioni Europee Andrea Cozzolino contribuendo al suo successo nella riconferma dello scranno europeo con un mare di voti.

Mimmo Volpe, tra l’altro, proprio per la sua militanza e la sua capacità di sapersi rapportare e dialogare con tutti potrebbe esser un punto di raccolta confermando il ruolo che già detiene nel momento in cui viene riconoscuto pienamente come leader e punto di riferimento dell’intera area del Sele e dei Picentini, dimostrando nel corso del tempo di non essere affatto contrario alle vicende politiche del Sindaco di Salerno, così come ha trovato sintonia attraverso il nuovo corso politico del PD regionale, trovando convergenze e sostenendo Assunta Tartaglione alla segreteria regionale del PD.

Volpe insomma pare abbia tutte le carte in regola perché si organizzi una proposta che lo potrebbe portare prima alla candidatura e poi ad essere eletto il prossimo 12 ottobre Presidente della Nuova Provincia, sicuri di garantire maggioranze e opposizioni interne al PD e maggioranze e opposizioni esterne al PD.

 Mimmo Volpe- Giovanni Cuofano-

Mimmo Volpe- Giovanni Cuofano-

Intanto i rumors ci dicono che su queste elezioni ci sarebbero diverse strategie, molte delle quali sarebbero trasversali e che non farebbero altro che confondere le idee ma anche di chiarirle per chi invece non gradisce le trasversalità, e così mentre si smentì categoricamente una eventuale candidatura di Ernesto Sica in una delle civiche di De Luca, pare non si è ancora smentita un’altra trasversalità che vorrebbe Monica Paolino, moglie del Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti candidata sempre in una civica con De Luca, indebolendo e non poco la fragile alleanza che vorrebbe come candidato il Sindaco di Mercato San Severino, e incompatibile Assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, ma anche una probabile candidatura appena avanzata di Gianfranco Valiante, condizioni che farebbero aumentare le quotazioni di Mimmo Volpe che intanto tesse rapporti e alleanze basate sulla politica ma anche sulle rappresentanze, divenendo, una volta bloccata l’area di Salerno e i suoi voti nelle trasversalità immaginate e portate avanti, sempre più alternativa e punto di riferimento politico del PD e del Centro sinistra ma anche di chi vorrebbe non partecipare ad alleanze basate sulle ripicche e alternative alle alleanze politoco-partitiche, da nord a sud della provincia di Salerno, contando sui buoni rapporti con Paolino Russomando, con Nicola Parisi Sindaco di Buccino, con Giovanni Cuofano Sindaco di Nocera Superiore, con Franco Alfieri di Primo cittadino di Agropoli, passando per lo stesso Martino Melchionda Sindaco di Eboli.

E se si immaginano scenari civici che sono una “tentazione” e coinvolgerebbero il PD lealista nei confronti di De Luca, si deve necessariamente immaginare che il nuovo corso del PD va ben oltre e gli elettori non sono più propensi a seguire avventure, di avventure ce ne sono state già troppe e il prossimo appuntamento elettorale consiglierebbe i Partiti politici e gli uomini che li guidano a venire a miti consigli, offrendo proposte politiche credibili e durature, ma soprattutto che non siano contrarie al vento del renzismo.

Chi sarà il nuovo Presidente della Provincia? Non lo sappiamo ancora, sappiamo solo che c’è una gran confuzione e una grande guerra sotterranea che tende a seppellire politica e rappresentanze per seguire sogni, rivendicazioni e aspettative.

Salerno / Bellizzi, 29 agosto 2014

5 commenti su “Elezione nuova Provincia: Il PD cincischia, Volpe si organizza”

  1. Bello, come al solito si dice una cosa e se ne fa un’altra in barba alla volontà popolare.
    E, sempre come al solito, anziché tagliare, si aumenteranno poltrone e spese.
    Il principale equivoco che sembra oscurare la proposta politica relativa all’istituzione degli enti metropolitani, almeno nel periodo recente (negli anni ’90 il problema era meglio impostato), è nell’aver confuso, a mio giudizio con effetti molto gravi, una necessità di ridefinizione direi “ontologica” delle grandi città italiane con un mero inseguimento di risparmi per le casse pubbliche.
    Stiamo perdendo un’occasione storica. All’Italia serve, al contrario, una netta distinzione tra metropoli (più o meno oggettivamente tipizzate) e territori di “provincia”, da tutelare in modo estremamente differenziato.
    Quindi ci saranno tre soggetti: la Regione, la Provincia, che non è ancora morta, e la Città metropolitana, che non è ancora nata, che dovranno occuparsi delle competenze su questa area. Rischia di esserci il caos istituzionale

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  2. Il solito PD. Fa tutto il possibile per perdere. De Luca poi e’ il primo artefice perche’ e’ abituato al suo egocentrismo.

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