Il Segretario PD Bruno accusa: La cartolarizzazione non è mai partita. E’ necessario pensare ad un criterio dell’offerta maggiormente vantaggiosa.
Le modalità non rispondono né al soddisfacimento delle esigenze di cassa, né tantomeno all’utilizzo della società veicolo nata per realizzare un’operazione di cartolarizzazione e di cassa.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – In riferimento all’invito a presentare un‘offerta irrevocabile per gli immobili presenti nel piano di dismissione da parte della Società Veicolo – scrive il Segretario cittadino del Partito Democratico di Battipaglia Davide Bruno – è necessario evidenziare come tali modalità non rispondono né al soddisfacimento delle esigenze di cassa né tantomeno all’utilizzo della società veicolo nata con lo scopo di realizzare un’operazione di cartolarizzazione.
La società veicolo – tiene a a precisare Bruno – ha come oggetto esclusivo la cartolarizzazione, ossia l’incasso immediato di liquidità a fronte dell’emissione di titoli obbligazionari. In realtà, – prosegue ancora il Segretario PD puntando il dito sul ritardo dell’operazione – la cartolarizzazione non è mai stata fatta e si sta ricorrendo alla vendita mediante asta.
Inoltre, – dice ancora il giovane esponenete del PD battipagliese – l’aggiudicazione del bene senza limiti al ribasso non risponde al criterio di valorizzazione dei beni e di maggiore incasso per il comune di Battipaglia, al contrario invece è necessario stabilire il criterio dell’offerta maggiormente vantaggiosa, migliorativa rispetto all’intervento (la vendita di un bene pubblico va collegata alla destinazione d’uso e all’utilizzo) con il metodo del confronto a coppie, e con previsione anche di migliorie. Non solo, ma per quanto riguarda in particolare la vendita dell’ex Tabacchificio si sottolinea che le modalità di vendita non sono adeguate sia da un punto di vista strategico che operativo e che a maggior ragione il bene è stato inserito nella perimetrazione del programma d’interventi del PIU EUROPA e non si distingue se lo scopo da parte dell’ENTE è la dismissione o la valorizzazione.
Se si vuole perseguire la strada dell’alienazione del bene, è necessario l’adozione di un PUA con l’eventuale procedura dell’accordo di programma al fine di ottenere la maggiore valorizzazione del bene contemplando sia l’interesse privato (lotti edificatori, area di interesse commerciale) che interventi di rilevante interesse pubblico (incremento degli standard, edificio scolastico, asilo nido, recupero dell’ unità edilizia di interesse storico) portando a conoscenza della collettività le finalità di valorizzazione dell’intervento di riqualificazione di quell’area.
Battipaglia, 19 agosto 2014
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