L’ASL dispone verifiche sismiche. Obiettivo: Smantellare i P.O. di Eboli, Scafati e Sapri. Il DG Squillante ci prova anche col terremoto, mentre si paga 75milioni di straordinario e ALPI.
La RSU della CISL FP, chiede l’estensione della verifica a tutti gli altri plessi. I Sindaci diffidano Squillante: “Una vera e propria ritorsione politica. Un altro attacco mirato contro chi ha detto no alle scellerate decisione della direzione generale dell’Asl”. Mentre il Tavolo si insedia senza Caldoro l’azione demolitrice di Squillante continua.
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – E’ stata pubblicata lo scorso 5 agosto, sull’albo pretorio dell’Asl di Salerno, la delibera con cui il Direttore Generale Antonio Squillante dispone le verifiche sismiche degli edifici sede dei Presidi Ospedalieri di Eboli, Sapri e Scafati. E per farlo, si legge nella delibera, è stato anche approvato uno specifico bando per conferire l’incarico a professionisti esterni alla struttura per una spesa pari a ben 112.650 euro. Soldi buttati, se si tiene conto che una struttura ben più accreditata ed appositamente preposta come la Protezione Civile, ha già redatto il (Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) che specifica scrupolosamente ogni criticità. Soldi sprecati.
“I sold’ ru cumpar’ taglian’ u fierr‘“. E’ proprio questo che ci viene in mente pensando a come il Direttore Squillante attribuisce gli incarichi evidentemente utilizzando il criterio “amico” che ci riporta a quando da Manager del COFASER, il Consorzio delle Farmacie che raggruppa sette farmacie comunali nell’Agro nocerino sarnese, affidò l’incarico al suo amico il Facente funzione da Presidente della Provincia Antonio Iannone perché effettuasse uno studio di fattibilità per l’apertura di una nuova Farmacia Comunale, incarico che gli è costato un’indagine con i seguenti capi di imputazione: Corruzione, abuso d’ufficio e false comunicazioni sociali con alterazione dei dati di bilancio; a seguito dei quali la Procura Antimafia lo scrisse nel registro degli indagati affidando l’incarico al sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, un’indagine che nasce da una costola di quella sull’ultimo congresso provinciale del Pdl, ipotizzando un sistema clientelare fatto di consulenze e incarichi a persone e ditte “amiche”, assegnati senza procedura di evidenza pubblica.
Il DG ignora che solo un anno fa veniva Pubblicata la classificazione degli ospedali a più alto rischio sismico in Regione Campania, sulla base della black list della Protezione Civile, (Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) a seguito della quale vi fu una valutazione di Edoardo Cosenza, ingegnere, docente alla Università di Napoli ed Assessore Regionale alla Protezione civile, che a tale proposito, rispetto ai criteri di sicurezza aggiungeva “il miglior test fu il sisma del 1980“, aggiungendo alla verifica tecnica della Protezione Civile e non magari di qualche amico tecnico, che gli ospedali che hanno resistito al terremoto del 1980 sono i più sicuri.
Aveva ed ha ragione Cosenza, che certamente non si muoveva come ipotizzano i Sindaci di Eboli, Sapri e Scafati sulla puerilità di “dare una lezione” a chi ha osato ribellarsi rispetto a scelte che non rispondono che alla mente di chi ha altri obiettivi nascosti, e che i Sindaci lamentano, indicando come “verifica” le scosse sismiche e come resistenza ad esse da parte degli edifici, il mancato “collassamento” delle strutture, aimè risultando molto più resistenti quelle di epoca remotissime e non quelle di recente costruzione, quando purtroppo si fa riferimento all’Ospedale di Battipaglia senza escludere quello di Vallo della Lucania, rispetto a quello di Eboli la cui ala più antica è una struttura conventuale del 1300.
Nell’Arena di Verona come a Siracusa e in altri centinaia di luoghi incantevoli e ancora funzionanti al loro scopo, in tutta Italia si presentano spettacoli straordinariamente belli, ma nessuno si preoccupa di farli demolire solo perché sono antecedenti il 1300 come qualcuno nel recente passato ha ipotizzato. Meno male che Squillante o quelli come lui, che per “abbattere” chi si ritiene contrari o che non gradiscono si affidano a questi mezzucci delle verifiche sismiche, non è il Sindaco di Roma, altrimenti non ci sarebbe scampo per il Colosseo.
C’é bisogno che qualche persona di buon senso spieghi ai tanti e allo stesso DG Squillante che noi viviamo in un’area a forte connotazione di rischio sismico, che non esclude nemmeno la sua abitazione, ma questa criticità ci suggerisce di essere cauti e pur imparando a convivere con questa casualità, magari prendere le dovute precauzioni, magari costruendo quel famoso Ospedale Unico della Valle del Sele e destinare quei 300 milioni di euro scippati e attribuiti all’Ospedale del Mare di Napoli dal suo Presidente Caldoro, per costruirlo, e semmai anziché bandire una gara di somma urgenza per rifare l’intonaco all’Ospedale di Battipaglia per un importo pari a 1milione e mezzo di euro, gara tra l’altro esperita e mai avviata in barba all’urgenza, si potevano utilizzare quelle cifre per metterlo in sicurezza ed evitare di usare atteggiamenti puerili che il Sindaco di Eboli individua come un atto di “ritorsione politica“, magari tentando di aggiungere questo caso a quel “sistema” per il quale il nostro eroe sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, sta indagando.
I Sindaci di Eboli, Scafati e Sapri non ci stanno e pur facendo i dovuti scongiuri ed una poderosa “grattazio pallorum” diffidano il Direttore Generale dell’Asl Antonio Squillante, che ormai se le inventa di tutti i colori, pur di completare la sua azione demolitrice che passa prima attraverso il mantenimento di privilegi che costano all’ASL e a tutta la collettivita 75milioni di euro tra prestazioni aggiuntive e ALPI ad un nutrito numero di medici (600 circa) che quadagnano da 100mila a 300mila euro all’anno mentre i pensionati si muoiono di famne e un operaio si fa un mazzo così per sopravvivere
“Come si fa, – scrive il Sindaco di Eboli Martino Melchionda commentando il nuovo assalto agli Ospedali di Eboli, di Battipaglia e ora anche di quello di Sapri, che alcuni maligni già ipotizzano una chiusura e un trasferimento di struttura e medici al San Luca di Vallo della Lucania – in un contesto di grande tensione che vede cittadini e sindaci opporsi strenuamente a quanto stabilito dalla Direzione Generale dell’Asl negli ultimi mesi, a non pensare ad una vera e propria ritorsione politica, ad un ennesimo attacco mirato, per colpire chi non ci sta, chi ha elevato il proprio grido di allarme, evidenziando con forza i seri rischi per la salute dei cittadini dell’intera Piana del Sele.
Squillante ha, per caso, deciso di fare il braccio di ferro con i sindaci dissidenti, sacrificando la salute delle persone? Un accurato lavoro di verifica dei rischi sismici è già stato fatto, ha visto in campo un gran numero di tecnici specializzati, e l’operazione è anche costata fior di quattrini.
Gli esiti sono tutti riportati nel “Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia” della Protezione Civile, da cui si evince che la nostra struttura, non presenta una situazione, nel complesso rischiosa, e comunque non diversa dagli altri presidi della Provincia di Salerno, che, guarda caso, non sono oggetto di verifiche.
Ebbene, allo scopo di garantire la trasparenza dei procedimenti, ho chiesto, innanzitutto, l’accesso a tutti gli atti richiamati della delibera dell’Asl, oltre che predisposto, insieme ai Sindaci di Scafati e Sapri, una diffida affinché si estendano a tutte le strutture sanitarie della provincia di Salerno le stesse verifiche disposte soltanto per i tre nosocomi.
Resta, infine, da fare osservare che questa operazione avrà un costo, verranno spesi quasi 113 mila euro e chissà che, anche questo, non diventi un ennesimo strumento di clientele politiche”.
“Le verifiche strutturali – aggiunge il Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti – sono importanti per garantire la sicurezza agli utenti e agli operatori sanitari, purché esse vengano svolte su tutti gli edifici, e non soltanto a campione. In tal caso, sorge, inevitabilmente, il dubbio di una azione persecutoria nei confronti solo di alcuni, e guarda caso proprio nei confronti di quei sindaci che si sono fatti promotori di una giusta protesta a difesa della sanità locale.
Ebbene, se questo è vero, si tratta di un comportamento inaudito. Se invece, queste verifiche rappresentano l’inizio di una indagine in tutta la provincia, siamo anche disposti ad offrire il nostro aiuto nell’ambito dell’individuazione di eventuali situazioni di criticità, che riguardano altri ospedali e che ben conosciamo. Auspico, in ogni caso, che si voglia agire con senso di responsabilità”.
“Come è stato chiarito – precisa e si aggiunge alle critiche il Sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico – anche nel confronto in Regione, il punto fermo è il decreto 49 che riconosce il nostro ospedale come dea II livello. Tutto il resto sono solo generiche e fantasiose divagazioni, costruite dai soliti ‘macchinatori’ che da sempre tentano di ridimensionare la nostra struttura. Ricordo che solo pochi anni fa l’intera struttura è stata completamente ricostruita (fondi x l’adeguamento strutturale) e solo pochi reparti sono ubicati nella parte più vecchia. Inoltre, sono già stanziati i fondi per il completamento della riqualificazione. Siamo di fronte ad una vera ‘bufala’, mi viene da pensare ai requisiti sismici del Cardarelli o del primo policlinico di Napoli. Devono trovare altre argomentazioni per giustificare la sottrazione del diritto alla saluti ai cittadini del Golfo di Policastro”.
Sulle verifiche sismiche agli ospedali di Eboli, Scafati, Sapri intervengono anche i delegati RSU/RSA CISL FP del P.O. di Eboli: “Tramite la delibera n° 790 dl 5/08/2014 della Direzione Generale della Asl Salerno, – scrivono Emiddio Sparano, Antonio Ristallo, Ciro Contrasto – si apprende che sono state avviate procedure per la verifica sismica degli ospedali in oggetto. La cosa rappresenterebbe un elemento di garanzia e di sicurezza se ad oggi non fossero mai stati effettuati studi sulla “Vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e strategici”. Ma – proseguono i tre sindacalisti della CISL FP – come ben dovrebbero sapere gli uffici tecnici preposti della nostra Asl, nel 2000 sono state inviate le pubblicazioni del rapporto del professor Franco Barberi(all’epoca sottosegretario alla Protezione Civile), per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla “vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia”.
Il progetto per la rilevazione della vulnerabilità del patrimonio edilizio a rischio sismico e di formazione per l’attività di prevenzione sismica connessa alle politiche di mitigazione del rischio nelle regioni dell’Italia meridionale, ha visto in campo il fior fiore della classe ingegneristica e tecnica della protezione civile italiana. Il lavoro durato diversi anni ha interessato centinaia di ingegneri, geologi, geometri e personale altamente specializzato che ha messo a nudo tutte le crepe degli edifici pubblici della Italia meridionale. Attualmente questo studio rappresenta l’unico lavoro ufficiale e trasmesso a tutte le regioni, provincie e prefetture interessate. Anche per gli ospedali della nostra provincia sono state eseguite verifiche precise e capillari.
Per questo non si riesce a capire come mai ospedali come quello di Eboli che lo studio innanzi citato classifica “a rischio medio/basso” al 70% della struttura riceve un interessamento prioritario rispetto ad altre strutture (vedi Battipaglia, Vallo della Lucania e Roccadaspide) che hanno ricevuto una classificazione di rischio sismico “medio/alta”. Sembrerebbe l’ennesimo tentativo di colpire il nostro presidio insieme a quelli di Sapri e Scafati che sfugge alla comprensione di questo sindacato che sta mostrando interesse e collaborazione all’opera di riorganizzazione da parte della Direzione Generale. In attesa di conoscere le vere motivazioni che hanno indotto la Direzione Generale a chiedere solo la verifica per gli ospedali in oggetto (nonostante uno studio ufficiale già corredato di tutto) si allega alla presente copia della relazione della Protezione Civile riguardante la classificazione degli ospedali della nostra provincia. Infine – concludono Sparano, Contrasto e Ristallo – chiediamo al Direttore Generale di voler procedere celermente a richiedere la stessa verifica per tutti i plessi classificati già a rischio medio/alto , nell’interesse degli operatori e della utenza”.
Intanto la sanità dalle nostre parti (la così detta Valle del Sele) è nel caos, gli operatori medici, infermieri e tutte le altre figure che lavorano nei nostri Ospedali, sono confusi e anche terrorizzati, poichè in tutte le circostanze si è usato quella famosa strategia del “colpirne uno per educarne cento” e così la punizione è toccata:
- All’addetto alla portineria dell’Ospedale di Eboli Endriu Valente, che denuncia apertamente un’ingresso ed un’uscita nella notte del 2 luglio 2013, notte in cui furono rubate alcune attrezzature mediche;
- al dottor Michele Nigro che denunciava l’effrazione e la scomparsa di alcuni macchinari nel laboratorio dove svolgeva il suo lavoro di biologo-medico;
- al Dirigente medico dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione, Giuliano Colasante, che con una nota rilevava alcune incongruenze;
- all’Infermiere Antonio Esposito per la morte dei due gemellini, sebbene non vi sia stata nessuna specifica direttiva da parte della DS e sebbene si faceva proprio su questo sito un’esempio dell’insorgenza di “emergenza urgenza” per un caso gemellare.
Tutte vittime di un’arroganza senza fine, ma anche di ordini confusi che denotano come l’Azienda e i suoi dirigenti non siano all’altezza del compito, e così succede come è avvenuto il 16 luglio scorso all’Ospedale di Battipaglia quando il dottor Fausto Esposito, responsabile del Pronto Soccorso, è stato aggredito da un suo collega di cui non è stato possibile sapere il nome se non l’accaduto, perché diceva un infermiere “meglio avere la bocca chiusa se si vuole portare il pane a casa”. E pure il quel caso non si è preso i provvedimenti giusti non denunciando l’accaduto alle autorità giudiziarie e semmai facendo finta di aprire un’indagine presso due dirigenti di Unità Operative di Eboli e Battipaglia per chiarimenti che non possono essere dati e dei quali già se ne conosce fatti e circostanze. Forse quei medici si bisticciavano per l’ALPI o perché forse c’é qualcuno che ancora non firma il cartellino e loro lo volevano sapere, magari sono stati spinti da ordini mal riposti?
Non c’é terremoto che tenga e non c’é verifica che tenga perch occultare le proprie responsabilità rispetto agli episodi presi ad esame, fortunatamente tutti, tranne l’ultimo già all’attenzione delle forze dell’Ordine e della Magistratura inquirente, e il caso dei due genmellini mai nati, sol perché si è trasferito il reparto di Ostetricia e di Pediatria dall’Ospedale di Eboli a Quello di Battipagia che tra l’altro ha le Sale Operatorie chiuse fino al 15 settembre, per risparmiare poche migliaia di euro a fronte di 75 MILIONI di euro che si pagano per straordinari e lo SCANDALO ALPI camuffati in un pareggio di bilancio che altri non è la sottrazione di corrispondenti servizi e prestazioni pari a 75MILIONI di euro ai cittadini.
Di che reato si tratta? Lo lasciamo decidere al nostro EROE il SOSTITUTO PROCURATORE VINCENZO MONTEMURRO.
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Ecco i dati della Protezione civile
Eboli, 8 agosto 2014
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Se io fossi il giustiziere solitario a sti prucucu a sti ummun e ……. gli domanderei ma vuoi negli ultimi 14…. anni dove eravate…tutti i milioni di alpi e di straordinario che dovevono essere . spesi la la collettivita sono solo serviti x foraggiare gli interessi solo personali …. ma avete mai vigilato che non ci fossero abbusi … e le sale op. di oculistica …adesso come funzionano …alpi sig del mese dimenzato…il circolo vizioso si sta ancora tentando di distruggerlo
…ma questi sono gli stessi che fanno accordi …distruzione pediatria e nascite
…coraggiosi ci mettono ancora la faccia x quel che vale….Martino pure se insieme a mimi coco e Carmine avete contribuito a tutto questo. ti appoggio. Rall ma rall ca a cher a ronc io
I RIDICOLI FDI,TAPPEZZANO EBOLI DI MANIFESTi,incolpanti Renzi dello sfascio sanitario nel seme.
ai mendaci ricordiamo che il popolo non è fesso,e si ricorda chi sono i responsabili,caldoro,e caldorini locali.
vi aspettiamo alle elezioni.
Ancora qualche mese…teniamo duro!!! Poi ci sarà una seconda liberazione dalla dittatura fascista.
Piazza della repubblica è in attesa di queste miserabili cammicie nere locali e anche di chi oggi fa finta di essere contro caldoro, cirielli, iannone e squillante che sono i protagonisti dello sfascio dell’ospedale di eboli solo per tornaconto personale e per recuperare qualche voto ma li hanno spalleggiati e votati fino a ieri pubblicamente e ancora continuano a farlo politicamente. Conosciamo bene tutti i vostri nomi, cognomi e facce, gente doppiamente infami e codardi.
Piazza della repubblica è in attesa di questi infami e littore lecchini: la vedrete a testa in giù…..nessuno di voi escluso!!!
L’inviato della 167 invece col suo caporedottore e gli intervistatori sgrammatizzati li inviamo all’ex cava della pietra di eboli a spaccare le pietre: devono sapere quanto costa il sale e essere attivi per la società, diventando finalmente contribuenti e non parassiti…..che aspettano “o panariell ro ciel”.
COMUNICAZIONE UFFICIALE:
SI INVITA I COMMENTATORI AD EVITARE NELLA MANIERA PIù ASSOLUTA DI FARE QUALSIASI RIFERIMENTO AL SIG. FRANCO MORANIELLO, DIRETTO, INDIRETTO O ALLUSIVO, IL QUALE NON GRADISCE ESSERE TRATTATO COME UNA PERSONA PUBBLICA O UN POLITICO.
QUESTO SITO RISPETTANDO LA SUA VOLONTA’, DA QUESTO MOMENTO IN POI, FARA’ DI TUTTO PERCHE’ SIA RISPETTATA LA SUA VOLONTA’.
MASSIMO DEL MESE