Questa sera 10 agosto 2014, ore 21.30, Piazza E. D’Aniello, chiuderà la XXI^ edizione Alburni Jazz & Blues Festival con Tullio De Piscopo e il progetto “Napoli Jazz Project”.
Con De Piscopo sul palco anche Antonio Onorato, Joe Amoruso, Dario Deidda e Luigi Di Nunzio: “Un tributo al jazz napoletano e alle magiche atmosfere delle strade di Napoli, tra contaminazioni etniche di terre lontane e jazz d’oltreoceano”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SERRE (Salerno) – Un tributo al jazz napoletano e alle magiche atmosfere delle strade di Napoli, transitando attraverso contaminazioni etniche che sanno di terre lontane, arabeggianti ed africane, oltre che di jazz d’oltreoceano: così l’Alburni Jazz & Blues Festival si prepara ad accogliere Tullio De Piscopo e il suo nuovo importante progetto, “Napoli Jazz Project”, per il concerto di chiusura della kermesse. Ritmo e sound energico, quindi, nella cornice forte e imponente del massiccio dei monti Alburni, dove arte, storia e natura si fondono. Si chiude così il viaggio sonoro della XXI^ edizione del festival con la straordinaria direzione artistica firmata dai fratelli del jazz Tommaso e Daniele Scannapieco, promossa dal Comune di Serre, presieduto dal sindaco di Serre Franco Mennella e dall’assessore al Turismo e allo Spettacolo Antonio Opramolla.
Un cartellone variegato, in cui i grandi nomi del panorama jazzistico italiano hanno incontrano gli artisti internazionali in un melting pot culturale, spaziando dalla calda voce dei crooner alle armoniche blues della West Coast. E per l’evento finale, il desiderio di ritornare alle origini, alla grande tradizione musicale campana che si allarga al Mediterraneo, con uno sguardo internazionale.
Con “Napoli Jazz Project”, De Piscopo intende ripercorrere le vie della scala melodica napoletana, della quale è stato pioniere nel suo passato jazzistico, attraverso formazioni sperimentali e registrazioni di diversi dischi. Una musica fresca e travolgente, che vede sul palco insieme al famoso percussionista un gruppo di “musicisti fortissimi”, come li definisce lo stesso De Piscopo: Antonio Onorato alla chitarra, unico al mondo a suonare la breath guitar (la chitarra a fiato); Joe Amoruso, pianista poliedrico ed eclettico, capace di spaziare dal jazz alla musica contemporanea senza interruzione; Dario Deidda, bassista e contrabbassista, premiato dal 2010 al 2012 da “Jazz It” come migliore bassista jazz italiano; Luigi Di Nunzio, sax alto e soprano ed ewi akai elettronico, il più giovane della compagnia, appena 22 anni, che vanta già collaborazioni prestigiose con importanti jazzisti.
Alla base del progetto, il desiderio di una rigenerazione, come ribadisce lo stesso Tullio: “Avevo bisogno di tornare alle origini per poi fare qualcosa di innovativo, dinamico, moderno, ma fortemente legato alla mia identità”. E così il desiderio di dar vita ad una nuova formazione, circondato da grandi artisti del panorama musicale campano. La volontà di creare una band che fosse espressione di Napoli, un sogno che il percussionista ha coltivato da sempre. Una Napoli a cui deve tanto, con i suoi odori e il suo ritmo riportati sulle percussioni. Una vita sempre scandita dal “tempo”, raccontata anche nel suo recente libro: un tempo frenetico sempre in giro con la sua batteria.
Il Jazz? “È trovare il feeling con l’altro”, spiega De Piscopo.
Con il concerto di Napoli Jazz Project calerà il sipario sulla XXI^ edizione dell’Alburni Jazz & Blues Festival, che guarda però già al futuro, alla prossima edizione, con il desiderio di riappropriarsi della sua vocazione originaria, proponendo musica di grande spessore qualitativo per riuscire ad affermarsi nel circuito dei grandi kermesse internazionali.
Per info e contatti: www.alburnijazz.it – facebook.com/AlburniJazzBluesFestival
Serre (Salerno), 10 agosto 2014
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