Parcheggio via Adinolfi: il silenzio assordante di un’amministrazione incapace nonostante gli annunci della ripresa dei lavori.
Nuovo Psi: “Temiamo che i tempi siano ancora lunghi: chi risarcirà dei danni arrecati ai residenti, commercianti, acquirenti e all’immagine dell’intera Città?”
da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Dopo gli annunci di ripresa dei lavori del parcheggio di Via Adinolfi, – si legge in una nota a firma del Coordinatore Cosimo Pio Di Benedetto, del coordinamento cittadino del Nuovo Psi e del gruppo consiliare Nuovo Psi – MCD, Massimo Cariello, Mario Domini, Santo Venerando Fido – a seguito anche del Consiglio Comunale del mese di aprile 2013 in cui l’Assessore ed il Sindaco dichiararono l’avvio dei lavori entro un mese, tutti si aspettavano l’attivazione del cantiere e una bonifica dell’area per l’estate, in modo da consentire ai residenti una vivibilità che oramai non hanno più. Ebbene ad oggi abbiamo l’ennesima conferma che le promesse fatte dalla maggioranza targata PD non valgono nulla: quanto sta accadendo sul Park Adinolfi è l’emblema dell’incapacità amministrativa che si trascina da oltre 5 anni, causando un enorme danno per la nostra Città.
Il Nuovo Psi ha denunciato lo scempio di Via Adinolfi per anni e in tutti i modi, sollecitando continuamente i soggetti responsabili di questa fallimentare Giunta Melchionda, ma le risposte che hanno dato agli ebolitani si sono concretizzate nella più totale indifferenza e menefreghismo.
Intanto è da 5 anni che i danni, in gran parte irreparabili, continuano a crescere: gli alunni della Scuola V. Giudice vivono un disagio logistico costante, irresponsabilmente privati della loro uscita di sicurezza; quei pochi coraggiosi commercianti della zona hanno visto quasi azzerati gli incassi giornalieri; i proprietari degli immobili hanno subito una pesante svalutazione del proprio patrimonio; le famiglie e i loro figli continuano a non poter usufruire degli spazi a loro destinati, come era un tempo il parco giochi o i cortili delle scuole, anche utilizzati per manifestazioni ed eventi cittadini; infine gli acquirenti dei box che credevano in un investimento conveniente, invece oggi si trovano senza niente e con mutui da pagare.
Nonostante i continui solleciti l’amministrazione non riesce a trovare una via d’uscita, forse perché sono consapevoli che per loro non ci sarà modo di vincere le comunali 2015, procedendo infatti con totale apatia, non curandosi di uno scempio nel cuore della Città.
Purtroppo il caso di via Adinolfi non resta isolato, ma rappresenta un anello di una lunga catena fatta di sistematici errori dovuti all’incapacità di questa Amministrazione di rappresentare gli interessi degli ebolitani e di creare le condizioni per lo sviluppo del nostro territorio.
Temiamo che i tempi siano ancora lunghi: chi risarcirà dei danni arrecati ai residenti, commercianti, acquirenti e all’immagine dell’intera Città? Non si può rimanere ancora inerti. Trovino subito una soluzione: o riprendono subito i lavori oppure si copra quel buco, subito dopo avessero la dignità di andare a casa.
Eboli, 3 agosto 2014
tito sandro venerando CHI? il mastro muratore!!!
per domini: ma sei proprio brutto assai!!
Sul tema dell’apertura di cantieri pubblici e privati, il Comitato Edilizia e Lavoro è da oltre tre mesi che produce istanze all’Amministrazione comunale per aprire un dibattito tra gli operatori del settore e la città. Ascolto e risposte non pervenute. Non ci siamo fermati. Abbiamo convocato ed eseguita l’Assemblea Pubblica il 18 luglio, ottenendo il risultato, grazie ai consiglieri comunali di minoranza che hanno firmato, insieme al Comitato, la richiesta di un urgente consiglio comunale monotematico nel mese di settembre per proporre soluzioni immediate ed urgenti al fine di sbloccare i cantieri e la crisi del settore edilizio. Soltanto così si potranno dare risposte concrete ai problemi di molte famiglie in gravi difficoltà economiche. Grazie ai consiglieri comunali: Massimo Cariello, Salvatore Marisei, Damiano Cardiello, Mario Domini, Lazzaro Lenza, Santo Venerando Fido, Antonio Petrone e Carmine Caprarella e grazie al presente articolo che pone l’accento su un luogo simbolo della città, devastato e vandalizzato da un’Amministrazione incapace di risolvere i problemi prioritari della città.