Lunedì 25 agosto 2014, ore 19:00, spazio RIFF RAFF, Salerno, ViaDe Ruggiero, 59 (di fronte al Polo Nautico), incontro con comitati, associazioni per l’acqua pubblica.
L’incontro con i cittadini salernitani, per confrontarsi, discutere ed intraprendere azioni contro il nuovo balzello che Salerno Sistemi S.p.A. ha richiesto ai contribuenti attraverso l’inatteso addebito in bolletta del cosiddetto “Deposito Cauzionale”.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “L’Acqua è un diritto, non una merce”, e proprio per la sua importanza e perché è vitale per l’umanità che la “SPECTRE” dell’acqua, vorrebbe metterci su le mani, o meglio vorrebbe metterci il “rubinetto” e decidere se chiuderlo o lasciar correre fino all’ultima goccia quell’acqua che, al contrario proprio per la sua importanza non solo non dovrebbe essere a pagamento come il sole, la pioggia, il mare e l’amiente e qualsiasi cosa è fondamentale per la vita, ma dovrebbe essere protetta da ogni attacco speculativo.
E invece è proprio tutto il contrario. L’acqua è ormai sotto attacco di gruppi speculativi che a Salerno, come a Napoli utilizza il personale politico che si ritrova senza fare nessuna differenza e cerca, riuscendoci proprioperché le speculazioni non hanno tessera, di utilizzare l’acqua per farne grandi guadagni e mantenere strutture rigonfie di famigli o ubbidienti galoppini politici.
Sulla base di queste considerazioni si eleva la protesta e Lucia Capriglione e Francesco Virtuoso del Comitato Acqua Bene comune Salerno hanno convocato per Lunedì 25 agosto a partire dalle ore 19:00 presso lo spazio RIFF RAFF in Salerno, Via Gian Vincenzo De Ruggiero, 59 (di fronte al Polo Nautico di Pastena), una riunione insieme ai comitati, alle associazioni, alle unioni di consumatori ed a tutti i cittadini salernitani, per confrontarsi, discutere ed intraprendere azioni contro il nuovo balzello che Salerno Sistemi S.p.A. ha richiesto ai contribuenti attraverso l’inatteso addebito in bolletta del cosiddetto “Deposito Cauzionale”.
Ancora un aggravio per le finanze dei cittadini che, per un motivo o per l’altro, continuano ad essere depredate da continui prelievi che riducono ancor di più la loro possibilità di spesa tanto decantata e necessaria per la ripresa del Paese che, nel frattempo, continua a sprofondare in una recessione inarrestabile.
Nell’ultimo invio di bollette da parte di Salerno Sistemi S.p.A. si evince un addebito di € 25,00 quale prima rata del nuovo deposito cauzionale richiesto in riferimento alla Delibera n. 86 del 28/02/2013 dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico.
Ebbene, la delibera in questione intende disciplinare l’applicazione del deposito cauzionale per il servizio idrico integrato. In essa emerge chiaramente l’intenzione di salvaguardare l’equità sociale attraverso la determinazione di una progressione di addebito sulla base delle capacità reddituali, attraverso una esenzione agli utenti finali che usufruiscono di agevolazioni tariffarie di carattere sociale, del rischio di morosità, dipendente dalla periodicità di fatturazione e dalla tempistica di pagamento e di sollecito, ed infine della sostenibilità da parte dell’utenza con particolare riguardo alle utenze domestiche.
Ciò non sembra accadere a Salerno; infatti Salerno Sistemi S.p.A. ha stabilito una quota fissa di deposito cauzionale per tutti gli utenti senza distinzione alcuna. Il principio di equità, secondo cui l’introduzione del deposito cauzionale tutelerebbe la cittadinanza solerte nei pagamenti nei confronti di quella morosa, viene totalmente disatteso a causa della modalità superficiale con cui il deposito cauzionale è addebitato ai cittadini salernitani.
Inoltre Salerno Sistemi S.p.A. disattende totalmente la normativa in materia di trasparenza, accessibilità e usabilità del proprio sito internet, uno strumento, questo, indispensabile per la consultazione della Carta dei Servizi da parte degli utenti. Ciò rende inapplicabile la richiesta del deposito cauzionale secondo quanto stabilito dal comma 2 dell’art. 3 della delibera n. 86 del 28/02/2013.
Durante l’incontro si approfondirà la discussione anche in merito alle sentenze che, in passato, hanno accolto le richieste dei cittadini dichiarando che il pagamento del deposito cauzionale non era dovuto. In alcuni casi, come ad esempio a Pistoia, il giudice di Pace ha annullato le fatture emesse nei confronti degli attori nella parte in cui la società chiedeva il pagamento delle somme relative al deposito cauzionale.
Salerno, 13 agosto 2014